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“Al sacerdote che celebrerà la messa e che vi accompagnerà nel rito del sacramento quale raccomandazione intendete fare?”

Fascicolo 6/2011

“Assodato che i Ministri del Matrimonio sono gli sposi, quale ruolo affidate ai testimoni? Con quale criterio li avete scelti?”

“Al sacerdote che celebrerà la messa e che vi accompagnerà nel rito del sacramento quale raccomandazione intendete fare?”

1.

Alberto:

Io ho scelto come testimoni mia sorella e mio cognato per il semplice affetto che nutro per loro.

Abitando ad Anagni personalmente non conosco il sacerdote ma da quel poco che ho potuto vedere mi sembra una persona a cui non servono raccomandazioni ma che celebrerà la messa con affetto verso di noi.

Germana :

Io ho scelto due cugine come testimoni perché voglio che loro davanti a Dio testimonino l’amore che unisce me ed Alberto perché in questi anni di fidanzamento anche nei momenti più difficili ci sono state sempre vicine senza mai giudicare il nostro amore.

Nessuna raccomandazione in particolare perché abitando in un altro paese non conosco il sacerdote, però da quel poco che ho potuto notare anche non conoscendoci ci ha accettato come se frequentassimo quotidianamente la sua parrocchia e quindi proprio per questo sono sicura che il nostro sacerdote non abbia bisogno di raccomandazioni e che celebrerà una bellissima funzione per me ed Alberto.

***

2.

Alessandro:

Per quanto riguarda la scelta dei testimoni devo dire che ancora non ho deciso definitivamente, nel senso che ne ho scelto uno ma ancora devo scegliere l’altro. Per quanto riguarda il testimone scelto, si tratta di mio fratello più piccolo e devo dire che non ho avuto grandi dubbi nella scelta in quanto credo che non ci sia scelta migliore in quanto lui come membro della mia “vecchia famiglia” presenzierà alla nascita della mia “nuova famiglia” con Danila. Per quanto riguarda la scelta dell’altro devo dire che avevo più che un’idea in particolare su una persona, un mio caro amico, al quale a mia volta ho fatto da testimone di nozze. Ora non sono più convinto che sia lui in quanto ormai da qualche mese non abbiamo un grande rapporto nel senso che si è molto allontanato oltre che come distanza da un punto di vista personale e ciò che mi intristisce un po’ è che non c’è un motivo vero e proprio, ritengo sia il suo matrimonio ad aver contribuito a creare e peggiorare questa situazione.

Spero in questi mesi di trovare una persona che possa convincermi ad affidargli questo ruolo così importante.

In tutta sincerità non mi sento di fare raccomandazioni particolari al sacerdote che celebrerà il mio matrimonio nel senso che ritengo sia una cerimonia in cui servono poche parole ma importanti e che si ponga l’attenzione sulla solennità di quel giorno in cui Dio ci fa ministri dell’Amore.

Danila :

Per me i testimoni devono essere scelti fra le persone che gli sposi considerano importanti e che hanno in un modo o nell’altro inciso nella loro vita. Per questo io ho scelto come mie testimoni mia sorella ed una mia amica che, però, considero una seconda sorella. Mia sorella è una delle ragioni della mia vita, il nostro rapporto, senza sminuire i rapporti fraterni delle altre persone, va al di là di un normale rapporto tra sorelle. Siamo molto legate, forse non solo dal bene profondo che proviamo l’una per l’altra ma anche per tutte le brutte esperienze che abbiamo vissuto insieme. Io e lei, nei momenti brutti, ci siamo sempre unite e chiuse a guscio, trovando la forza l’una nell’altra per superare i brutti momenti e queste sono cose che ti legano nel profondo. Ovviamente abbiamo vissuto anche momenti bellissimi che ci hanno rese felici insieme e nella vita di tutti i giorni non esiste attimo in cui una non pensa all’altra o viceversa. Quando non siamo impegnate (scuola, lavoro, amiche, fidanzati) stiamo sempre insieme a fare anche le cose più sciocche tipo pulire casa, farsi la doccia o guardare un film. Siamo talmente legate che se io penso lei parla e viceversa, se io parlo lei agisce e viceversa.

