Lezioni del corso di
Calcolo e Progetto di Macchine
Università del Salento
Corso di Laurea Magistrale in Ingegneria Meccanica
prof. ing. Riccardo Nobile
Esercitazioni sulla fatica
La leva in figura è saldata su un albero rotante di diametro d mediante un doppio cordone d’angolo circonferenziale. La sezione dell’albero è sollecitata, oltre che dal momento torcente originato da F, da un momento flettente Mf.
Dimensionare a fatica la sezione ristretta dell’albero considerando il cordone di saldatura come un intaglio con raggio di raccordo r = 0.5 mm e rapporto D/d = 1.5 (utilizzare un coefficiente di sicurezza a fatica sfat = 2.5).
Esercizio 4 Traccia
R. Nobile – Calcolo e Progetto di Macchine Esercitazioni sulla fatica
Uni ver sità del Salento
Dati:
F = 4580 N l = 280 mm Mf = 3650 Nm
Materiale: acciaio Fe 510 σR = 510 N/mm2
σy = 355 N/mm2
L’albero in figura è sollecitato da un momento torcente Mt = F · l = 4580 N · 280 mm = 1282.4 Nm e da un momento flettente Mf = 3650 Nm. La sezione critica è la sezione ristretta del cordone di saldatura, per cui il dimensionamento a fatica va effettuato in questa sezione. Le sollecitazioni agenti nella sezione critica si possono così determinare:
Esercizio 4
Risoluzione – normativa europea
R. Nobile – Calcolo e Progetto di Macchine Esercitazioni sulla fatica
Uni ver sità del Salento
𝜎𝑎 = 𝑘𝑓,𝑓𝑙𝑒𝑠 32𝑀𝑓 𝜋𝑑3
𝜏𝑚 = 16M𝑡
𝜋𝑑3 ⇒ 𝜎𝑚,𝑒𝑞 = 𝜎𝑚
2 + 𝜎𝑚 2
2
+ 𝜏𝑚2 = 𝜏𝑚
Si può quindi determinare il valore del coefficiente di concentrazione delle tensioni assumendo i valori dei seguenti rapporti geometrici:
R. Nobile – Calcolo e Progetto di Macchine Esercitazioni sulla fatica
Uni ver sità del Salento
𝐷𝑑 = 1.5𝑟
𝑑 = 0.1
⇒ 𝑘𝑡,𝑓𝑙𝑒𝑠𝑠 = 1.72
Esercizio 4
Risoluzione – normativa europea
In base alla tensione di rottura (σR = 510 N/mm2) e considerando un valore del raggio di raccordo r = 0.5 mm si determina il fattore di sensibilità agli intagli
R. Nobile – Calcolo e Progetto di Macchine Esercitazioni sulla fatica
Uni ver sità del Salento
𝜎𝑅 = 510𝑁 𝑚𝑚2 𝑟 = 0.5 𝑚𝑚
⇒ 𝑞 = 0.64
𝑘 = 1 + 𝑞 𝑘 − 1 = 1.46 Utilizzando questi dati si calcola quindi il coefficiente di concentrazione degli sforzi a fatica:
Esercizio 4
Risoluzione – normativa europea
𝑆𝑛′ = 0.5𝜎𝑅 = 255 N mm2 𝐶𝐿 = 1
𝐶𝐺 = 0.9 𝐶𝑆 = 0.81
𝑆𝑛 = 𝑆𝑛′𝐶𝐿𝐶𝐺𝐶𝑆 = 185.9 𝑁 𝑚𝑚2
Si passa a considerare le caratteristiche del materiale:
R. Nobile – Calcolo e Progetto di Macchine Esercitazioni sulla fatica
Uni ver sità del Salento
(flessione)(d > 10 mm)
(sgrossatura Ra = 16÷40, σR = 510 N/mm2)
Esercizio 4
Risoluzione – normativa europea
Si può quindi costruire il diagramma di Haigh:
R. Nobile – Calcolo e Progetto di Macchine Esercitazioni sulla fatica
Uni ver sità del Salento
e tracciare la retta di lavoro, la cui pendenza sarà data da:
𝜎𝑅 = 510 N mm2 𝜎𝑦 = 355 N
mm2
𝑘 = 𝜎𝑎
= 2𝑘 𝑀𝑓
= 8.31
Esercizio 4
Risoluzione – normativa europea
R. Nobile – Calcolo e Progetto di Macchine Esercitazioni sulla fatica
Uni ver sità del Salento
𝜎𝐴 = 𝑘 𝑘
𝑆𝑛 + 1 𝜎𝑅
= 178.1 𝑁 𝑚𝑚2 Si può quindi determinare il corrispondente limite di fatica:
Esercizio 4
Risoluzione – normativa europea
Il limite di fatica dovrà quindi tenere conto del coefficiente di sicurezza s e si può imporre la condizione limite. il diametro minimo risulta quindi essere pari a:
R. Nobile – Calcolo e Progetto di Macchine Esercitazioni sulla fatica
Uni ver sità del Salento
Scelto come valore per il diametro d = 95 mm, si ricalcolano i rapporti geometrici effettivi:
𝐷
𝑑 = 1.5
dmin = 𝑘𝑓,𝑓𝑙𝑒𝑠𝑠 32𝑀𝑓 𝜋 𝜎𝐴/𝑠
3 = 91.33 mm ⇒ 𝑑 = 95 𝑚𝑚
Esercizio 4
Risoluzione – normativa europea
Si rende quindi necessario verificare la sezione a fatica utilizzando i rapporti geometrici effettivi:
R. Nobile – Calcolo e Progetto di Macchine Esercitazioni sulla fatica
Uni ver sità del Salento
⇒ 𝑘𝑡 = 3.52𝑘𝑓,𝑓𝑙𝑒𝑠𝑠 = 1 + 𝑞 𝑘𝑡 − 1 = 2.61
Tenendo conto che il fattore di sensibilità agli intagli è invariato (q = 0.64), si possono utilizzare questi dati per calcolare il coefficiente effettivo di concentrazione degli sforzi a fatica:
𝐷
𝑑 = 1.5 𝑟
𝑑 = 0.0053
Esercizio 4
Risoluzione – normativa europea
La variazione di kf comporta una leggera variazione del limite di fatica, in particolare un aumento, che è quindi possibile trascurare ragionando a vantaggio di sicurezza. Di conseguenza si può ricalcolare il nuovo valore di d che garantisca la verifica a fatica del componente:
R. Nobile – Calcolo e Progetto di Macchine Esercitazioni sulla fatica
Uni ver sità del Salento
Si assume quindi d = 115 mm, D = 172.5 mm e r = 0.5 mm.
