XI Legislatura 339“ SEDUTA 28 Febbraio 1996
RESOCONTO STENOGRAFICO
339* SEDUTA
(POMERIDIANA)
m e r c o l e d ì 28 EEBBRAIO 1996
Presidenza del vicepresidente MAZZAGLIA
I N D I C E
Pag.
C o n g e d o ... 17152
D is e g n i d i le g g e (Annunzio di presentazione)... 17152
«Nuove norme per reiezione d e li’Assemblea regionaie siciliana. Modifica delle norme concernenti le elezio ni per i consigli provinciali, com unali, e di quartiere» (nn. 15 • 68 - 102 - 299 - 317 - 374 - 442 - 461 - 506 - 535 - 554 - 555 - 760 - 788 - 925 - 963 - 967 - 994 - 1026 • 105G - 1066 - 1098 - 1108 - 1114 - 1115). (Rinvio della discussione): PRESIDENTE ... 17164
«Riproduzione e utilizzazione di somme per l'esercizio finanziario 1996» (n. 1204/A). (Discussione); PRESIDENTE ... 17164, 17171 PURPURA (C D U )', presidente della com m issione e rela tore ... 17164. 17167, 17170 CAPODICASA (PDS) ... 17166, 17170, 17171 GRAZIANO, presidente della R e g io n e ... 17167, 17169 PIPO (R e te )... 17169
«Abrogazione degli articoli 1, 2 ,4 , 6 e 10 della legge ap provata dall’Assemblea regionale siciliana nella se duta de! 23 dicembre 1995 recante: "Interven ti In materia di enti locali, di personale dipendente dal- l’ Amministrazione regionale e del discloltl patronati scolastici. Modifiche alle leggi reglonail 24 giugno 1986, n. 31, 20 agosto 1994, n. 32 e 30 ottobre 1995, n. 76. Proroga di term ini''» (1207/A) (Discussione): PRESIDENTE ... 17171
BATTAGLIA GIOVANNI ( P D S ) ... 17171
«Norme In materia di vendite straordinarie e di liquida zioni» (747 - 857/A). (Discussione): PRESIDENTE ... 17172, 17179 FLERES (LDR), presidente della Commissione e relatore 17172 GRAZIANO, presidente della R e g io n e ... 17173, 17179 ORDINE D EL GIORNO (Annunzio n. 347) ... 17172
PRESIDENTE ... 17172
FLERES (LDR)* ... 17173
(Accettazione come raccomandazione) PRESIDENTE ... ... 17173
GRAZIANO, presidente della R e g io n e ... 17173
(Annunzio n. 348) ... 17174
(V o ta zio n e )... 17174
C o m m issio n i le g islo tiv o (Comunicazione di richiesta di p a r e r e )... 17153
(Comunicazione di pareri r e s i ) ... 17153
in te rp e lla n z e (Annunzio) ... 17163
In te rro g a z io n i (Annunzio di risposte s e n ile )... 17152
(Annunzio) ... 17153
(* ) Intervento corretto deil'oratore. A lle g a to : Risposte scritte ad interrogazioni. — Risposte dell'Assessore per il turismo, le comunicazio ni e i trasporti alle interrogazioni: numero 3454 dell'onorevole F le r e s ... 17181
numero 3513 deH’onorevole Granala B en ed etto ... 17181
numero 3649 dell'onorevole Barbagallo ... 17182
numero 3711 dell'onorevole F le r e s ... 17183
numero 3802 dell’onorevole F le r e s ... 17184
numero 3860 degli onorevoli Mele e P ir o ... 17185
numero 3864 degli onorevoli Brìguglio ed a lt r i... 17187
Resoconti, 2274 (500)
Resoconti Parlamentari - 17152 Assemblea Regionale Siciliana
XI Legislatura 339“ SEDUTA 28 Febbraio 1996
La seduta è aperta alle ore 18.00 PLUMARI, segretario, dà lettura del pro
cesso verbale della seduta precedente che, non sorgendo osservazioni, si intende approvato.
Congedo
PRESIDENTE. Comunico che ha chiesto congedo per la seduta odierna l’onorevole I\il- virenti.
Non sorgendo osservazioni, il congedo si intende accordato.
Annunzio di risposte scritte ad interrogazioni PRESIDENTE. Comunico che dal Governo sono pervenute le risposte scritte alle seguenti interrogazioni;
— da parte dell’Assessore per il turismo:
numero 3454; «Notizie circa la ripartizio
ne delle somme spettanti alle aziende di tra
sporto pubblico», dell’onorevole Fleres;
numero 3513; «Iniziative per garantire il collegamento sulla autolinea Butera-Riesi- Mazzarino», deH’onoreevole Granata Be
nedetto;
numero 3649: «Notizie su interventi con
cernenti l’aeroporto Fontanarossa di Catania», dell’onorevole Barbagallo;
numero 3711: «Legge regionale numero 8 del 1978 — contributo attività sportiva anno 1993-1994 comitato regionale FITAK-FILPJK, settore Karaté», dell’onorevole Fleres;
numero 3802: «Interventi per assicurare il completamento della metropolitana catanese», dell’onorevole Fleres;
numero 3860: «Notizie sulla realizzazione deH’interporto di Termini Imerese», degli ono
revoli Mele e Piro;
numero 3864; «Istituzione di una linea di traghetti di collegamento fra Trieste, il Gar
gano e tutte le realtà portuali attrezzate della Sicilia orientale», degli onorevoli Briguglìo, Granata Benedetto e Strano.
Annunzio di presentazione di disegni di legge PRESIDENTE. Comunico che sono stati presentati i seguenti disegni di legge:
«Applicazione deH’articolo 1 della legge 28 dicembre 1995, numero 549 al personale del
le aziende unità sanitarie locali e delle azien
de ospedaliere già in servizio ai sensi dell’ar- ticolo 2, comma 3, della legge regionale 13 dicembre 1983, numero 121» (1251), dagli onorevoli Battaglia Giovanni, Gulino, La Por
ta, Zago in data 23 febbraio 1996;
«Contributi a sostegno delle manifestazioni di interesse turistico: “ Sagra del mandorlo in fiore’’, “ Carnevale di Acireale’’, “ Carnevale di Sciacca’’, “ Orestiadi di Gibellina’’. Istitu
zione dell’ente autonomo regionale “ Taormi
na arte’’» (1252), dagli onorevoli Ordile, Ama
bile, Basile Giuseppe, Briguglio, D ’Andrea, Fleres, Granata Luigi, Leanza Vincenzo, Lean- za Salvatore, Lo Giudice Diego, Mannino, Marchione, Martino, Palillo, Pezzino, Piccio
ne, Ristorino, Pollicino, Sciotto, Sudano, Trin
canato in data 23 febbraio 1996;
«Norme per la valorizzazione professiona
le del personale ausiliario delle unità sanitarie locali e delle aziende ospedaliere siciliane»
(1253), dagli onorevoli Virga, Cristaldi, Bri
guglio, Granata Benedetto, Strano in data 24 febbraio 1996;
«Norme per il riutilizzo delle acque in agri
coltura e pjer fronteggiare la crisi idrica sici
liana» (1254), dagli onorevoli Piro, Battaglia Maria Letizia, Bonfanti, Guamera, Mele in data 27 febbraio 1996;
«Prime norme per la riorganizzazione del
l’Amministrazione regionale ai sensi dell’arti
colo 2 della legge regionale 23 ottobre 1992, numero 421» (1255), dagli onorevoli Piro, Bat
taglia Maria Letizia, Bonfanti, Guamera, Mele in data 27 febbraio 1996;
XI Legislatura 339“ SEDUTA 28 Febbraio 1996
«Integrazione alla normativa sulle aree me
tropolitane» (1256), dal presidente della Re
gione (Graziano) su proposta dell’assessore per gli enti locali (Gurrieri) in data 27 febbraio 1996.
