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Rischio di Liquidità:

La liquidità di uno strumento finanziario consiste nella sua attitudine a trasformarsi prontamente in moneta senza perdita di valore. Essa dipende in primo luogo dalle caratteristiche del mercato in cui il titolo è trattato. In generale, a parità di altre condizioni i titoli trattati su mercati organizzati sono più liquidi dei titoli non trattati su detti mercati. Questo in quanto la domanda e l’offerta di titoli viene convogliata in gran parte su tali mercati e quindi i prezzi ivi rilevati sono più affidabili quali indicatori dell’effettivo valore degli strumenti finanziari. Quindi nell’analisi di tale rischio mi concerterò prettamente su questi mercati nei quali le commissioni sono fisse. Il rischio di liquidità è quindi il rischio connesso alla perdita risultante dalla liquidazione di una posizione. Si presenta soprattutto sui mercati meno liquidi che manifestano questa caratteristica in significativi bid-ask

spreads60. Ciò significa che gli investitori che desiderano liquidare la loro posizione possono

essere costretti a sopportare costi significativi per far questo: o devono pagare costi molto alti di transazione o potrebbero dover vendere ad un prezzo svantaggioso, in particolar

modo se necessitano di uscire velocemente dalla posizione61. Nei momenti di crisi possono

esserci difficoltà ad eseguire la transazione e questo poi si riflette nel dover pagare un prezzo molto distante da quello desiderato.

Ci sono 2 tipi di rischio di liquidità:

• Il normale rischio di liquidità che si presenta trattando con i mercati che sono

meno liquidi. Questo tipo di rischio si incontra in molti mercati tranne nei principali mercati finanziari, quali ad esempio il CBOT, CME, NYSE, NYBOT, EUREXCHANGE, MIBTEL; il grado di liquidità varia molto da mercato a

60 Dowd K. , (1998) ,Beyond Value at Risk, Chichester, England pg 187

61 Questo accade soprattutto in mercati OTC o per strumenti derivati direttamente contrattati con la contro

mercato:si passa da una quasi non liquidità62 ad una grande liquidità ma non

perfetta.

• L’altro tipo di rischio di liquidità è molto insidioso e in taluni casi anche molto

dannoso poiché è il rischio di costi di liquidità presenti nei mercati di fronte a una crisi dove il mercato perde il suo normale livello di liquidità e gli investitori possono liquidare le loro posizioni solo subendo gravi perdite rispetto a quelle che subirebbero in circostanze normali. In queste situazioni può accadere che il prezzo scende al di sotto di una certa soglia che è diversa a seconda del mercato preso in considerazione e delle diverse fasi di contrattazione, la conseguenza di questo eccesso di ribasso è la temporanea sospensione del titolo dalla contrattazione. In questa situazione l’investitore se non riesce a vendere prima della chiusura temporanea della contrattazione non riesce proprio a vendere il suo titolo finché la contrattazione non viene riaperta.

Lo Slippage:

Con il termine "slippage" ci si riferisce a quella differenza che si registra praticamente sempre, tra prezzo di mercato (come riportato dai circuiti informatici o dalla stampa) e prezzo effettivo di esecuzione. Tale differenza, è quasi sempre sfavorevole all’operatore, non rappresenta sempre una cattiva esecuzione dell'ordine da parte del broker, quanto un prezzo che si paga per il bid-ask spreads.. Anche sui mercati telematici, dove i circuiti riportano in tempo reale i prezzi a cui vengono concluse le transazioni, non è sempre detto che il prezzo che si ottiene per effettuare un'operazione sia esattamente pari a quello quotato giusto un secondo prima: l'ordine potrebbe essere troppo grosso oppure troppo piccolo; potrebbe darsi che alcune controparti siano uscite (od entrate) dal mercato proprio in quel momento. In teoria lo "slippage" potrebbe essere sia negativo che positivo per l’investitore e talvolta è proprio così. Nonostante vi siano condizioni favorevoli alle transazioni in certe occasioni è comunque più realistico considerare lo slippage come un rischio legato alla liquidità.

62 Ad esempio le posizioni poco liquide alle quali si può riferire l’autore possono essere: le opzioni OTC o

Relazione tra costi di Liquidazione e VaR:

Le posizioni in strumenti finanziari poco liquidi presentano un VaR più alto rispetto a posizioni in strumenti finanziari più liquidi perché tiene conto dei costi di liquidazione che dipendono dai costi di transazione e ricerca. Più è grande la disponibilità ad aspettare, inferiori sono i costi, infatti il VaR dipende strettamente dal periodo interessato:maggiore è il periodo di tenuta degli strumenti finanziari minore sarà il VaR .

Crisi di rischio di liquidità:

Il rischio di liquidità può presentarsi anche in contesti ben più dannosi: un mercato molto liquido, come già anticipato sopra, in momenti di crisi maggiore può perdere la sua liquidità Nei mercati talvolta ci sono degli shocks legati per esempio ad una notizia in attesa che aumentano improvvisamente la volatilità del titolo, questo diventa un problema quando il prezzo dell’asset inizia a scendere precipitosamente e innesca un meccanismo di vendita e

d’altro canto, un atteggiamento riluttante da parte dei compratori63. Così il bid-ask spread

aumenta drammaticamente, l’aumento degli ordini di vendita può sopraffare il mercato e causare dei rallentamenti nell’esecuzione degli ordini dovuto sempre ai limiti dei mercati: ordini di vendita che per esempio in condizioni normali necessitavano di un paio di minuti per essere eseguiti ora possono necessitare anche di ore e il prezzo ottenuto dallo scambio è visibilmente più basso di quello che i venditori prevedevano.

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