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Così come può essere ricordato che, per la stessa ragione, le associazioni delle vittime del sangue infetto a cavallo del 1990 si erano rese promotrici di iniziati-

ve legislative volte ad ottenere che, di fronte alle insormontabili difficoltà che

all’epoca sembravano frapporsi all’obiettivo di ottenere un risarcimento del

danno dai responsabili dell’accaduto, lo Stato – quantomeno – riconoscesse alle

vittime un indennizzo, prevedendo in via legislativa una procedura amministra-

tiva volta a stabilire le condizioni per la corresponsione di una somma una tan-

tum o erogata periodicamente destinata a ristorare le persone che avevano con-

tratto il virus attraverso il consumo di sangue e farmaci emoderivati e i loro

familiari

48

.

Il 28 aprile 2020 a Bergamo si è costituito il comitato «Noi denunceremo», con

la finalità di promuovere iniziative giudiziarie «in ambito civile e/o penale (…)

tese alla ricerca della verità giudiziaria e alla ricerca della sussistenza di respon-

sabilità, di qualsiasi natura, genere e titolo, a carico di persone, enti e istituzioni,

47 A.BONO, Emoderivati e HIV: la questione dell’indennizzo, in BMJ (Italian edition), XIII, 1990, p.

161 ss.; F.MERISI, Sulla configurabilità di una responsabilità della pubblica amministrazione nell’esercizio

dell’attività di vigilanza. Il caso degli emofilici colpiti dall’AIDS, in Ragiusan, 1990, 70.

48 Si legga il preambolo della proposta di legge n. 2019 del 19 dicembre 1989, promossa per

conto della Fondazione nazionale per l’Emofilia, avente quale primo firmatario il Sen. Corleo- ne, in Riv. it. med. leg., 1990, pp. 991 ss. O il preambolo del progetto di legge n. 4928, presentato il 3 luglio 1990 dal Dep. Caria e altri, in Riv. it. med. leg., 1991, 670.

pubbliche e/o private e/o governative, che abbiano avuto potere e/o respon-

sabilità nella gestione della c.d. “emergenza Covid-19” e che abbiano inequivo-

cabilmente cagionato conseguenze gravi, gravissime e meno gravi, di qualsiasi

natura e/o titolo, nella vita privata e/o pubblica di qualsiasi cittadino residente

/o soggiornante nel territorio della Repubblica italiana»

49

. Nel mese di giugno

sono state depositate le prime denunce penali presso la procura di Bergamo,

che ha aperto un procedimento contro ignoti, per fare chiarezza sulla possibile

connessione fra i decessi determinati dal COVID al centro delle denunce e le

modalità con le quali le istituzioni preposte ad assicurare la tutela della salute

dei cittadini hanno assolto il loro compito al deflagrare della pandemia

50

.

Ancora una volta, la storia del sangue infetto ammonisce che imboccare la

strada della giustizia penale identifica un primo passo inevitabile, essendo i po-

teri di indagine associati alla funzione requirente la necessaria cassetta di primo

intervento per cominciare a scrutinare sul piano giudiziario, con i pregnanti po-

teri che le procure esercitano sul piano dell’acquisizione di prove, il verificarsi

di fatti complessi, sospettati di aver determinato nel loro concatenarsi nocu-

mento a platee molto allargate di soggetti. Almeno per come oggi ci è dato co-

noscere un epilogo giudiziario compiutosi a distanza di decenni dagli accadi-

menti dai quali presero avvio le indagini penali (lo si è ricordato a suo tempo,

in queste pagine), la storia del sangue infetto dimostra, tuttavia, che in casi sif-

fatti la giustizia penale, per una gamma di considerazioni troppo note per esse-

re qui richiamate

51

, non prospetta alle vittime strade suscettibili di offrire rispo-

ste convincenti, e meno che mai se la loro domanda di giustizia è volta a rein-

tegrare con un equivalente monetario i diritti che si assumono lesi.

49 Così recita l’atto costitutivo del comitato «Noi denunceremo», in rete:

https://www.noidenunceremo.it/wp-content/uploads/2020/06/Atto-Costitutivo.pdf.

50 Dopo aver registrato a fine maggio la convocazione del governatore e dell’assessore alla sani-

tà di regione Lombardia quali persone informate sui fatti nell’ambito della inchiesta condotta dalla procura di Bergamo sull’ospedale di Alzano e sui contagi occorsi nelle RSA della berga- masca, Coronavirus, la procura di Bergamo convoca Fontana e Gallera per le inchieste sui morti nelle Rsa e

sull’ospedale di Alzano, in La Repubblica, 27 maggio 2020, in rete: https://milano.repubblica.it/cronaca/2020/05/27/news/coronavirus_rsa_bergamo_alzano_f ontana_indagine_procura-257777546/?ref=RHPPTP-BH-I257621558-C12-P4-S4.4-T1, le cronache hanno annotato il deposito delle prime denunce raccolte dal comitato di cui si è fatto cenno presso la procura di Bergamo nel mese di giugno, mentre la presentazione di ulteriori denunce, provenienti da possibili persone offese in tutta Italia, è continuata nei mesi estivi (https://www.ilcittadino.it/stories/Cronaca/morti-per-covid-ancora-denunce-le-famiglie- chiedono-giustizia_58069_96/). Sempre secondo la stampa, procedimenti sono in corso presso altre procure lombarde (v. per es., a Pavia per la situazione determinatasi nelle RSA della pro- vincia, https://tg24.sky.it/milano/2020/07/15/coronavirus-lombardia-indagini-rsa-pavia). Il Presidente del Consiglio Conte e i Ministri Bonafede, Di Maio, Gualtieri, Guerini, Lamorgese e Speranza hanno ricevuto ad agosto una notifica riguardante un avviso ex art. 6, comma 2, legge cost. n. 1/1989 da parte della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Roma (https://www.ansa.it/sito/notizie/politica/2020/08/13/avviso-di-garanzia-a-conte-e-sei- ministri-dopo-denunce-per-covid_9c4eea94-c2fa-49ef-9fbd-9d3996ce7beb.html).

51 Il catalogo di queste ragioni si trova esposto nell’indice di un volume assai noto, con il quale

all’inizio di questo millennio si è perorata l’idea che, di fronte alla «crisi mondiale» e alle insidie della globalizzazione, il cluster dei casi affidati alle cure del diritto penale debba collocarsi all’interno di un cerchio più ampio nel quale possa essere (l’auspicio ostentato dall’A. era quel- lo) sempre più la tutela civile a rispondere alle istanze di giustizia delle vittime, F.STELLA, Giu-

Sul piano della tutela civile è noto che la l. n. 31 del 12 aprile 2019 di riforma