Comunicazione di richiesta di parere PRESIDENTE. Comunico che la seguente richiesta di parere, pervenuta dal Governo, è stata assegnata alla competente commissione legislativa:
«Servizi sociali e sanitari» (VI)
— Commissione regionale sanitaria leggi regionali numero 66 del 1977 e numero 202 del 1979 — Rinnovo componenti e consulenti (717),
pervenuta in data 19 febbraio 1996, trasmessa in data 22 febbraio 1996.
Comunicazione di pareri resi
PRESIDENTE. Comunico che da parte delle competenti Commissioni legislative sono stati resi i seguenti pareri:
«Attività produttive» (III)
Legge regionale numero 1 del 1984 — Pia
no di interventi per i finanziamenti c/o presso i consorzi anno 1995 — Assestamento somme (678),
reso in data 14 febbraio 1996, trasmesso in data 22 febbraio 1996;
Organizzazione comune di mercato per il settore ortofrutticolo ed agrumario (706),
reso in data 8 febbraio 1996, trasmesso in data 22 febbraio 1996;
Legge regionale 23 maggio 1991, n. 32, articolo 15 — Piano di settore per la zootec
nia (709),
reso in data 14 febbraio 1996, trasmesso in data 22 febbraio 1996.
«Ambiente e territorio» (IV)
Legge regionale 29 settembre 1994, n. 34,
articolo 4 — Contributo per riparazione e ri
strutturazione dei fabbricati urbani e rurali — Relazione d’ufficio (705),
reso in data 15 febbraio 1996, trasmesso in data 22 febbraio 1996.
Annunzio di interrogazioni.
PRESIDENTE. Invito il deputato segretario a dare lettura delle interrogazioni con richie
sta di risposta orale presentate.
PLUMARI, segretario:
«All’Assessore per l’industria, premesso che ri.R .F .I.S . si occupa istituzionalmente della concessione di finanziamenti a medio termine alle medie e piccole industrie in Sicilia, al fine di favorire lo sviluppo economico della Regione;
constatato che in occasione della conces
sione da parte dell’I.R.F.I.S. alla s.r.l. “ Pro
duttori Sementi Mediterranei’’ di Pergusa (EN) di un finanziamento di 1.800 milioni per la riattivazione e riconversione di un dismesso stabilimento da adibire alla selezione, lavora
zione e confezionamento di sementi agricole, le garanzie richieste sono state assolutamente spropositate rispetto al finanziamento stesso, che dovrebbe essere assistito da:
a) —’ ipoteca di primo grado sull’intero complesso aziendale, il cui valore di stima è di lire 4.000 milioni;
b) — fidejussione bancaria e/o pegno su titoli per un importo complessivo di lire 1.000 milioni;
c) — aumento e versamento del capitale sociale per 1.000 milioni;
considerato che rispetto all’importo com
plessivo, necessario al completamento dell’o
perazione per la quale la “ Produttori Sementi Mediterranei s.r.l.’’ ha chiesto il finanziamento airi.R .F.I.S., sono state già realizzate e quie
tanzate spese f>er un totale di lire 1.500 mi
lioni; che le riserve sociali, come a conoscenza dellI.R.F.I.S., ammontano a lire 2.800 milioni;
Resoconli Parlamentari I7I54 Assemblea Regionale Siciliana
XI Legislatura 339“ SEDUTA 28 Febbraio 1996
ritenuto, quindi, alquanto scorretto che ri
spetto ad un finanziamento di lire 1.800 mi
lioni le garanzie richieste dall’istituto ammon
tino complessivamente a lire 8.800 milioni (4 miliardi per l’ipoteca di primo grado, più 1 miliardo di titoli, più 1 miliardo di aumento di capitale, più 2 miliardi e 800 milioni di riserve sociali già esistenti);
considerata, infine, la stretta attualità e gra
vità del problema di un corretto rapporto tra un finanziamento bancario e il suo relativo onere complessivo, anche in relazione alla gra
ve questione dell’usura, che opprime dram
maticamente la nostra economia;
per sapere se;
— non condivida l’opinione che il compi
to istituzionale dell’I.R .F.I.S. è quello di fa
vorire lo sviluppo economico della Regione, concedendo finanziamenti alle medie e picco
le industrie in Sicilia, e non quello, che si evidenzierebbe dall’operazione sopra citata, di bloccare lo sviluppx) stesso predisponendo co
sti di finanziamento vessatori per gli impren
ditori interessati;
— non ritenga, quindi, che il comporta
mento in questione esca fuori da una corretta impostazione dell’attività dell’Istituto;
— non ritenga, allo stato dei fatti, di in
tervenire per quanto di propria competenza per riportare su margini di correttezza l’attività dei- ristituto in generale, ma soprattutto in riferi
mento al finanziamento riguardante la s.r.l.
“ Produttori Sementi Mediterranei’’ di Pergu- sa (prov. Enna)» (4018).
Crisafulli.
