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– RINVIO ALLE DISCIPLINE OPERANTI

Nel documento COMUNE DI PUGLIANELLO (pagine 12-55)

5.1 - Definizioni uniformi dei parametri urbanistici ed edilizi

Le definizioni uniformi dei parametri edilizi sono riportate nell'Allegato “B” della D.R.G. della Campania n.287 del 23/05/2017. Nel seguito si riportano, al solo scopo di agevolarne la consultazione, con la precisazione che le definizioni avente valore legale sono solo quelle riportate nella D.R.G. della Campania n.287 del 23/05/2017.

5.1.1 - Superficie territoriale (St)

Superficie reale di una porzione di territorio oggetto di intervento di trasformazione urbanistica. Com-prende la superficie fondiaria e le aree per dotazioni territoriali ivi comprese quelle esistenti.

5.1.2 - Superficie fondiaria (Sf)

Superficie reale di una porzione di territorio destinata all'uso edificatorio. È costituita dalla superfi-cie territoriale al netto delle aree per dotazioni territoriali ivi comprese quelle esistenti.

5.1.3 - Indice di edificabilità territoriale (It)

Quantità massima di superficie o di volume edificabile su una determinata superficie territoriale, comprensiva dell'edificato esistente.

It = Stmax o Vmax / St

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5.1.4 - Indice di edificabilità fondiaria (If)

Quantità massima di superficie o di volume edificabile su una determinata superficie fondiaria, comprensiva dell'edificato esistente.

If = Stmax o Vmax / Sf

5.1.5 - Carico urbanistico (CU)

Fabbisogno di dotazioni territoriali di un determinato immobile o insediamento in relazione alla sua entità e destinazione d'uso. Costituiscono variazione del carico urbanistico l'aumento o la riduzione di tale fabbisogno conseguenti all'attuazione di interventi urbanistico–edilizi ovvero a mutamenti di desti-nazione d'uso.

5.1.6 - Dotazioni territoriali (DT)

Infrastrutture, servizi, attrezzature, spazi pubblici o di uso pubblico e ogni altra opera di urbanizza- zione e per la sostenibilità (ambientale, paesaggistica, socio–economica e territoriale) prevista dalla leg-ge o dal piano.

5.1.7 - Sedime

Impronta a terra dell’edificio o del fabbricato, corrispondente alla localizzazione dello stesso sull'a-rea di pertinenza.

5.1.8 - Superficie coperta (Sc)

Superficie risultante dalla proiezione sul piano orizzontale del profilo esterno perimetrale della co-struzione fuori terra, con esclusione degli aggetti e sporti inferiori a 1,50 m.

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5.1.9 - Indice di permeabilità (IPT/IPF)

Rapporto tra la superficie permeabile e la superficie territoriale (indice di permeabilità territoriale) o fondiaria (indice di permeabilità fondiaria).

IpT = Sp / St Ipf = Sp / Sf

5.1.10 - Indice di copertura (Ic)

Rapporto tra la superficie coperta e la superficie fondiaria.

Ic = Sc / Sf

5.1.11 - Superficie totale (St)

Somma delle superfici di tutti i piani fuori terra, seminterrati ed interrati comprese nel profilo peri-metrale esterno dell'edificio.

5.1.12 - Superficie lorda (SL)

Somma delle superfici di tutti i piani comprese nel profilo perimetrale esterno dell’edificio escluse le superfici accessorie.

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5.1.13 - Superficie utile (Su)

Superficie di pavimento degli spazi di un edificio misurata al netto della superficie accessoria e di murature, pilastri, tramezzi, sguinci e vani di porte e finestre.

5.1.14 - Superficie accessoria (Sa)

Superficie di pavimento degli spazi di un edificio aventi carattere di servizio rispetto alla destinazio-ne d’uso della costruziodestinazio-ne medesima, misurata al destinazio-netto di murature, pilastri, tramezzi, sguinci, vani di porte e finestre.