La variazione del diametro d comporta ancora una volta una variazione dei rapporti geometrici dello spallamento, quindi una variazione del kt, ma tale variazione è del tutto trascurabile ai fini della verifica, che deve quindi ritenersi soddisfatta
dmin = 𝑘𝑓,𝑓𝑙𝑒𝑠𝑠 32𝑀𝑓 𝜋 𝜎𝐴/𝑠
3 = 110.85 mm ⇒ 𝑑 = 115 𝑚𝑚
Esercizio 4
Risoluzione – normativa europea
L’albero è sollecitato da un momento torcente Mt = F · l = 4580 N · 280 mm = 1282.4 Nm e da un momento flettente Mf = 3650 Nm. La sezione critica è la sezione ristretta del cordone di saldatura, per cui il dimensionamento a fatica va effettuato in questa sezione.
Il metodo proposto dalla normativa americana consiste nel considerare un coefficiente di concentrazione degli sforzi a fatica anche per le tensioni medie. Si ricalcolerà quindi la sezione resistente dell’albero secondo i dettami di tale normativa, in maniera da confrontare criticamente i risultati ottenuti con entrambi i metodi.
Applicando quindi il coefficiente di concentrazione degli sforzi a fatica anche per le tensioni medie torsionali, le sollecitazioni agenti nella sezione critica si possono così determinare:
Esercizio 4
Risoluzione – normativa americana
R. Nobile – Calcolo e Progetto di Macchine Esercitazioni sulla fatica
Uni ver sità del Salento
𝜎𝑎 = 𝑘𝑓,𝑓𝑙𝑒𝑠 32𝑀𝑓 𝜋𝑑3
𝜏𝑚 = 𝑘𝑓,𝑡𝑜𝑟𝑠 16M𝑡
𝜋𝑑3 ⇒ 𝜎𝑚,𝑒𝑞 = 𝜎𝑚
2 + 𝜎𝑚 2
2
+ 𝜏𝑚2 = 𝜏𝑚
Si può quindi determinare i valori dei coefficienti di concentrazione delle tensioni per le sollecitazioni di flessione e torsione assumendo i valori dei seguenti rapporti geometrici:
R. Nobile – Calcolo e Progetto di Macchine Esercitazioni sulla fatica
Uni ver sità del Salento
𝐷𝑑 = 1.5𝑟
𝑑 = 0.1
⇒ 𝑘𝑡,𝑓𝑙𝑒𝑠𝑠 = 1.72
Esercizio 4
Risoluzione – normativa americana
Si può quindi determinare i valori dei coefficienti di concentrazione delle tensioni per le sollecitazioni di flessione e torsione assumendo i valori dei seguenti rapporti geometrici:
R. Nobile – Calcolo e Progetto di Macchine Esercitazioni sulla fatica
Uni ver sità del Salento
𝐷𝑑 = 1.5𝑟
𝑑 = 0.1
⇒ 𝑘𝑡,𝑡𝑜𝑟𝑠 = 1.38
Esercizio 4
Risoluzione – normativa americana
In base alla tensione di rottura (σR = 510 N/mm2) e considerando un valore del raggio di raccordo r = 0.5 mm si determina il fattore di sensibilità agli intagli
R. Nobile – Calcolo e Progetto di Macchine Esercitazioni sulla fatica
Uni ver sità del Salento
𝜎𝑅 = 510 𝑁 𝑚𝑚2 𝑟 = 0.5 𝑚𝑚
⇒ 𝑞𝑓𝑙𝑒𝑠𝑠 = 0.64
𝑘𝑓,𝑓𝑙𝑒𝑠𝑠 = 1 + 𝑞 𝑘𝑡,𝑓𝑙𝑒𝑠𝑠 − 1 = 1.46 Utilizzando questi dati si calcola quindi il coefficiente di concentrazione degli sforzi a fatica per la flessione:
Esercizio 4
Risoluzione – normativa americana
In base alla tensione di rottura a tensione tangenziale (τR = 459 N/mm2) e considerando un valore del raggio di raccordo r = 0.5 mm si determina il fattore di sensibilità agli intagli a torsione:
R. Nobile – Calcolo e Progetto di Macchine Esercitazioni sulla fatica
Uni ver sità del Salento
𝜏𝑅 = 0.9𝜎𝑅 = 459 𝑁 𝑚𝑚2 𝑟 = 0.5 𝑚𝑚
⇒ 𝑞𝑡𝑜𝑟𝑠 = 0.59 Utilizzando questi dati si calcola quindi il coefficiente di concentrazione degli sforzi a fatica per la torsione:
Esercizio 4
Risoluzione – normativa americana
𝑘𝑓,𝑡𝑜𝑟𝑠 = 1 + 𝑞 𝑘𝑡,𝑡𝑜𝑟𝑠 − 1 = 1.22
𝑆𝑛′ = 0.5𝜎𝑅 = 255 N mm2 𝐶𝐿 = 1
𝐶𝐺 = 0.9 𝐶𝑆 = 0.81
𝑆𝑛 = 𝑆𝑛′𝐶𝐿𝐶𝐺𝐶𝑆 = 185.9 𝑁 𝑚𝑚2
