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NON È RICHIESTO IL CONTROLLO DI LOCALIZZAZIONE SATELLITARE,

Nel documento INCONCRETO n.98 (pagine 56-60)

Calcestruzzo preconfezionato: produzione, trasporto e consegna sotto controllo

NON È RICHIESTO IL CONTROLLO DI LOCALIZZAZIONE SATELLITARE,

questo è indispensabile solo in solu-zioni tecnologicamente limitate.

Esistono infatti sistemi completamente indipendenti dall’impiego di tecnologie GPRS/GSM per comunicare con la cen-trale di betonaggio, i quali memorizzano gli eventi, si collegano via radio localmen-te con il punto di carico incamerando dati e parametri utili al viaggio da effettuare e nel contempo scaricano nel sistema di centrale i dati relativi ai carichi precedenti. L’apposita centralina deve gestire i

sen-Fig. 2 - Controllo del trasporto.

in

CONCRETO98

sori installati sul mezzo al fine delle se-guenti misure e controlli: numero di giri e senso di rotazione, pressione dell’olio nei circuiti idraulici, misura della temperatura, classe di lavorabilità, quantità di calce-struzzo presente in autobetoniera, con-ta litri del serbatoio acqua. I più moderni sistemi consentono anche il comando a distanza delle valvole di dosaggio acqua e dell’additivo, e di avere sul mezzo termi-nali di comando con o senza il display di visualizzazione.

Il sistema deve consentire di memorizzare ogni evento in partenza, in arrivo in can-tiere, come l’attività di omogeneizzazione, le soste, le aggiunte di acqua e di additi-vo, emettere il ticket da allegare alla bolla di consegna, il tutto con il relativo orario di evento. Se appositamente studiato e realizzato tutto questo dovrebbe essere

realizzato a zero costo di esercizio e

senza l’obbligo di canoni.

L’esperienza maturata evidenzia come le soluzioni che utilizzano unicamente la connessione GPRS integrata al GPS non siano in grado di soddisfare i requisiti di identificazione del mezzo al punto di cari-co, ed alcune importanti funzioni di con-trollo in tempo reale che l’automatismo di impianto richiede.

3. Localizzazione satellitare dell’auto-mezzo e gestione logistica.

La telelocalizzazione satellitare permette di ottimizzare in tempo reale la logistica e la disponibilità del parco automezzi grazie alla costante visibilità della posizione e del-la operatività delle singole autobetoniere, e rende possibile contabilizzare e memoriz-zare i percorsi effettuati, i consumi di car-burante, gestire la manutenzione program-mata degli automezzi, calcolare i radiali, comunicare in modalità interattiva con l’au-tista e con il gestore dell’impianto tramite display, tastiere, stampanti, installabili a

bordo dell’automezzo, e fornire dati ed in-formazioni indispensabili al funzionamento dei sistemi di cartografia digitalizzata e/o della gestione automatizzata degli ordini. Può infi-ne svolgere attività di sorveglianza e antifurto dei mezzi. I moderni sistemi consentono

di visualizzare sulle mappe l’icona del

mezzo a vari colori in funzione dello stato operativo dello stesso, (carico, in

viaggio, arrivo in cantiere ecc.) e tramite la rete internet, localizzare i propri mez-zi sia sul computer di centrale e/o quelli disponibili da altri impianti della società. La comunicazione tra il mezzo e il server dotato di cartografia digitalizzata, avviene solitamente tramite l’attivazione di con-tratti con un gestore telefonico con costi

variabili a seconda delle esigenze; sono da privilegiare le soluzioni che raccoglien-do le informazioni dalla “intelligenza di bordo” inviano alla sede le informazioni su evento e non tramite la interrogazione continua della centrale (quest’ultima so-luzione crea valore aggiunto unicamente al gestore di telefonia, e di chi noleggia sistemi con canoni mensili parametrizzati sul traffico effettuato, e non all’utente del servizio).

I benefici del sistema di un controllo completo del trasporto e consegna del calcestruzzo e delle sue qualità.

I vantaggi che possono derivare dall’instal-lazione di un sistema in grado di consenti-re un consenti-reale controllo del calcestruzzo e dei mezzi sono numerosi, e un produttore di calcestruzzo li può definire con maggiore precisione del sottoscritto. Il rapporto con i clienti che hanno realizzato questo tipo di investimento mi consente di poter fare una mia valutazione personale:

• Possibilità di creare nuove opportunità e modelli di business (impianti self service, qualità del prodotto controllato fino alla consegna sul punto di getto, ecc.) • Rendere più efficace il sistema FPC

azien-dale e dare maggiore valore alla relativa certificazione

• Fidelizzare il cliente puntando sulla qualità e quantità documentata del prodotto • Massimizzare l’efficienza operativa e il contenimento dei costi di produzione e

trasporto

• Abbattere gli oneri dovuti ai contenziosi e alle responsabilità civili per danni/incidenti • Ridurre i costi per metro cubo del calce-struzzo grazie a una migliore ottimizzazio-ne del mix design prodotto

• Tenere sotto controllo la quantità d’acqua immessa in tutto il processo produttivo e quindi il reale rapporto acqua/cemento • Ridurre i tempi di consegna e di sosta

Fig. 5 - Navigatore satellitare, indicazione del percorso da effettuare e mesaggistica.

