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RISPOSTE SCRITTE AD INTERROGAZIONI

Nel documento RESOCONTO STENOGRAFICO (pagine 31-37)

FLERES. — A ll’Assessore per il turismo, le comunicazioni e i trasporti, «per sapere:

— quali sono le modalità attraverso le quali sono ripartite le somme di pertinenza della Re­

gione alle diverse aziende pubbliche di tra­

sporto;

— se sia vero, ed in caso affermativo per­

ché l’unica azienda penalizzata in tale riparti­

zione sarebbe l’AMT di Catania, secondo il cui Presidente, dott. Carlo Lungaro, ci trove­

remmo di fronte ad un vero e proprio “ scip­

po” di ben sei miliardi, assolutamente immo­

tivato ed a tutto danno delle categorie benefi­

ciarie» (3454).

Risposta. — «Con riferimento all’interroga­

zione numero 3454, si rileva quanto segue:

L’assessore al turismo eroga i contributi di esercizio alle aziende di trasporto pubblico sul­

la scorta dei criteri, da valere per tutte le aziende pubbliche e private, formulati dalla Commissione di cui all’articolo 7 della legge regionale 14 giugno 1983 numero 68 e stabi­

liti con decreto assessoriale.

Per quanto attiene il presunto ” scippo” di sei miliardi, lamentato dalla A.M.T. di Cata­

nia, si fa presente che i conteggi relativi al consuntivo 1994 e conseguenzialmente — ai sensi della legge regionale 4 aprile 1995 nu­

mero 31 — del contributo di esercizio 1995, sono stati effettuati in puntuale applicazione dei criteri obiettivi cui al D.A. numero 242/5tr del 23 giugno 1995 pubblicato nella G.U.R.S.

numero 47 p. 1 del 16 settembre 1995 e, per­

tanto, ben noto alla stessa A.M.T. di Catania».

L'assessore Basile

GRANATA BENEDETTO. — Al Presidente della Regione e all'Assessore per il turismo, le comunicazioni e i trasporti, «premesso che:

— la ditta “ S.A .I.C .” di Butera, che ha in concessione il trasporto sulla linea Butera- Riesi-Mazzarino ha rinunciato a tale prero­

gativa;

— l’assenza del collegamento in oggetto sta comportando notevoli disagi per tutti co­

loro che hanno necessità di usufruire di una tratta essenziale per i residenti in quelle zone;

per sapere se non intendano, al più presto possibile, ovviare a tale disagevole situazio­

ne, sollecitando chi di competenza a porre in essere tutte le condizioni per un nuovo affi­

damento della concessione medesima» (3513).

RISPOSTA. — «In ordine a quanto oggetto dell’interrogazione numero 3513 si rappresen­

ta quanto segue:

Con D.A. numero 176/2. TR del 3 aprile 1995 questo assessorato ha proceduto alla re­

voca, ai sensi e per gli effetti dell’articolo 33 della legge 28 settembre 1939, numero 1822, dell’autolinea Butera-Riesi-Contrada Burgio, in concessione alla Società SAIC s.r.l. con sede in Butera, essendo venuti meno i motivi di pubblica utilità che ne avevano determinato l’i­

stituzione.

La revoca è stata effettuata su istanza in data 25 gennaio 1995 della stessa ditta con­

cessionaria la quale ha fornito i dati statistici di frequentazione riferiti agli ultimi due anni, dai quali si evince, a fronte dei notevoli costi di gestione, la carenza di pubblica utilità del­

l’autolinea (la frequentazione delle 2 c.c. fe­

( ^ 1

Resoconti Parlanientarì 17182 - Assemblea Regionale Siciliana

XI Legislatura 339‘ SEDUTA 28 Febbraio 1996

riali rimaste è risultata pari a circa 3 viaggia­

tori a corsa).