«Al Presidente della Regione, premesso che ancora, a distanza di molti mesi, non risulta pervenuta alcuna risposta scritta da parte del
l’assessore per la sanità, come richiesto, alle interrogazioni numero 3676, relativa alle ul
teriori notizie circa la nomina del dr Lisotta a direttore sanitario dell’USL numero 6 di Pa
lermo, e numero 3472, relativa alle condizio
ni di legalità nel Servizio di igiene pubblica a Palermo;
considerato che le dichiarazioni rese in Au
la dall’assessore Grillo in risposta all’interro
gazione numero 3543, la prima sulla nomina del dr Lisotta a direttore sanitario dell’USL numero 6 di Palermo, hanno confermato i dub
bi di legittimità circa la correttezza delle pro
cedure e l’obiettività dei criteri seguiti nelle nomine fatte dal direttore generale dr Stan- canelli;
rilevato, infatti, che nella risposta, dove si afferma che il direttore generale “ non po
teva essere a conoscenza dei presunti coinvol
gimenti nei fatti evidenziati nell’atto ispettivo, peraltro risalenti al 1971, e di parentela con il soggetto indicato nell’atto stesso’’, pare che l’assessore non voglia neanche nominare Cian- cimino;
rilevato che, secondo l’assessore, l’unico atto che permetterebbe di conoscere il curri
culum vitae di Lisotta sarebbe la memoria for
nita da Lisotta medesimo;
evidenziata, inoltre, Pingiustificata premes
sa, apposta alla risposta, secondo cui Lisotta avrebbe chiesto il pensionamento a partire dall’l gennaio 1996, mentre a tutt’oggi risul
terebbe ancora una sua presenza nelle vicen
de deirUSL numero 6, che si esprime nell’“ occupazione’’, non si capisce a che ti
tolo, di una stanza nel dipartimento Medicina di base, nel settore Medicina legale e con la sua presenza nella commissione delle invali
dità civili;
tenuto conto, infatti, che nelle recenti no
mine dei capi servizio alcune designazioni ri
conducono allo stesso Lisotta, e a quegli am
bienti a lui vicini che avevano motivato le note della Commissione antimafia, a cominciare da quella di Rosolino Colletti (cugino di Lisotta e di Ciancimino) a responsabile del Servizio di programmazione e bilancio, essendo stato questi già coordinatore amministrativo del
l’USL di Corleone (dove peraltro era stato an
che capogruppo DC fino allo scioglimento del Consiglio comunale) e senza che si fosse col
locato in aspettativa rispetto alla precedente nomina, che continua a mantenere, di diretto
re generale dell’Azienda ospedaliera “ S. Gio
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vanni di Dio” di Agrigento, o ancora la desi
gnazione di un altro corleonese, Vincenzo Riz- zotto, al Servizio infermieristico;
constatato, peraltro, che alcune delle no
mine non risultano supportate dalla necessaria trasparenza, quale quella di Roberto Chiavet
ta di Termini Imerese (designato a Igiene ali
menti) che avrebbe già una condanna a nove mesi con il patteggiamento della pena e risul
ta indagato nell’inchiesta sullo smaltimento dei rifiuti ospedalieri (stessa inchiesta che aveva portato alla sospensione delle funzioni di coor
dinatore deirUSL numero 59 di Lisotta), o quella di Serafino Garda, giovane medico con pochi anni di servizio, imparentato con omo
nimo personaggio sospettato di ricoprire un ruolo rilevante nella mafia di Monreale, e no
minato in un primo momento, proprio da Li
sotta, responsabile sanitario dell’ospedale In- grassia, non avendone i titoli, e adesso desi
gnato, fra tanti medici di ben lunga esperien
za, a responsabile dell’ospedalità privata e cli
niche che con l’USL numero 6 intrattengono un giro d’affari dell’ordine di circa 80 miliar
di e consentono, a fronte del blocco delle as
sunzioni nella struttura pubblica, di ricorrere alle chiamate dirette, cui quindi si attribuisce un ruolo di grande potere;
rilevato, ancora, che altre nomine sembra
no distinguersi per la sola appartenenza poli
tica, quale quella di Vincenzo Lima, nipote dell’onorevole Lima, designato alla Medicina di base;
constatato, peraltro, che tra le nomine si inserisce “ curiosamente” quella di Alfonso Di Benedetto a responsabile della Medicina ospe
daliera, dopo essere stato rinviato a giudizio per reati contro la pubblica amministrazione perché avrebbe rinviato i pazienti presso un laboratorio privato, gestito da moglie e figlio, pur avendo la responsabilità della conduzione del laboratorio analisi deU’ospedale di Petralia;
considerato che è stato nominato a respon
sabile della Salute mentale Francesco Caser
ta, che non avrebbe presentato la domanda en
tro i termini previsti dal bando, come altri candidati che però sono stati esclusi, a dif
ferenza di Caserta, per presentazione della do
manda fuori tempo massimo, e che si man
tengono a responsabili di presidi ospedalieri di grande importanza come l’ospedale Guada
gna e l’Enrico Albanese persone quali il dott.
La Fata che non possiede i titoli previsti dal
la legge;
considerato che al Servizio forniture e ap
palti è stato nominato Pipia Nicola, ex diret
tore amministrativo capo servizio deH’USL n.
58, per il quale venne predisposto un decreto assessoriale di retrocessione a semplice diret
tore amministrativo peraltro mai applicato;
rilevato in ultimo che proprio il servizio di Medicina legale e del lavoro, che organiz
za le attività di verifica dei fattori di rischio che rendono insicuri i posti di lavoro e fre
quenti le malattie professionali, e la stessa Commissione medica che rilascia i certificati di invalidità (che non a caso è stata presiedu
ta dal 1987 fino allo scorso anno proprio dal dr Lisotta, il quale continua a farne parte co
me componente), scandalosamente non ha ri
levato il carattere epidemico delle malattie che hanno colpito parecchi medici delle strutture ospedaliere deU’USL numero 6, dichiarati ini
donei al servizio (circa novecento su duemi
la), e che conseguentemente usufruiscono di un “ equo indennizzo” per malattia profes
sionale;
per sapere:
— se non ritenga che questi elementi con
fermino il permanere di una situazione di pa
lese strumentalizzazione di strutture sanitarie per fini non attinenti ai compiti d ’istituto, e il controllo di importanti risorse pubbliche da parte di persone tra loro collegate da rapporti di parentela o comunanza d’interessi {x>co tra
sparenti che confermano le peggiori ipotesi già scaturenti dalle interrogazioni sopra ricordate su influenze e infiltrazioni mafiose e masso
niche che hanno finito con il determinare un gravissimo degrado della sanità pubblica;
— se non ritenga grave offesa alle funzio
ni del Parlamento siciliano l’arrogante super
ficialità con cui l’assessore per la sanità ha liquidato la vicenda Lisotta mentendo circa la
Resoconti Parlamentari 17156 Assemblea Regionale Siciliana
XI LEGISL.A.TURA 339“ SEDUTA 28 Febbraio 1996
sua attuale posizione nei ruoli deiramministra- zione sanitaria, e se non ritenga che l’asses
sore per la sanità stia compiendo una vera e propria omissione di atti di ufficio, che ser
ve a coprire interessi e carriere illegittime, rifiutandosi dopo tanti mesi di rispondere alle interrogazioni scritte;
— se, conseguentemente, non ritenga di ri
tirare la delega all’assessore regionale per la sanità per manifesta incapacità a coprire il pro
prio ruolo di responsabile della sanità pubbli
ca in Sicilia e, in particolare, per non avere avuto la volontà di verificare l’azione del di
rettore generale deH’USL numero 6 che, piut
tosto che seguire criteri manageriali e il ne
cessario rigore e la trasparenza che si richie
de nella pubblica amministrazione, nella scel
ta dei massimi responsabili dell’organizzazio
ne sanitaria nella provincia di Palermo, ha in
vece operato sotto la pressione e finflusso d’interessi ben determinati;
— se non ritenga di dover intervenire per sollevare dall'incarico l’attuale direttore gene
rale deirUSL numero 6 di Palermo;
— se non ritenga di dover avviare un’at
tenta e approfondita indagine sulla gestione am
ministrativa e sanitaria deH’USL numero 6 di Palermo, verificando la correttezza dei rap
porti con il personale e degli atti adottati in materia di gestione finanziaria;
— quali iniziative intenda assumere per ri
pristinare un efficiente servizio di sanità pub
blica nel rispetto dei diritti dei pazienti e più in generale dei cittadini contribuenti» (4022).
Parisi - Consiglio - Battaglia
Giovanni.
