• Non ci sono risultati.

Il  rilievo  geometrico  è  stato  compiuto  svolgendo  un  controllo  approfondito  dell’edificio,   tramite   l’uso   di   distanziometri laser e metri, per verificare la congruità tra le documentazioni  fornite  dall’archivio  e  lo  stato  di  fatto.

Molte misure coincidevano con quelle della documentazione storica, ma alcuni ambienti presentavano discrepanze, dovute a modifiche successive  o  cambi  di  destinazione  d’uso. Nelle tavole dalla 3.01 alla 3.19 è riportato il rilievo geometrico di tutto il palazzo. Per i piani terra, primo e secondo vengono riportate piante in scala 1:200 che mostrano interamente il livello oggetto di studio, che viene suddiviso in tre aree (corpo principale, corpo retrostante e corridoio di collegamento); ognuna di queste aree viene poi rappresentata in scala 1:100 con tutte le misure verificate.

Anche i prospetti e le sezioni, rispettivamente in scala 1:100 e 1:200, forniscono in maniera esaustiva le informazioni necessarie per poter elaborare un rilievo geometrico dell’edificio  in  tutta  la  sua  complessità.

Lo studio Galeazzo di Padova ha fornito il materiale base per i tre prospetti più antichi (sud su via S. Francesco, ovest su vicolo e nord) su cui si è operato seguendo la medesima procedura utilizzata per le piante.

A   causa   dell’assenza   di materiale digitale invece, le sezioni sono state effettuate rielaborando i documenti del Piano di Restauro del 1985, verificandone la veridicità e comparandole con le misurazioni ottenute in situ.

Figura 3.1 Sezione del Piano di Restauro del 1985

Le piante dei cinque piani mostrano un edificio piuttosto eterogeneo, dotato di ambienti con forme e dimensioni molto diversi fra loro.

Il piano interrato è molto più piccolo rispetto a quelli soprastanti, infatti è composto da due   stanze   quadrate   collegate   dal   vano   scale.   L’altezza   di   questi   ambienti   (2,34   m)   è   molto ridotta rispetto a quella degli altri piani.

Osservando  la  pianta  del  piano  terra  si  può  notare  che  il  corpo  principale  dell’edificio,   che si affaccia su via S. Francesco, ha pianta pressoché quadrangolare; a questo livello ci sono ambienti molto piccoli nella zona ovest e stanze più grandi, dotate di soffitti piuttosto alti nella zona est.

Il   corpo   retrostante,   anch’esso   quadrangolare,   è   costituito   da   due   stanze   principali   abbastanza grandi e cinque ambienti di servizio di dimensioni ridotte. Le altezze dei solai sono ridotte a 2,86 m.

Il corpo di collegamento invece ha una forma rettangolare allungata ed è formato da tre piccole stanze consecutive, che fungono sia da corridoio che da uffici.

Osservando la pianta del Primo Piano, si nota che il corpo principale è costituito da tanti piccoli ambienti, collegati gli uni agli altri da corridoi o disimpegni.

I diversi livelli del corpo principale sono collegati fra loro da due vani scale: uno a est, dotato  anche  di  vano  ascensore,  e  l’altro  a  ovest.

Anche il primo piano del corpo retrostante è costituito da tante piccole stanze, collegate però da un grande ambiente centrale.

Osservando la sezione si può facilmente notare che questo livello, così come il primo piano   del   corpo   di   collegamento   si   trovano   a   un’altezza   diversa   rispetto   al   corpo   principale.   Qui   i   solai   sono   sempre   posti   a   un’altezza   di   2,86   m,   mentre   nel   corpo   più   antico   l’elevata   altezza   degli   ambienti   crea   un   dislivello,   colmato   dalla   presenza   di   piccole rampe di scale.

Il Secondo Piano si sviluppa solo sopra il corpo di facciata e il corpo di collegamento e, in pianta, la suddivisione degli spazi risulta piuttosto simile al livello sottostante. Le altezze dei solai si riducono anche nel corpo più antico, quasi ad uniformarsi con quelle del corpo di collegamento (dai 2,45 m ai 3,05 m).

Il  dislivello  tra  le  due  porzioni  dell’edificio  qui  è  particolarmente  evidente.

Il Terzo Piano, o sottotetto, è di dimensioni decisamente ridotte: si sviluppa solo sopra una piccola porzione del corpo principale ed è costituito da due stanze rettangolari con copertura inclinata.

Figura 3.3 Pianta Piano Primo

Figura 3.4 Pianta Piano Secondo

Figura 3.5 Pianta Piano Interrato Figura 3.6 Pianta Piano Terzo

Il   prospetto   sud   su   via   S.   Francesco   è   quello   principale:   l’imponente   facciata   di   rappresentanza è costituita da un porticato al livello strada, sormontato da tre piani e copertura a due falde.

Sotto   il   portico,   ai   lati   di   quello   che   una   volta   era   il   portone   d’ingresso,   ci   sono   due   finestre a edicola, più piccole rispetto alle altre quattro finestre del piano terra, che invece sono sormontate da archi a tutto sesto.

Solo nella parte centrale di questa porzione di facciata la muratura presenta la tecnica del bugnato, nel resto del prospetto la muratura è semplicemente intonacata.

Al primo piano una grande apertura centrale domina lo spazio. Essa è formata da quattro finestre intervallate da esili colonne di richiamo ionico, due delle quali sono dotate di balconcino semicircolare.

Due bassorilievi rappresentanti stemmi araldici separano questa apertura centrale dalle altre  finestre,  due  per  lato,  anch’esse  dotate di archi a tutto sesto e, per quanto riguarda le due più centrali, anche di balconcino semicircolare.