Si passa a considerare le caratteristiche del materiale:
R. Nobile – Calcolo e Progetto di Macchine Esercitazioni sulla fatica
Uni ver sità del Salento
(flessione)(d > 10 mm)
(sgrossatura Ra = 16÷40, σR = 510 N/mm2)
Esercizio 4
Risoluzione – normativa americana
Si può quindi costruire il diagramma di Haigh:
R. Nobile – Calcolo e Progetto di Macchine Esercitazioni sulla fatica
Uni ver sità del Salento
e tracciare la retta di lavoro, la cui pendenza sarà data da:
𝜎𝑅 = 510 N mm2 𝜎𝑦 = 355 N
mm2
𝑘 = 𝜎𝑎
𝜎𝑚,𝑒𝑞 = 2𝑘𝑓,𝑓𝑙𝑒𝑠𝑠 𝑘𝑓,𝑡𝑜𝑟𝑠
𝑀𝑓
𝑀𝑡 = 6.81
Esercizio 4
Risoluzione – normativa americana
R. Nobile – Calcolo e Progetto di Macchine Esercitazioni sulla fatica
Uni ver sità del Salento
𝜎𝐴 = 𝑘 𝑘
𝑆𝑛 + 1 𝜎𝑅
= 176.5 𝑁 𝑚𝑚2 Si può quindi determinare il corrispondente limite di fatica:
Esercizio 4
Risoluzione – normativa americana
Il limite di fatica dovrà quindi tenere conto del coefficiente di sicurezza s e si può imporre la condizione limite. il diametro minimo risulta quindi essere pari a:
20
R. Nobile – Calcolo e Progetto di Macchine Esercitazioni sulla fatica
Uni ver sità del Salento
Si può notare come il valore ottenuto per il diametro d, sia all’incirca uguale al valore ottenuto considerando un coefficiente di concentrazione degli sforzi a fatica solo sulla tensione alternata (si era ricavato d = 91.33 mm).
Scelto come valore per il diametro d = 95 mm, si ricalcolano i rapporti geometrici effettivi:
𝐷
𝑑 = 1.5 𝑟
𝑑 = 0.0053 dmin = 𝑘𝑓,𝑓𝑙𝑒𝑠𝑠 32𝑀𝑓
𝜋 𝜎𝐴/𝑠
3 = 91. 61 mm ⇒ 𝑑 = 95 𝑚𝑚
Esercizio 4
Risoluzione – normativa americana
Si rende quindi necessario verificare la sezione a fatica utilizzando i rapporti geometrici effettivi:
R. Nobile – Calcolo e Progetto di Macchine Esercitazioni sulla fatica
Uni ver sità del Salento
⇒ 𝑘𝑡,𝑓𝑙𝑒𝑠𝑠 = 3.52Tenendo conto che il fattore di sensibilità agli intagli è invariato (q = 0.64), si possono utilizzare questi dati per calcolare il coefficiente effettivo di concentrazione degli sforzi a flessione:
𝐷
𝑑 = 1.5 𝑟
𝑑 = 0.0053
Esercizio 4
Risoluzione – normativa americana
Si rende quindi necessario verificare la sezione a fatica utilizzando i rapporti geometrici effettivi, estrapolando la curva riportata:
R. Nobile – Calcolo e Progetto di Macchine Esercitazioni sulla fatica
Uni ver sità del Salento
⇒ 𝑘𝑡,𝑡𝑜𝑟𝑠 = 2.20𝑘𝑓,𝑡𝑜𝑟𝑠 = 1 + 𝑞 𝑘𝑡,𝑡𝑜𝑟𝑠 − 1 = 1.71
Tenendo conto che il fattore di sensibilità agli intagli è invariato (q = 0.59), si possono utilizzare questi dati per calcolare il coefficiente effettivo di concentrazione degli sforzi a torsione:
𝐷
𝑑 = 1.5 𝑟
𝑑 = 0.0053
Esercizio 4
Risoluzione – normativa americana
La variazione di kf comporta una leggera variazione del limite di fatica, in particolare un aumento, che è quindi possibile trascurare ragionando a vantaggio di sicurezza. Di conseguenza si può ricalcolare il nuovo valore di d che garantisca la verifica a fatica del componente:
R. Nobile – Calcolo e Progetto di Macchine Esercitazioni sulla fatica
Uni ver sità del Salento
Si può notare come il valore ottenuto per il diametro d, sia all’incirca uguale al valore ottenuto considerando un coefficiente di concentrazione degli sforzi a fatica solo sulla tensione alternata (si era ricavato d = 110.85 mm).
