• Non ci sono risultati.

3.5. L’ ANALISI EMPIRICA : NOTE METODOLOGICHE

3.5.1. La riclassificazione dei bilanci

Nei paragrafi successivi viene svolta un’analisi per indici di bilancio delle operazioni che sono state oggetto di un processo di turnaround. Tale analisi fa riferimento ai soli indici che consentono uno studio del grado di indebitamento delle aziende e gli indici che permetto un’analisi della rotazione del Capitale Circolante.

Ai fini dello svolgimento dell’analisi, i bilanci sono stati riclassificati, utilizzando per la riclassificazione dello Stato Patrimoniale il criterio finanziario, quindi gli elementi che compongono le fonti e gli impieghi sono stati riclassificati in base al grado di liquidità ed esigibilità delle poste di bilancio.

In base al criterio della liquidità, intendendosi per grado di liquidità di un dato elemento dell'attivo la sua attitudine a trasformarsi in denaro entro un periodo più o meno ampio oltre la chiusura del periodo amministrativo, possiamo distinguere le attività secondo un grado di liquidità decrescente, in attività correnti e attività immobilizzate.

Le attività correnti sono rappresentate dalla cassa, crediti verso clienti, magazzino, ecc. e vanno a costituire il cosiddetto "Capitale circolante lordo".

Il capitale circolante comprende le poste attive che si presume possano essere tradotte in numerario entro la fine del periodo amministrativo successivo a quello oggetto dell'analisi.

All'interno del capitale circolante sono poi individuabili tre aggregati di dettaglio: le liquidità immediate, le liquidità differite e le disponibilità.

Le liquidità immediate sono formate dal denaro contante e dai valori ad esso equiparabili (c/c bancari, valori bollati, titoli acquistati per impiego alternativo e a brevissima scadenza, ecc.).

137

All'interno delle liquidità differite, sono collocate tutte le poste che possono essere monetizzate entro breve termine (tipicamente i crediti commerciali, gli effetti attivi, i crediti finanziari a breve realizzo, i crediti diversi, i ratei attivi, ecc.).

Le esigibilità o disponibilità comprendono infine le poste che potranno ritornare sotto forma liquida solo quando il ciclo operativo aziendale (acquisto - trasformazione - vendita) sarà giunto al termine.

Le attività immobilizzate possono essere materiali (fabbricati, impianti, macchinari ecc.), immateriali (brevetti, marchi ecc.) e finanziarie.

Nella logica della riclassificazione dello Stato Patrimoniale secondo il criterio

finanziario, la sezione del passivo viene riclassificata, suddividendo le fonti di finanziamento in Capitale proprio e in Capitale di terzi. A loro volta le fonti di finanziamento provenienti da terzi devono essere suddivise in Passività consolidate e in Passività correnti.

Il conto economico è stato classificato secondo il criterio a costi e ricavi della produzione venduta.

Lo schema di riclassificazione del conto economico adottato è quello del criterio delle aree funzionali in base al quale è possibile far emergere il processo di formazione del risultato netto d'esercizio.

Il principio guida della riclassificazione del conto economico è quello della separazione degli elementi di reddito da allocare nell'area della gestione caratteristica o operativa o tipica da quelli da allocare nelle altre aree funzionali.

L'area della gestione caratteristica si riferisce alle scelte riguardanti il processo economico tipico del settore di attività in cui opera l'impresa. Il risultato della sola gestione caratteristica è il risultato operativo.

Di seguito è riportata la descrizione dei vari stadi di formazione del reddito: Il Valore della produzione, rappresenta il primo indicatore parziale dell'esercizio dell'impresa industriale ed è costituito da:

138

2. variazione delle rimanenze di prodotti in corso di lavorazione, semilavorati e finiti;

3. variazione lavori in corso su ordinazione;

4. incrementi di immobilizzazioni per lavori interni; 5. altri ricavi e proventi.

Il Valore aggiunto, si ottiene sottraendo al valore della produzione l'ammontare dei costi operativi dei beni e dei servizi correlati alla produzione venduta.

Il Margine operativo lordo: si ottiene sottraendo al valore aggiunto il costo del lavoro. Il margine operativo lordo esprime la capacità dell'impresa di produrre un autofinanziamento loro.

Il Risultato operativo, si ottiene sottraendo al margine operativo lordo l'ammontare degli ammortamenti e degli accantonamenti. Tale indicatore prescinde sia dalla struttura finanziaria dell'impresa, sia dall'influenza di fatti atipici e/o straordinari.

Un'impresa che presenta risultato operativo positivo e risultato netto negativo ha, in genere, possibilità di essere risanata perché la negatività deriva da fatti estranei al business aziendale. La situazione si complica quando ad un risultato netto negativo si associa un risultato operativo negativo.

L’Utile lordo si ottiene come somma algebrica tra risultato operativo da un lato e saldo gestione finanziaria, saldo gestione atipica e saldo gestione straordinaria dall'altro.

Rientrano nella gestione finanziaria, gli interessi attivi e passivi, i dividendi ed ogni altro provento/onere collegato a movimenti di capitali.

Rientrano nella gestione atipica tutti i proventi ed oneri non connessi all'attività principale. Si pensi ad esempio ai proventi derivati da fitti per immobili di un'impresa di telecomunicazioni.

Rientrano nella gestione straordinaria tutti i proventi ed oneri legati ad eventi eccezionali.

L’Utile netto, infine, si ottiene sottraendo all'utile lordo l'ammontare delle imposte da pagare.

139

Figura 10: Schema sintetico del conto economico riclassificato

Ricavi netti (fatturato)

Variazione magazzino prodotti finiti e semilavorati

Variazione lavori in corso Lavori interni

Prodotto di esercizio Spese utilizzo materie

Altre spese operative

Valore aggiunto Costo del personale

Margine operativo lordo Quote di ammortamento

Accantonamenti

Risultato operativo netto Saldo della gestione atipica

Saldo della gestione straordinaria Saldo della gestione finanziaria

Utile lordo (ante imposte) Imposte sul reddito di esercizio

Utile netto

Documenti correlati