«Al Presidente della Regione e all’Assesso
re per i lavori pubblici, premesso che:
— è stato recentemente istituito e forma- lizzato (D.L. 26 febbraio 1995, numero 242) il nuovo statuto dell’ANAS che, da azienda di Stato, è stato trasformato in Ente nazionale per le strade;
— l’attuale assetto organizzativo, che im
pone tutte le competenze alla sede di Palermo,
penalizza fortemente i siti periferici del terri
torio siciliano che, con la sua popolazione di utenti, la sua enorme estensione territoriale, la sua orografia, il considerevole sviluppo della rete autostradale (circa 700 km, di cui 400 statali e 300 in concessione) e stradale (3.600 km di cui 1.000 a scorrimento veloce) si con
figura come l’unico nodo funzionale che con
sente la mobilità delle persone e delle merci;
— l’attuale status impone a funzionari e dirigenti delle sezioni staccate (e in particola
re di quella di Catania) notevoli tempi di per
correnza, poiché devono continuamente fare capo a Palermo, con notevole dispendio di energie e di risorse economiche;
— tutto ciò comporta grave pregiudizio sia in termini di servizio reso che di difficoltà operative, che si riflettono negativamente sul personale dipendente oltre che sull’utenza;
— è ormai imminente la stesura del rego
lamento organizzativo dell’ente medesimo;
per sapere:
— se non ritengano di porre in essere, in tempi compatibili con le enormi esigenze po
ste nelle premesse, tutte le sollecitazioni pres
so l’Amministrazione nazionale deU’ente ANAS, i componenti del Consiglio nazionale, il dirigente capo deU’Ufficio speciale e com
partimentale e le organizzazioni sindacali re
gionali e nazionali, affinché si istituisca, così come auspicato dai componenti dell’assemblea del personale, PUfficio periferico della Sicilia orientale con sede in Catania, con competen
za territoriale per le province di Catania, Si
racusa, Ragusa e parte dei territori di Messi
na, Enna, Agrigento e Caltanissetta, in modo da rendere più agevole l’impegno dei funzio
nari, i quali, con notevole spirito di sacrifi
cio, debbono sobbarcarsi un’ingente mole di lavoro, alla quale fanno fronte con tenacia, intelligenza e altissima capacità tecnica;
— se intendano sollecitare il consolidamento della nuova struttura (già esecutivamente com- pietente a Catania) che potrebbe garantire una maggiore attenzione ai circa 2.000 utenti del
le strade, migliorando i livelli di efficienza e
XI Legislatura 339“ SEDUTA 28 Febbraio 1996
garantendo una sempre più qualificata assisten
za agli automobilisti» (4024). (L’interrogante chiede lo svolgimento con urgenza).
Strano.
«Al Presidente della Regione, premesso che;
— apposito articolo della legge 12 agosto 1982, n. 531 ha autorizzato il Ministero dei lavori pubblici a ricercare intese con la Re
gione siciliana al fine di costituire un consor
zio unico di enti pubblici cui trasferire le
“ concessioni” per la costruzione e gestione delle autostrade Messina-Catania-Siracusa, Messina-Palermo e Siracusa-Gela;
— con ripetute richieste, il Gruppo parla
mentare del Pds ha auspicato l’esigenza dello scioglimento dei consorzi esistenti, al fine di costituire un unico ente gestore;
— soltanto recentemente, le assemblee dei predetti consorzi autostradali hanno iniziato, con fapprovazione dello statuto del costituen
do “ consorzio per le autostrade siciliane” , l’i
ter burocratico per la definitiva unificazione;
— la definizione degli adempimenti neces
sari per la costituzione dell’ente unico, in tem
pi brevi, oltre a consentire il raggiungimento dei prefissati scopi istituzionali, contribuireb
be ad alleviare la grave crisi occupazionale che interessa il settore dei lavori pubblici;
— la stessa Assemblea regionale siciliana, nella seduta numero 188 del 3 marzo 1994, con un ordine del giorno accettato come rac
comandazione dal Governo regionale, ha im
pegnato il medesimo ad adottare ogni provve
dimento idoneo a rimuovere la situazione di stasi operativa in cui versa il settore auto- stradale;
— le precedenti gestioni commissariali dei consorzi, nonostante lo specifico compito, han
no disatteso la volontà della Regione siciliana di procedere all’unificazione dei tre consorzi autostradali;
_ ulteriori ritardi potrebbero causare, ir
rimediabilmente, gravi provvedimenti sanzio
natoti da parte dell’ANAS;
per sapere quali provvedimenti intenda adottare al fine di rendere più rapida la defi
nitiva costituzione del “ consorzio per le auto
strade siciliane” , rimuovendo, ove necessario, eventuali motivi che intralciano il raggiungi
mento di tale obiettivo» (4025).
Silvestro.
«All’Assessore per gli enti locali, premesso che;
— il Presidente della Provincia regionale di Catania ha di recente nominato un nuovo assessore, l’architetto Zapparata, al quale ha affidato la delega ai lavori pubblici;
—- nell’arco di soli due anni, ben tre sono stati gli assessori al ramo che si sono succe
duti, e ciò, senza che al Consiglio provincia
le siano state fomite adeguate motivazioni di tale anomala situazione;
— l’architetto Zapparata ha ricoperto la ca
rica di dirigente dell’Ufficio tecnico nel Co
mune di Militello Val di Catania prima e di dirigente dell’I.A.C.P. dopo, e ha contempo
raneamente continuato la propria attività pro
fessionale firmando numerosi progetti per ope
re pubbliche localizzate nel territorio della pro
vincia;
— ciò, almeno, si evince da notizie ripor
tate dalla stampa secondo la quale la Crimi- nalpol di Catania avrebbe sequestrato nume
rosi documenti in un magazzino di una dipen
dente del gmppo Graci, tra i quali ci sarebbe stato proprio un progetto redatto dall architet
to Zapparata per la realizzazione a Scordia di “ impianti finalizzati ad ospitare attività spor
tive, culturali e ricreative” per un costo ini
ziale di 23 miliardi in variante al P.d..f.; tale progetto è stato approvato dalla Giunta comu
nale di Scordia prima ancora che la CPC aves
se provveduto a vistare la legittimità della de
libera di incarico;
— contemporaneamente, venivano seque
strati progetti e documenti originali del Co
mune di Militello redatti nel periodo in cui l’architetto Zapparata vi svolgeva funzioni di dirigente dell’Ufficio tecnico comunale;
Resoconti Parlamentari — 17158 — Assemblea Regionale Siciliana
X I Legislatura 339" SEDUTA 28 Febbraio 1996
per sapere se:
— l’architetto Zapparata abbia in affida
mento incarichi di progettazione o di direzio
ne dei lavori pubblici in altri comuni della provincia;
— lo stesso abbia rapporti di collaborazio
ne con le imprese del gruppo Oraci o con gli studi tecnici o singoli professionisti ad es
si collegati;
— l’architetto Zapparata svolga funzioni di consulenza, e quali, per il Banco di Sicilia in provincia di Catania;
— l’insieme delle progettazioni e delle di
rezioni di lavori pubblici, svolti finora conte
stualmente alle funzioni di dipendente pubbli
co dall’architetto Zapparata, siano compatibili con le deleghe assegnategli all’interno della Giunta provinciale di Catania;
— non intenda richiamare il presidente della Giunta provinciale di Catania al rispetto delle norme che impongono il dovere di informare il Consiglio provinciale sulle vicende che in
teressano l’Amministrazione provinciale»
(4027).
GUARNERA - PlRO.
«AH’Assessore per l’agricoltura e le fore
ste, premesso che agli articoli 33, 34 e 35 della legge regionale 5 giugno 1989, numero 11 è stabilito l’aggiomamento delle graduato
rie per la copertura dei posti vacanti da parte di operai a tempo indeterminato;
considerato che le procedure di aggiorna
mento e tutti gli atti conseguenti sono state completate il 31 gennaio 1996;
per sapere;
— quali ragioni impediscano all’Isp)ettora- to regionale delle foreste di procedere alla no mina e all’assunzione dei 28 operai forestali che hanno acquisito il diritto di entrare a far parte dei contingenti degli operai a tempo in
determinato nei nove distretti forestali della provincia di Palermo;
— se non ritenga opportuno un suo urgen
te intervento per rimuovere eventuali ostacoli che hanno fin qui impedito la legittima assun
zione dei lavoratori interessati, nel rispetto del
la legge vigente e dei principi di giustizia so
ciale da cui essa promana;
— se non intenda avviare un’apposita in
dagine per accertare i motivi e le responsabi
lità di questo grave e ingiustificato comporta
mento dell’Amministrazione forestale» (4028).
