Questo progetto di tesi si rappresenta come una fotografia dell’équipe educativa di Casa
Ninfea che, a partire dall’obiettivo prefissato, mi ha permesso di mettere in luce i vari
aspetti che come pezzi di un puzzle compongono il gruppo di lavoro, permettendo di
capirne il funzionamento. Tramite questo capitolo mi è possibile presentare il modo in cui
le variabili proposte dal modello teorico preso come riferimento, vengono vissute dal
gruppo di lavoro stesso mettendo in evidenza anche la tipologia del lavoro svolto
dall’équipe con la necessaria attenzione rivolta ad esporre gli elementi, sia critici che
positivi, emersi sulla base dei dati raccolti da considerarsi non distinti ma in relazione tra
loro, dove la variazione di uno influisce anche sugli altri. L’équipe di Casa Ninfea produce
un lavoro in linea di massima funzionale pur presentando in certe occasioni fenomeni a
connotazione negativa. Per ogni variabile gli elementi positivi e negativi individuati sono:
per l’obiettivo, l’aspetto positivo è dato dall’insieme delle attività da compiere per
raggiungere quello generale, che risulta chiaro e definito già al momento dell’entrata in
servizio presso l’istituto. Il benessere dell’ospite, costituisce lo scopo sul quale si base
l’agire del gruppo di lavoro. Risulta condiviso e perseguibile da parte di tutti i membri. La
parte negativa riguarda il livello di condivisione degli obiettivi specifici degli ospiti che non
è pari al 100%. Infatti tutti gli operatori ne sono bene a conoscenza rispetto a quelli che
riguardano i propri ospiti di riferimento, meno invece per tutti gli altri, maturando deboli
legami all’interno del gruppo. La riunione però un po’ alla volta aumenta il livello di
conoscenza tra tutti i membri del gruppo di lavoro grazie al momento della verifica degli
stessi obiettivi specifici. Per il metodo, gli aspetti positivi sono la modalità di discussione
individuata nelle diverse parti della riunione, come il giro di tavolo, che viene correttamente
utilizzata per attuare confronto e operare una forma di dialogo; la decisione, spesso
individuata nella forma denominata a maggioranza, che permette di creare buoni livelli di
condivisione solo nel caso in cui si decide all’interno del gruppo di lavoro e tra tutti i
membri. Gli effetti nocivi per il lavoro prodotti dall’adozione di metodi poco adeguati,
riguardano il momento in cui si discute a ruota libera, con la produzione di
sovrapposizione di opinioni ed un abbassamento del livello di ascolto oltre che di
partecipazione. Anche quando le decisioni sono prese solo dal responsabile o dai
superiori gerarchici, il livello di condivisione si abbassa con la sensazione di viverle come
un’imposizione, generando malcontento oltre a poca collaborazione e condivisione tra i
membri del gruppo e questo porta alla formazione di sottogruppi ed alla demotivazione.
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Per il ruolo, gli elementi funzionali sono l’attribuzione dei ruoli basata sul sistema di
competenze di ciascun membro oltre a quello identificato in relazione alle aeree chiave,
che consentono di produrre risultati e di garantire il presidio del lavoro, della qualità, del
risultato e delle relazioni; la rotazione tra i membri riconosciuta dall’analisi dei dati raccolti,
che permette l’interscambiabilità dei ruoli stessi. Per contro la mancata individuazione a
Casa Ninfea, dell’indicatore basato sulla valorizzazione del sistema di competenze dei
membri, lascia emergere un limite rappresentato dalla non condivisione delle singole
capacità dei membri in un unico grande sistema di competenze usufruibili per il gruppo
stesso. Un’altra criticità riscontrata consiste nella costituzione delle ultime coppie
educative decisa unicamente dal responsabile e dal vice con criteri di scelta individuati a
partire dalle richieste degli ospiti che hanno prodotto inizialmente, malcontenti per la
mancanza di trasparenza. Per la leadership, gli aspetti a carattere favorevole riguardano il
responsabile, colui che ha la maggiore influenza sul gruppo, muovendosi nella direzione
di lavorare con il gruppo, attivando tutti membri invece che essere attivo e agevolando il
