STATISTICA UFFICIALE? Eugenia De Rosa, Francesca Inglese
4. Una road map per una statistica sensibile a orientamenti sessuali e identità di genere plural
La statistica pubblica e gli approcci quantitativi possono giocare un ruolo importante negli studi sulle popolazioni LGBT in Italia. La statistica pubblica può assumere una posizione di rilievo, sia nell’armonizzare e sistematizzare l’informazione diretta e indiretta di cui dispone l’associazionismo LGBT, sia nella produzione di nuova conoscenza. La capacità di condurre indagini a livello nazionale e usufruire di economie di scala pone gli Istituti Nazionali di Statistica in una posizione privilegiata nel fornire un forte impulso alla ricerca sociale sulle disuguaglianze/discriminazioni per orientamento sessuale e identità di genere.
È auspicabile che la statistica pubblica intraprenda un percorso che, oltre alla realizzazione di indagini tematiche sulle popolazioni LGBT in collaborazione con altri enti istituzionali, preveda: l’introduzione di quesiti sull’orientamento sessuale e l’identità di genere in indagini campionarie di dimensioni elevate per stimare e conoscere nel tempo le popolazioni LGBT o nella progettazione di nuove indagini rappresentando una base per la costruzione di campioni efficienti; la progettazione di indicatori per monitorare lo stato di uguaglianza e il rispetto dei diritti umani delle persone LGBT attraverso l’introduzione di quesiti ad hoc in indagini ISTAT esistenti. Il tutto avrebbe un impatto culturale e istituzionale contribuendo a contrastare stereotipi eterosessisti nella ricerca sociale.
Il progetto ISTAT-UNAR costituisce un passaggio importante per arrivare a delle definizioni di orientamento sessuale e identità di genere che siano vicine alle categorie di auto-identificazione delle persone LGBT.
Nel lungo periodo si auspica che l’ISTAT avvii un processo che porti alla raccolta sistematica di dati disaggregati per orientamento sessuale e identità di genere e contribuisca al dibattito internazionale sull’utilità di disporre di definizioni condivise per favorire la comparabilità tra paesi di risultati derivanti da indagini sulle disuguaglianze e discriminazioni. Inoltre la disponibilità di dati disaggregati consentirebbe analisi “intersezionali” dei fenomeni indagati. I generi e le sessualità
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devono essere contemplati dalla statistica pubblica e dalla ricerca sociale e considerati aspetti imprescindibili dell’identità sociale, che nell’intersezione con altri fattori (quali la cittadinanza, le convinzioni religiose, lo stato di salute, la classe sociale), determinano il posizionamento degli individui nella società e l’esposizione a forme multiple di disuguaglianza e discriminazione (Crenshaw, 1989). Si tratta di realizzare tutte le potenzialità di un approccio gender-sensitive ispirato dal paradigma dell’intersezionalità tale per cui la molteplicità di generi e sessualità sia contemplata nelle varie fasi della ricerca sociale e della produzione statistica.
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SUMMARY
LGBT inequalities and discrimination: what is the contribution of official statistics?
The condition of lesbian, gay, bisexual and transgender people (LGBT) and the monitoring of LGBT rights and inequalities are still under-investigated by academics and official statistics in Italy. There are several reasons for this, including the questioning of the dichotomous principle homosexuality/heterosexuality which has long structured social knowledge and ensured an effective instrument of control and social order (Scaramella, 2016). Heterogeneity and complexity of definition of LGBT populations make such studies particularly complex. The absence of reliable figures and descriptive statistics on LGBT people and the difficulty in obtaining information on sexual orientation and gender identity makes probabilistic sampling and surveying with desired quality standards extremely difficult to achieve (e.g. due to lack of response or misreporting). For many years, LGBT associations have been the main source of mostly qualitative information about these communities, and there have been few surveys on a national scale (Lelleri, 2006; Arcigay, 2011; ISTAT, 2011). The recent collaboration agreement between the National Anti- Discrimination Office (UNAR) and the ISTAT aims to provide a knowledge framework on labour market exclusion/inclusion and discrimination against LGBT people by developing a research project. It is an important step in filling a gap in literature and official statistics. The main objectives of this article are to describe the research project ISTAT-UNAR, which involves a set of surveys which capture the phenomenon from multiple perspectives (individuals, employers and stakeholders), and to discuss potentialities and challenges of using quantitative and qualitative approaches in LGBT studies. Finally, the article outlines a roadmap for official statistics and social research to help overcome the lack of data on LGBT people and, more in general, to design studies inspired by an approach sensitive to a plural view of sexual orientation and gender identity, and intersectionality.
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Eugenia DE ROSA, Istat, [email protected] Francesca INGLESE, Istat, [email protected]
Rivista Italiana di Economia Demografia e Statistica Volume LXXII n. 4 Ottobre-Dicembre 2018