Istruzione e ricerca
Inclusione e coesione
Salute
Infrastrutture per una
mobilità sostenibile
G R e e N I TA Ly R A P P O R TO 2 0 2 1
46 REACT-EU (Recovery Assistance for Cohesion and the Territories of Europe) https://ec.europa.
eu/regional_policy/en/
newsroom/coronavirus-response/react-eu
In particolare, la Missione 2 - per la quale sono stanziati 59,47 miliardi di euro a cui si aggiungono 9,16 miliardi di euro del Fondo Complementare e 1,31 miliardi di euro di React EU46, per un totale di 69,94 miliardi di euro (quasi il 30% dei fondi del PNRR) - si pone l’obiettivo di dare definitivamente impulso alla transizione ecologica,
proseguendo il cammino verso la completa neutralità del bilancio di carbonio e verso uno sviluppo sostenibile, per mitigare le minacce a sistemi naturali e umani.
Le misure di supporto della Missione 2 si sviluppano attraverso quattro Componenti (Figura 10):
1) Un percorso verso la piena sostenibilità ambientale - questo intervento, per il quale sono previsti circa 7 miliardi di euro di stanziamento, mira a mettere in atto in maniera diffusa sistemi di economia Circolare e un miglioramento generale nella gestione dei rifiuti, rafforzando le infrastrutture per la raccolta differenziata, ammodernando o sviluppando nuovi impianti di trattamento rifiuti e sviluppando progetti altamente innovativi per filiere strategiche (apparecchiature elettroniche, carta e cartone, tessile, meccanica).
Parallelamente, viene dato impulso allo sviluppo di soluzioni “smart” per un’agricoltura sostenibile, riducendo l’impatto ambientale tramite supply chain verdi;
2) Raggiungere la decarbonizzazione in tutti i settori - per questo obiettivo sono impiegati 25,36 miliardi di euro destinati all’incremento dell’impiego di energia rinnovabile in tutte le filiere, con un focus di rilievo sulla mobilità sostenibile, adottando in maniera sempre più preminente soluzioni basate sull’idrogeno (in particolare sull’idrogeno verde). Per le filiere produttive viene incentivato lo sviluppo di supply chain competitive, basate sull’utilizzo di fonti rinnovabili, per ridurre la dipendenza dalle importazioni e rafforzare ricerca e sviluppo in questo ambito;
3) Efficienza energetica per un’edilizia sostenibile - con una spesa di 22,24 miliardi, l’obiettivo è quello di incentivare a livello diffuso l’efficientamento energetico e la riqualificazione degli edifici, sia pubblici (con un’attenzione particolare alle scuole) che privati. In questo senso, si farà leva sulle misure già avviate per questo obiettivo, come il Superbonus 110%;
4) Tutela del territorio e delle risorse naturali - la misura, con altri 15,37 miliardi di euro di spesa, si prefigge l’obiettivo di rendere il nostro Paese più resiliente ai cambiamenti climatici. La priorità è garantire la sicurezza del territorio, soprattutto verso i rischi idrogeologici, e la salvaguardia della biodiversità e delle aree verdi e della biodiversità. Si presterà attenzione alla tutela dell’integrità e della sicurezza delle risorse idriche.
Q U A D R O I N T e R N A z I O N A L e C O N T R I B U T I P U B B L I C I P e R L A T R A N S I z I O N e e C O LO G I C A
Figura 10: Componenti della Missione 2 del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, e relativa spesa
(miliardi di euro)
Fonte: PIANO NAzIONALe DI RIPReSA e ReSILIeNzA - Governo
M2.
RIVOLUZIONE VERDE
E TRANSIZIONE ECOLOGICA PNRR (a) React EU (b) Fondo complementare
(c)
Totale (d)=(a)+(b)+(c)
M2C1- AGRICOLTURA SOSTeNIBILe
eD eCONOMIA CIRCOLARe 5,27 0,50 1,20 6,97
M2C2- TRANSIzIONe eNeRGeTICA
e MOBILITA’ SOSTeNIBILe 23,78 0,18 1,40 25,36
M2C3- eFFICIeNzA eNeRGeTICA e RIQUALIFICAzIONe
DeGLI eDIFICI 15,36 0,32 6,56 22,24
M2C4- TUTeLA DeL TeRRITORIO
E DELLA RISORSA IDRICA 15,06 0,31 0,00 15,37
Totale Missione 2 59,47 1,31 9,16 69,94
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47 Annunciato attraverso il decreto 11 giugno 2020.
48 Apertura il 22 settembre 2021. https://www.mise.
gov.it/index.php/it/
incentivi/impresa/tessile-moda-e-accessori 49 Prevista dall’articolo
38-bis del “Decreto Rilancio”.
50 Redatta il 28 luglio 2021, si tratta di un documento che lo stesso ministero definisce “uno strumento dinamico”. Il CITE - istituito con la legge n.
