• Non ci sono risultati.

Rilevazione contabile del leasing di Tipo A

CAPITOLO 3 – Problematiche dello IAS 17 attuale e processo di modifica

3.6. Esempio di rilevazione contabile secondo l’Exposure Draft del 2013

3.6.1. Rilevazione contabile del leasing di Tipo A

In data 01.01.n1 si stipula un contratto di leasing con una durata di cinque anni ed avente per oggetto un macchinario industriale, il cui fair value è pari a 1.200,00 euro ed ha una vita economica pari a nove anni.

Il locatario corrisponde una rata posticipata annuale di 150,00 euro ed il tasso che il locatore applica al locatario è pari al 5%. Il valore atteso del macchinario al termine del contratto è pari a 600,00, mentre il valore contabile risulta essere di 1.000,00 euro. Il locatore riscuote i canoni leasing a mezzo banca.

Per semplicità, si ipotizza non siano previsti costi diretti iniziali.

227 ED/2013/6 Appendix A – Defined terms p. 38 228 ED/2013/6 118-119 p. 35

123

Classificazione del leasing

Il leasing è classificato di Tipo A poiché oggetto del contratto è un macchinario industriale (non

property). Inoltre, risultano soddisfatti i requisiti richiesti per la classificazione sotto questa

tipologia, poiché risulta, dall’analisi dell’accordo svolta dalle parti:

- la durata contrattuale rispetto la vita economica del bene non viene considerata insignificante (5 : 9 = 0,55);

- il valore attuale delle rate da corrispondere rispetto al fair value del bene non è insignificante (649,42 : 1.000,00 = 0,65).

Rilevazioni del locatario

Prima di tutto è necessario determinare il valore iniziale da iscrivere tra le attività e le passività, rispettivamente per il diritto d’uso e per il debito di leasing.

Non sono previsti costi diretti, pertanto il valore iniziale del diritto d’uso coincide con il suddetto debito.

Per la rilevazione del debito per leasing, come prevede il Draft, si deve determinare il valore attuale dei pagamenti previsti dal contratto con il tasso applicato dal locatore per cinque anni. Dal calcolo emerge che il valore attuale delle rate da corrispondere è pari 649,42:

150,00 × (1,05)-1 + 150,00 × (1,05)-2 + 150,00 × (1,05)-3 + 150,00 × (1,05)-4 + 150,00 × (1,05)-5 = 649,42

Il valore iniziale del diritto d’uso e della passività per leasing è pari a 649,42:

Data: 01.01.n1

Attività per diritto d’uso 649,42

Passività per leasing 649,42

Successivamente a questa prima rilevazione, il diritto d’uso subisce variazioni di valore nel periodo di durata contrattuale per effetto del processo di ammortamento, mentre la passività

124

iniziale viene portata prima in aumento dell’interesse e poi diminuito del canone di periodo. Di seguito si riporta la seguente tabella con la rappresentazione delle variazioni:

Tabella V – Variazioni dei valori di stato patrimoniale e conto economico

Anno Attività per

diritto d’uso Passività per leasing Ammortamento del diritto d’uso Interessi passivi (5%) Passività + oneri finanziari - rata leasing di 150,00 Quote di ammortamento costanti sulla durata

contrattuale Calcolati sul valore della passività 649,42 649,42 1 519,54 531,89 129,88 32,47 2 389,65 408,49 129,88 26,59 3 259,77 278,91 129,88 20,42 4 129,88 142,86 129,88 13,95 5 0,00 0,00 129,88 7,14

Voci di stato patrimoniale Voci di conto economico

Con riferimento all’anno n1, si determinano gli interessi passivi calcolati al 5% sulla passività per leasing iniziale: 649,42 × 5% = 32,47. La passività al termine dell’anno n1 è data dalla passività iniziale aumentata degli interessi appena calcolati e diminuita per la rata di 150,00: 649,42 + 32,47 – 150,00 = 531,89, che rappresenta il debito per leasing su cui l’anno seguente verranno nuovamente calcolati gli interessi del 5% e sottratto l’importo della rata di 150,00: 531,89 × 5% = 26,59. La passività al termine di questo esercizio diviene: 531,89 + 26,59 – 150,00 = 408,49.

Per quanto riguarda il diritto d’uso, si rileva l’ammortamento a quote costanti lungo la durata contrattuale, calcolato sul valore iniziale: 649,42 : 5 anni = 129,88 quota annua.

La procedura descritta si ripete in modo analogo per gli esercizi rimanenti.

Contabilmente, il locatario rileva gli interessi passivi, la quota ammortamento del diritto d’uso, ed il canone leasing pagato:

125 Data: 31.12.n1

Oneri finanziari 32,47

Passività per leasing 32,47

Data: 31.12.n1

Ammortamento diritto d’uso 129,88

Diritto d’uso 129,88

Data: 31.12.n1

Passività per leasing 150,00

Banca c/c 150,00

Analogamente, per l’anno n2:

Data: 31.12.n2

Oneri finanziari 26,59

Passività per leasing 26,59

Data: 31.12.n2

Ammortamento diritto d’uso 129,88

Diritto d’uso 129,88

Data: 31.12.n2

Passività per leasing 150,00

Banca c/c 150,00

Rilevazioni del locatore

Nella rilevazione iniziale, il locatore deve contabilizzare il credito verso il locatario, eliminare il valore contabile del macchinario e rilevare il valore attuale dell’attività residua del bene al netto dell’utile non realizzato.

