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Risoluzione – punto b)

Nel documento Esercitazioni sulla fatica (pagine 37-54)

R. Nobile Calcolo e Progetto di Macchine Esercitazioni sulla fatica

Uni ver sità del Salento

Determiniamo il valore effettivo del coefficiente kf utilizzando i valori effettivi dei rapporti geometrici

𝜏𝑎 = 𝑘𝑓 16𝑀𝑡 𝜋𝑑3 𝑠

Sulla base dei rapporti geometrici effettivi si ricalcola il valore del kt:

Esercizio 5

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Uni ver sità del Salento

⇒ 𝑘𝑡 = 1.62

𝐷

𝑑 = 30

24 = 1.25 𝑟

𝑑 = 1

24 = 0.042

Tenendo conto che il fattore di sensibilità agli intagli non cambia si può quindi determinare il valore effettivo del coefficiente di concentrazione delle tensioni a fatica:

𝑘𝑓 = 1 + 𝑞 𝑘𝑡 − 1 = 1.50

Si può quindi determinare l’ampiezza di sollecitazione corrispondente:

Esercizio 5

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𝑁 = 1246.7𝑘

𝜏𝑎𝑘 = 4.118 ∙ 106 Dall’equazione della curva di Wöhler, si può quindi ricavare il corrispondente numero di cicli:

𝜏𝑎 = 𝑘𝑓 16𝑀𝑡

𝜋𝑑3 𝑠 = 116 𝑁/𝑚𝑚2

L’attuatore idraulico riportato in figura ha come sezione resistente una corona circolare e può essere sollecitato da una forza eccentrica con valore massimo F = 100 kN.

a) Dimensionare staticamente la sezione resistente dell’attuatore considerando l’azione della forza massima F nella condizione di massima eccentricità e = 20 mm. Utilizzare un coefficiente di sicurezza statico sstat = 8;

Esercizio 6 Traccia

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Dati:

b)Verificare la resistenza a fatica la sezione dell’attuatore. Eseguire la verifica con un coefficiente di sicurezza a fatica sfat = 5 nell’ipotesi in cui la forza F sia pulsante tra 0 e 100 kN e che l’eccentricità e possa variare come precisato in tabella

c) Determinare il numero di cicli che porterebbero a rottura il componente se venisse applicata un’ampiezza di deformazione totale Δε= 2 %.

Esercizio 6 Traccia

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Condizioni di carico e [mm] ρi

1 0 0.70

2 10 0.15

3 20 0.15

La sezione resistente dell’attuatore deve essere dimensionata staticamente a presso-flessione;

questa infatti è soggetta a un carico assiale di compressione F = 100 kN e da un momento flettente M = Fe = 2000 Nm dovuto appunto all’eccentricità presentata dal carico F.

La sollecitazione massima sarà quindi somma del carico di trazione e del carico di flessione:

Esercizio 6

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𝜎𝑚𝑎𝑥 = 4𝐹

𝜋 𝐷02 − 𝐷𝑖2 + 32𝐹𝑒

𝜋 𝐷04 − 𝐷𝑖4 𝐷0 Si assume che:

𝐷𝑖 = 1 3𝐷0

⇒ 𝐷02 − 𝐷𝑖2 = 8 9𝐷02

⇒ 𝐷04 − 𝐷𝑖4 = 80 81𝐷04

Il dimensionamento della sezione si otterrà imponendo di non superare la tensione ammissibile:

Esercizio 6

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𝜎𝑚𝑎𝑥 = 9

La determinazione di D0 può essere effettuata numericamente individuando lo zero della funzione attraverso il teorema degli zeri

𝑓 𝐷0 = 9

Nel caso di carico assiale pulsante fra 0 e 100 kN ed eccentricità variabile secondo quanto riportato in tabella, si è in presenza di una sollecitazione di fatica di ampiezza variabile in cui il carico medio vale Fm = 50 kN e il carico alternato Fa = 50 kN.

Le sollecitazioni agenti nella sezione dell’attuatore si possono così determinare:

Esercizio 6

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𝜎

𝑎 = 4𝐹𝑎

𝜋 𝐷02 − 𝐷𝑖2 + 32𝐹𝑎𝑒

𝜋 𝐷04 − 𝐷𝑖4 𝐷0

𝜎𝑚 = 4𝐹𝑚

𝜋 𝐷02 − 𝐷𝑖2 + 32𝐹𝑚𝑒

𝜋 𝐷04 − 𝐷𝑖4 𝐷0

Tutti i termini delle espressioni dei carichi sono noti ed è quindi possibile determinare le tensioni caratteristiche delle tre condizioni di carico, amplificandole del coefficiente di sicurezza sfat = 5:

