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RACCOLTA ED ELABORAZIONE DATI 3.1 Adeguamento e messa a punto dell’impianto.

3.2 Rilevazione ed elaborazione dei dati.

Al fine di raggiungere l’obiettivo prefissato con lo studio di che trattasi è stato necessario compendiare in modo schematico ma esaustivo tutti i dati utili al puntuale monitoraggio della distribuzione irrigua (sia diurna che notturna).

Allo scopo è stata predisposta una scheda, denominata “scheda di rilevazione giornaliera” (v. allegato

n. 6), in appresso riportata, utilizzata sia per le rilevazioni diurne che notturne (complessivamente n. 6 schede

diurne + n. 6 schede notturne per giornata irrigua), compilata per ogni nodo strumentato, in grado di fornire le seguenti informazioni:

• numero progressivo della scheda; • nodo strumentato;

• tipologia della rilevazione (diurna o notturna);

• durata dell’osservazione (ore di fornitura del servizio irriguo);

• numero totale dei comizi in carico alla rete e numero dei comizi in esercizio nel periodo di osservazione (ore di fornitura del servizio irriguo);

Scheda tipo di rilevazione giornaliera

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• volume e portata media rilevati dai contatori volumetrici ai gruppi di consegna comiziali;

• differenza tra il volume transitato al nodo e quello transitato ai gruppi di consegna (∆1), espressa in m³, in modo da individuare eventuali perdite nella rete principale/secondaria di distribuzione nel settore monitorato;

Nella scheda compaiono, inoltre, altre 3 colonne predisposte per essere compilate in particolari circostanze, qualora le stesse si fossero manifestate, ed in grado di fornire le seguenti ulteriori informazioni:

• volume distribuito agli utenti. È un dato che la tipologia di impianto in esame non consente di rilevare direttamente in quanto, come descritto ai paragrafi 2.6. e 3.2., la rete non ha contatori ai singoli idranti ma ai gruppi di consegna comiziali e per ogni linea che da essi si origina. Si è comunque inserita nella scheda la relativa colonna in quanto ove si fossero manifestate perdite di notevole entità nella rete comiziale (in particolare rotture delle tubazioni) le stesse si sarebbero potute registrate in questa colonna;

• differenza tra il volume transitato ai gruppi di consegna comiziali e quello distribuito agli utenti (∆2), espressa in m³, in modo da individuare, come sopra rappresentato, eventuali perdite nella rete comiziale del settore monitorato;

• differenza tra il volume transitato al nodo strumentato e quello distribuito agli utenti (∆tot = ∆1 +

∆2), espressa sia in m³ che in termini percentuali, in modo da individuare l’eventuale perdita

complessiva nel settore di rete (principale/secondaria + comiziale) monitorato.

Come detto le ultime 3 informazioni sarebbero state concretamente utili ai fini dello studio nel caso in cui si fossero manifestano perdite di apprezzabile entità nella rete comiziale. In effetti, come si vedrà nel prosieguo, tali eventi non si sono verificati per cui il volume distribuito agli utenti (colonna D) è sempre coinciso con quello transitato ai gruppi di consegna (colonna B), ∆2 è risultato pari a 0 e ∆tot = ∆1.

La rilevazione dei dati è iniziata il 12.05.2008 (primo giorno di campagna irrigua) ed è terminata il 22.10.2008 (ultimo giorno di campagna irrigua) e sono state complessivamente compilate 1920 schede (v.

allegato n. 7).

Il numero delle schede è molto elevato dal momento che la campagna irrigua 2008, a motivo dell’andamento climatico particolarmente siccitoso, è iniziata in anticipo rispetto alla media degli altri anni e non ha registrato significative interruzioni (solo qualche “rallentamento”) in assenza di precipitazioni di sufficiente entità.

Le operazioni di rilevazione ed elaborazione dei dati hanno comportato una gran mole di lavoro e, complessivamente, l’impegno di n. 11 risorse umane per tutto il periodo oggetto di studio (n. 2/3 unità in sala automazione, n. 4/5 unità in campo e n. 3 unità in sede, oltre al Responsabile Scientifico).

