La procedura di analisi ecologica del paesaggio ha consentito la individuazione di
threshold distances dal sedime del corso d’acqua, mediante le quali è possibile, in
maniera oggettiva, verificare l’esistenza del corridoio ripariale del corso d’acqua effimero e delimitare la porzione di paesaggio (matrice del corridoio) maggiormente in grado di influenzarne le caratteristiche strutturali e funzionali. Per la matrice del corridoio ripariale è stato riconosciuto un modello di configurazione spaziale, riferibile alla microeterogeneità (Forman e Godron, 1986) che, contraddicendo i gradienti ambientali costa-interno, evidenzia il forte grado di antropizzazione di questo ambito territoriale. Lungo lo sviluppo longitudinale del corso d’acqua sono state riconosciute le relazioni spaziali (aggregazione-segregazione) tra le categorie di copertura del suolo e individuate transizioni tra i differenti tipi di paesaggio della matrice del corridoio. Questi sono stati caratterizzati in termini di composizione e importanza relativa dei diversi tipi di copertura del suolo.
Per il corridoio ripariale è stata ottenuta una stratificazione in segmenti che permette di caratterizzarne l’assetto e la struttura in termini di sviluppo, continuità/discontinuità, eterogeneità/omogeneità vegetazionale. Nel complesso è stata riscontrata una condizione relativa omogeneità delle tipologie fisionomiche presenti lungo il corridoio e di elevato isolamento delle vegetazioni boschive, che indica un assetto frammentato e l’origine residuale delle patch a bosco. La tendenza ad una distribuzione di tipo aggregato di queste vegetazioni, che informa sulla discontinuità spaziale del corridoio ripariale stesso. Le porzioni di corridoio che attraversano i differenti tipi di paesaggio individuati si caratterizzano diversamente anche relativamente all’assetto spaziale della vegetazione spontanea.
CAPITOLO 7 - DISCUSSIONE
Mediante il ricorso ad indici di landscape pattern, scelti in relazione alla loro valenza informativa e inferenziale riferita al caso di studio, è stato possibile analizzare la configurazione spaziale dei segmenti del corridoio ripariale. Al
landscape level i segmenti sono stati ordinati in funzione di un gradiente di
frammentazione. Al class level, si è riscontrato che le relazioni fra gli indici variano in funzione delle diverse categorie di copertura del suolo. Da un punto di vista applicativo, per quanto riguarda per esempio le coperture a bosco, si rileva che ai fini della riduzione del grado di frammentazione, occorre non soltanto agire sulla incidenza areale, ma anche sulla dimensione delle patch, e, in minore misura sulla numerosità delle stesse.
Lo studio dei bioindicatori specifici, individuati nel gruppo sistematico degli uccelli, ha permesso di mettere a fuoco le modalità dell’interazione tra pattern e
process. Al livello interpretativo di sistema idrografico, il 51% delle specie di
vertebrati e il 32% degli uccelli censiti sono risultate specialiste di habitat forestali. Le coperture del suolo di tipo forestale, rappresentano l’habitat di elezione per la generalità delle specie considerate. Tra queste le fisionomie delle macchie e delle garighe assumono maggiore valenza ambientale per le specie ornitiche forestali. Per queste specie inoltre risultano importanti anche categorie di copertura i territori dell’agricoltura complessa e mista, relativamente più estensivi, diversificati e caratterizzati da nuclei di naturalità anche di limitata estensione e, a causa dell’abbandono colturale, da fasi iniziali di processi di successione secondaria, rispetto e il sistema degli oliveti. Si rileva inoltre che le specie che prediligono ambienti a più elevata valenza ambientale sono anche quelle meno adattabili. Al livello interpretativo del corridoio ripariale, le dimensioni delle popolazioni di uccelli risultano mediamente basse. Le specie ornitiche specialiste, la cui presenza è stata riscontrata solo negli ambienti forestali, in questi tendono ad essere dominanti. I tipi di paesaggio individuati nella matrice del corridoio si caratterizzano differentemente anche nei riguardi della diversificazione delle comunità ornitiche. Il rapporto tra diversità della comunità ornitica e quello del paesaggio della matrice, sembra indicare che ad una la condizione di maggiore antropizzazione possa corrispondere una maggiore diversificazione della comunità ornitica. Rispetto alla matrice, il corridoio mostra un più elevato indice di pregio
CAPITOLO 7 - DISCUSSIONE
avifaunistico. Al livello interpretativo del segmento di corso d’acqua si rileva che le comunità costituite da specie mediamente più rare non sono necessariamente quelle a maggior grado di specializzazione. Si conferma, inoltre, sia la landscape sia al class level la correlazione diretta tra diversità della comunità e della frammentazione del paesaggio e degli habitat idonei.
Risulta quindi verificata l’ipotesi di partenza e verificata l’importanza del corridoio ripariale di un corso d’acqua effimero per il mantenimento delle popolazioni di specie ornitiche forestali, persino nel caso in cui esso sia fortemente impoverito. Quindi è confermata anche per questo tipo di sottosistema paesistico la sua funzione ecologica di habitat.
La dominanza relativa e la pervasività di coperture del suolo ad alto e medio determinismo antropico, la frammentazione e la diversificazione del paesaggio, la ridotta importanza delle componenti a maggior grado di naturalità influenzano negativamente il grado di qualità ambientale a tutti i livelli interpretativi considerati e ne costituiscono i principali detrattori. Al livello interpretativo del corridoio ripariale, la qualità ambientale della matrice, influenza direttamente quella del corridoio. Nel passaggio di scala dalla matrice del corridoio al corridoio stesso, inoltre, si rileva la non corrispondenza tra gli indici di qualità ambientale riferiti a bioindicatori specifici (uccelli forestali) e non specifici (carabidi) rispetto all’ambiente e al problema di interesse. Mediamente più bassa e omogenea lungo tutto lo sviluppo del corso d’acqua risulta la qualità ambientale della matrice del corridoio. Alla scala del corridoio si evidenzia, invece, soprattutto in base alla valutazione riferita ai bioindicatori specifici, una maggiore differenziazione rispetto al modello della matrice, corrispondente anche alla individuazione dei tipi di paesaggio. Al livello interpretativo di segmento di corso d’acqua si evidenzia la maggiore influenza antropica rispetto a quella morfodinamica sul determinismo del paesaggio. Al landscape level, l’introduzione degli indici di qualità ambientale nella procedura di ordinamento dei segmenti in base alle loro caratteristiche di configurazione spaziale, consente di ridefinire la qualità ambientale anche rispetto a queste caratteristiche oltre che di quelle compositive del paesaggio. Anche per la qualità ambientale si riscontra al class level, la variabilità delle relazioni con gli indici di landscape pattern in
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funzione delle diverse categorie di copertura del suolo. Per i boschi si conferma come la qualità ambientale sia positivamente influenzata dalla maggiore dimensione delle patch e dalla loro coesione nello spazio.