lavoro del gruppo stesso. I vantaggi derivanti dalla forma di leadership di servizio
riconosciuta in foyer permettono una maggiore integrazione, migliore gestione dei conflitti
ed una maggiore qualità delle relazioni e dei risultati professionali prodotti. Per contro si
evince il fenomeno della controdipendenza per cui un membro, individuato dagli
intervistati, reagisce in modo più o meno significativo contro il leader. Per la variabile
comunicazione emergono situazioni in cui si ha una migliore intesa tra alcuni membri e
non tra tutti, delineando rispettivamente momenti favorevoli ed altri sfavorevoli. Il
confronto, lo scambio e l’ascolto costituiscono elementi positivi che rendono la suddetta
variabile funzionale ed efficace. L’esposizione personale e i feedback nelle loro tinte
sfavorevoli, sono elementi critici che limitano
lo sviluppo d’interesse, diminuendo la
possibilità di misurare il coinvolgimento personale a comunicare. La variabile del clima,
percepita nel gruppo di lavoro di Casa Ninfea si configura a partire dai rapporti
interpersonali e nei casi in cui, a seconda della presenza di alcuni colleghi, viene
riconosciuta in modo più soddisfacente, produce fenomeni sia positivi come l’apertura, la
tolleranza e l’aiuto reciproco, che negativi come la chiusura, la rivalità e la formazione di
sottogruppi chiusi. Per lo sviluppo gli elementi positivi coincidono con le buone possibilità
di migliorare l’insieme delle quattro aree principali di qualità, per mezzo di strumenti che
per le prime due, sono individuati a partire da un supporto esterno al gruppo, mentre per le
altre due si fa riferimento ad un intervento di tipo individuale. Gli aspetti negativi
riguardano le insoddisfazioni legate proprio all’organizzazione, che impediscono al gruppo
di lavoro stesso la possibilità di cambiamento e di crescita. Seppure la posizione più ovvia
cui occorra convergere sia quella di costituire un gruppo di lavoro che possa espletare le
sue funzioni in modo funzionale appare in modo non del tutto spontaneo la foto di
un’équipe descritta in termini di lavori in corso, ritenendo con ciò attiva la costruzione di
gruppo di lavoro. Ci sono indicatori che permettono di esprimerne funzionalità ed
efficienza considerando gli aspetti positivi sopra elencati ed altri, individuati tra quegli a
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connotazione negativa, che richiedono un maggior presidio affinché possano anch’essi
mutare divenendo funzionali. Ciò permette di rispondere alle domande oggetto del lavoro
di tesi: “Come funziona l’équipe di lavoro? Quali sono gli aspetti funzionali? Quali le
criticità”? Pertanto a Casa Ninfea nel tempo del qui e ora sarebbe necessario un
intervento sulle variabili elencate attuando le necessarie operazioni da svolgere per
ripristinarne alcuni aspetti. Il presente lavoro non vuole essere uno strumento in grado di
porre rimedio a situazioni poco funzionali, bensì la sua finalità è quella di condividere con il
gruppo stesso i risultati ottenuti per valutarne le dinamiche interne lasciando
eventualmente a figure competenti il compito di correggere e ripristinare la funzionalità
dell’équipe a tutti i livelli. È chiaro che il punto di partenza debba coincidere con l’équipe,
intesa come la necessaria evoluzione da gruppo a gruppo di lavoro che racchiusa
all’interno di strutture sociali organizzate espleta come funzione il perseguimento in termini
di risultati dell’obiettivo assegnato dall’organizzazione stessa, come quella per la quale
attualmente lavoro. La ricerca fin qui realizzata offre la possibilità di poterne trasferire i
concetti ad altre organizzazioni che, come l’OTAF, operano nel settore sociale e con
diverse categorie di utenti, al fine di poter garantire a tutte le équipes che lo ritenessero
necessario la giusta direzione per poter operare un’evoluzione nella forma di gruppi di
lavoro o semplicemente provare a conoscerne gli aspetti positivi e/o negativi producendo
di fatto come per questo prodotto un’analisi che ne mostri il funzionamento.
Nel documento
Siamo un gruppo di lavoro o lavoriamo in gruppo? : analisi degli aspetti di funzionamento di un'équipe
(pagine 30-32)