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Capitolo 3: Confronto dei discorsi tenuti da Xi Jinping in occasione della prima sessione della 12°

3.4 Ruolo del popolo, della storia e della cultura cinese: elogio al popolo e allo spirito

In entrambi i testi ci si sofferma sul valore del popolo cinese che, nell'arco di cinquemila anni di storia, ha costruito una cultura vasta e dalle radici profonde, forgiando una nazione forte grazie alle proprie battaglie e contribuendo allo sviluppo non solo della madrepatria ma anche dell'intera comunità mondiale. La storia è sempre descritta come la testimone della rivalsa del popolo cinese, dei grandi cambiamenti avvenuti e della forza derivante dall'unione dello spirito di tutte le cinquantasei etnie del popolo cinese, unite nelle convinzioni a cui tutti prestano fede per la

52 Xinhua, China makes great contribution to the world as WTO member: white paper, "Xinhua”, 28 giugno 2018, http://www.xinhuanet.com/english/2018-06/28/c_137287068.htm, (27/03/19).

53 Logan PAULEY, China Takes the Lead in UN Peacekeeping, "The Diplomat", 17 aprile 2018, https://thediplomat.com/2018/04/china-takes-the-lead-in-un-peacekeeping/, (11/04/19).

54 Backgrounder, China’s Role in UN Peacekeeping, "Institute for Security & Development Policy", marzo 2018, http://isdp.eu/publication/chinas-role-un-peacekeeping/, (01/04/19).

realizzazione dei medesimi obiettivi.

McGee avanzò uno studio in cui sostenne l'efficacia da parte dei retori di utilizzare nei discorsi politici determinati luoghi comuni, eventi e valori morali, denominati “ideografi”, condivisi dagli ascoltatori e riconosciuti come apprezzabili o lodevoli, utili a indirizzarli verso comportamenti e credenze necessarie a forgiare un'opinione pubblica a sostegno del potere.55 I valori della tradizione cinese, in particolare confuciani e daoisti, e quelli della tradizione marxista-leninista, fungono da collante culturale e base del consenso attorno al PCC. Quest'ultimo infatti, grazie alla sua politica e propaganda, rappresenta questi stessi valori di cui se ne ritrova continuamente traccia nei due discorsi, come visto nei precedenti capitoli. Perciò, la narrativa di Partito si basa in gran parte sul recupero degli elementi del passato che formano la coscienza del popolo cinese e vengono collocati nell'attuale sistema. La tecnica utilizzata per elogiare il popolo cinese nei due testi presenta una differenza fondamentale, soprattutto nell'enfasi con cui esso viene celebrato, dettata dalle necessità politiche e dagli obiettivi di governo mutati a distanza di cinque anni. Come è emerso precedentemente in questo capitolo, nel 2013 il popolo viene messo in luce come il propulsore della realizzazione del “sogno cinese” e il suo valore consiste proprio nella forza e nell'unione delle masse chiamate a lottare per questo sogno comune. Nel discorso del 2018, invece, si articolano molto più approfonditamente la questione del concetto di “spirito” (creativo, combattivo, d'unione e sognatore) e “forza cinese”: viene dedicato molto spazio all'elogio del popolo e si elencano le grandi opere create da lui create che nel corso della storia hanno dato grandi contributi all'umanità e fama alla Cina nel mondo. Molto vasto è l'approfondimento sulla cultura cinese, il cuore della sua saggezza e le sue peculiarità più degne di nota. Gli obiettivi esplicitati a cui si auspica, tramite il dispiegamento di questi tipi di spirito, consistono nel creare “miracoli” l'uno dopo l'altro attraverso lo spirito creativo, creare una vita migliore per il popolo attraverso quello combattivo, formare una formidabile forza che avanza con coraggio e inarrestabile attraverso quello d'unione e realizzare il grande rinvigorimento della nazione cinese attraverso lo spirito sognatore. Lodare la forza e la creatività del popolo cinese crea un forte legame con la storia e coesione tra le varie etnie. Si ribadisce l'importanza del coltivare la cultura in un excursus in cui si ripercorre ciò che ha reso grande la Cina fino al giorno d'oggi. La cultura è una delle più potenti fonti di legittimazione di un Partito che vuole incarnare i valori della società cinese e rappresentare il popolo.56

Tornando al discorso riguardo l'importanza dell'elogio del popolo, sarebbe utile aprire una

55 S. CONDOR, C. TILEAGA, M. BILLIG, "Political rhetoric”, in L. HUDDY, D. O. SEARS Huddy, J. S. LEVY, Oxford Handbook of Political Psychology, Oxford University Press, Cap. 9, 2013, pp. 262-300.