Si assume quindi d = 115 mm, D = 172.5 mm e r = 0.5 mm.
La variazione del diametro d comporta ancora una volta una variazione dei rapporti dmin = 𝑘𝑓,𝑓𝑙𝑒𝑠𝑠 32𝑀𝑓
𝜋 𝜎𝐴/𝑠
3 = 111.12 mm ⇒ 𝑑 = 115 𝑚𝑚
Esercizio 4
Risoluzione – normativa americana
Per completare il dimensionamento e verificarne la sua correttezza occorre infine verificare che la tensione massima che si raggiunge nel ciclo tenendo conto di entrambe le sollecitazioni amplificate dei rispettivi coefficienti di concentrazione delle tensioni, non ecceda la tensione di snervamento
R. Nobile – Calcolo e Progetto di Macchine Esercitazioni sulla fatica
Uni ver sità del Salento
Si verifica immediatamente che:
Esercizio 4
Risoluzione – normativa americana
𝜎𝑎 = 𝑘𝑓,𝑓𝑙𝑒𝑠 32𝑀𝑓
𝜋𝑑3 = 63.80 𝑁 𝑚𝑚2
𝜏𝑚 = 𝑘𝑓,𝑡𝑜𝑟𝑠16M𝑡
𝜋𝑑3 = 5.24 𝑁
𝑚𝑚2 ⇒ 𝜎𝑚,𝑒𝑞 = 𝜎𝑚
2 + 𝜎𝑚 2
2
+ 𝜏𝑚2 = 𝜏𝑚 = 5.24 𝑁 𝑚𝑚2
𝜎𝑚𝑎𝑥 = 𝜎𝑎 + 𝜎𝑚,𝑒𝑞 = 69.04 𝑁
𝑚𝑚2 < 𝜎𝑦 = 355 𝑁 𝑚𝑚2
L’albero rotante riportato in figura è sollecitato da un momento torcente M = Misinωt, la cui ampiezza è riconducibile a quattro blocchi di carico secondo quanto riportato in tabella.
a) dimensionare l’albero per garantire una durata di 107 cicli
b) calcolare il numero di cicli che porterebbero a rottura il componente supponendo di applicare un momento torcente di ampiezza costante pari a Mi = 140 Nm
Esercizio 5 Traccia
R. Nobile – Calcolo e Progetto di Macchine Esercitazioni sulla fatica
Uni ver sità del Salento
Dati:
r = 1 mm
coeff. di sicurezza s = 1.5 Materiale: acciaio C40 σR = 590 N/mm2; σy = 374 N/mm2;
d D
Blocchi di carico
r
Mi ρi
1 97 Nm 0.4
2 85 Nm 0.4
3 120 Nm 0.1
L’albero rotante in esame è sollecitato da un momento torcente M = Mi sint, la cui ampiezza è riconducibile a quattro blocchi di carico secondo quanto riportato in tabella. La sezione critica è quella dello spallamento, in cui andrà effettuato il dimensionamento a fatica.
