fonometriche prodotte.
3.4.1
Fonti informative
Le fonti informative utilizzate per caratterizzare lo stato di fatto della componente rumore fanno riferimento al Piano di Classificazione acustica comunale e alle indagini fonometriche eseguite in loco.
Il territorio comunale è stato suddiviso in zone acustiche omogenee alle quali sono assegnati i valori limite assoluti di emissione, i valori limite assoluti di immissione, i valori limite differenziali di immissione, i valori di attenzione e i valori di qualità previsti dal D.P.C.M. 14 novembre 1997.
Il regolamento comunale 6.9.6 che il comune deve richiedere ai competenti soggetti titolari dei progetti o delle licenze di esercizio, una documentazione di previsione di impatto acustico nei seguenti casi:
1) all’atto della richiesta di rilascio delle concessioni edilizie relative a nuovi impianti ed infrastrutture adibiti ad attività produttive, sportive e ricreative e a postazioni di servizi commerciali polifunzionali,
2) all’atto della richiesta di rilascio dei provvedimenti comunali che abilitano alla utilizzazione dei medesimi immobili ed infrastrutture,
3) nonché all’atto della domanda di licenza o di autorizzazione all’esercizio di attività produttive.
Analizzando la Carta della Zonizzazione Acustica si osserva che l’area in esame ricade in classe III
“Aree di tipo misto”.
Le informazioni fornite dal Piano di classificazione acustica sono sufficienti per gli scopi del presente paragrafo.
3.4.2
Normativa di riferimento
La Legge Quadro 447/95 definisce tutta la materia dell’inquinamento da rumore nell’ambiente esterno ed abitativo; tale legge è corredata da diversi decreti che svolgono il ruolo di regolamenti attuativi in ordine alle modalità di effettuazione delle misure fonometriche ed ai limiti da rispettare. Le principali norme e decreti attuativi di riferimento ai fini del presente studio sono:
DPCM 01.03.1991 Limiti di esposizione al rumore negli ambienti abitativi e nell’ambiente esterno,
L. n. 447 del 26.10.1995 Legge Quadro sull’inquinamento acustico,
D.P.C.M. 14.11.1997 Determinazione dei valori limite delle sorgenti sonore,
D.M. 16 marzo 1998 Tecniche di rilevamento e di misurazione dell’inquinamento acustico,
D.P.R. n°142 del 30.03.2004 Disposizioni per il contenimento e la prevenzione dell’inquinamento acustico derivante dal traffico veicolare, a norma dell’articolo 11 della L.
26/10/95 n. 447,
Decreti Regionali Attuativi:
• L.R. n° 21/1999
• DDG ARPAV n°3/2008,
Deliberazioni Comunali relative alla zonizzazione acustica.
3.4.2.1 Normativa regionale
Le regioni hanno emanato circolari, leggi e delibere sia prima che dopo la pubblicazione del DPCM 01.03.1991 e della Legge Quadro n. 447/95.
Per quanto riguarda la Regione del Veneto si segnala la Legge Regionale n. 21 del 10.05.1999
"Norme in materia di inquinamento acustico". La norma regionale, all’art. 7 “Emissioni sonore da
attività temporanee” stabilisce in particolare che “nei cantieri edili i lavori con macchinari rumorosi sono consentiti dalle ore 8.00 alle ore 19.00, con interruzione pomeridiana individuata dai regolamenti comunali, tenuto conto delle consuetudini locali e delle tipologie e caratteristiche degli insediamenti” e inoltre che “deroga agli orari e ai divieti […] può essere prevista nei regolamenti comunali”.
Ulteriori deroghe agli orari e ai divieti possono essere autorizzate dal comune su richiesta scritta e motivata del soggetto interessato.
3.4.3
Analisi degli impatti
Come illustrato nel “Quadro di riferimento programmatico" il Comune di Pojana Maggiore ha approvato il Piano di Zonizzazione Acustica e nell'ambito del presente studio è stata effettuata una specifica indagine previsionale di impatto acustico condotta dall'Arch. Andrea Tortorelli iscritto ai Tecnici Competenti in Acustica del Veneto al n° 563 di cui si allega copia come documentazione di progetto.
