6.3 D IFFERENZE TRA CULTIVAR IN TERMINI DI RESISTENZA PERCEPITA AL TAGLIO
6.3.3 Risultati e discussioni
L‟indagine è stata eseguita in 7 cantieri di potatura manuale differenti per tipologia di vitigno e forma di allevamento, ubicati nella Sicilia Orientale, per un totale di 30 addetti alla potatura e 12 ore di rilevamento (Tab. 6.3.1).
Tab. 6.3.1 – Cantieri osservati per la valutazione dell‟indice OCRA Cantiere Vitigno Anno di
impianto Tipo di allevamento Sesto d‟impianto [m] Numero potatori Attrezzo 1 Nerello mascalese 2003 Alberello 0,80 x 1,10 3 Forbice 2 Nerello mascalese 1950 Alberello 1,10 x 1,20 3 Forbice 3 Nerello
mascalese 1984 speronato Cordone 1,20 x 2,10 10
Cesoia manico lungo 4 Nero d‟Avola 2000 Cordone speronato 1,00 x 2,20 6 Forbice 5 Nerello cappuccio 1997 Cordone speronato 0,90 x 2,00 2 Forbice 6 Chardonnay 2003 Guyot 0,90 x 2,00 2 Forbice 7 Merlot 2004 Guyot 0,80 x 1,80 4 Forbice +
seghetto
Dalle osservazioni in campo e dall‟esame delle riprese si evince che il taglio dei sarmenti eseguito con forbici o cesoie è caratterizzato da un lavoro continuo e a frequenza non ridotta, l‟incremento del ritmo di taglio è favorito dalla capacità dell‟operatore di individuare velocemente il tralcio da tagliare, dalla bassa resistenza al taglio dei sarmenti e dalla scarsa presenza di ostacoli tra potatore e pianta. Dai questionari, emerge che gli operatori, nel periodo della potatura, accusano dolori alla spalla e alla mano dell‟arto che esegue il taglio. I fastidi sono accusati sia nei primi minuti di lavoro che a riposo, diverse ore dopo il termine del turno lavorativo.
II-ATTIVITÀ SPERIMENTALI CAPITOLO 6.3
Modalità di potatura
Le osservazioni di campo rendono evidenti i movimenti e le posture assunte dai potatori, diverse in funzione della tipologia di allevamento e potatura (fig. 6.3.2).
In tutte le modalità di potatura l‟operatore è costretto dalla quota di lavoro (impalcatura bassa) ad intervenire con la schiena flessa.
Alberello Guyot
Cordone speronato Cordone speronato Fig. 6.3..2 – Modalità di potatura rilevate
Nella potatura dell’alberello l‟addetto esegue la potatura manuale con forbici tradizionali e insieme alla potatura svolge anche l‟operazione di stralciatura. La forbice viene mantenuta con una presa di tipo pinch, caratterizzata dall‟opposizione tra il pollice e le altre dita della mano. La mano sinistra trattiene la vegetazione con un grip ampio che richiede uno sforzo leggero.
II-ATTIVITÀ SPERIMENTALI CAPITOLO 6.3 Nella potatura del guyot l‟operatore impugna la forbice con la mano destra, raggiunge la vegetazione distendendo il braccio, effettua il taglio, trattenendo il tralcio con la sinistra. Terminata la potatura del “capo di frutto” l‟operatore si avvale di un seghetto per tagliare lo sperone residuo. La forbice viene mantenuta con una presa di tipo pinch. Il seghetto richiede, invece, una presa tipo power grip.
Nella potatura del cordone speronato l‟operatore impugna la forbice con la mano destra, raggiunge la vegetazione distendendo il braccio, effettua il taglio. In base alla consistenza del legno esegue il taglio con la sola mano destra (Nero d‟Avola) o avvalendosi di entrambe le mani (Nerello cappuccio). La forbice viene mantenuta con una presa di tipo pinch. Nel caso della potatura con cesoia a manico lungo l‟operatore impiega entrambe le mani per impugnare la cesoia ed effettuare il taglio.
Valutazione della forza tramite giudizi dei potatori
I risultati dell‟indagine attraverso i questionari hanno consentito di ordinare lo sforzo percepito dai lavoratori discriminando tra le diverse cultivar (Tab. 6.3.2).