126

Si determina il valore attuale del valore atteso del sottostante al termine del contratto, al tasso del 5%: 600 × (1,05)-5 = 470,12.

Il valore attuale del credito spettante al locatore è dato dall’attualizzazione delle rate per un periodo di cinque anni, nello stesso modo in cui è stato determinato il debito per leasing del locatario:

150,00 × (1,05)-1 + 150,00 × (1,05)-2 + 150,00 × (1,05)-3 + 150,00 × (1,05)-4 + 150,00 × (1,05)-5 = 649,42

Pertanto i valori iniziali di attività residua lorda ed il credito per leasing saranno rispettivamente di 470,12 e 649,42.

L’utile non realizzato si determina nel seguente modo. Prima di tutto, si rileva la differenza tra il fair value del bene all’inizio del leasing ed il valore contabile del bene iscritto nel bilancio del locatore, pari a 1.200,00 – 1.000,00 = 200,00.

Di questo importo, solo una parte è attribuibile al contratto di leasing, e si determina la relativa percentuale attraverso il rapporto tra il valore attuale del credito per leasing ed il fair value del bene: 649,42 : 1.200,00 = 54,12%.

200,00 × 54,12% = 108,24 che risulta essere l’utile effettivamente realizzato e da rilevare a conto economico. La differenza, pari a 200,00 – 108,24 = 91,76 rappresenta l’utile non realizzato e viene differito negli esercizi successivi fino a fine contratto. Inoltre tale valore porta in diminuzione l’attività residua del bene sottostante229.

Il valore che porta in diminuzione il valore contabile del sottostante viene determinato in questo modo: valore contabile – valore attualizzato dell’attività residua + utile non realizzato: 1.000,00 – 470,12 + 91,76 = 621,24 che viene rilevato come costo di conto economico.

Le scritture iniziali divengono pertanto:

Data: 01.01.n1

Crediti per leasing 649,42

Ricavo per leasing 649,42

127 Data: 01.01.n1

Attività residua 470,12

Costo del macchinario in leasing 621,64

Utile non realizzato 91,76

Macchinario 1.000,00

Per le rilevazioni successive, si riportano nella Tabella VI le variazioni del credito spettante al locatore e le variazioni del valore residuo del macchinario:

Tabella VI – Variazioni dei valori di stato patrimoniale e conto economico

Anni Credito per leasing Attività residua netta Attività residua lorda Utile non realizzato Utile realizzato Interessi attivi sul credito Interessi attivi sull’attività residua 649,42 378,35 470,12 91,76 1 531,89 401,86 493,62 91,76 108,24 32,47 23,51 2 408,49 426,54 518,30 91,76 26,59 24,68 3 278,91 452,45 544,22 91,76 20,42 25,92 4 142,86 479,67 571,43 91,76 13,95 27,21 5 0,00 508,24 600,00 91,76 7,14 28,57

Voci di stato patrimoniale Voci di conto economico

Al termine del primo anno, il locatore rileva la riscossione del canone leasing di 150,00 euro, gli interessi del credito per leasing e gli interessi sul valore residuo dell’attività sottostante, determinati sul valore lordo.

Vediamo come sono stati calcolati i valori nella Tabella VI:

- gli interessi attivi del canone leasing del primo anno vengono determinati al tasso del 5% sul credito iniziale di 649,42, e sono pari a 32,47;

128

Si procede contabilmente a rilevare tali importi:

Data: 31.12.n1

Banca c/c 150,00

Credito per leasing 150,00

Data: 31.12.n1

Crediti per leasing 32,47

Valore residuo del macchinario in leasing 23,51

Proventi finanziari 55,98

A fronte di queste rilevazioni, il valore del credito per leasing risulta pari a 531,89230 mentre il

valore residuo netto del macchinario è di 401,86231.

Anche per i successivi esercizi si procede a determinare gli interessi attivi sul credito per leasing e gli interessi attivi sul valore lordo. In quest’ultimo caso, come abbiamo detto, gli interessi sono calcolati sul valore lordo dell’attività residua, calcolata come somma dell’attività residua netta appena trovata e l’utile non realizzato: 401,86 + 91,76 = 493,62.

Pertanto gli interessi attivi sull’attività residua del secondo anno sono pari a 493,62 × 5% = 24,68, mentre gli interessi sul credito per leasing vengono calcolati sul valore appena trovato pari a 531,89 × 5% = 26,59.

Contabilmente si rilevano, come abbiamo visto, la rata di canone riscossa, gli interessi e la variazione dell’attività residua:

Data: 31.12.n2

Banca c/c 150,00

Credito per leasing 150,00

230 649,42 + 32,47 – 150,00, ovvero credito iniziale + interessi attivi – canone pagato

129 Data: 31.12.n1

Crediti per leasing 26,59

Valore residuo del macchinario in leasing 24,68

Proventi finanziari 51,27

Al termine dell’anno il nuovo credito per leasing sarà pari a 408,49232, mentre l’attività residua

netta di 426,54233.