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Risultati dello studio effettuato da App Promo

Fonte: AppPromo (2012) “Wake Up Call – If You Spend It, They Will Come”

Lo studio dimostra come l’attuale pletora di applicazioni presenti sul mercato abbia predisposto le basi per una serrata concorrenza, che porta il mercato verso un’evidente saturazione. All’interno di questa situazione, per guadagnare popolarità e ricavi derivanti dalla vendita di applicazioni, non è più sufficiente sviluppare un buon software.

Se lo scopo è quello di ricavare direttamente dalle applicazioni è necessario avere alle spalle una struttura appositamente dedicata la quale sia in grado di progettare un business plan, investire nel marketing, pubblicizzare all’interno di social network e pagine web, costruire una storia ed un sistema attorno all’applicazione in grado di inserire l’utente in un contesto leggero, divertente e ben caratterizzato. È necessario inoltre seguire lo sviluppo della propria applicazione con update volti a migliorarne capacità e prestazioni in modo tale da migliorare progressivamente la propria posizione.

sellers dedichino 30’000$ solamente per il marketing del prodotto, ma questa cifra, può variare molto da caso a caso. Una volta guadagnata popolarità mediante una specifica applicazione, è possibile che le seguenti guadagnino dalla luce riflessa del parco titoli proposto.

Per fornire un paragone, l’attuale situazione presente nel mercato delle applicazioni è paragonabile al contesto che caratterizza piattaforma YouTube: il caricamento di un video da parte di un amatore, o un utente medio nel sistema YouTube, difficilmente permetterà di raggiungere elevate visualizzazioni e apprezzamenti. Esistono relativamente pochi video in grado di raggiungere milioni di visualizzazioni, e questi, sono il frutto di idee originali, o fanno parte di una serie di videoblog in grado di interessare l’utente per un lungo periodo di tempo grazie ad una storia, o una continuità. Ciò che accomuna YouTube ed i Marketplace digitali di applicazioni, è la configurazione Long Tail, (coda lunga) che vede pochi video o applicazioni, guadagnare molta popolarità, mentre la maggior parte dei concorrenti si stabilizza su minimi standard di download o visualizzazioni.

4.4.4 - UTILIZZO DELL’APP STORE PER GUADAGNI INDIRETTI

I dati raccolti nello studio nel paragrafo precedente descrivono l’approccio delle realtà interessate al ricavo diretto dalla vendita delle applicazioni. I modi per interagire con un App Store sono però molteplici e non prevedono solamente un guadagno diretto. Sono molte infatti le aziende che, attraverso il servizio fornito dall’App Store, facilitano il contatto con il cliente presentando, molto spesso sotto forma gratuita, il proprio servizio in formato di applicazione. Alcuni esempi sono: Postepay, Telepass, IKEA, Trenitalia, Tutto Città, Pagine Bianche, IlMeteo, Ca’ Foscari. I servizi forniti attraverso l’applicazione dedicata agevolano il contatto con i clienti e sono in grado di elevare la concezione dell’azienda da parte degli utenti. Tale effetto è paragonabile al prestigio che dava, fino a qualche anno fa, il possesso di un sito internet aziendale dove caricare le proprie informazioni, prodotti, e dialogare attivamente con il cliente.

4.5

-C

ONCLUSIONI

Le strategie aggressive di innovazione tecnologica attuate da Apple e Google nel mercato degli smartphone hanno determinato una vera e propria ridefinizione dei confini del settore e delle sue logiche di funzionamento.

All’interno delle piattaforme che si sono venute a creare agisce un ecosistema di attori, quali Platform Sponsor, Platform Provider, Sviluppatori ed Utenti, che sostiene la struttura della piattaforma attraverso un delicato equilibrio di forze. La cattura del valore economico, per le aziende responsabili del funzionamento della piattaforma, deriva da scelte tattiche che hanno guidato il processo di ideazione dell’intero ecosistema virtuale. Attualmente, a seguito delle appropriate scelte eseguite a livello di pianificazione, le principali aziende in grado di beneficiare in maniera più evidente dal mercato degli smartphone sono Apple e Samsung. La prima, grazie agli alti margini ricavabili dalla vendita dei propri dispositivi, posizionati esclusivamente al top di gamma. La seconda, deve il suo successo ad una strategia di vendita che le ha permesso di posizionarsi su categorie di smartphone estremamente diversificate, garantendo così agli utenti una scelta all’interno di una vasta gamma di prodotti.

Il nostro studio non ha però evidenziato alcun motivo che lasci supporre che la situazione attuale rimanga inalterata nel tempo. Abbiamo appena percorso la parte più dinamica della curva di diffusione degli smartphone. Ora ci apprestiamo ad andare in contro ad una fase in cui saranno unicamente piccole innovazioni incrementali a caratterizzare i nuovi prodotti. L’entrata di nuovi attori o il realizzarsi di determinate azioni da parte delle aziende già inserite nel mercato saranno molto probabilmente in grado di apportare significativi cambiamenti all’attuale situazione.

In particolare ritengo che vi sia un’azienda capace di attuare questo ipotetico ma verosimile mutamento. Questa è Google che, grazie a partnership con Samsung ed acquisizioni di realtà come Motorola, si è dotata degli strumenti necessari per prevalere nel mercato degli smartphone a livello di hardware, software, e di ecosistema retrostante. Anche il binomio Microsoft-Nokia ha le caratteristiche necessarie per ampliare notevolmente la sua dimensione nel mercato. Grazie alla complementarietà che il sistema Windows avrà con la controparte Windows 8 per tablet-pc e computer, sarà

possibile beneficiare dell’unione nell’ecosistema Microsoft presente in questi diversi prodotti.

Sarà infine interessante osservare l’evolversi del più recente mercato di tablet pc e mini tablet pc, che soddisfa le esigenze dei consumatori posizionandosi a metà strada tra i già affermati settori smartphone e notebook. In particolare, si potrà analizzare se e quanto l’entrata di nuovi potenziali attori potrà influenzare l’evoluzione di questo mercato.