(L’interrogante chiede lo svolgimento con urgenza).
Parisi. PRESIDENTE. Le interrogazioni ora annun
ziate saranno iscritte all’ordine del giorno per essere svolte al loro turno.
Invito il deputato segretario a dare lettura delle interrogazioni con richiesta di risposta scritta presentata.
PLUMARI, segretario:
«Al Presidente della Regione e all’Assesso
re per i lavori pubblici, premesso che;
— un fabbricato sito in Calatabiano, di pro
prietà della ditta “ Napoli-Zanella” , oggetto di sanatoria edilizia e per il quale è stata rila
sciata la relativa concessione, è stato realizza
to, per quel che riguarda la struttura origina
ria, in totale difformità dal progetto origina
rio dalla stessa ditta (nella relativa cartografia si prevedevano due elevazioni fuori terra ed un seminterrato; in realtà, subito dopo aver ottenuto il nulla osta della commissione, sono state realizzate tre elevazioni fuori terra con relativo incremento della volumetria rispietto alla massima cubatura prevista dalla normati
va dell’epoca);
— il fabbricato in oggetto è stato realizza
to in evidente regime di lottizzazione abusiva (terreno distinto nel piano regolatore con la particella 177);
per sapere:
— pier quali ragioni di ordine formale e sostanziale l’U.T.C. non abbia ritenuto di
XI Legislatura 339® SEDUTA 28 Febbraio 1996
dover revocare la concessione edilizia alla ditta in oggetto, disponendo la demolizione o la re
quisizione deU’immobile come per legge, in quanto il fabbricato non è in condizioni di sa
nabilità ai sensi della legge regionale numero 37 del 1985;
— se non sia opportuno avviare un’imme
diata azione ispettiva presso gli uffici compe
tenti del Comune di Calatabiano, tenuto con
to che il sindaco è il custode giudiziario della sua stessa proprietà, venendosi quindi a tro
vare nell’anomala condizione di controllore- controllato, e tenuto conto che si ravvisa una speciosa incompatibilità ravvisabile nelle con
dizioni di cui all’articolo 10 della legge na
zionale numero 172 del 1990, recepita dalla legge regionale numero 48 del 1991» (4016).
Strano.
«Al Presidente della Regione e all’Assesso
re per la sanità, per sapere se:
— nella prima fase di organizzazione del
l’Azienda USL numero 6 di Palermo, siano state impartite direttive e, successivamente, operati controlli in relazione alle scelte ed al
le nomine dei responsàbili dei N.O.D. ed al
l’attribuzione o mantenimento dei moduli al personale sanitario dipendente;
— risponda a verità che molte nomine sa
rebbero state effettuate senza una compilazio
ne preventiva di graduatorie degli aventi di
ritto per titoli ed anzianità (come previsto dal DPR numero 384 del 1990 e deH’articolo 15 della legge numero 502 del 1992) mortifican
do COSI professionalità ed esperienze;
— i motivi per i quali l’Ufficio Personale deU’Azienda non abbia ancora predisposto le graduatorie, compito non immane, considera
to che essere dovrebbero riguardare solo i me
dici degli ex servizi territoriali quali la medi
cina di base e l’igiene pubblica;
— risponda a verità che, nonostante speci
fica circolare assessoriale dell’aprile 1995, al
cuni capiservizio d’igiene della Sicilia mostre
rebbero di considerare il Laboratorio d’igiene e profilassi come ufficio da loro dipendente quando le funzioni dell’ex Medico provinciale.
dopo l’istituzione dell’Azienda, sono passate al capo settore di igiene e non già ai capi
servizio, anche se provinciali;
— risponda a verità che il reparto medico del LIP di Palermo, esempio più unico che raro a livello nazionale, sarebbe privo di di
rettore già dal 1° gennaio 1983 e che da tale data sarebbe stato diretto da un coadiutore sa
nitario senza alcuna nomina ufficiale, anche se il reparto, con atto deliberativo dell’agosto
’95, è stato individuato come modulo e avreb
be dovuto, pertanto, essere guidato da un re
sponsabile;
— le nomine “ temporanee” effettuate dal
l’Azienda USL numero 6 non determinino in linea di fatto e di diritto riconoscimenti im
mediati e/o futuri di mansioni superiori con pesante pregiudizio per quegli operatori sani
tari aventi maggiori titoli e diritti;
— il Governo della Regione non ritenga doveroso attivarsi, con specifica ispezione, per l’accertamento di irregolarità, anomalie o il
legalità in relazione alla mancata formulazio
ne di graduatorie tra i sanitari aventi titolo a rivestire posti di responsabilità N.O.D. nel
l’Azienda USL numero 6 di Palermo;
— il Governo della Regione non ritenga di dover intervenire in tempi reali di fronte ad eventuali attribuzioni illegittime di moduli presso la citata Azienda;
— il Governo della Regione non creda do
veroso intervenire presso il direttore generale dell’Azienda numero 6 perché provveda a no
minare il dirigente del modulo del reparto me
dico del LIP, verificando, contestualmente, tutti gli eventuali abusi riconducibili a responsabi
lità dei dirigenti aziendali» (4017). (L’interro
gante chiede risposta con urgenza).
Cristaldi.
«All’Assessore per i lavori pubblici, consi
derato che il Duomo di Agrigento necessita di urgenti opere di consolidamento, indispen
sabili per la conservazione del monumento di alto valore storico-culturale;
Resoco/ni, f. 2275
(500)
Resoconti Parlamentari 17160 Assemblea Regionale Siciliana
XI Legislatura 339“ SEDUTA 28 Febbraio 1996
— per sapere quali provvedimenti urgenti intenda adottare affinché il Duomo non incor
ra in cedimenti della struttura e venga altresì completata l'opera di ristrutturazione dello stes
so» (4019). (L’interrogante chiede risposta con urgenza).
Palillo.
«All’Assessore pier i lavori pubblici, consi
derato che nella chiesa di S. Rosalia è stata interrotta da tempo l’attività di culto;
per sapere quali provvedimenti intenda as
sumere affiché la suddetta chiesa venga ristrut
turata e restituita alla fruizione dei fedeli»
(4020). (L’interrogante chiede risposta scritta con urgenza).
Palillo.