Già in precedenza tale carenza di pubblica utilità era stata accertata dal gruppo 7/TR “ Vi­

gilanza” di questo Assessorato — vedi nota numero 504 del 19 luglio 1994.

Il predetto D.A. di revoca contiene, inol­

tre, l’obbligo per l’Azienda di non procedere a licenziamento di unità lavorative.

Con la revoca del servizio in questione l’A­

zienda è stata messa in condizione di miglio­

rare l’utilizzazione del personale e del mate­

riale rotabile, mediante un razionale coordi­

namento dei restanti servizi in concessione e si è realizzata, inoltre, una notevole contra­

zione degli oneri economici a carico della Re­

gione per la conseguente cessazione dell’ero­

gazione dei contributi di esercizio ex L.R.

68/83, artt. 4 e 10».

L 'assessore Basile

BARE AG ALLO. — Al Presidente della Re­

gione e a ll’Assessore per il turismo, le comu­

nicazioni e i trasporti, «premesso che si è a conoscenza dell’articolo apparso sul giornale

“ La Sicilia” del 28 settembre 1995 dal titolo

“ Fontanarossa, la Regione tace” , e che sono stati richiesti l’inserimento nel “ Piano di svi­

luppo regionale” e contributi straordinari, da parte dell’ASAC, per l’aeroporto “ Fontana rossa” per apportare, in tempi brevi, miglio­

rie all’aerostazione, quali ad esempio: la rea­

lizzazione delle bretelle di raccordo, l ’amplia­

mento del piazzale di sosta, l’allungamento del la testata, etc.;

per sapere con urgenza quali interventi la Regione intenda adottare nei confronti di uno degli aeroporti più importanti d ’Europa (Fon­

tanarossa), e quali siano i tempi di realizza zione previsti, alla luce anche delle imminen­

ti Universiadi» (3649).

Risposta. — «In risposta all’interrogazione numero 3649 si ravvisa quanto segue.

Gli interventi che la Regione siciliana in tende adottare in merito alla ristrutturazione dell’aeroporto di Fontanarossa sono stati pre

si nella dovuta considerazione nel Piano re­

gionale dei Trasporti.

In buona sostanza, ipotizzando un certo in­

cremento percentuale della domanda di traspor­

to in un arco temporale che va fino al 2016, si è individuata tutta una griglia di provvedi­

menti intesa a migliorare le condizioni attuali dello scalo ed a migliorarne la ricettività.

Segnatamente sono previsti l’ampliamento modulare deH’attuale aerostazione secondo il progetto dell’Ing. Alberto Morandi, la costru­

zione della seconda pista o in alternativa il prolungamento di quella attuale per portarla a 3.000 metri e l’ampliamento della piazzuola di sosta degli aeromobili con connesse bretel­

le di collegamento.

Si è altresì posto il problema dell’eventuale costruzione di una nuova aerostazione in un sito diverso (Gerbini) nell’ipotesi in cui la cre­

scita futura della domanda fosse tale da rile­

varsi insufficienti i lavori proposti cui si è fatto cenno.

Naturalmente ci si riferisce ad una situazio­

ne che potrebbe determinarsi dopo il 2016, atteso che la vicinanza dello scalo aeroportua­

le al tessuto urbano del capoluogo non con­

sentirebbe ulteriori ampliamenti oltre quelli ipo­

tizzati.

Trattasi, però, di interventi, come del resto quelli previsti per il settore stradale, ferrovia­

rio e portuale, che non possono fare carico sulle finanze della Regione, rientrando nella competenza dello Stato.

È bene precisare al riguardo che le previ­

sioni inserite nello studio del Piano regionale dei Trasporti potranno trovare attuazione ri­

correndo a fonti di finanza derivata, vale a dire extraregionale (leggi statali di settore qua­

li, p>er esempio, il contratto di programma del­

le Ferrovie, Piani di sviluppo della flotta Fin- mare etc., fondi comunitari ed eventuali ri­

corsi a capitali privati).