55 del 22 aprile 2021 – dopo la presentazione della proposta di Piano, dovrà attendere i pareri della Conferenza unificata e delle competenti Commissioni parlamentari. Solo dopo questi passaggi, il Piano potrà essere approvato dallo stesso CITE.
Fondi per l’Economia Circolare
A livello nazionale risultano ancora disponibili fondi relativi al bando MISe per progetti di Ricerca e Sviluppo per l’Economia Circolare47, il cui obiettivo è sostenere le attività di ricerca industriale e sviluppo sperimentale di soluzioni innovative per l’utilizzo efficiente delle risorse.
Per l’agevolazione dei progetti sono disponibili:
• 157 milioni di euro per la concessione dei finanziamenti agevolati, a valere sul Fondo rotativo per il sostegno alle imprese e gli investimenti in ricerca (FRI), di cui: 150 milioni destinati ai progetti realizzati sull’intero territorio nazionale;
5 milioni destinati ai progetti realizzati nel territorio della Regione Basilicata, e 2 milioni destinati ai progetti realizzati nel territorio della Regione Piemonte;
• 62,8 milioni di euro per la concessione dei contributi alla spesa, di cui: 40 milioni a valere sul Fondo sviluppo e coesione, destinati per l’80% ai progetti realizzati nelle regioni del Mezzogiorno, e per il 20% a quelli realizzati nelle regioni del Centro-nord; 20 milioni a valere sul Fondo per la crescita sostenibile, destinati ai progetti realizzati sull’intero territorio nazionale; 2 milioni a valere sulle risorse della Regione Basilicata; 800 mila euro a valere sulle risorse della Regione Piemonte, rese disponibili per l’agevolazione di progetti realizzati nel territorio di ciascuna Regione.
Il tema dell’economia circolare è presente anche in un altro bando MISe48 che intende sostenere progetti in favore dell’industria del tessile, della moda e degli accessori. La misura49 è finalizzata a “sostenere l’industria del tessile, della moda e degli accessori, con particolare riguardo alle start-up che investono nel design e nella creazione, nonché allo scopo di promuovere i giovani talenti del settore del tessile, della moda e degli accessori che valorizzano prodotti made in Italy di alto contenuto artistico e creativo” mediante l’erogazione di contributi a fondo perduto. Per accedere alle agevolazioni, le imprese che possono beneficiarne devono presentare progetti di investimento appartenenti alle seguenti tipologie:
• progetti finalizzati alla realizzazione di nuovi elementi di design;
• progetti finalizzati all’introduzione nell’impresa di innovazioni di processo produttivo;
• progetti finalizzati alla realizzazione e all’utilizzo di tessuti innovativi;
• progetti ispirati ai principi dell’economia circolare finalizzati al riciclo di materiali usati o all’utilizzo di tessuti derivanti da fonti rinnovabili;
• progetti finalizzati all’introduzione nell’impresa di innovazioni digitali.
Piano di transizione ecologica
La proposta di Piano di transizione ecologica redatta dal CITe (Comitato interministeriale per la Transizione ecologica)50 affronta argomenti chiave
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dell’economia circolare come la riduzione dei rifiuti, l’ecodesign, l’allungamento della vita dei prodotti, il product as a service, la condivisione. Oltre agli obiettivi generali da raggiungere coerentemente con gli impegni internazionali ed europei - con il limite temporale del 2030 e un orizzonte prospettico al 2050 - sono stati definiti il percorso metodologico e i target da raggiungere.
Focus del Piano per la transizione ecologica resta il raggiungimento della neutralità climatica al 2050 e, di conseguenza, la riduzione del 55% delle emissioni di gas serra al 2030. Un obiettivo richiesto dalla Commissione europea con il pacchetto Fit for 5551, contenente proposte legislative disegnate per permettere il conseguimento degli obiettivi intermedi del Green Deal europeo.
Nel Piano vengono delineati 5 macro-obiettivi, con la priorità della neutralità climatica al 2050:
1) neutralità climatica;
2) azzeramento dell’inquinamento;
3) adattamento ai cambiamenti climatici;
4) ripristino della biodiversità e degli ecosistemi;
5) transizione verso l’economia circolare e la bioeconomia.
All’interno di questa cornice sono otto gli ambiti di intervento previsti, per i quali verranno costituiti appositi gruppi di lavoro: decarbonizzazione, mobilità sostenibile, miglioramento della qualità dell’aria, contrasto al consumo di suolo e al dissesto idrogeologico, miglioramento delle risorse idriche e delle relative infrastrutture, ripristino e rafforzamento della biodiversità, tutela del mare, promozione dell’economia circolare, della bioeconomia e dell’agricoltura sostenibile.
51 https://www.consilium.
europa.eu/en/policies/
eu-plan-for-a-green-transition/