«Al Presidente della Regione e all’Assesso
re per l’agricoltura e le foreste, premesso che;
— nel piano zonale E.S.A. numero 23 (ela
borato nel 1969) è stata prevista la costruzio
ne di una cantina sociale, al fine di promuo
vere lo sviluppo di una delle aree socio- economiche più arretrate della Sicilia, e cioè della zona risultante dalla confluenza di tre province (Callanissetta-Agrigento-Palermo), comprendente i territori dei comuni di "Valle- lunga Pratameno, "Villalba, Mussomeli, Sute- ra, Marianopoli, Resultano, Castellana Sicu- la, Caltavuturo, Valledolmo, Alia, Cammara
ta e San Giovanni Gemini;
— terminata la costruzione della cantina sociale, l’E.S.A., nel 1982, ha concesso la gestione dello stabilimento enologico alla Soc.
coop. a r.l. “ La Cantina sociale del coltiva
tore diretto” con sede in Vallelunga Pratame
no, in base alla convenzione stipulata il 7 set
tembre 1982 (registrata l’8 settembre 1982 al
l’Ufficio del registro di Caltanissetta);
— l’E.S.A. è socio della predetta società cooperativa e pertanto ha il diritto-dovere per statuto di nominare un membro del consiglio di amministrazione, il presidente ed un mem
bro del collegio sindacale e, infine, un mem
bro della commissione consultiva;
— il capitale sociale è composto da nume
ro 358 azioni (per un valore di 214 milioni), delle quali numero 100 sono possedute dal- l’E.S.A. e numero 258 dai soci;
constatato:
— che lo stabilimento enologico (progetta
to e realizzato sotto il dominio del vecchio regime della distillazione) è stato realizzato senza impianti di imbottigliamento, termocon
dizionamento e depurazione;
— che la società cooperativa, nel periodo 1982-1995, con oneri a carico del proprio bi
lancio, ha introdotto notevoli e significative innovazioni (impianto di depurazione, termo
condizionamento, ecc.), determinando un in
cremento del valore originario dello stabili
mento enologico, pari a 1.026 milioni (mille- ventisei) a prezzi costanti dell’anno 1994;
— che, nonostante le predette carenze strut
turali dello stabilimento enologico, la società cooperativa è riuscita a conquistare un seg
mento di mercato costituito da una clientela (consumatori finali e piccoli commercianti) che viene ad acquistare in contanti il vino sfuso presso lo stabilimento enologico, essendo ubi
cato quest’ultimo in una posizione periferica rispetto ai due grandi poli produttivi di vino (quello agrigentino e quello trapanese);
— che l’assessorato regionale Agricoltura e foreste, in data 16 ottobre 1995, ha appro
vato il “ Piano di risanamento” della società cooperativa, che prevede:
a) un mutuo di lire 463 milioni (da con
trarre con l’I.R.C.A.C.) al 4 per cento da estinguersi in non più di quindici annualità po
sticipate (art. 21, legge regionale 23 maggio 1991, numero 32) per l’estinzione delle espo
sizioni bancarie;
b) un contributo del 75 per cento sul va
lore dell’impianto di imbottigliamento (del qua
le la cantina sociale è sfornita sin dalle origini);
— che la società cooperativa partecipa al
“ Progetto Leader II” presentato dai comuni della zona settentrionale della provincia di Cal
tanissetta all’Unione europea;
XI Legislatura 339* SEDUTA 28 Febbraio 1996
ì — che il territorio di Vallelunga Pratame- ' no e comuni limitrofi rientra in ben due pro
getti per il riconoscimento di zona di vino i D.O.C.;
rilevato;
— che l’E.S.A ., per il raggiungimento dei fini istituzionali, ha realizzato nel 1982 la co-
’ struzione della cantina sociale programmata nel
“ Piano zonale E.S.A. numero 23” , al fine di elevare i redditi del settore agricolo della
; zona collinare della provincia di Caltanissetta;
i — che nel “ Programma triennale opere
I
pubbliche 1989-1991” dell’E.S.A. (art. 3, leg- ' ge regionale 29 aprile 1985, numero 21) sono previsti interventi specifici (imbottigliamen
to, oleifìcio e silos grano) miranti alla valo
rizzazione di risorse specifiche del territorio;
— che gli interventi realizzati (cantina so
ciale) e programmati dall’E.S.A. costituisco
no una chiara forma di redistribuzione di ric
chezza, e principalmente di capacità produtti
va, con movimenti che vanno dal prelievo tri
butario alla formazione di più avanzati pro
cessi produttivi di efficienza a favore dei col
tivatori manuali della terra;
— che la società cooperativa non può dare garanzie per il mutuo I.R.C.A.C., perché non è proprietaria della cantina sociale, pur aven
do contribuito ad aumentare il valore di oltre un miliardo (paradossalmente la Regione sici
liana, proprietaria di un bene economico pro
duttivo, elargisce al settore vitivinicolo age
volazioni varie, delle quali possono beneficia
re tutte le cantine sociali siciliane, tranne quelle di proprietà della stessa Regione siciliana;
— che finora le finalità di sviluppo della società cooperativa sono state annullate:
a) daH’incompletezza originaria dello sta
bilimento enologico, in quanto mancante del reparto imbottigliamento;
b) dairimpossibilità di dare garanzie alle nuove figure di soci previste dalla più recente legislazione nazionale per eliminare la bassa capitalizzazione delle cooperative: soci finan
ziatori e soci sovventori; (già esiste un socio
che ha sottoscritto azioni per un valore di 62 (sessantadue) milioni superiore a quello di 60 (sessanta) milioni dell’E.S.A.;
— che il trasferimento (richiesto all’E.S.A.
in data 25 gennaio 1995 dalla società coope
rativa e anche dal voto favorevole della deli
berazione numero 29 del 30 marzo 1995 del Consiglio comunale di Vallelunga Pratameno) della cantina sociale dall’E.S.A. alla società cooperativa:
a) non diminuisce il potere di controllo del- l’E.S.A. sulla società cooperativa, in quanto l’E.S.A., per l’attuale statuto, ha sempre il diritto-dovere di nominare propri rappresen
tanti presso gli organi sociali della società coo
perativa;
b) non costituisce un ingiusto e/o illecito arricchimento a favore dei privati, in quanto come è noto nel caso di liquidazione della so
cietà cooperativa, il patrimonio residuo viene devoluto ai “ fondi mutualistici” (comma 5, articolo 11 della legge 31 gennaio 1992, nu
mero 59);
c) non costituisce un danno al patrimonio della Regione siciliana, in quanto se la canti
na sociale (bene economico strumentale) non è puntualmente rinnovata mediante significati
ve “ innovazioni” , il suo valore tenderà velo
cemente a scendere verso lo zero;
per sapere se intenda:
— far conferire in proprietà alla predetta società cooperativa l’immobile (e relativa at
trezzatura) della predetta cantina sociale, sot
toscrivendo l’E.S.A. quote sociali per il valo
re che sarà rappresentato dall’intero immobile conferito;
— far concedere fidejussione dall’E.S.A.
airi.R .C .A .C . per un valore di 463 milioni, pari al mutuo previsto dal “ Piano di risana
mento” approvato dall’assessorato regionale Agricoltura e foreste in data 16 ottobre 1995»
(4021).
Di Martino.
«Al Presidente della Regione, all’Assessore per i lavori pubblici e all’Assessore per il ter
ritorio e l’ambiente, premesso che:
Resoconti Parlamentari — 17162 Assemblea Regionale Siciliana
X! Legislatura 339“ SEDUTA 28 Febbraio 1996
— in località Vampolieri di Acicastello si sono registrati allarmanti eventi franosi testi
moniati da ampie lesioni a strutture edilizie e viarie;
— tale situazione presenta profili di parti
colare gravità e pericolosità per gli immobili ricadenti nel territorio e dunque anche per la popolazione residente;
per sapere quali interventi intendano p>orre in essere per limitare i danni, ridurre le con
dizioni di pericolo ed avviare un’appropriata azione di bonifica e di prevenzione» (4023).
(L’interrogante chiede risposta con urgenza).
Fleres.