La superficie accessoria ricomprende:

▪ i portici e le gallerie pedonali;

▪ i ballatoi, le logge, i balconi e le terrazze;

▪ le tettoie con profondità superiore a m 1,50;

▪ le tettoie aventi profondità inferiore a m. 1,50 sono escluse dal computo sia della superficie ac-cessoria sia della superficie utile;

▪ le cantine poste al piano interrato, seminterrato o al primo piano fuori terra e i relativi corridoi di servizio;

▪ i sottotetti accessibili e praticabili per la sola porzione con altezza pari o superiore a m 1,80, ad esclusione dei sottotetti aventi accesso diretto da una unità immobiliare e che presentino i requi-siti richiesti per i locali abitabili che costituiscono superficie utile;

▪ i vani scala interni alle unità immobiliari computati in proiezione orizzontale, a terra, una sola volta;

▪ spazi o locali destinati alla sosta e al ricovero degli autoveicoli ad esclusione delle autorimesse che costituiscono attività imprenditoriale;

▪ le parti comuni, quali i locali di servizio condominiale in genere, i depositi, gli spazi comuni di collegamento orizzontale, come ballatoi o corridoi.

Gli spazi comuni di collegamento verticale e gli androni condominiali sono escluse dal computo sia della superficie accessoria sia della superficie utile.

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5.1.15 - Superficie complessiva (Sc)

Somma della superficie utile e del 60% della superficie accessoria.

SC = SU + 60% SA

5.1.16 - Superficie calpestabile

Superficie risultante dalla somma delle superfici utili (Su) e delle superfici accessorie (Sa) di pavi-mento.

5.1.17 - Sagoma

Conformazione planovolumetrica della costruzione fuori terra nel suo perimetro considerato in senso verticale ed orizzontale, ovvero il contorno che viene ad assumere l'edificio, ivi comprese le strutture perimetrali, nonché gli aggetti e gli sporti superiori a 1,50 m.

5.1.18 - Volume totale (V)

Volume della costruzione costituito dalla somma della superficie totale di ciascun piano per la rela-tiva altezza lorda.

5.1.19 - Piano fuori terra

Piano dell'edificio il cui livello di calpestio sia collocato in ogni sua parte ad una quota pari o supe-riore a quella del terreno posto in aderenza all'edificio.

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5.1.20 - Piano seminterrato

Piano di un edificio il cui pavimento si trova a una quota inferiore (anche solo in parte) a quella del terreno posto in aderenza all'edificio e il cui soffitto si trova ad una quota superiore rispetto al terreno posto in aderenza all'edificio.

5.1.21 - Piano interrato

Piano di un edificio il cui soffitto si trova ad una quota inferiore rispetto a quella del terreno posto in aderenza all'edificio.

5.1.22 - Sottotetto

Spazio compreso tra l'intradosso della copertura dell'edificio e l'estradosso del solaio del piano sot-tostante.

5.1.23 - Soppalco

Partizione orizzontale interna praticabile, ottenuta con la parziale interposizione di una struttura portante orizzontale in uno spazio chiuso.

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5.1.24 - Numero di piani

Il numero di tutti i livelli dell'edificio che concorrono, anche parzialmente, al computo della super-ficie lorda (SL).

5.1.25 - Altezza lorda

Differenza fra la quota del pavimento di ciascun piano e la quota del pavimento del piano sovra-stante. Per l'ultimo piano dell'edificio si misura l'altezza del pavimento fino all'intradosso del soffitto o della copertura.

5.1.26 - Altezza del fronte

L'altezza del fronte o della parete esterna di un edificio è delimitata:

▪ all'estremità inferiore, dalla quota del terreno posta in aderenza all'edificio prevista dal progetto;

▪ all'estremità superiore, dalla linea di intersezione tra il muro perimetrale e la linea di in-tradosso del solaio di copertura per i tetti inclinati, ovvero dalla sommità delle strutture perimetrali per le coperture piane.

5.1.27 - Altezza dell'edificio

Altezza massima tra quelle dei vari fronti.

5.1.28 - Altezza utile

Altezza del vano misurata dal piano di calpestio all'intradosso del solaio sovrastante, senza tener conto degli elementi strutturali emergenti. Nei locali aventi soffitti inclinati o curvi, l'altezza utile si de-termina calcolando l'altezza media ponderata.

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5.1.29 - Distanze

Lunghezza del segmento minimo che congiunge l'edificio con il confine di riferimento (di proprietà, stradale, tra edifici o costruzioni, tra i fronti, di zona o di ambito urbanistico, ecc.), in modo che ogni punto della sagoma rispetti la distanza prescritta.