Nello specifico, poi, con riguardo agli in­

vestimenti relativi ai miglioramenti strutturali ed infrastrutturali degli scali aeroportuali, sulla base dei nuovi orientamenti legislativi, dovreb­

bero essere le stesse società di gestione a fi­

nanziare i relativi interventi.

Purtuttavia si intende, in tempi brevi, af­

frontare, con i competenti responsabili

po-%

XI Legislatura 339“ SEDUTA 28 Febbraio 1996

litici a livello centrale, tutta la complessa pro­

blematica trasportistica concernente la nostra Regione e quindi anche quella relativa al tra­

sporto aereo in tutti i suoi profili, che non sono soltanto di ordine strutturale ma anche, come è ben noto, tariffario».

L'assessore Basile

FLERES. — A ll’Assessore per il tu­

rismo, le comunicazioni e i trasporti, «pre­

messo che;

— la legge regionale n. 8 del 1978 preve­

de la concessione di un contribuito per lo svol­

gimento delle attività sportive ai comitati re­

gionali che abbiano i requisiti previsti dalla medesima l.r. n. 8 del 1978;

— il comitato regionale FITAK-FILPJK, settore karaté, avendone i requisiti, ha pre­

sentato istanza ai fini della concessione del predetto contributo ed in particolare negli an­

ni 1991-1992 e 1992-1993 è stato erogato un contributo pari a lire 18 milioni per ciascun anno sportivo;

— nell’anno 1993-1994 è stato assegnato un contributo di lire 2 milioni con una conse­

guente riduzione di L. 16 milioni, priva di motivazione;

— nessun provvedimento legislativo che giustifichi la predetta riduzione è intervenuto negli anni in esame;

— i requisiti del comitato regionale sono rimasti invariati;

— nessuna modifica hanno subito i contri­

buti assegnati, ai sensi della medesima legge, agli organismi che si occupano di discipline similari ed appartenenti alle medesime federa­

zioni (Teakwondo - Lotte-Pesi e Judo);

per sapere quali siano i motivi che abbia­

no determinato la drastica riduzione del con­

tributo in parola e quali siano le eventuali ini­

ziative che codesto assessorato ha intenzione di intraprendere al fine di consentire lo svol­

gimento deU’attività sportiva del karaté sici­

liano, attualmente penalizzato» (3711).

Resoconti, f. 2278

Risposta. — «In risposta all’interrogazione numero 3711 è necessario premettere che il numero complessivo delle pratiche di compe­

tenza del gruppo di lavoro è all’incirca 5.000 quindi il supporto del computer è indispensa­

bile e, secondo il programma in dotazione al gruppo, ad ogni pratica è attribuito un nume­

ro di codice che si differenzia da provincia a provincia.

Nell’istanza presentata dal Comitato regio­

nale FITAK per la stagione sportiva 1993/94 non è stato precisato che la sede del Comita­

to era stata trasferita da Catania a Messina.

Conseguentemente dalle ricerche effettuate col emputer, digitando il numero di codice, è risultato che nella provincia di Messina, ne­

gli anni precedenti, non erano state presentate istanze dal Comitato regionale FITAK, per­

tanto in base alle indicazioni del programma di massima approvato dalla IV Commissione legislativa dell’A.R.S. si è assegnato al Co­

mitato de quo il contributo minimo previsto per chi presenta istanza per la prima volta.