«Al Presidente della Regione e all’Assesso
re per il lavoro, la previdenza sociale, la for
mazione professionale e l’emigrazione, premes
so che la Regione gestisce e controlla l’attivi
tà del CIAPI di Palermo nominandone gli or
gani di gestione e controllo ed assicurando le risorse finanziarie necessarie per l’attività del Centro in base alla legge regionale numero 25 del 1976 ed ai piani annuali ex legge re
gionale numero 24 del 1976;
per sapere:
— se risponda a verità che il CIAPI di Palermo abbia aperto uno “ sportello” presso l’Unione Europea ed, in caso affermativo, in che modo tale iniziativa sia in linea con i fini istituzionali del Centro e se essa non rappre
senti un inutile e costoso duplicato di struttu
re proprie della Regione specificatamente de
stinate a curare i rapporti extraregionali;
— se risponda al vero che per consentire il funzionamento di detto sportello, il CIAPI avrebbe proceduto all’assunzione di nove uni
tà inquadrate nella carriera di concetto;
— se la variazione dell’organico del Cen
tro, attuata con tale nuovo personale, abbia ricevuto il preventivo parere della Commis
sione legislativa competente;
— se risponda a verità che tale personale non sarebbe stato assunto secondo le procedure
previste dallo stesso statuto del Centro, che, per le categorie di concetto, disporrebbe l’as
sunzione mediante concorso per titoli ed esami;
— con quali modalità sia stata data la do
vuta pubblicità al relativo bando di concorso;
— se il citato personale sia stato assunto o meno in un’unica soluzione;
— se il citato nuovo personale, prima del
l’assunzione, abbia avuto rapporti diversi con il CIAPI;
— per quale motivo delle assunzioni non siano state tempestivamente informate né le organizzazioni sindacali né i lavoratori del CIAPI, in violazione deH’articolo 16, lettera b), dello statuto del Centro;
— quali siano i problemi insorti che ab
biano impedito l’espletamento del concorso bandito da oltre un anno per la copertura del posto di direttore del Centro, ormai vacante da quasi quattro anni;
— se, sulla delicata e complessa vicenda, il Governo della Regione, con un’apposita e minuziosa ispezione, non ritenga di dover in
tervenire per accertare la reale portata dei fatti e tutte le responsabilità eventualmente connes
se, ripristinando, nei tempi più brevi possibi
li, gli organi ordinari di gestione del CIAPI e riaffermandovi concretamente i principi del
la legalità e della trasparenza» (4026). (Gli interroganti chiedono risposta scritta con urgenza).
Cristaldi - Briguglio - Grana
ta Ben edetto - Str a n o - VIRGA.
«All’Assessore per la sanità, premesso che con il comma 14 dell’articolo 55 della legge regionale numero 30 del 1993 è stata disposta la soppressione delle equipes pluridi- sciplinari previste dall’allegato all’articolo 1 della legge regionale numero 16 del 1986 che ha approvato il piano triennale per i portatori di handicap;
— con decreto assessoriale 28 aprile 1995 è stato previsto che “ nelle more dell’adozio
ne del piano sanitario regionale il personale
XI Legislatura 339" SEDUTA 28 Febbraio 1996
medico delle disciolte equipes pluridisciplina- ri può essere inquadrato, previa opzione, nel
le aziende ospedaliere o nei presidi ospedalie
ri. L’assegnazione definitiva verrà effettuata in conformità alle scelte che verranno adotta
te con il piano sanitario regionale” ;
— alcune aziende unità sanitarie locali han
no già provveduto ai predetti inquadramenti e fra queste le aziende UU.SS.LL. di Agri
gento e di Catania;
— per sapere:
— se sia a conoscenza del fatto che tredi
ci medici che componevano le disciolte equi
pes pluridisciplinari della provincia di Paler
mo hanno esercitato per tempo l’opzione pre
vista dal citato decreto assessoriale;
— se sia a conoscenza del fatto che, cio
nonostante, l’Azienda USL numero 6 non ha tuttavia provveduto agli inquadramenti previsti;
— se ritenga principio di buona ammini
strazione mantenere in funzioni marginali me
dici specialisti che potrebbero essere più in
tensamente utilizzati (come peraltro dagli stessi richiesto) presso le aziende e i presidi ospe
dalieri;
— se tale incomprensibile comportamento possa essere messo in relazione con la deci
sione che sembra sia stata adottata dai vertici deirUSL numero 6 di procedere all’assuzione di personale cosiddetto “ ottomestralista” per la copertura temporanea dei posti che potreb
bero essere agevolmente coperti in modo de
finitivo dagli specialisti delle disciolte equipes pluridisciplinari e se tutto ciò non possa con
figurarsi come un’operazione clientelare oltre
ché poter costituire danno erariale;
— quali interventi intenda disporre affin
ché l’USL numero 6 provveda al più presto ai richiesti inquadramenti (4029). (L’interro
gante chiede risposta con urgenza).
PIRO.
PRESIDENTE. Invito il deputato segretario a dare lettura delle interpellanze presentate.
PLUMARI, segretario:
«All’Assessore per l’agricoltura e le fore
ste, venuto a conoscenza che nel decreto mi
nisteriale in corso di pubblicazione, con il qua
le si riconosce resistenza di eccezionale cala
mità o avversità atmosferica in Sicilia ed in particolare nella provincia di Catania, per la siccità verificatasi dall’l gennaio 1995 all’l luglio 1995, viene escluso il territorio del co
mune di Mineo;
considerato:
— che in data 18 aprile 1995, con proto
collo numero 4097 del suddetto Comune, ve
nivano segnalati i danni da avversità atmosfe
riche (siccità) alle colture agricole di quel ter
ritorio all’assessorato regionale Agricoltura e agli altri uffici provinciali territoriali compe
tenti, ed altre segnalazioni per la persistente siccità e sbalzi atnosferici venivano segnalati agli uffici competenti in data 29 maggio 1995, con protocollo 5717; 30 giugno 1995, con pro
tocollo 7120;
— che comuni limitrofi al vasto territorio di Mineo, quali Caltagirone, Ramacca, Mira
bella Imbaccari e Aidone sono stati inclusi nel decreto sopraindicato;
per conoscere quali urgenti iniziative si in
tendano assumere per ovviare alla discrimina
zione segnalata ai danni degli agricoltori e di tutta la comunità di Mineo» (621);
Maccarrone.
«Al Presidente della Regione, all’Assessore alla Presidenza e all’Assessore per i lavori pubblici, considerato che da lungo tempo i di
rigenti dell’Ente acquedotti siciliani (EAS) ope
rano in una situazione di gravissima difficol
tà, dovuta alla riduzione dell’organico del 55 per cento, a fronte di un’enorme risorsa di acqua da distribuire alla popolazioni siciliane;
rilevato che le difficoltà di natura ambien
tale e strutturale non consentono agli operato
ri del settore di lavorare in maniera corretta, responsabile e puntuale;
Rc’so cuh ù P a rìa m e n la ri 17164 Assemblea Regionale Siciliana
XI Legislatura 339“ SEDUTA 28 Febbraio 1996
ricordato che è doveroso nei confronti dei cittadini sbloccare la crisi economico- gestionale-finanziaria dell’EAS che gestisce le acque a servizio dell’intera Regione;
considerato, altresì, che lo stato di crisi e il tracollo dell’Ente produce come prima con
seguenza il blocco dell’erogazione idrica ai co
muni serviti;
per conoscere come intendano risolvere il problema della carenza di personale dell’EAS»
(622).
Palillo - Granata Luigi. PRESIDENTE. Trascorsi tre giorni dall’o
dierno annunzio che il Governo abbia dichia
rato di respingere le interpellanze, o abbia fatto conoscere il giorno in cui intende trattarle, le interpellanze stesse saranno iscritte all’or
dine del giorno per essere al loro turno.