Esercizio 5
Risoluzione – punto a)
R. Nobile – Calcolo e Progetto di Macchine Esercitazioni sulla fatica
Uni ver sità del Salento
La sollecitazione media è nulla data l’assenza diun carico medio. L’ampiezza di sollecitazione relativa all’i-esimo blocco di carico si può così determinare:
𝜏𝑎𝑖 = 𝑘𝑓 16Mi 𝜋𝑑3
Ipotizziamo di assumere i valori dei seguenti rapporti geometrici:
Esercizio 5
Risoluzione – punto a)
R. Nobile – Calcolo e Progetto di Macchine Esercitazioni sulla fatica
Uni ver sità del Salento
𝐷
𝑑 = 1.2 𝑟
𝑑 = 0.1
⇒ 𝑘𝑡 = 1.34
In base alla tensione di rottura (σR = 590 N/mm2) e considerando un valore del raggio di raccordo r = 1 mm si determina il fattore di sensibilità agli intagli
Esercizio 5
Risoluzione – punto a)
R. Nobile – Calcolo e Progetto di Macchine Esercitazioni sulla fatica
Uni ver sità del Salento
𝜎𝑅 = 590𝑁 𝑚𝑚2 𝑟 = 1 𝑚𝑚
⇒ 𝑞 = 0.81
𝑘𝑓 = 1 + 𝑞 𝑘𝑡 − 1 = 1.27 Utilizzando questi dati si calcola quindi il coefficiente di concentrazione degli sforzi a fatica:
Si passa a considerare le caratteristiche a fatica del materiale:
Esercizio 5
Risoluzione – punto a)
R. Nobile – Calcolo e Progetto di Macchine Esercitazioni sulla fatica
Uni ver sità del Salento
𝑆𝑛′ = 0.5𝜎𝑅 = 295 N mm2 𝐶𝐿 = 0.58
𝐶𝐺 = 0.9 𝐶𝑆 = 0.94
′ 𝑁
(torsione) (d > 10 mm)
(rettifica fine Ra = 0.25÷0.6, σR = 590 N/mm2)
Per tracciare la curva di Wöhler è necessario determinare anche l’ampiezza di sollecitazione corrispondente a 103 cicli:
Esercizio 5
Risoluzione – punto a)
R. Nobile – Calcolo e Progetto di Macchine Esercitazioni sulla fatica
Uni ver sità del Salento
𝑇103 = 0.72𝜎𝑅 = 424.8 N mm2
Ricordando che Tn rappresenta il limite di fatica convenzionale corrispondente a 106 cicli, è possibile determinare la pendenza della curva di Wöhler:
𝑇103 𝑘 ∙ 103 = 𝑇𝑛 𝑘 ∙ 106 ⇒ 𝑘𝑙𝑜𝑔 𝑇103 + 3 = 𝑘𝑙𝑜𝑔 𝑇𝑛 + 6 𝑘 𝑙𝑜𝑔 𝑇103 − 𝑙𝑜𝑔 𝑇𝑛 = 3 ⇒ 𝑘 = 3
𝑙𝑜𝑔 𝑇103 𝑇𝑛
= 6.414
La curva di Wöhler ottenuta è relativa al materiale base e non tiene conto del cambio di pendenza che è determinato dalla presenza dell’intaglio. Tale approssimazione è sicuramente accettabile in quanto a vantaggio di sicurezza.
Esercizio 5
Risoluzione – punto a)
R. Nobile – Calcolo e Progetto di Macchine Esercitazioni sulla fatica
Uni ver sità del Salento
Poiché si richiede di garantire la vita a fatica perun numero di cicli N = 107 cicli, si ricava il corrispondente limite di fatica dall’equazione della
curva di Wöhler,
supponendo che la pendenza non vari:
Esercizio 5
Risoluzione – punto a)
R. Nobile – Calcolo e Progetto di Macchine Esercitazioni sulla fatica
Uni ver sità del Salento
A questo punto è necessario trasformare la storia di carico ad ampiezza di carico variabile a blocchi assegnata in una storia di carico equivalente ad ampiezza di sollecitazione costante.
Volendo visualizzare l’operazione che è necessario compiere, occorre passare dal cumulativo di carico reale (in blu in figura) a quello equivalente (in rosso in figura) costituito da un unico blocco ad ampiezza costante e di durata pari al numero totale di cicli 107.
Tale equivalenza, basata sull’ipotesi di Palmgren-Miner, porta alla definizione dell’ampiezza di sollecitazione equivalente data dalla seguente formula:
Esercizio 5
Risoluzione – punto a)
R. Nobile – Calcolo e Progetto di Macchine Esercitazioni sulla fatica
Uni ver sità del Salento
𝜏𝑎,𝑒𝑞 =𝜏𝑖 𝑖𝑘𝑛𝑖 𝑛𝑖 𝑖
𝑘 = 𝜏𝑖𝑘𝜌𝑖
𝑖
𝑘
= 𝑘𝑓 16 𝜋𝑑3
𝑘
𝑀𝑖𝑘𝜌𝑖
𝑖
𝑘
= 𝑘𝑓 16
𝜋𝑑3 𝑀𝑖𝑘𝜌𝑖
𝑖
𝑘
in cui si è tenuto conto che:
𝑛𝑖
𝑖
= 𝑁𝑇𝑂𝑇 = 107 ⇒ ni
NTOT = 𝜌𝑖
Indicando con Ma,eq il momento torcente equivalente e tenendo conto del coefficiente di sicurezza (s = 1.5), è possibile determinare il valore del diametro d:
Esercizio 5
Risoluzione – punto a)
34
R. Nobile – Calcolo e Progetto di Macchine Esercitazioni sulla fatica
Uni ver sità del Salento
𝑀𝑎,𝑒𝑞 = 𝑀𝑖𝑘𝜌𝑖𝑖𝑘
= 99628 𝑁𝑚𝑚
⇒ 𝑑𝑚𝑖𝑛 = 𝑘𝑓 16𝑀𝑎,𝑒𝑞 𝜋(𝜏𝐴/𝑠)
3 = 16.21 𝑚𝑚 ⇒ 𝑑 = 20 𝑚𝑚
Scelto come valore per il diametro d = 18 mm, si ricalcolano i rapporti geometrici effettivi:
𝐷
𝑑 = 1.2 𝑟
𝑑 = 0.05
Sulla base dei rapporti geometrici effettivi si ricalcola il valore del kt:
Esercizio 5
Risoluzione – punto a)
R. Nobile – Calcolo e Progetto di Macchine Esercitazioni sulla fatica
Uni ver sità del Salento
⇒ 𝑘𝑡 = 1.54𝐷
𝑑 = 1.2 𝑟
𝑑 = 0.05
Tenendo conto che il fattore di sensibilità agli intagli non cambia si può quindi determinare il valore effettivo del coefficiente di concentrazione delle tensioni a fatica:
Poiché la curva di Wöhler si riferisce al materiale base e poiché il calcolo di Ma,eq dipende esclusivamente dal cumulativo di carico, si può procedere direttamente al calcolo del diametro minimo d
Esercizio 5
Risoluzione – punto a)
R. Nobile – Calcolo e Progetto di Macchine Esercitazioni sulla fatica
Uni ver sità del Salento
𝑑 = 24 𝑚𝑚
𝐷 = 1.2𝑑 = 28.8 𝑚𝑚 ⇒ 𝐷 = 30 𝑚𝑚
La variazione del diametro d comporta ancora una volta una variazione dei rapporti geometrici dello spallamento, quindi una variazione del kt, ma tale variazione è del tutto trascurabile ai fini della verifica, che deve quindi ritenersi soddisfatta
⇒ 𝑑𝑚𝑖𝑛 = 𝑘𝑓 16𝑀𝑎,𝑒𝑞 𝜋(𝜏𝐴/𝑠)
3 = 22.1 𝑚𝑚 ⇒ 𝑑 = 24 𝑚𝑚
Si considera ora di applicare un momento torcente ad ampiezza costante Mt = Misint.