L'assessore BASILE

FLERES. — Al Presidente della Regione e a ll’Assessore per il turismo, le comunicazioni e i trasporti, «p>er sapiere;

— se siano a conoscenza del fatto che il sindaco di Catania, unitamente al sindaco di Palermo e ad altri sindaci di città metropoli- tane, abbia chiesto al Presidente del Consi­

glio e al Ministro dei trasporti la determina­

zione di un tetto massimo di contributi dello Stato pari al 50 per cento dell’importo del­

l’investimento, relativamente ai progetti di cui agli articoli 9 e 10 della legge numero 211 del 1992 riguardanti, nel caso della città di Catania, il completamento della linea ferro­

viaria metropolitana, già da tempo in fase di realizzazione;

— se tale percentuale, lungi dal realizzare meglio le risorse, come dichiarato dai sindaci richiedenti, impedisca il definitivo completa­

mento dell’opera catanese, vanificando anni di lavoro e di attese della città etnea, in favore

(500)

4

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di altre aree geografiche de! nord, sicuramen­

te meglio dotate di infrastrutture;

— se non ritengano di dover intervenire nelle sedi opportune per impedire una tale ini­

ziativa, operando in direzione del completa­

mento del progetto e della sua messa in fun­

zione» (3802).

Risposta. — «La città di Catania, come quelle di Messina, Reggio e Palermo, rientra nei cosiddetti "progetti-integrati” , indicati dal Piano generale dei trasporti e recepiti dallo studio di Piano regionale dei trasporti, che mi­

rano a realizzare sinergie a livello di enti isti­

tuzionali locali, per la programmazione di tutti gii interventi di tipo infrastrutturale e struttu­

rale, e per la gestione dei servizi e dei relati­

vi impianti al fine di offrire all’utenza pendo­

lare una rete di servizi pubblici fortemente in­

tegrata e particolarmente moderna, comoda ed efficiente.

In tale contesto operativo, anche in sintonia con le indicazioni e le risultanze degli studi effettuati sulla mobilità urbana, in sede di va­

riante al Piano regolatore generale del capo­

luogo etneo, si propone una riorganizzazione territoriale dei servizi di trasporto e quindi del­

le relative infrastrutture ed impiantistica, nel­

l’ottica di una strategia di riqualificazione ur­

banistica finalizzata ad assicurare condizioni di vita qualitativamente migliori all’utenza.

Al riguardo è già stato avviato un tavolo tecnico-operativo, su iniziativa del Comune et­

neo, tra Circumetnea, F.S. S.p.a. ed A.S.T.

che dovrà studiare varie misure da adottare per il raggiungimento di tale obiettivo; misu­

re che non contemplano soltanto la continua zione dei lavori, peraltro già avviati, di tra­

sformazione della Ferrovia Circumetnea in mo­

derna infrastruttura di trasporto metropolita­

no, ma anche lo studio della possibilità di uti­

lizzare promiscuamente, infrastrutture ed im­

pianti ferroviari sia da parte della Circumet­

nea che delle FS, sempre nell’ottica di realiz­

zare un efficiente servizio di trasporto rapido di tipo metropolitano alla cittadinanza.

Si tratta, cioè, nell’ambito degli interventi previsti dalle FS per il potenziamento dell’iti nerario Messina-Catania e, segnatamente, dei

lavori di raddoppio della tratta Catania Cen­

trale ed Acquicella, di prevedere la realizza­

zione di un passante ferroviario in sotterranea in modo da potere essere percorso contestual­

mente sia dai convogli della circum che da quelli delle ferrovie, con enorme beneficio da parte della collettività.

Intanto la circum, nel contesto del program­

ma di ammodernamento che la riguarda, ha già avuto deliberato, proprio di recente, dal C .I.P.E. l ’assegnazione della somma di lire 270 miliardi, ex legge 211/92, per la conti­

nuazione dei lavori di trasformazione in me­

tropolitana, con la costruzione delle tratte Bor­

go -Nesina, Galatea-P.zza Giovanni XXIII e di una prima fase della nuova rimessa dei mez­

zi di trazione che dovrà sorgere a Patemò per ospitare i nuovi materiali di tipo metropolita­

no per i quali è stata indetta la gara di appal­

to per racquisizione dei primi cinque com­

plessi.