Avverto, ai sensi dell’articolo 127, comma nono, del Regolamento interno che nel corso della seduta potrà procedersi a votazioni me
diante sistema elettronico.
Discussione del disegno di legge; «Riprodu
zione ed utilizzazione di somme per l’e
sercizio finanziario 1996» (1204/A).
PRESIDENTE. Si passa al secondo punto dell’ordine del giorno: Discussione di disegni di legge.
Così come stabilito si procede alla discus
sione del disegno di legge: «Riproduzione ed utilizzazione di somme per l’esercizio finan
ziario 1996» (1204/A), essendo in corso per il disegno di legge iscritto al numero 1 «Nuo
ve norme per l’elezione dell’Assemblea regio
nale siciliana. Modifica delle norme concer
nenti le elezioni per i consigli provinciali, co
munali e di quartiere» un ulteriore approfon
dimento da parte della Commissione di merito.
Invito i componenti della Commissione Bi
lancio a prendere posto a! banco delle com
missioni.
Ha facoltà di parlare l’onorevole Purpura per svolgere la relazione.
PURPURA, presidente della Commissione e relatore. Signor Presidente, onorevoli colleghi, mi rimetterei al testo della relazione scritta, se
essa dicesse qualche cosa; poiché, in realtà, non dice nulla, sono costretto a prendere la parola.
Il disegno di legge in esame si propone es
senzialmente la riproduzione di sp^ese autoriz
zate a carico del bilancio della Regione per l’anno 1995 e non utilizzate per mancanza di impegni, i cosiddetti impegni globali, nonché spese di anni precedenti i cui provvedimenti di impegno non hanno ottenuto il visto di ese
cutività da parte della Corte dei conti per man
cata individuazione dei creditori negli eser
cizi in esame. Tale individuazione è av
venuta successivamente, con conseguente con
trazione e assunzione di obbligazione nei con
fronti dei terzi; obbligazioni che debbono es
sere onorate. Da qui la necessità di reiscrivere le somme.
L’ammontare delle somme da riprodurre è di oltre 173 miliardi ed interessa la maggior parte delle rubriche del bilancio della Regione e non comporta maggiori spese a carico dei fondi globali, in quanto la copertura finanzia
ria è assicurata dalTavanzo finanziario del 1995 che si andrà a determinare con il relativo ren
diconto.
Va sottolineato, a mio avviso, che tra le spe
se da riprodurre nel corrente anno alcune so
no state autorizzate con leggi varate dall’As
semblea nell’anno 1995, per cui la riproduzio
ne è finalizzata per non qualificare interventi relativi alla legge regionale numero 23 del 1995: «Norme per i consorzi fidi di garanzia collettive tra piccole e medie imprese», non
ché norme interpretative e di modifica delle leggi regionali numero 36, numero 15, nume
ro 23 e della legge regionale numero 67;
«Provvidenze per i danni verificatisi in alcuni comuni della Sicilia a causa degli eventi allu
vionali e sismici».
Nel disegno di legge viene inoltre previsto il differimento al 1996 di spese relative al li
mite di impegno o discendenti dalla leggi di settore (la legge 27 relativa al credito agrario, la legge 25, articolo 121 concernente il recu
pero edilizio dei centri storici), che non sono state utilizzate nei rispettivi esercizi in quanto le obbligazioni non sono state definite nel ri
spetto della legge di contabilità regionale, in particolare deirarticolo 11 della legge 47.
XI Legislatura 339“ SEDUTA 28 Febbraio 1996
Con il disegno di legge si autorizza infine la spesa di lire 1500 milioni per l’incremento del fondo di solidarietà in favore delle vitti-
di richieste estorsive.
me
PRESIDENTE. È aperta la discussione ge
nerale.
Non avendo alcun deputato chiesto di par
lare, dichiaro chiusa la discussione generale e pongo in votazione il passaggio aU’esame degli articoli.
Chi è favorevole resti seduto; chi è contra
rio si alzi.
(È approvato)
Invito il deputato segretario a dare lettura deU’anicolo 1.
PLUMARI, segretario:
«Articolo 1
Riproduzione e utilizzazione di somme
1. In attesa del riordino del sistema di controllo interno degli atti della Regione, pos
sono essere riprodotte — a norma degli arti
coli 7 e 8 della legge 5 agosto 1978, n. 468 e dell’articolo 12 della legge regionale 8 lu
glio 1977, n. 47 e successive modifiche ed integrazioni, purché esistenti nella situazione patrimoniale della Regione, alla data di entra
ta in vigore della presente legge — le somme relative ad obbligazioni assunte entro il 31 di
cembre 1994, afferenti gli esercizi finanziari del triennio precedente.
2. Gli impegni assunti dall’Amministrazio
ne regionale nell’esercizio finanziario 1993 in difformità al disposto di cui al secondo com
ma del l’articolo 11 della legge regionale 8 lu
glio 1977, numero 47, possono essere ritirati
— entro e non oltre il 31 marzo 1996 — pur
ché esistenti nella situazione finanziaria della Regione; le relative somme sono reiscritte nel bilancio della Regione per l’esercizio finan
ziario 1996 e riassegnate ai rispettivi capitoli di provenienza con provvedimento deU’asses- sorato regionale del bilancio e delle finanze ed utilizzate per le medesime finalità e con le stesse modalità ed a favore dei medesimi
soggetti beneficiari già individuati con prov
vedimenti formali, derivanti dagli atti di im
pegno di cui al presente comma.
3. Le somme eliminate ai sensi del comma 2 interessano il risultato del rendiconto gene
rale della Regione relativo all’esercizio finan
ziario 1995 e formano oggetto di apposito elen
co da allegare allo stesso».
PRESIDENTE. Lo pongo in votazione.
Chi è favorevole resti seduto; chi è contra
rio si alzi.
(E approvato)
PRESIDENTE. Invito il deputato segretario a dare lettura dell’articolo 2.
PLUMARI, segretario:
«Articolo 2 Reiscrizione di somme
1. Le somme non impegnate alla chiusura dell’esercizio finanziario 1995 a valere sugli stanziamenti dei seguenti capitoli: 10513,
10519, 10523, 10528, 50377, 50491 (Presi
denza); 37952, 37971, 37976, 38054, 38078, 38357, 38360, 38454, 78101, 78124 (Beni cul
turali ed ambientali e pubblica istruzione);
55690, 55691, 56488 (Agricoltura e foreste);
19033 (Enti locali); 21262 (Bilancio e finan
ze); 29903, 29904. 29905, 29906, 29907, 29908, 29909, 70471 (Lavori pubblici); 64996, 64997, 64998, 64999, 65000, 65001 (Indu
stria); 33007, 34102 (Lavoro, previdenza so
ciale, formazione professionale ed emigrazio
ne); 86203 (Territorio ed ambiente) e 87103, 87105, 87106, 87521 (Turismo) possono es
sere reiscritte neU’esercizio finanziario 1996 su richiesta delle amministrazioni competenti da prodursi entro e non oltre il 31 marzo e riassegnate ai medesimi capitoli di provenien
za con provvedimento dell’assessorato regio
nale del bilancio e delle finanze.
2. Le economie realizzate alla chiusura del
l’esercizio finanziario 1995 sui capitoli 10302, 18002, 20002, 24003, 28003, 32002, 35002, 36002 , 4l0O4, 47002 sono reiscritte nell’eser-