Pertanto, io non posso dire di volere bene a mia sorella ma posso dire di amarla profondamente e, per questo, non potevo immaginare al mio fianco a farmi da testimone una persona diversa da lei al mio matrimonio e quindi una persona che dal canto suo mi offre sempre e comunque un amore incondizionato come quello del mio futuro marito. Sono due amori diversi che si incontrano a mezza via per me. Non so se mi riesco a spiegare ma è importante per me in quel giorno essere accompagnata in questo passo da persone che mi vogliono bene. La mia seconda testimone è stata una rivelazione.

Non è un’amica che conosco da venti anni ma è come se la conoscessi da così tanto tempo. Le voglio bene e so che lei ne vuole molto a me. Ci siamo conosciute grazie all’amicizia nata ai tempi dell’università tra i nostri due fidanzati ma inizialmente loro non ci avevano fatto frequentare perché uscivano solo tra maschietti. Quando una volta è capitato di stare una sera insieme, ci siamo conosciute e non ci siamo più lasciate. Lei è una persona speciale, dolcissima e tenerissima anche se a volte un po’ sfiancante ma fa tutto parte della bella persona che è. Mi è stata molto vicina in momenti particolari ed ha saputo farmi ragionare (cosa che mi ha stupito perché non tutti ci riescono). Abbiamo condiviso dei momenti bellissimi insieme e quello che mi ha stupito di più è che pur avendo caratteri diversi siamo molto simili. Ognuno di noi può credere o meno nelle coincidenze ma quando queste sono numerose non sono più tali perché si trasformano in qualcosa di più che ti fa pensare di tenere stretta nel tuo cuore quella persona. So che di lei mi posso fidare ed è grazie a lei che sono tornata a

credere nell’amicizia quella vera, quella che ti fa sentire una persona più sorella che amica. Perciò vicino a me e a mia sorella non potevo vedere un’altra persona che non fosse lei. Lei, mia sorella, Alessandro, un quadro bellissimo di persone che in quel giorno mi daranno la felicità e la tranquillità del passo che sto facendo.

Caro Don Gaetano, non è un mistero che mi sposo a San Michele Arcangelo per due motivi: il primo è quel bellissimo crocifisso che c’è in Chiesa e che mi fa sentire vicinissima a Gesù e mi trasmette una profonda pace; l’altro, sei tu. Non potevo immaginare il mio matrimonio celebrato da un altro sacerdote. Tu sei la persona che mi fa venire a Messa (quando ci riesco!), sei la persona che mi fa venire voglia di leggere il Vangelo, sei la persona che mi fa riflettere e mi fa venire voglia di essere una persona migliore. Senza contare che sei il prete che mi ha battezzata, comunicata e cresimata!!! Perciò non poteva essere un prete diverso ad unirmi con Alessandro. Vorrei chiederti solo una cosa: di essere te stesso, perché se siamo venuti da te è perché tu ci fai venire voglia di essere cristiani praticanti come nessuno mai e perché tu sei tu. Ci piaci per quello che sei e per quello che fai, perciò ti chiedo solo di starci vicino (non solo quel giorno, visto che ci sei stato vicino anche prima e spero lo sarai anche dopo) ed accompagnarci con la tua originalità all’inizio di questo percorso così importante.

***

3.

Andrea:

Il ruolo che affido ai testimoni è quello di testimoniare insieme a noi sposi il nostro Amore davanti a Dio, io ho scelto le mie due sorelle perché le reputo coinvolte nella mia storia con Caterina e perché sono molto importanti per me. Al sacerdote che ci celebrerà la messa dico solo di essere come si è presentato a noi, spontaneo e realista come sempre.

Caterina :

Il testimone, come dice la parola, testimonia l’unione degli sposi per il resto della vita, è il garante morale e legale della solidità matrimoniale. Ho scelto di affidare questo ruolo a mio fratello più piccolo e a mia cugina perché hanno condiviso la mia storia con Andrea fin dal principio, li ho coinvolti raccontandogli le mie sensazioni e le mie emozioni, quindi simboleggiano l’unione profonda del nostro legame in quanto resteranno nel nostro cammino di coppia per tutta la vita. Al sacerdote raccomando di essere così come è stato durante i nostri incontri ovvero sincero, leale e sempre presente, di aiutarci e sostenerci durante il nostro percorso di vita matrimoniale.

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4.