1) Distanza tra pareti finestrate e pareti di edifici antistanti

È la distanza, valutata per ogni singolo piano, tra pareti finestrate e pareti di edifici antistanti.

Si definisce parete ogni superficie collegante due orizzontamenti strutturali o un orizzontamento strut-turale e le falde di copertura. La continuità delle pareti non viene interrotta da eventuali rientranze o sporgenze dalla sagoma del fabbricato dovute a terrazze, logge, balconi, ecc. non viene parimenti inter-rotta da discomplanarità di entità inferiore ai 50 cm; si definisce parete finestrata la parete dotata di ve-dute ai sensi del Codice Civile. Due pareti si definiscono antistanti quando le perpendicolari condotte da una o dall’altra parete incontrano la parete opposta. La distanza tra pareti finestrate e pareti antistan-ti è la minima perpendicolare condotta da una o dall’altra parete. Due pareantistan-ti si definiscono non anantistan-ti- anti-stanti quando le perpendicolari condotte da una o dall’altra parete non incontrano la parete opposta. La distanza si applica tra tratti di pareti antistanti, per i tratti di pareti che non sono antistanti, la distanza non siapplica quando su un tratto di parete è presente una veduta, nonostante l’intero tratto di parete sia da ritenere finestrato. La distanza si applica anche quando solo uno dei tratti di pareti antistanti è finestrato. Le distanze dovranno misurarsi dagli sporti più avanzati di ciascun edificio, nel caso in cui questi superino ml 1,50. Gli sporti aventi funzione meramente decorativa e ornamentale sono esclusi dal calcolo della distanza. La distanza si applica anche tra distinti edifici insistenti nello stesso lotto di pertinenza.

2) Distanza da filo stradale

La distanza da filo stradale è la distanza dal limite più esterno del corpo dell'edificio, con esclusione di fregi, cornicioni e corpi aggettanti aperti se sporgenti per non più di ml 1.50, alla strada. Per le di-stanze dalla strada si tiene conto delle fasce di rispetto indicate nello strumento urbanistico generale e di quanto stabilito dal codice della strada, dal D.M. n.1404/1968 e dal D.M. n.1444/1968, ovvero tra le stesse si applica la condizione più restrittiva.

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Le nuove costruzioni, ricostruzioni o ampliamenti in lotti posti in corrispondenza di intersezioni stra-dali a raso, oltre alle fasce di rispetto indicate dallo strumento urbanistico generale, debbono rispettare un arretramento all’incrocio corrispondente al triangolo costruito con due lati paralleli alle fasce di ri-spetto stradale, aventi dimensioni pari al doppio della fascia di riri-spetto della strada su cui si affacciano, e il terzo lato costituito dal segmento congiungente i punti estremi. Per le costruzioni esistenti non conformi, in caso di sopraelevazione per non più di un piano, si applica una deroga alla norma indicata al co. precedente, che consente il mantenimento della distanza dalla strada edificando la sopraelevazio-ne sul filo dell’edificio, fatta salva la normativa antisismica e fatto salvo eventuali assensi, pareri e/o nulla osta, comunque denominati, di tutela giuridica presenti.

3) Distanza dai confini di proprietà

La distanza dai confini di proprietà è la distanza minima misurata in direzione radiale dal profilo pe-rimetrale dell'edificio e la linea di confine. Il primo edificante può portare la propria costruzione, fino al confine o arrestarla prima di esso senza alcuna preliminare autorizzazione o manifestazione di consen-so da parte del confinante. Il secondo edificante potrà, a seconda della scelta del primo, arrivare anche egli fino al confine (costruendo in appoggio o in aderenza), oppure tenere la propria costruzione ad una distanza prevista dallo strumento urbanistico generale. Per gli interventi di recupero del patrimonio edilizio esistente, che non comportino variazioni della sagoma planovolumetrica, sono ammesse le di-stanze preesistenti.