Un piccolo cornicione separa il primo dal secondo piano, dove troviamo aperture in corrispondenza di quelle sottostanti, ma di dimensioni ridotte e forma rettangolare. A   lato   del   palazzo   c’è   un   passaggio   che   consente   l’accesso   al   cortile   interno;   il   vicolo   conduce  anche  all’interno  dell’adiacente  Palazzo  Romanin-Jacur.

Il prospetto ovest sul vicolo presenta una distribuzione delle aperture piuttosto disordinata: le finestre hanno forme e dimensioni molto diverse le une dalle altre e sono totalmente prive di decorazioni.

Il prospetto nord sul patio interno richiama quello principale su via S. Francesco: al piano terra la muratura è caratterizzata dalla tecnica a bugnato; al primo piano troviamo una sequenza di finestre sormontate da archi a tutto sesto, sostenuti da colonne simili a quelle precedentemente descritte; al secondo piano invece le aperture sono piccole e rettangolari.

Questa facciata però, a differenza delle altre, si trova in un cattivo stato di conservazione.

Il prospetto ovest sul patio interno è molto più semplice e pulito dei precedenti: le aperture sono tutte rettangolari, prive di decorazione e regolarmente distribuite su tutta la facciata.

Solo le due porte, poste in basso a sinistra, presentano una piccola decorazione in sommità.

Il prospetto sud sul patio interno è costituito da due piani fuori terra e da una copertura a  due  falde.  Una  grande  portafinestra  centrale  costituisce  l’accesso principale a questa porzione di edificio, una piccola porta rettangolare sulla sinistra costituisce invece un accesso secondario.

Le finestre sono rettangolari, distribuite in maniera regolare e totalmente prive di decorazioni.

L’unico   elemento   decorativo, se così si può chiamare, è costituito da due lesene che dividono  l’intera  facciata  in  tre  porzioni.

Figura 3.7 Prospetto Sud su via S. Francesco

Figura 3.8 Prospetto Ovest su vicolo

Figura 3.10 Prospetto Ovest su patio

3.2  UNITA’  STRUTTURALI

Secondo   le   NTC   2008,   nell’analisi   di   un   edificio   facente  parte   di   un  aggregato   edilizio,   bisogna tener conto delle possibili interazioni derivanti dalla contiguità strutturale con gli edifici adiacenti.

Per questo motivo è importante individuare le diverse unità strutturali (US).

“L’US   dovrà   avere   continuità   da   cielo   a   terra   per   quanto   riguarda   il   flusso   dei   carichi   verticali e, di norma, sarà delimitata da spazi aperti, o da giunti strutturali, o da edifici

contigui strutturalmente ma, almeno tipologicamente,  diversi.” (NTC 2008)1

Per quanto riguarda Palazzo Sala sono state individuate tre unità strutturali: il Blocco A che coincide con la parte più antica dell’edificio   che   si   affaccia su via S. Francesco; il Blocco  B  che  corrisponde  all’edificio  di  collegamento  tra le due zone principali; il Blocco C costituito dalla parte retrostante, di costruzione più recente.

I tre diversi blocchi si differenziano quindi per epoca costruttiva, materiali e forma.

Figura 3.12 Identificazione delle unità strutturali

3.3 ANALISI FUNZIONALE

Palazzo Sala, come precedentemente descritto nel Capitolo 1, ha subito un importante cambiamento  di  destinazione  d’uso:  da  segreteria universitaria è stato trasformato nel Centro Servizi Informatici di Ateneo; quindi da edificio aperto al pubblico è diventato un palazzo  ad  uso  esclusivo  dei  dipendenti  dell’università.

Sulla  base  delle  funzioni  attuali  è  stata  svolta  un’analisi dell’intero  edificio  (Tavole  3.20,   3.21,  3.22),  in  cui  le  diverse  destinazioni  d’uso  sono  state  evidenziate  con  colori  diversi. In   particolare   al  piano  terra,   nel  blocco  A,   oltre   alla   portineria   ci   sono   un’aula   magna,   una sala riunioni, un piccolo ufficio, tre magazzini e un bagno, oltre ovviamente al corpo scale che ospita anche il vano ascensore.

Percorrendo il corpo di collegamento, Blocco B, si attraversa un lungo corridoio adibito a uffici e si arriva nella zona retrostante, Blocco C, occupata principalmente dalla sala server. In questa parte di edificio ci sono anche una piccola sala riunioni, due uffici ricavati in epoca recente e un bagno.

Scendendo la scala del corpo di facciata, si giunge al piano interrato, ambiente molto più piccolo dei piani sovrastanti. Questo livello è costituito solamente da due stanze: la centrate termica e un nuovo punto di accesso alla rete (POP).

Al primo piano troviamo esclusivamente uffici nel blocco A e nel blocco B, mentre la parte retrostante è occupata dalle sale server, da tre uffici e da un piccolo magazzino. Il secondo piano, che si sviluppa solamente sopra il corpo di facciata e il corpo di collegamento  è  adibito  a  uffici  ed  è  occupato  anche  dall’abitazione  del  custode.

Quest’ultima,   raggiungibile   anche   dall’esterno attraverso la scala adiacente la portineria, è articolata in quattro spazi principali che si affacciano sul cortile interno. Il sottotetto invece è costituito da un ambiente molto piccolo e solo parzialmente calpestabile che ospita due vani tecnici, uno  per  il  sistema  di  condizionamento  dell’aria   e  l’altro  per  il  locale  tecnico  dell’ascensore.

CAPITOLO 4: ANALISI DELLO STATO DI FATTO E DEL COMPORTAMENTO

Documenti correlati