Per individuare il numero di cicli che porta a rottura il componente si deve calcolare il valore della sollecitazione alternata corrispondente e individuare dalla curva di Wöhler il corrispondente numero di cicli. Nel calcolare l’ampiezza di sollecitazione τa occorre amplificare il momento del coefficiente di sicurezza:
Esercizio 5
Risoluzione – punto b)
R. Nobile – Calcolo e Progetto di Macchine Esercitazioni sulla fatica
Uni ver sità del Salento
Determiniamo il valore effettivo del coefficiente kf utilizzando i valori effettivi dei rapporti geometrici
𝜏𝑎 = 𝑘𝑓 16𝑀𝑡 𝜋𝑑3 𝑠
Sulla base dei rapporti geometrici effettivi si ricalcola il valore del kt:
Esercizio 5
Risoluzione – punto b)
R. Nobile – Calcolo e Progetto di Macchine Esercitazioni sulla fatica
Uni ver sità del Salento
⇒ 𝑘𝑡 = 1.62𝐷
𝑑 = 30
24 = 1.25 𝑟
𝑑 = 1
24 = 0.042
Tenendo conto che il fattore di sensibilità agli intagli non cambia si può quindi determinare il valore effettivo del coefficiente di concentrazione delle tensioni a fatica:
𝑘𝑓 = 1 + 𝑞 𝑘𝑡 − 1 = 1.50
Si può quindi determinare l’ampiezza di sollecitazione corrispondente:
Esercizio 5
Risoluzione – punto b)
R. Nobile – Calcolo e Progetto di Macchine Esercitazioni sulla fatica
Uni ver sità del Salento
𝑁 = 1246.7𝑘
𝜏𝑎𝑘 = 4.118 ∙ 106 Dall’equazione della curva di Wöhler, si può quindi ricavare il corrispondente numero di cicli:
𝜏𝑎 = 𝑘𝑓 16𝑀𝑡
𝜋𝑑3 𝑠 = 116 𝑁/𝑚𝑚2
L’attuatore idraulico riportato in figura ha come sezione resistente una corona circolare e può essere sollecitato da una forza eccentrica con valore massimo F = 100 kN.
a) Dimensionare staticamente la sezione resistente dell’attuatore considerando l’azione della forza massima F nella condizione di massima eccentricità e = 20 mm. Utilizzare un coefficiente di sicurezza statico sstat = 8;
Esercizio 6 Traccia
R. Nobile – Calcolo e Progetto di Macchine Esercitazioni sulla fatica
Uni ver sità del Salento
Dati:
coefficiente di sicurezza:
- statico sstat = 8 - fatica sfat = 5 Materiale: Fe510
σR = 510 N/mm2; σy = 355 N/mm2 parametri di Manson-Coffin
- σf’/E = 0.440; εf’ = 0.188 - b = -0.375; c = -0.879
b)Verificare la resistenza a fatica la sezione dell’attuatore. Eseguire la verifica con un coefficiente di sicurezza a fatica sfat = 5 nell’ipotesi in cui la forza F sia pulsante tra 0 e 100 kN e che l’eccentricità e possa variare come precisato in tabella
c) Determinare il numero di cicli che porterebbero a rottura il componente se venisse applicata un’ampiezza di deformazione totale Δε= 2 %.
Esercizio 6 Traccia
R. Nobile – Calcolo e Progetto di Macchine Esercitazioni sulla fatica
Uni ver sità del Salento
Condizioni di carico e [mm] ρi
1 0 0.70
2 10 0.15
3 20 0.15
La sezione resistente dell’attuatore deve essere dimensionata staticamente a presso-flessione;
questa infatti è soggetta a un carico assiale di compressione F = 100 kN e da un momento flettente M = Fe = 2000 Nm dovuto appunto all’eccentricità presentata dal carico F.