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4) Deroghe sulla disciplina delle distanze

La disciplina delle distanze, comunque fatte salve le disposizioni del Codice Civile, non si applica:

▪ ai terrazzi, balconi, sporti, cornicioni, gronde, aggetti e simili sporgenti dalla sagoma dell’edificio fino ad un massimo di 1,50 m;

▪ ai manufatti per impianti tecnologici di modesta entità a servizio del territorio (cabine elettriche, im-pianti telefonici, cabine di decompressione della rete del gas, imim-pianti di sollevamento delle fognature, e simili);

▪ alle strutture aperte di arredo (chioschi, gazebo, pensiline, pompeiane, pergolati, cabine telefoniche, opere arti-stiche, e simili);

▪ ai manufatti completamente interrati, comunque non sporgenti oltre 70 cm dalla quota del ter-reno posta in aderenza dell’edificio;

▪ alle pensiline e ai box prefabbricati di utilità pubblica al servizio di strutture di arredo stradale;

▪ alle strutture di sostegno di pergolati, tendoni, strutture temporanee, ed elementi similari;

▪ alle opere di coibentazione termica delle pareti esterne degli edifici esistenti, qualora comportino un ispessimento delle murature;

▪ agli ascensori e montacarichi o altri interventi su fabbricati esistenti, finalizzati al superamento delle barriere architettoniche (in tal caso dovrà comunque essere rispettata la distanza minima tra fabbricati di 3 m. prevista dal Codice Civile);

▪ agli impianti tecnologici di modesta entità al servizio di fabbricati esistenti (box antincendio, gruppo di spinta, motocondensanti, ed elementi similari);

▪ alle scale di sicurezza esterne, aperte, quando imposte da norme di sicurezza o prevenzione in-cendi, limitatamente agli edifici esistenti;

▪ ai manufatti relativi alla rete dei percorsi pedonali e ciclabili, quali sovrappassi, rampe, scale mo-bili e percorsi sopraelevati;

▪ per le zone non residenziali, agli impianti tecnologici quali silos, depuratori e simili che necessiti-no di installazione separate dall’edificio principale o che si rendanecessiti-no necessari per adeguamento a normative speciali, ed elementi similari.

Sono fatte salve le deroghe di cui all’art.9 della L. n.122/1989 e ss.mm.ii . Le realizzazioni di cui al pre-detto articolo ed in generale i parcheggi pertinenziali alle costruzioni, anche ex-novo, non si computano ai fini della determinazione del volume totale.

5.1.30 - Volume tecnico (Vt)

Sono volumi tecnici i vani e gli spazi strettamente necessari a contenere ed a consentire l'accesso al-le apparecchiature degli impianti tecnici al servizio dell'edificio (idrico, termico, di condizionamento e di clima-tizzazione, di sollevamento, elettrico, di sicurezza, telefonico, etc.).

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5.1.31 - Edificio

Costruzione stabile, dotata di copertura e comunque appoggiata o infissa al suolo, isolata da strade o da aree libere, oppure separata da altre costruzioni mediante strutture verticali che si elevano senza soluzione di continuità dalle fondamenta al tetto, funzionalmente indipendente, accessibile alle persone e destinata alla soddisfazione di esigenze perduranti nel tempo.

5.1.32 - Edificio unifamiliare

Per edificio unifamiliare si intende quello riferito ad un'unica unità immobiliare urbana di proprietà esclusiva, funzionalmente indipendente, che disponga di uno o più accessi autonomi dall'esterno e de-stinato all'abitazione di un singolo nucleo familiare.

5.1.33 - Pertinenza

Opera edilizia legata da un rapporto di strumentalità e complementarietà rispetto alla costruzione principale, non utilizzabile autonomamente e di dimensioni modeste o comunque rapportate al caratte-re di accessorietà.

5.1.34 - Balcone

Elemento edilizio praticabile e aperto su almeno due lati, a sviluppo orizzontale in aggetto, munito di ringhiera o parapetto e direttamente accessibile da uno o più locali interni.

5.1.35 - Ballatoio

Elemento edilizio praticabile a sviluppo orizzontale, e anche in aggetto, che si sviluppa lungo il pe-rimetro di una muratura con funzione di distribuzione, munito di ringhiera o parapetto.

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5.1.36 - Loggia/loggiato

Elemento edilizio praticabile coperto, non aggettante, aperto su almeno un fronte, munito di rin-ghiera o parapetto, direttamente accessibile da uno o più vani interni.

5.1.37 - Pensilina

Elemento edilizio di copertura posto in aggetto alle pareti perimetrali esterne di un edificio e priva di montanti verticali di sostegno.

