violenza contro le donne
5.1 Il ruolo della tecnologia nel combattere la violenza contro le donne
Negli ultimi anni i social media hanno registrato un rapido aumento del loro utilizzo tra le persone di tutto il mondo e sono spesso utilizzati come nuovo strumento per ottenere accesso alle informazioni. Sono diventati parte integrante della vita quotidiana dell'individuo in un contesto globalizzato; ad esempio, social network come Facebook, Twitter, YouTube e altri, forniscono piattaforme nelle quali, persone da svariate parti del mondo, si incontrano per comunicare e scambiare informazioni, indipendentemente dalle distanze continentali e regionali che possono separarle fisicamente. I social media si sono distinti nel cambiare gli strumenti tradizionali di comunicazione in strumenti più sofisticati in cui una persona può interagire facilmente con un'altra. Di recente, si è assistito a uno sviluppo cruciale nell'uso dei social media in diverse discipline e sfere, compresa l'area dei diritti umani. Il ruolo dei social network nel promuovere i diritti delle donne e nel rafforzarli nel mondo arabo in generale, e in Marocco in particolare, è aumentato principalmente a partire dall'inizio del 2011, con l'avvento della primavera araba. In Marocco, i social media sono diventati uno strumento che funge da agente di cambiamento e un mezzo per il raggiungimento dell'uguaglianza di genere, infatti è attraverso i social network che vengono affrontate molte ingiustizie e disuguaglianze di genere230.
I social media stanno ricevendo particolare attenzione come mezzo attraverso il quale le questioni delle donne vengono esposte e i loro diritti difesi, questo deriva dalla maggiore capacità delle donne di esprimere le loro richieste e rivendicare i propri diritti231. I mass media, in particolare la televisione e la radio, svolgono un ruolo essenziale nella lotta alla violenza contro le donne. La televisione ha influenzato milioni di persone e ha aumentato la consapevolezza dei diritti delle donne. Sono state organizzate interviste televisive con numerosi attivisti e con molte donne vittime di violenza. I mass media sono stati efficaci nel mobilitare le donne a lottare per i loro diritti, contribuendo a rompere il silenzio sulla violenza e a sensibilizzare il pubblico sugli effetti della violenza contro le donne. I programmi chiamati Moukhtafoun e lkhit lebyad, trasmessi sul canale televisivo 2M, sono noti talk show televisivi volti anche a sensibilizzare l'opinione pubblica sui rischi della violenza contro donne e bambini. Le tecnologie dell'informazione e della comunicazione (TIC) sono veloci e semplici da usare, riducono il tempo e la distanza tra le persone e stimolano un cambiamento nelle relazioni sociali. Sono costantemente utilizzate dalle ONG per diffondere informazioni e offrire altre forme di supporto alle donne sopravvissute alla violenza, nonché alle
230 Mohamme, Belhorma Souad Yachoulti. "The Role of Social Media in Promoting Women’s Rights in Morocco in the Aftermath of the Arab Spring." La Revue Marocaine de la Pensée Contemporaine 3, p.2 231 Ivi, p.4
69 persone e alle organizzazioni che lavorano per combatterla232. Ad esempio, l'uso delle TIC ha avuto un impatto positivo sulla lotta contro la violenza domestica migliorando la comunicazione e il processo decisionale. Fatiha, che è a capo di un centro legale afferma:
‟It certainly facilitates the work. For example, at the level of statistics we used to work manually, but now thanks to the network we have no difficulty in obtaining a particular result, for example by age, region, etc. For the victim in the past, we relied on the address and the landline telephone, but now most of them give us the numbers of their cell phones. As regards the files of victims, we now look for the victim’s name through the computer to identify the full file in addition to other information”233.
Altre donne che svolgono varie mansioni all'interno dei centri legali, hanno dichiarato che le TIC svolgono un ruolo importante, principalmente nella sensibilizzazione sul fenomeno della violenza e nell'aprire nuove prospettive di lavoro, poiché hanno migliorato i metodi e facilitato lo scambio di informazioni con altri centri che lavorano a fianco delle donne vittime di violenza. Una donna ha dichiarato di essere soddisfatta delle e-mail in quanto facilitano il lavoro, non solo perché usandole evita di sposarsi a Rabat o Marrakech per far recapitare un messaggio, ma anche perché, insieme ad altri strumenti come il telefono, il fax e internet, sono mezzi di comunicazione rapidi che permettono di ottenere una risposta istantanea234. Le stesse donne che hanno subito violenza riconoscono l'efficacia delle TIC, arrivando a definire il telefono cellulare come "your friend in need, your brother, mother, and father", "a solution to problems", "a protection sometimes", "a necessity"; alcune donne ritengono che il cellulare sostituisca il ruolo della famiglia al momento della segnalazione. Una donna vittima di violenza afferma:
‟in the past when your husband beats you, you seek help from your family who asks you to be patient, but now you can contact a legal centre which can make your problem known and thus you help other women to reject violence”235.
Sebbene le TIC rappresentino un elemento costitutivo per il lavoro delle ONG femministe, e uno strumento essenziale per le donne vittime di violenza, nonché mezzo attraverso il quale rivendicare i propri diritti, numerosi sono gli ostacoli che impediscono il loro pieno utilizzo da parte delle donne. Le nuove tecnologie continuano ad essere dominate dagli uomini; il prezzo di computer, Internet, linee telefoniche e servizi tecnici è esoso quindi inaccessibile per la maggior parte dei marocchini, a questo si aggiunge il fatto che spesso tali servizi non esistono nemmeno236. Inoltre non tutte le
232 Ennaji, Moha. "Reflexions on the Role of New Media in the Prevention of Violence against Women."
Journal of Applied Language and Culture Studies 2 (2019): 205-221, p.214
233 Tafnout, Amina and Timjerdine Aatifa, Using ICTs to act on hope and commitment: the fight against
gender violence in Morocco, In Nakafeero, Angela, et al. African women and ICTs: Investigating
technology, gender and empowerment. Zed Books Ltd., 2013, p.92 234 Ibidem
235 Ivi, p.93
70 donne riescono a padroneggiare Internet e i computer perché sono poco formate, la loro mancanza di competenze e conoscenze costituisce un impedimento per il corretto utilizzo delle TIC. Anche la lingua rappresenta un ostacolo, ad esempio ci sono pochi materiali di formazione sulle TIC disponibili in arabo e nessuno in berbero e le ONG femminili non hanno mai sentito parlare di alcuni tipi di software che potrebbero facilitare il loro lavoro. Coloro che hanno accesso ai nuovi media hanno davvero bisogno di qualsiasi informazione riguardante le varie tipologie di TIC, tra le quali quelle in arabo237.
L'aspetto positivo è che le TIC e i nuovi media forniscono informazioni pratiche sulla lotta alla violenza contro le donne. Non è più facile per un caso passare inosservato ed essere ignorato. Con questo tipo di accesso alle informazioni, ogni episodio di abuso può essere facilmente condiviso attraverso i social media238.
237 Ibidem, p.216
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