Tab. 6.3.2 - Punteggio in scala di Borg per ciascuna classe di giudizio espresso
Cultivar Valore Borg Giudizio potatori
Nerello cappuccio 3.5 moderato
Nero d’Avola 2.5 leggero-moderato
Chardonnay 2 leggero
Merlot 2 leggero
Nerello mascalese 2 leggero
È qui il caso di sottolineare che la cultivar Nerello cappuccio (fig. 6.3.3) è nota per richiedere i maggiori sforzi durante i tagli di potatura, al pari dei vitigni Cabernet sauvignon e Cabernet franc, non ricompresi in questa indagine. Questa circostanza può essere interpretata come una conferma indiretta della correttezza del giudizio espresso dal panel di operatori.
II-ATTIVITÀ SPERIMENTALI CAPITOLO 6.3
Confronto con valori strumentali
Come si può desumere dai valori riportati nella tabella 6.3.3, i risultati di una sperimentazione parallela condotta con la cesoia sensorizzata, confermano la scala dei giudizi espressi dagli operatori (fig. 6.3.4).
Fig. 6.3.3- Punteggi di Borg relativi alle 5 cultivar Tab. 6.3.3 – Valori della forza
Forza [N]
Min Max Media Dev.St
Nerello cappuccio 8.70 37.50 23.08 14.42
Nero d'Avola 7.00 22.90 14.91 8.01
Chardonnay 7.60 20.10 13.86 6.26
Merlot 3.20 22.80 13.02 9.78
Nerello mascalese 4.20 20.30 12.24 7.94
Fig. 6.3.4. Valori della forza media [N] 0,0 0,5 1,0 1,5 2,0 2,5 3,0 3,5 4,0 13,86 13,02 23,08 12,24 14,91 0 5 10 15 20 25 30 35 40 Fo rza m e d ia [ N]
II-ATTIVITÀ SPERIMENTALI CAPITOLO 6.3
Esposizione al rischio in funzione della cultivar
Dopo aver esaminato attentamente le postazioni di lavoro e scelto i fattori di rischio (forza, postura, stereotipia, complementari, riposo) in relazione al tipo di lavoro sono stati calcolati gli indici di esposizione per ciascun addetto5, da cui sono stati ricavati gli indici medi di esposizione per ciascun cantiere, utilizzando i punteggi di Borg riportati nella tabella 6.3.2.
Come si può apprezzare dai valori assunti dall‟indice OCRA (tab. 6.3.4), il cantiere Nerello cappuccio presenta un indice di esposizione maggiore di 2,5 volte rispetto al cantiere Merlot. Stante che la frequenza delle azioni è 1,3 volte maggiore nel Nerello cappuccio e che lo sforzo registrato (tab. 6.3.3) è superiore di circa 1,8 volte, è legittimo affermare che il maggior valore dell‟indice OCRA registrato nel cantiere Nerello cappuccio sia da addebitarsi principalmente ai valori dello sforzo.
Tab. 6.3.4 – Indici OCRA medi per cantiere di potatura
Cantiere Vitigno Azioni tecniche n./min Ocra Index Rischio
1 Nerello mascalese 49 7.6 Medio
2 Nerello mascalese 44 6.4 Medio
3 Nerello mascalese 49 6.4 Medio
4 Nero d‟Avola 49 7.6 Medio
5 Nerello cappuccio 44 10.7 Elevato
6 Chardonnay 54 7.1 Medio
7 Merlot 33 4.3 Lieve
Indici Ocra con valori soggettivi della forza ricavati dal questionario
Per quanto il Nero d‟Avola presenti azioni tecniche maggiori dell‟11% rispetto al Nerello cappuccio, l‟indice OCRA di questo ultimo è maggiore di 1,4 volte. Essendo pari le altre condizioni di lavoro nei due cantieri, la differenza dell‟indice anche in questo caso è da addebitarsi allo sforzo maggiore di 1,5 volte.
I cantieri 2 e 3 (Nerello mascalese) presentano lo stesso valore dell‟indice OCRA per via di una differenza molto ridotta fra il numero di azioni tecniche (+11%
5 Nell'allegato XXXIII, Titolo IV del T.U., vengono citate le norme tecniche ISO 11228-1, 11228-2,
11228-3 (che rispettivamente indicano come si usano i metodi NIOSH, SNOOK e CIRIELLO ed OCRA). Queste norme permettono di verificare la presenza del rischio, procedere ad una
II-ATTIVITÀ SPERIMENTALI CAPITOLO 6.3 nel cantiere 3). Sempre per la stessa cultivar, si osserva che a parità di azioni tecniche fra i cantieri 1 e 3 l‟indice OCRA cambia sensibilmente; ciò è dovuto principalmente alla postura scorretta assunta dagli operatori nei terreni in forte pendenza che caratterizzano il cantiere 1.