La sollecitazione massima sarà quindi somma del carico di trazione e del carico di flessione:
Esercizio 6
Risoluzione – punto a)
R. Nobile – Calcolo e Progetto di Macchine Esercitazioni sulla fatica
Uni ver sità del Salento
𝜎𝑚𝑎𝑥 = 4𝐹𝜋 𝐷02 − 𝐷𝑖2 + 32𝐹𝑒
𝜋 𝐷04 − 𝐷𝑖4 𝐷0 Si assume che:
𝐷𝑖 = 1 3𝐷0
⇒ 𝐷02 − 𝐷𝑖2 = 8 9𝐷02
⇒ 𝐷04 − 𝐷𝑖4 = 80 81𝐷04
Il dimensionamento della sezione si otterrà imponendo di non superare la tensione ammissibile:
Esercizio 6
Risoluzione – punto a)
R. Nobile – Calcolo e Progetto di Macchine Esercitazioni sulla fatica
Uni ver sità del Salento
𝜎𝑚𝑎𝑥 = 9 8
4𝐹
𝜋𝐷02 +81 80
32𝐹𝑒
𝜋𝐷03 ≤ 𝜎𝑦 𝑠𝑠𝑡𝑎𝑡
La determinazione di D0 può essere effettuata numericamente individuando lo zero della funzione attraverso il teorema degli zeri
𝑓 𝐷0 = 9 8
4𝐹
𝜋𝐷02 +81 80
32𝐹𝑒
𝜋𝐷03 − 𝜎𝑦 𝑠𝑠𝑡𝑎𝑡
D0 F(D0)
1 50 178.0
2 100 -9.4
3 75 30.0
4 90 1.6
5 95 -4.4
6 93 -2.1
Nel caso di carico assiale pulsante fra 0 e 100 kN ed eccentricità variabile secondo quanto riportato in tabella, si è in presenza di una sollecitazione di fatica di ampiezza variabile in cui il carico medio vale Fm = 50 kN e il carico alternato Fa = 50 kN.
Le sollecitazioni agenti nella sezione dell’attuatore si possono così determinare:
Esercizio 6
Risoluzione – punto b)
R. Nobile – Calcolo e Progetto di Macchine Esercitazioni sulla fatica
Uni ver sità del Salento
𝜎𝑎 = 4𝐹𝑎
𝜋 𝐷02 − 𝐷𝑖2 + 32𝐹𝑎𝑒
𝜋 𝐷04 − 𝐷𝑖4 𝐷0
𝜎𝑚 = 4𝐹𝑚
𝜋 𝐷02 − 𝐷𝑖2 + 32𝐹𝑚𝑒
𝜋 𝐷04 − 𝐷𝑖4 𝐷0
Tutti i termini delle espressioni dei carichi sono noti ed è quindi possibile determinare le tensioni caratteristiche delle tre condizioni di carico, amplificandole del coefficiente di sicurezza sfat = 5:
Esercizio 6
Risoluzione – punto b)
R. Nobile – Calcolo e Progetto di Macchine Esercitazioni sulla fatica
Uni ver sità del Salento
𝐹𝑎 = 50 𝑘𝑁 ⇒ 𝜎𝑎 = 4𝐹𝑎
𝜋 𝐷02 − 𝐷𝑖2 + 32𝐹𝑎𝑒
𝜋 𝐷04 − 𝐷𝑖4 𝐷0 𝑠𝑓𝑎𝑡
𝐹𝑚 = 50 𝑘𝑁 ⇒ 𝜎𝑚 = 4𝐹𝑚
𝜋 𝐷02 − 𝐷𝑖2 + 32𝐹𝑚𝑒
𝜋 𝐷04 − 𝐷𝑖4 𝐷0 𝑠𝑓𝑎𝑡 Condizioni di carico
e [mm] ρi σm [N/mm2] σa [N/mm2]
1 0 0.70 41.4 41.4
2 10 0.15 73.5 73.5
Si passa a considerare le caratteristiche a fatica del materiale:
Esercizio 6
Risoluzione – punto b)
R. Nobile – Calcolo e Progetto di Macchine Esercitazioni sulla fatica
Uni ver sità del Salento
𝑆𝑛′ = 0.5𝜎𝑅 = 255 Nmm2𝐶𝐿 = 1 𝐶𝐺 = 0.9 𝐶𝑆 = 0.98
𝑆𝑛 = 𝑆𝑛′𝐶𝐿𝐶𝐺𝐶𝑆 = 224.9 𝑁 𝑚𝑚2 (flessione)
(d > 10 mm)
(lucidatura media Ra < 0.25, σR = 510 N/mm2)
Per tracciare la curva di Wöhler è necessario determinare anche l’ampiezza di sollecitazione corrispondente a 103 cicli:
Esercizio 6
Risoluzione – punto b)
R. Nobile – Calcolo e Progetto di Macchine Esercitazioni sulla fatica
Uni ver sità del Salento
𝑆103 = 0.9𝜎𝑅 = 459 N mm2
Ricordando che Sn rappresenta il limite di fatica convenzionale corrispondente a 106 cicli, è possibile determinare la pendenza della curva di Wöhler:
𝑆103 𝑘 ∙ 103 = 𝑆𝑛 𝑘 ∙ 106 ⇒ 𝑘𝑙𝑜𝑔 𝑆103 + 3 = 𝑘𝑙𝑜𝑔 𝑆𝑛 + 6 𝑘 𝑙𝑜𝑔 𝑆103 − 𝑙𝑜𝑔 𝑆𝑛 = 3 ⇒ 𝑘 = 3
𝑙𝑜𝑔 𝑆103 𝑆
= 9.683
Si ottiene quindi la curva di Wöhler relativa al materiale base e per un rapporto di sollecitazione R = -1.