5.1.38 - Portico/porticato

Elemento edilizio coperto al piano terreno degli edifici, intervallato da colonne o pilastri aperto su uno o più lati verso i fronti esterni dell'edificio. Fermo restante il rispetto delle distanze dai confini pri-vati e dalle strade, le superfici lorde (SL) dei porticati non vanno computate ai fini del calcolo della su-perficie complessiva (Sc), di cui al punto 5.1.15 e del volume lordo (V) dell’edificio, di cui al punto 5.1.18.

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5.1.39 - Terrazza

Elemento edilizio scoperto e praticabile, realizzato a copertura di parti dell'edificio, munito di rin-ghiera o parapetto, direttamente accessibile da uno o più locali interni.

5.1.40 - Tettoia

Elemento edilizio di copertura di uno spazio aperto sostenuto da una struttura discontinua, adibita ad usi accessori oppure alla fruizione protetta di spazi pertinenziali.

5.1.41 - Veranda

Locale o spazio coperto avente le caratteristiche di loggiato, balcone, terrazza o portico, chiuso sui lati da superfici vetrate o con elementi trasparenti e impermeabili, parzialmente o totalmente apribili.

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5.2 - Ulteriori definizioni non ricomprese nel quadro delle definizioni uniformi 5.2.1 - Destinazione d’uso

La destinazione d'uso è la funzione o le funzioni consentite dalla disciplina urbanistica vigente nella zona dove sono site l'area o la costruzione.

5.2.2 - Parametri urbanistici

I parametri urbanistici sono i valori di riferimento dei processi urbanistici. L'insieme dei parametri urbanistici regola ad esempio superfici territoriali, fondiarie e densità territoriali.

5.2.2.1 - Indice di utilizzazione fondiaria (Uf)

L’indice di utilizzazione fondiaria, espresso in mq/mq, rappresenta la superficie lorda complessiva di pavimento realizzabile per ogni metro quadrato di superficie fondiaria.

Uf = SLPt / Sf

5.2.2.2 - Densità territoriale (Dt)

La densità territoriale è il rapporto fra abitanti insediati o insediabili in una zona e la superficie terri-toriale della stessa.

Dt = Ab / St

5.2.2.3 - Densità fondiaria(Df)

La densità fondiaria esprime il rapporto fra abitanti insediati o insediabili di una zona e la sua super-ficie fondiaria.

Df = Ab / Sf

5.2.2.4 - Indice di utilizzazione territoriale (Ut)

L’indice di utilizzazione territoriale, espresso in mq/mq, è la superficie lorda complessiva di pavi-mento realizzabile per ogni metro quadrato di superficie territoriale.

Ut = SLPt / St

5.2.3 – Definizioni e Parametri edilizi

I parametri edilizi sono i valori di riferimento dei processi urbanistici. L'insieme dei parametri edilizi regola ad esempio altezze, distanze, volumi dei manufatti.

5.2.3.1 - Altezza virtuale

Si definisce altezza virtuale di un edificio il rapporto tra il volume (eventualmente calcolato come

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somma di più parti) dello spazio considerato e la relativa superficie di pavimento, con esclusione delle porzioni con altezza inferiore a m 1,80.

Hv= Vu / Su 5.2.3.2 - Profilo perimetrale esterno

Conformazione planimetrica della costruzione dentro e fuori terra nel suo perimetro considerato in senso orizzontale, ovvero il contorno che viene ad assumere l'edificio, con esclusione delle superfici accessorie.

5.2.3.3 - Superficie parcheggi (Sp)

Nelle nuove costruzioni ed anche nelle aree di pertinenza delle stesse, qualsiasi sia la destinazione d'uso, devono essere riservati appositi spazi per parcheggi in misura non inferiore ad 1 mq per ogni 10 mc di costruzione oltre quanto previsto dalle specifiche norme di settore in relazione alla destinazione funzionale dell'immobile come stabilito dal PUC.

5.2.3.4 - Linea di gronda

La linea di gronda è la linea determinata dall'intersezione dell'intradosso della falda del tetto con il fronte dell'edificio. Nel caso di copertura piana si intende convenzionalmente per falda il solaio di co-pertura aggettante.

5.2.3.5 - Piano di campagna

Il piano di campagna è il piano la cui quota altimetrica (media) è quella del terreno rilevata prima di effettuare l’intervento edilizio-urbanistico.