L’organizzazione del lavoro è stata ideata in modo:

• da avere una interfaccia continua tra il personale in sala automazione e quello in campo, attuata grazie alla possibilità di colloquio via radio tra gli operatori, in modo da confrontare in tempo reale le letture in remoto nella sede periferica con le rilevazioni dei dati effettuate dagli operatori agli orari prestabiliti e per consentire ogni verifica in qualunque ulteriore circostanza necessaria;

• da procedere alla pronta successiva elaborazione dei dati e compilazione delle schede;

• da effettuare un controllo ed una interpretazione scientifica dei dati rilevati e delle eventuali anomalie riscontrate, come in appresso estesamente trattato.

3.3 Criticità.

Le principali criticità riscontrate nella rilevazione dei dati possono così sinteticamente riassumersi: • errori strumentali;

• interferenze ai nodi 1D e 2AB; • black-out dell’energia elettrica.

Errori strumentali per portate in transito inferiori al 5% della portata massima di taratura dei

misuratori di pressione differenziale elettronici (D.D.P.). Infatti, pur avendo diminuito, per quanto possibile, i valori di fondo scala (F.S.)

dei

D.D.P. in fase di taratura degli stessi ed accoppiamento con i relativi tubi Venturi, l’errore strumentale insito nello strumento non può eliminarsi quando la portata in transito è inferiore al 5% del valore di F.S.. In tutte le circostanze ove ciò accade la lettura è totalmente inattendibile.

Per portate in transito comprese tra il 5% ed il 10% della portata massima di fondo scala la lettura strumentale presenta ancora un certo grado di inattendibilità che via via diminuisce con l’approssimarsi del valore istantaneo della portata al 10% del valore di F. S..

La lettura strumentale infine è molto attendibile (precisione ± 0,1% del valore misurato) per portate istantanee superiori al 10% del valore di F. S..

In concreto, nei periodi caratterizzati da prenotazioni relative a pochi utenti, con consegne, peraltro, che interessavano più settori della rete e spesso non contemporaneamente, i dati forniti dalle letture dei D.D.P. e quelli da essi derivanti (∆1, ∆2, ∆tot etc.), riportati nelle schede, non sono risultati attendibili.

In tali casi si è fatto riferimento prevalente ai controlli degli operatori in campo (prove di portata, verifiche di pressione in condotta ed a campione con contatori volumetrici montati e smontati alla bisogna) ed alle misure rilevate in remoto dal sistema ai gruppi di consegna comiziali per la stima, quantomeno, di eventuali perdite di rilevante entità, nell’impossibilità di misurare gli effettivi volumi complessivi immessi in rete.

Ai fini dello studio si è tenuto conto solamente dei volumi diurni immessi in rete misurati con grande attendibilità dai totalizzatori digitali installati ai nodi strumentati, confrontati con i volumi consegnati all’utenza rilevati nello stesso arco temporale dai contatori volumetrici installati ai gruppi di consegna comiziali, scartando le misurazioni affette da errore strumentale (tutte le notturne e le diurne con portate tali da risultare non attendibili) la cui incidenza complessiva, in termini percentuali di volume distribuito, per quanto di non trascurabile entità è, come ordine di grandezza, accettabile (31%) e non ha quindi inficiato la bontà dello studio medesimo.

Infatti confrontando i dati (di cui di seguito si riportano alcune tabelle e grafici riassuntivi), in verità non perfettamente omogenei, del volume totale distribuito durante la campagna irrigua 2008, rilevato dalle letture dei contatori volumetrici ai gruppi di consegna comiziali (e quindi al netto delle perdite nella rete primaria e secondaria di distribuzione) con il volume totale immesso in rete e non affetto da errore strumentale, misurato dal totalizzatore al nodo 1D di testata (e quindi comprensivo delle perdite in rete) si ottiene:

• volume totale distribuito durante la campagna irrigua 2008 (v. tabulato n. 1 riassuntivo di fine

campagna irrigua in allegato n. 1, tab. 2 e tab. 4 in allegato n. 8 – riepilogo volumi):

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Tab. 2 - Riepilogo volumi rilevati dai contatori volumetrici ai gruppi di consegna comiziali.