Esercizio 6

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𝐹𝑎 = 50 𝑘𝑁 ⇒ 𝜎𝑎 = 4𝐹𝑎

𝜋 𝐷02 − 𝐷𝑖2 + 32𝐹𝑎𝑒

𝜋 𝐷04 − 𝐷𝑖4 𝐷0 𝑠𝑓𝑎𝑡

𝐹𝑚 = 50 𝑘𝑁 ⇒ 𝜎𝑚 = 4𝐹𝑚

𝜋 𝐷02 − 𝐷𝑖2 + 32𝐹𝑚𝑒

𝜋 𝐷04 − 𝐷𝑖4 𝐷0 𝑠𝑓𝑎𝑡 Condizioni di carico

e [mm] ρi σm [N/mm2] σa [N/mm2]

1 0 0.70 41.4 41.4

2 10 0.15 73.5 73.5

Si passa a considerare le caratteristiche a fatica del materiale:

Esercizio 6

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𝑆𝑛 = 0.5𝜎𝑅 = 255 Nmm2

𝐶𝐿 = 1 𝐶𝐺 = 0.9 𝐶𝑆 = 0.98

𝑆𝑛 = 𝑆𝑛𝐶𝐿𝐶𝐺𝐶𝑆 = 224.9 𝑁 𝑚𝑚2 (flessione)

(d > 10 mm)

(lucidatura media Ra < 0.25, σR = 510 N/mm2)

Per tracciare la curva di Wöhler è necessario determinare anche l’ampiezza di sollecitazione corrispondente a 103 cicli:

Esercizio 6

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𝑆103 = 0.9𝜎𝑅 = 459 N mm2

Ricordando che Sn rappresenta il limite di fatica convenzionale corrispondente a 106 cicli, è possibile determinare la pendenza della curva di Wöhler:

𝑆103 𝑘 ∙ 103 = 𝑆𝑛 𝑘 ∙ 106 ⇒ 𝑘𝑙𝑜𝑔 𝑆103 + 3 = 𝑘𝑙𝑜𝑔 𝑆𝑛 + 6 𝑘 𝑙𝑜𝑔 𝑆103 − 𝑙𝑜𝑔 𝑆𝑛 = 3 ⇒ 𝑘 = 3

𝑙𝑜𝑔 𝑆103 𝑆

= 9.683

Si ottiene quindi la curva di Wöhler relativa al materiale base e per un rapporto di sollecitazione R = -1.

Esercizio 6

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𝜏𝐴 = 100.9 𝑁 𝑚𝑚2

Poiché si richiede di garantire la vita a fatica per un numero di cicli N = 107 cicli, si ricava il corrispondente limite di fatica dall’equazione della

curva di Wöhler,

supponendo che la pendenza non vari:

Si può quindi costruire il diagramma di Haigh:

Esercizio 6

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e riportare sul diagramma i punti rappresentativi delle tre condizioni di carico 𝜎𝑅 = 510 N

mm2 𝜎𝑦 = 355 N

mm2

Tracciando le rette di Goodman-Smith passanti per questi punti e intersecandole con l’asse delle ordinate, si

determinano le

sollecitazioni alternata a carico medio nullo equivalenti a quelle date

Esercizio 6

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Si sono così ottenute tre condizioni di carico equivalenti, nel senso che determinerebbero le stesse durate di quelle date.

Si ha però il vantaggio che tutte e tre le ampiezze di sollecitazione si riferiscono ad un carico medio nullo. Tali dati possono quindi inseriti in un’unica curva di Wöhler per determinare le corrispondenti vite a fatica:

Esercizio 6

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Condizioni di carico

e [mm] ρi σa,eq [N/mm2]

1 0 0.70 45.1

2 10 0.15 85.9

3 20 0.15 133.1

I valori di queste sollecitazioni equivalenti possono essere utilizzate per determinare i corrispondenti numeri di cicli a rottura sfruttando la curva di Wöhler relativa al rapporto di sollecitazione R = -1 e ipotizzando di prolungarla con la medesima pendenza.

Esercizio 6

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Utilizzando l’equazione della

curva di Wöhler si possono determinare i corrispondenti numeri di cicli a rottura:

Condizioni di carico σa,eq [N/mm2] Ni

1 45.1 5.73·1012

2 85.9 1.12·1010

3 133.1 1.60·108

Condizioni di carico σa,eq [N/mm2] Ni ρi

1 45.1 5.73·1012 0.70 7·106 1.22·10-6

2 85.9 1.12·1010 0.15 1.5·106 1.34·10-4

3 133.1 1.60·108 0.15 1.5·106 9.35·10-3

TOTALE 9.49·10-3

Infine si può valutare il danneggiamento corrispondente alla storia di carico costituita dai tre blocchi:

Esercizio 6

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ni = 𝜌𝑖𝑛𝑡𝑜𝑡 di = 𝑛𝑖𝑁

𝑖

Poiché il danneggiamento totale è inferiore a 1 se ne deduce che la sezione è verificata a fatica

Il numero di cicli di carico Nf che porterebbero a rottura il componente nell’ipotesi in cui si applicasse una variazione di deformazione totale pari a Δε, si può calcolare con l’equazione di Manson-Coffin:

Esercizio 6

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