Per gli altri interventi, invece, che interfe­

riscono con quelli ferroviari (costruzione del passante ferroviario) si dovranno attendere le risultanze degli studi e degli approfondimenti già in corso, al fine di individuare le soluzio­

ni progettuali più adeguate».

L'assessore Basile

MELE, PIRO. — Al Presidente della Re­

gione e a ll’Assessore per il turismo, le comu­

nicazioni e i trasporti, «premesso che;

— nel febbraio 1994 è stato stipulato un accordo di programma tra la Regione sicilia­

na, la Provincia regionale di Palermo e i co­

muni di Palermo, Cinisi e Termini Imerese finalizzato alla localizzazione ed alla rea­

lizzazione delle opere di costruzione ed alla gestione deU’interporto di Termini Imerese;

— la legge numero 240 del 1990 prevede benefici a favore di enti pubblici e di società per azioni, anche riuniti in consorzio, per la realizzazione e la gestione di interporti previ­

sti nel Piano generale dei trasporti, tra i quali è appunto quello di Termini;

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— la medesima legge dispone, altresì, che i soggetti interessati devono presentare l’istanza al Ministero dei Trasporti, corredata dal pro­

getto preliminare, dal piano finanziario della infrastruttura e dalla valutazione di impatto am­

bientale;

— la legge numero 204 del 1995 ha de­

mandato al Ministro dei Trasporti, che vi prov­

vede con proprio decreto, la definizione dei tempi e delle modalità per la presentazione delle domande ai fini dell’ammissione ai con­

tributi;

— con D.M. 15 settembre 1995, il Mini­

stro dei Trasporti ha disposto che le istanze devono essere presentate entro 120 giorni dalla pubblicazione del decreto; che le stesse devo­

no essere complete della documentazione at­

testante la rispondenza dei requisiti, funzioni e servizi insediati nell’interporto a quelli indi­

viduati come minimi dalla deliberazione CT PET del 7 aprile 1993, deU’analisi dei dati di traffico attuali e potenziali, dello stato del­

le aree sulle quali è programmato l’insedia­

mento della struttura in relazione ad eventuali vincoli urbanistici, delle principali voci di co­

sto con l’indicazione delle fonti di finanzia­

mento, e, infine, del programma di attuazio­

ne temporale degli interventi;

— ai sensi dell’articolo 6 della legge nu­

mero 204 del 1995, il piano degli interventi dovrà prevedere una spesa per investimenti per la quale il contributo dello Stato non supieri il 60 per cento deH’importo dell’opera ed an­

zi costituisce titolo preferenziale la presenta­

zione di un piano che, oltre al concorso dello Stato, preveda il maggior apporto possibile di risorse rese disponibili da soggetti pubblici o privati interessati alla realizzazione della struttura;

— nell’accordo di programma sopra cita to, gli enti sottoscrittori hanno concordato sulla

necessità di procedere in tempi brevi all’esple­

tamento di tutti i passaggi necessari per l’ac­

cesso ai contributi, impegnandosi a porre in essere quanto necessario per la realizzazione deH’interporto;

_ in particolare, le parti si sono impe gnate alla sollecita costituzione della società

di capitali che dovrebbe procedere alla realiz­

zazione e gestione deH’interporto, ricercando anche la partecipazione di soggetti privati in­

teressati;

— è prevista, inoltre, l’istituzione di un collegio, presieduto dal Presidente della Re­

gione e composto dai firmatari dell’accordo, con compiti di vigilanza sull’esecuzione dello stesso accordo, da convocarsi con frequenza mensile, e con eventuali compiti sostitutivi in caso di ritardi gravissimi ed ingiustificati;

per sapere:

— quali provvedimenti siano stati adottati dalla Regione siciliana, dalla data dell’accor­

do ad oggi, ai fini deirammissione dell’istan­

za per la concessione dei contributi;

— se sia stata costituita la società di capi­

tali per la realizzazione e la gestione dell’in- terporto di Termini Imerese, quali soci siano stati reperiti e quale sia la quota di capitale sociale sottoscritta;