• Mantenere sotto costante controllo l’operatore che effettua il trasporto e quindi abituarlo ad un comportamen-to corretcomportamen-to su strada, in cantiere e con il calcestruzzo

• Ridurre il rischio di potenziali infortuni • Ottenere un feedback di dati esteso e

affi-dabile per il controllo qualità e del sistema di gestione aziendale.

Conclusioni

Un moderno sistema di automazione della produzione deve essere in grado di mettere sotto controllo tutte le fasi che vanno dal dosaggio iniziale dei componenti alla con-segna in cantiere.

L’automazione dell’impianto nel conte-sto svolge un ruolo fondamentale ed è

bene che sia “pensata e progettata” per

essere in grado di correlare, come fosse un

“semaforo”, ogni informazione, stante

che il suo compito è di gestire una enorme

mole di dati, con l’obiettivo

imprescindi-bile che le misure trasdotte siano cor-rette ed attendibili (calcolo a controllo

incrociato) e permettano di “istruire” ogni parte del sistema di gestione Aziendale quali : dati per la bollettazione, per la fattu-razione, istruzioni per l’aggiornamento delle ricette, i criteri di dosaggio e di scarico. La ottimizzazione del programma di produ-zione e della logistica e la sua semplicità di gestione, consentono inoltre la operativita’

dell’impianto in modalità “da remoto o

senza operatore di centrale presente”.

L’autobetoniera in questo contesto non

può pertanto essere considerata un mez-zo di trasporto comune. Il messgagio che vorrei trasmettere al lettore interessato è di dubitare della efficacia dei sistemi

gene-rici, “adattare” un sistema di controllo

che interagisce anche solo in parte con l’automazione della centrale, e/o

utiliz-zando sistemi di localizzazione satellitare standard pensati per impieghi generali qua-li: antifurti, gestione flotte, ecc. anche se in grado di gestire “più o meno” alcuni sensori sull’autobetoniera, può riservare

brutte sorprese, sia a livello di efficacia del controllo stesso che nella integrazione con il sistema gestionale aziendale, vanificando quindi l’investimento.

Particolare attenzione và inoltre prestata alla struttura hardware dei sistemi oggetto della proposta.

L’autobetoniera è da considerarsi ambiente particolarmente gravoso per la presenza di acqua in pressione, acidi, personale poco avvezzo a manipolare apparecchiature tec-nologiche, pertanto sono da privilegiare so-luzioni agevoli da installare, che non richie-dano un cablaggio complesso, rimovibili per essere facilmente reinstallate su un altro automezzo.

Esistono allo scopo proposte basate su ar-chitettura a BUS che consentono di con-nettere i vari componenti tra loro, tramite un unico cavo precablato a 4 conduttori e derivazioni a T, consentendo anche in step successivi di modulare l’investimento senza pregiudicare l’upgradabilità delle prestazio-ni nel tempo.

IN BETON 180x50 BIS TRA 24-02-2010 17:40 Pagina 1

Da sempre le forniture di calcestruzzo sof-frono per l’esistenza di una zona d’ombra, il momento della consegna in cantiere, in cui le responsabilità del fornitore e del cliente si confondono o, peggio, sembrano non ap-partenere né all’uno né all’altro.

In questa situazione di incertezza i compor-tamenti errati, dettati da poca conoscenza, o deliberatamente dolosi impediscono al materiale calcestruzzo di svolgere in pieno il suo ruolo di essenziale ed affidabile prota-gonista delle costruzioni.

Per troppo tempo questa situazione, vuoi

anche per qualche incertezza nelle normati-ve, è stata tollerata o subita dai produttori di calcestruzzo che, lungi dall’esserne favoriti, hanno visto il loro settore rimanere un mon-do di approssimazione anziché divenire una vera attività industriale.

Le aggiunte di acqua in cantiere, non previ-ste in produzione, sono da evitare perché:

comportano un decadimento delle prestazioni del calcestruzzo: c’è un

danno economico per il cliente che non ottiene ciò che ha acquistato, un danno sociale per la mancata qualità dell’ope-ra che non assolverà il suo compito o ri-chiederà spese ed interventi successivi, una perdita di immagine del prodotto, visto come poco affidabile;

costituiscono un rischio del forni-tore, cui potrebbero sfuggire questi

interventi di manipolazione ed essere coinvolto in contestazioni pretestuose;

influenzano il progettista, portato a

sovradimensionare componenti o utiliz-zare bassi tassi di sollecitazione di un materiale dalle prestazioni incerte;

creano un danno al cliente, che non

conosce la reale qualità del prodotto acquistato e di cui anche la resa volu-metrica viene alterata.

Le Norme Tecniche per le Costruzioni, la cre-sciuta sensibilità sul ruolo del calcestruzzo ed, in ultimo, la recente crisi richiedono di

Contrasto alle aggiunte di acqua:

Nel documento INCONCRETO n.98 (pagine 56-60)