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Violenza nello spazio pubblico: le molestie di strada

Capitolo III: Il fenomeno della violenza contro le donne in Marocco

3.2 Violenza nello spazio pubblico: le molestie di strada

Se in precedenza le donne erano confinate nello spazio privato, con il passare del tempo hanno raggiunto la sfera pubblica, tradizionalmente riconosciuta come uno spazio esclusivamente maschile. Tuttavia, la percezione e l'uso che le donne hanno dello spazio pubblico sono diversi da quelli degli uomini, la città si offre in modo diseguale a uomini e donne, e ciascuno si comporta secondo le norme e i valori richiesti125. La questione delle molestie sessuali, sia come molestia di strada sia come violenza nei luoghi pubblici nei confronti delle donne, è diventata sempre più familiare. Nel report di UN women, è stato dichiarato che oltre il 60% delle donne è stata vittima di molestie sessuali, sotto forma di sguardi ammiccanti, commenti sessuali e stalking, in pochi casi anche lo stupro, commesso da un singolo o da un gruppo126.

Questi atteggiamenti mettono in discussione la presenza femminile negli spazi pubblici, e costituiscono soprattutto un freno alla mobilità delle donne. Molte lamentano di sentirsi insicure quando sono da sole, o di non poter camminare tranquillamente senza essere disturbate, in generale sono d'accordo nell'affermare che l'atteggiamento degli uomini costituisce una "mancanza di moralità e rispetto" nei loro confronti127. L'utilizzo di parole offensive, sguardi, fischi, deriva dal fatto che gli uomini si sono attribuiti il diritto di "flirtare" e di molestare le donne, e vedono il corpo di queste ultime solo nel suo aspetto fisico, come un potenziale oggetto sessuale. Inoltre, il non aver recepito positivamente l'ingresso delle donne nella sfera pubblica, porta gli uomini a sentirsi in dovere di aggredire le donne, verbalmente e fisicamente, per far capire loro che non sono nel "posto giusto". Dal loro punto di vista, una donna si trova al di fuori delle mura di casa perché è alla "ricerca di un uomo", il tutto con la giustificazione sociale che "le donne devono stare solo a casa". Le espressioni offensive rappresentano un modo per dimostrare pubblicamente la virilità degli uomini e il loro dominio sulle donne e sullo spazio, le parole più usate fanno riferimento agli animali: asino, mulo o mucca, si riferiscono alle limitate capacità mentali delle donne, la scimmia o il gorilla riferendosi alla bruttezza della ragazza, la gallina, in riferimento alla sessualità128.

I commenti negativi possono dipendere anche dall'abbigliamento delle donne, utilizzato come metro di misura della moralità di una ragazza: vestirsi con modestia e indossare il velo sono le condizioni per evitare di attirare gli sguardi129. Infatti circa tre

125 Monqid, Safaa. "Violence against women in public spaces: the case of Morocco." Égypte/Monde arabe 9 (2012): 105-117, p.107

126 Understanding masculinities, results from the International Men and Gender Equality Study in the

Middle East and North Africa 2017, URL: https://www.unwomen.org/en/digital-

library/publications/2017/5/understanding-masculinities-results-from-the-images-in-the-middle-east-and- north-africa, p.139

127 Monqid, Safaa, Op. cit., p.109 128 Ivi, p.110

129 Chafai, Habiba. "Everyday gendered violence: women’s experiences of and discourses on street sexual

37 quarti degli uomini hanno dichiarato di aver molestato le donne per il loro abbigliamento "provocatorio", altre motivazioni che spingono gli uomini a violare i diritti delle donne sono: divertimento o eccitazione, circa il 60%, il desiderio di mettersi in mostra davanti ai loro coetanei rappresenta un quinto e per alcuni la presenza di notte in luoghi pubblici, legittima la molestia. Le donne hanno espresso punti di vista conservatori e, in alcuni casi, ancor più di quelli delle loro controparti maschili, attribuendo la responsabilità di molestie alle donne per aver essenzialmente "tentato" gli uomini130. Questa è una delle conseguenze che emerge a seguito di numerose e continue molestie subite, ovvero incolpare le donne vittime di molestie piuttosto che i molestatori, insieme alla banalizzazione delle stesse, rendendole un'abitudine normale, un prezzo che le donne sono costrette a pagare per potersi muovere nello spazio esterno131. Alcune donne affermano:

‟It is natural, it is part of everyday life. I don’t care about it”

‟It is something spontaneous. It always existed and will always exist”

‟I used to experience street harassment every day in the beginning. Now it is less because I started to understand street codes, smiling is like an invitation. Now I have a different attitude, I dress in a conservative way, and pay less attention to it too”. ‟I once witnessed a woman facing physical harassment, but the girl was wearing inadequate clothes… Tight and showing her underwear as if she was asking for what happened to her..”132.

Le molestie subite per strada hanno delle implicazioni sull'uso che le donne fanno dello del luogo pubblico che si limita soprattutto a luoghi molto frequentati e ai luoghi in cui devono andare per un bisogno particolare. Le donne continuano anche ad accettare che una donna, soprattutto giovane, non dovrebbe uscire da sola "senza una buona ragione". Oltre all'uso utilitaristico dello spazio, possiamo menzionare un'altra conseguenza delle molestie di strada, vale a dire che le donne devono essere accompagnate durante le loro uscite, il che indica che una donna single non si sente ancora a suo agio nello spazio pubblico, a causa delle pressioni sociali e delle inibizioni. Tutte le donne preferiscono uscire accompagnate dai mariti, dalla madre, dal fidanzato o dai figli, soprattutto se non vi è alcun motivo specifico per uscire133.

130 Understanding masculinities, results from the International Men and Gender Equality Study in the

Middle East and North Africa 2017, p.140

131 Chafai, Habiba (2020), Op. cit., p.9 132 Ivi, p.10-11

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