Maggio Giugno Luglio Agosto Settembre Ottobre

28.065 m³ 121.304 m³ 481.832 m³ 434.389 m³ 247.229 m³ 135.209 m³

Totale 1.448.028 m³

• volume totale immesso in rete, non affetto da errore strumentale (v. tab. 3 e tab. 5 in allegato n. 8 –

riepilogo volumi): 995.106 m³;

1.448.028 – 995.106 = 452.922 m³; l’incidenza percentuale è quindi pari a:

452.922 / 1.448.028 = 31%

che non è un dato, come prima evidenziato, rigorosamente esatto ma certamente indicativo, come ordine di grandezza, per individuare i termini del ragionamento.

Tab. 3 - Riepilogo volumi immessi in rete (totale di rete e settoriali di rete). Dati non affetti da errore strumentale.

Volumi misurati Volumi misurati Volumi misurati Volumi misurati Volumi misurati dal totalizzatore dal totalizzatore dal totalizzatore dal totalizzatore dal totalizzatore al nodo 1D al nodo 1DA al nodo 1DAB al nodo 2A al nodo 2AB - DDP (totale di rete) (settoriale di rete (settoriale di rete (settoriale di rete (settoriale di rete

a valle del nodo) a valle del nodo) a valle del nodo) a valle del nodo) Mese (m³) (m³) (m³) (m³) (m³) Giugno 16.323 11.800 3.511 6.522 5.769 Luglio 415.451 303.067 97.341 160.213 123.028 Agosto 353.938 267.078 72.451 154.902 122.206 Settembre 156.194 125.487 33.775 69.366 53.445 Ottobre 53.200 43.548 6.163 28.501 21.093 Totali 995.106 750.980 213.241 419.504 325.541

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Interferenze ai nodi 1D e 2AB che hanno inficiato l’attendibilità delle letture.

In particolare al nodo 1D (nodo di testata di tutta la rete in osservazione) la presenza, sebbene ad oltre 20 metri e in separata camera di manovra, di una grande derivazione dalla tubazione principale che alimenta la zona irrigua 1/D Est (Ø 1000 a servizio del Consorzio di Bonifica 1 Trapani) ha determinato, in alcune circostanze, significative variazioni del campo di pressione rilevate dal tubo Venturi, e quindi dal misuratore di pressione differenziale elettronico (D.D.P.) ad esso collegato, con la conseguenza che alcune letture al citato nodo 1/D sono state rese poco attendibili e, quindi, anche di queste ultime non si è tenuto conto nello studio.

Sostanzialmente la derivazione a servizio del C.B. 1 Trapani alimenta una piccola vasca di disconnessione, ubicata immediatamente a valle della derivazione stessa, regolata da un galleggiante. Quando questo si abbassava rapidamente perché vi erano forti incrementi di portata a valle, lo spillamento improvviso creava una significativa variazione del campo di pressione che veniva avvertita dallo strumento di misura, anche se installato a notevole distanza.

Al nodo 2AB, invece, l’esistente schema strutturale in corrispondenza del misuratore elettromagnetico (v. allegato n. 5), che non è stato possibile modificare per diversi motivi (irrigazione in corso, assenza di espropriazioni e, quindi, di aree disponibili sulle quali costruire altro pozzetto ove ubicare il misuratore elettromagnetico, etc.), ha inficiato l’attendibilità delle letture rilevate nell’intero periodo di osservazione, per cui anche di esse non si è tenuto conto nello studio.

Black-out dell’energia elettrica (ENEL) che, seppur raramente verificatisi, hanno determinato

temporanee interruzioni delle letture di portata istantanea e, quindi, hanno falsato il volume registrato dal totalizzatore digitale.

Anche nelle suddette occasioni le letture non sono state prese in considerazione.

In definitiva, avendo scartato tutti i dati che, per vari motivi, sono risultati inattendibili, si è fatto unicamente riferimento ai volumi diurni desunti da misurazioni non affette da errore strumentale, riassunti, come in precedenza riportato, nelle tab. 3 e tab. 5 in allegato n. 8.

CAPITOLO 4

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