56 Meng Bingchun, nel proprio volume intitolato The Politics of Chinese Media: Consensus and Contestation (Palgrave Macmillan, 2018), spiega come il Partito ha dovuto rifondare le fondamenta della propria legittimazione dopo i disastri della “Rivoluzione culturale”, quando l'ideologia comunista non era più sufficiente: per questo motivo si è creato un tipo di narrativa intorno alla storia cinese necessaria a mostrare il percorso, che la nazione cinese ha compiuto sin dalla sua nascita, sotto una luce completamente differente.

parentesi sulla nomea di “man of the people” che Xi è riuscito a guadagnarsi sia tra i propri connazionali, sia a livello mondiale. Xi non si esime mai dal ringraziare il popolo per l'appoggio e la fiducia a lui dati esprimendo in molte occasioni i suoi profondi sentimenti per le persone, ricordando le sue umili origini e i grandi sacrifici a cui ha dovuto prestarsi per guadagnarsi la carica da presidente. Da giovane sperimentò la dura vita contadina, subì la fame durante il periodo della “Rivoluzione culturale” e, partendo dal basso, riuscì a ricoprire cariche di livello sempre più alto.57 Il suo attaccamento al popolo, il suo impegno nei confronti del miglioramento della vita delle persone e della risoluzione dei problemi che toccano gli interessi della gente comune gli valsero il soprannome di “segretario del popolo”.58 Creare un sentimento di vicinanza con i suoi connazionali è un modo per rafforzare la legittimazione e il sostegno nei propri confronti e nella propria politica: il messaggio che Xi vuole trasmettere è la possibilità di costruire insieme una “meravigliosa Cina”. In ciò, l'atteggiamento dell'attuale presidente ricorda molto quello di Mao, il quale, anch'egli, mostrava un interesse genuino nel comunicare con le persone di ogni classe sociale.59 Anche le misure prese a favore dell'abbattimento della corruzione tra i funzionari di alto livello hanno permesso a Xi di acquisire consenso e apprezzamento tra il pubblico, dipingendosi come fautore di una politica basata sull'onestà e la trasparenza.60 Gli studi contemporanei sulla retorica politica confermano che l'identificazione del popolo con l'uomo politico che lo rappresenta si basa in gran parte sulle strategie di comunicazione retorica.61

In entrambi i testi, la descrizione del popolo cinese e il grande sfoggio della sua cultura diventano un ulteriore strumento del soft power per permettere alle altre nazioni di “capire la Cina” (了解中国 liaojie Zhongguo), riflettendo l'importanza della trasmissione all'estero un'immagine positiva di essa. Questo aiuterebbe a comprendere le ragioni passate che giustificano la sua forma moderna, nonché ad accrescere l'interesse nei confronti delle sue tradizioni, apprezzarla e abbattere gli stereotipi intorno ad essa che, col tempo, si erano radicati minandone la reputazione.62 La Cina è diventata una potenza dalle ambizioni globali e, ora più che mai, offre il proprio modello di rinvigorimento nazionale, i propri valori e la saggezza del suo popolo per guidare le altre nazioni che ad essa vogliono ispirarsi.

57 Xi jinping: Man of the people, "China Daily”, 25 dicembre 2012, http://www.chinadaily.com.cn/kindle/2012- 12/25/content_16049841.htm, (18/03/19).

58 Ibid..

59 Javier C. HERNANDEZ, For Xi Jinping, Being a Man of the People Means Looking the Part, "The New York

Times", 28 settembre 2018, https://www.nytimes.com/2018/09/28/world/asia/xi-jinping-china-propaganda.html, (21/03/19).

60 Gillian WONG, Xi Jinping: China's leader is a man of the People’s Republic, "Independent",

https://www.independent.co.uk/news/world/asia/xi-jinping-chinas-leader-is-a-man-of-the-people-s-republic- 9166601.html, (20/04/2019).

61 K. BURKE, A Rhetoric of Motives, Berkeley, University of California, 1969, p. 55.

62 Federico BRUSADELLI, “L'impero invisibile: il 'nazionalismo tradizional-socialista' come cifra culturale della presidenza di Xi?”, Geopolitica-Rivista semestrale dell'ISAG, Vol. 5, N. 1, gennaio-giugno 2017.