3.4.4
Scala di impatto
In linea con la legge quadro sull'inquinamento acustico (26 ottobre 1995, n. 447) il fattore perturbativo
"rumore" si caratterizza come inquinamento acustico, quando è tale da provocare:
• fastidio o disturbo al riposo ed alle attività umane;
• pericolo per la salute umana;
• deterioramento degli ecosistemi, dei beni materiali, dei monumenti, dell'ambiente abitativo o dell'ambiente esterno tale da interferire con le legittime fruizioni degli ambienti stessi.
Scala di impatto componente: rumore positivo: diminuzione dei livelli di rumorosità dell’area di indagine
trascurabile: temporaneo e leggero (dBA ≤ 66dB) incremento dei livelli di rumorosità che caratterizzano la zona circostante
negativo basso: medio (66 dB<dBA≤85 dB) e temporaneo incremento dei livelli di rumorosità che caratterizzano la zona circostante
negativo medio: significativo (85 dB<dBA≤135 dB) e temporaneo aumento dei livelli di rumorosità che caratterizzano la zona circostante
negativo alto: aumento molto significativo (oltre 135 dB) dei livelli di rumorosità che caratterizzano la zona circostante
nullo: qualora l’analisi escludesse e/o estinguesse il fattore perturbativo considerato
3.4.5
Valutazione degli impatti
peggiorare il clima acustico dell'area.
Dal momento che:
• le attività che si svolgeranno saranno assolutamente paragonabili per tipologia e pressione acustica a quelle attuali,
• tutti i gli impianti e macchinari che sono stati installati saranno nuovi e di ultima generazione (e quindi dotati dei più recenti sistemi per il contenimento delle emissioni sonore),
• la sede di attività si trova in zona con classificazione acustica III “Aree di tipo misto”,
è possibile affermare che l’impatto acustico generato sia di livello Nullo, e comunque rispettoso dei limiti previsti dalla Classificazione acustica di zona.
Conclusioni della VALUTAZIONE PREVISIONALE DI IMPATTO ACUSTICO:
La stima dell’influsso derivante dall’esercizio dell’attività dell’allevamento avicolo condotta dall’Azienda Agricola Giacometti a seguito dei previsti interventi di ampliamento evidenzia livelli acustici entro i limiti, ovvero compatibili con la normativa nazionale e con la regolamentazione locale vigente, con riferimento ai più vicini ricettori individuati.
Il rumore generato dagli impianti tecnici a servizio della nuova struttura e di quelle già esistenti, sarà sufficientemente attenuato dai fenomeni di divergenza geometrica e/o dalla collocazione degli apparecchi presso la struttura produttiva.
Il rumore interno prodotto dai capi di pollame ed anche il rumore prodotto dalla movimentazione veicolare per le operazioni di carico scarico eseguite con furgoni/autocarri connessi al normale esercizio dell’allevamento non produrrà variazioni rilevabili del clima acustico consolidato nel territorio circostante.
Considerata quindi la modalità cautelativa utilizzata nei calcoli di previsione si prevede che l’esito di eventuali futuri monitoraggi acustici eseguiti ad interventi completati e con l’attività produttiva a regime, evidenzieranno valori in linea od inferiori rispetto a quanto indicato nella presente previsione e comunque contenuti entro i limiti di norma.
3.4.6
Mitigazioni e monitoraggi
3.4.6.1 Mitigazioni
Il progetto non prevede l’attuazione di misure di mitigazione.
3.4.6.2 Monitoraggi
E' previsto il piano di monitoraggio post operam.
3.4.7
Conclusioni
Gli interventi in esame ricadono nella Classificazione Acustica nella zona acustica III "Aree di tipo misto - Rurale".
Il progetto è corredato da una Relazione di analisi di impatto acustico previsionale.
Per quanto riguarda la fase di esercizio il clima acustico non varia, complessivamente la proposta progettuale produce un impatto definibile Nullo.