Esercizio 6
Risoluzione – punto b)
R. Nobile – Calcolo e Progetto di Macchine Esercitazioni sulla fatica
Uni ver sità del Salento
𝜏𝐴 = 100.9 𝑁 𝑚𝑚2
Poiché si richiede di garantire la vita a fatica per un numero di cicli N = 107 cicli, si ricava il corrispondente limite di fatica dall’equazione della
curva di Wöhler,
supponendo che la pendenza non vari:
Si può quindi costruire il diagramma di Haigh:
Esercizio 6
Risoluzione – punto b)
R. Nobile – Calcolo e Progetto di Macchine Esercitazioni sulla fatica
Uni ver sità del Salento
e riportare sul diagramma i punti rappresentativi delle tre condizioni di carico 𝜎𝑅 = 510 N
mm2 𝜎𝑦 = 355 N
mm2
Tracciando le rette di Goodman-Smith passanti per questi punti e intersecandole con l’asse delle ordinate, si
determinano le
sollecitazioni alternata a carico medio nullo equivalenti a quelle date
Esercizio 6
Risoluzione – punto b)
R. Nobile – Calcolo e Progetto di Macchine Esercitazioni sulla fatica
Uni ver sità del Salento
Si sono così ottenute tre condizioni di carico equivalenti, nel senso che determinerebbero le stesse durate di quelle date.
Si ha però il vantaggio che tutte e tre le ampiezze di sollecitazione si riferiscono ad un carico medio nullo. Tali dati possono quindi inseriti in un’unica curva di Wöhler per determinare le corrispondenti vite a fatica:
Esercizio 6
Risoluzione – punto b)
R. Nobile – Calcolo e Progetto di Macchine Esercitazioni sulla fatica
Uni ver sità del Salento
Condizioni di carico
e [mm] ρi σa,eq [N/mm2]
1 0 0.70 45.1
2 10 0.15 85.9
3 20 0.15 133.1
I valori di queste sollecitazioni equivalenti possono essere utilizzate per determinare i corrispondenti numeri di cicli a rottura sfruttando la curva di Wöhler relativa al rapporto di sollecitazione R = -1 e ipotizzando di prolungarla con la medesima pendenza.
Esercizio 6
Risoluzione – punto b)
R. Nobile – Calcolo e Progetto di Macchine Esercitazioni sulla fatica
Uni ver sità del Salento
Utilizzando l’equazione dellacurva di Wöhler si possono determinare i corrispondenti numeri di cicli a rottura:
Condizioni di carico σa,eq [N/mm2] Ni
1 45.1 5.73·1012
2 85.9 1.12·1010
3 133.1 1.60·108
Condizioni di carico σa,eq [N/mm2] Ni ρi
1 45.1 5.73·1012 0.70 7·106 1.22·10-6
2 85.9 1.12·1010 0.15 1.5·106 1.34·10-4
3 133.1 1.60·108 0.15 1.5·106 9.35·10-3
TOTALE 9.49·10-3
Infine si può valutare il danneggiamento corrispondente alla storia di carico costituita dai tre blocchi:
Esercizio 6
Risoluzione – punto b)
R. Nobile – Calcolo e Progetto di Macchine Esercitazioni sulla fatica
Uni ver sità del Salento
ni = 𝜌𝑖𝑛𝑡𝑜𝑡 di = 𝑛𝑖𝑁𝑖
Poiché il danneggiamento totale è inferiore a 1 se ne deduce che la sezione è verificata a fatica
Il numero di cicli di carico Nf che porterebbero a rottura il componente nell’ipotesi in cui si applicasse una variazione di deformazione totale pari a Δε, si può calcolare con l’equazione di Manson-Coffin:
Esercizio 6
Risoluzione – punto c)
54
R. Nobile – Calcolo e Progetto di Macchine Esercitazioni sulla fatica
Uni ver sità del Salento
∆𝜀2 = 𝜎𝑓′
𝐸 2𝑁𝑓 𝑏 + 𝜀𝑓′ 2𝑁𝑓 𝑐
La determinazione di Nf può essere effettuata numericamente individuando lo zero della funzione attraverso il teorema degli zeri:
𝑓 𝑁𝑓 = 𝜎𝑓′
𝐸 2𝑁𝑓 𝑏 + 𝜀𝑓′ 2𝑁𝑓 𝑐 −∆𝜀 2
Nf f(Nf)
1 10000 7.603E-04 2 20000 -1.710E-03 3 15000 -7.624E-04 4 12500 -1.065E-04 5 12000 4.668E-05 6 12250 -3.098E-05 7 12125 7.572E-06 8 12175 -7.915E-06 9 12150 -1.824E-07 10 12140 2.917E-06 11 12145 1.367E-06 12 12149 1.274E-07 Si assume Nf = 12150