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5.2.3.6 - Linea di terra

La linea di terra è data dalla quota media del marciapiede o, in sua assenza, del terreno circostante a sistemazione avvenuta.

5.2.3.7 - Alloggio

L'alloggio è l'unità immobiliare destinata alla residenza, composta da uno o più locali di utilizzo diurno e notturno, da uno o più locali di servizio, da eventuali disimpegni, ripostigli, balconi, logge, ter-razze e che presenta almeno i requisiti tecnici e dimensionali minimi richiesti per l'uso residenziale, dal D.M. 5/7/1975 e dalla normativa regionale vigente.

5.2.3.8 - Lastrico solare

Per lastrico solare si intende lo spazio scoperto, praticabile, ai fini della manutenzione, della coper-tura piana di un edificio, o di una sua porzione.

5.2.3.9 - Pergolato

Il pergolato è un’impalcatura, generalmente a sostegno di piante rampicanti, impiegata per adornare e ombreggiare giardini o terrazze. Il pergolato può essere addossato all'edificio o a sé stante e a seconda della tipologia di copertura può essere con frangisole o con telo retrattile (pergotenda). Può essere as-similato ad una sorta di tettoia, ma senza copertura fissa, poiché risulta aperto su tutti i lati, sia lateral-mente che nella parte superiore. Il pergolato non prevede delle fondazioni, anche se è possibile ancora-re la struttura al pavimento al fine di garantiancora-re la sicuancora-rezza. Il dimensionamento massimo ancora-realizzabile è pari a quanto stabilito per le tettoie. Si potranno effettuare delle chiusure laterali per un massimo del 50% di ogni lato con griglie e/o teli ombreggianti; possono essere anche montate in aderenza alla strut-tura di cui è al servizio.

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5.2.3.10 - Sporto e dimensionamento portico/porticato e tettoie

Per sporto si intende la struttura che sporge in fuori, che aggetta da una superficie muraria verticale.

Fermo restante le definizioni di cui ai punti precedenti, i portici/porticati e tettoie sono ammessi nel rispetto del limite massimo del 30% della superficie residenziale lorda del piano terra dei fabbricati.

Sono vietati:

- gli aggetti superiori a cm 10 fino all'altezza di 2.70 m. dal piano stradale;

- gli infissi che si aprono verso l'esterno, ad una altezza inferiore a 2.50 m. dal piano stradale se la strada è munita di marciapiedi e di 4.50 m. se la strada ne è priva.

Balconi e pensiline sono ammessi soltanto sulle strade pubbliche e private, aperte o da aprirsi al pub-blico transito, che abbiano una larghezza di almeno 8 m.. I balconi chiusi sono ammessi solo nelle co-struzioni arretrate dal filo stradale o prospettanti su spazi larghi almeno 8 m.; l'aggetto dovrà essere spiccato ad almeno 3.60 m. dal piano del marciapiede o ad almeno 4.50 m. dal piano stradale (ove non esista marciapiede), misurando tali altezze in corrispondenza del punto più basso del profilo dell'agget-to. Le sporgenze sono ammesse fino ad un massimo di 1.50 m.; sporgenze maggiori sono ammissibili in costruzioni arretrate dal filo stradale dove le giustifichino esigenze architettoniche o di ambienta-mento. L'Amministrazione comunale può imporre che tali strutture siano ridotte od eliminate quando

Balconi e pensiline sono ammessi soltanto sulle strade pubbliche e private, aperte o da aprirsi al pub-blico transito, che abbiano una larghezza di almeno 8 m.. I balconi chiusi sono ammessi solo nelle co-struzioni arretrate dal filo stradale o prospettanti su spazi larghi almeno 8 m.; l'aggetto dovrà essere spiccato ad almeno 3.60 m. dal piano del marciapiede o ad almeno 4.50 m. dal piano stradale (ove non esista marciapiede), misurando tali altezze in corrispondenza del punto più basso del profilo dell'agget-to. Le sporgenze sono ammesse fino ad un massimo di 1.50 m.; sporgenze maggiori sono ammissibili in costruzioni arretrate dal filo stradale dove le giustifichino esigenze architettoniche o di ambienta-mento. L'Amministrazione comunale può imporre che tali strutture siano ridotte od eliminate quando

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