— se sia stata individuata l’area dove lo­

calizzare la struttura, se sia libera da vincoli e conforme alle previsioni degli strumenti ur­

banistici e se sia stato verificato che l’inse­

diamento dell’interpoIto non sia in radicale contrasto con altre fondamentali vocazioni del territorio;

— quale sia stata l’opertatività del colle­

gio di vigilanza previsto nell’accordo;

— se vi siano stati ritardi nell’espletamen­

to di tutte le procedure necessarie e se non ritengano di dovere accelerare la verifica di fattibilità, anche al fine di evitare che possa­

no andare perduti i finanziamenti previsti»

(3860).

Risposta. — «Lo studio di Piano regionale dei trasporti prevede, coerentemente con gli indirizzi e le scelte del Piano generale dei tra­

sporti, la realizzazione di due interporti in Si­

cilia, uno nell’area di Catania, a Bicocca, per l’esattezza, per il quale sono già state avviate le procedure per accedere alle agevolazioni del­

lo Stato per la costruzione di questo tipo di

Resoconti Parlamentari 17186 - Assemblea Regionale Siciliana

XI Legislatura 339=' SEDUTA 28 Febbraio 1996

impianti (L. 240/90); l’altro, nell’area indu­

striale di Termini Imerese.

Viene in tal modo delineata una progettua­

lità complessiva dell’interportualità isolana per lo sviluppo del traffico intemodale nel conte- stoo di una organica riorganizzazione del com­

parto merci, riguardata quest’ultima non sol­

tanto nella sua valenza trasportistica ma altre­

sì come avvio di un processo di riqualifica­

zione territoriale delle grandi aree metropo­

litane.

L’ubicazione dell’interporto di Termini Ime­

rese sfrutta un’area caratterizzata da una otti­

ma viabilità, dalla vicinanza del porto di Ter­

mini Imerese e dalle linee ferrate Palermo- Messina e Palermo-Agrigento; oltre, s’inten­

de, tutta una serie di insediamenti industriali (la Fiat in primo luogo) che sviluppano mo­

menti di mercato davvero significativi.

La realizzazione di tale importante struttura si pone a servizio di tutta la Sicilia occidenta­

le e centro-meridionale, affluendo su di essa il traffico proveniente da Porto Empedocle e da tutta l’area del trapanese.

Questa Amministrazione regionale si era at­

tivata per porre in essere tutti gli adempimen­

ti previsti dalla legislazione nazionale in ma­

teria, avviando in tale direzione tutta una se­

rie di iniziative a livello politico e tecnico­

operativo con gli Enti interessati e con le As­

sociazioni degli industriali.

Purtroppo l’iter già avviato per la realizza­

zione dell’importante struttura ha subito una battuta d’arresto per le vicende dell’Ammini­

strazione provinciale di Palermo, dove si è avuto un ricambio nella direzione politico- amministrativa (alla Giunta Ambrosini è su­

bentrata la Giunta Musetto e quest’ultima, per le ben note vicende giudiziarie, di recente è stata commissariata).

Inoltre si sono registrate alcune divergenze di vedute con l’allora Ente Autonomo del Por­

to di Palermo sugli aspetti relativi al dimen­

sionamento deirimpianto.

Proprio di recente però si è dato nuovo im­

pulso a tale iniziativa di vitale importanza per lo sviluppo dell’economia isolana, riprenden­

do il discorso interrotto tempo addietro con gli stessi soggetti istituzionali interessati alla costruzione dell’opera. Tutto ciò è favorito

dalla proroga dei termini inizialmente previsti r, per la presentazione dell’istanza relativa cor- ' redata da tutta la documentazione di rito per

dalla proroga dei termini inizialmente previsti r, per la presentazione dell’istanza relativa cor- ' redata da tutta la documentazione di rito per

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