Cristian: ______________________________________

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Michela :

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5.

Fabrizio:

“I testimoni sono i garanti e firmatari dell’atto di matrimonio”. Frase asettica e priva di ogni calore umano ma tant’è che alla burocrazia è necessaria e sufficiente ad assicurarsi l’ufficialità dell’unione. Non avremmo mai potuto scegliere con altrettanta freddezza e superficialità i nostri testimoni. E dunque, a chi ci saremmo dovuti rivolgere se non a coloro che nel corso degli anni più di tutti ci hanno supportati (e sopportati) nei momenti raggianti o difficili del nostro rapporto? Chi meglio di un fratello o di un migliore amico può effettivamente garantire la genuinità e la volontà di una così importante scelta? Chi più di coloro che abbiamo visto e che ci hanno visto crescere avrebbero potuto accompagnarci con sincerità il giorno del matrimonio? E benché quel giorno solo quattro persona presenzieranno all’unione spirituale tra me e Manuela, voglio credere che ciascuno dei presenti sarà comunque testimone dell’evento. Perché se nei quattro riporremo “l’arduo” compito della firma, in tutti costoro, tra i quali incontreremo gli sguardi di persone altrettanto importanti, riporremo invece la fiducia di continuarci a sostenere negli anni a venire, nella buona e nella cattiva sorte, con lo stesso amore, altruismo e rispetto che è stato uno dei pilastri del nostro rapporto da sempre. “Caro Don Gaetano”, quante volte avrai letto queste parole d’apertura stampate su un pezzo di carta. Eppure in questa mia ultima risposta preferisco rivolgermi (finalmente) a te che “caro” lo sei stato sicuramente.

“Caro”, come caro è stato l’invito alla riflessione ascoltato, da molti anni a questa parte, nel perennemente indaffarato pubblico natalizio o pasquale nascosto (da pessimo cattolico) e negli ultimi tempi accomodato tra il più ristretto ed entusiasta pubblico della preparazione matrimoniale.

“Riflettere”, esattamente quello che oggi non si fa più, vuoi per pigrizia mentale vuoi perché in un diseducativo e bigotto ristorante di piatti già riscaldati il lasciarsi servire sembra la via più conveniente.

E continuiamo ad intossicarci di qualunquismo, egoismo e beceri istinti primordiali. Non abbiamo argomentato solo entro i limiti imposti dal “cattolicesimo”, lo sai meglio di me. Riflettere significa scardinare un argomento e lasciare che le menti, più o meno intorpidite degli interlocutori, abbiamo il piacere (e il dovere) di porsi delle domande. Significa mettere e mettersi alla prova intellettualmente e sentimentalmente. E molto, molto spesso, significa anche darsi delle risposte, persino quelle che non avremmo mai voluto dare a noi stessi. Perché riflettere, strada molto spesso tortuosa e piena di pene, significa giungere alla verità. E la verità che si tratti di religione, stato o di introspettive realtà personali, molto spesso è scomoda ed ha un prezzo. Eppure è l’unica maniera con cui l’uomo riuscirà a vivere negli anni a venire nel pieno rispetto di se stesso e degli altri. Ed è nell’altrettanto “caro”

rispetto degli altri, presente in ogni occasione nella quale abbiamo avuto modo di relazionarci che ho avuto modo di ascoltare il tuo invito, i tuoi racconti di umanità, la tua voglia di dimostrare al prossimo che questa comunità (cattolica e non) può fare ancora molto per se stessa e per gli altri. Ed è quindi questa la mia unica richiesta: non smettere mai di incitare le tue “pecorelle perennemente smarrite”

ad uscire dal torpore dell’avarizia, dell’egoismo e dell’apatia mentale tramite l’invito alla riflessione.

Perché se questo tuo atipico parrocchiano è riuscito una volta tanto – ed è molto raro – a raccogliere in uno spiazzato silenzio il tuo costante invito, forse per noi giovani e per coloro che ci seguiranno una speranza di preservare l’Amore e la libertà che la Creazione ci ha infuso alla nascita continuerà ad esistere e ad essere alimentata anche negli anni a venire. Da parte mia, come già detto in passato per molto meno (una caramella, pensa un po’), posso solo dirti “che Dio ti benedica Don Gaetà!”. Da parte tua questa benedizione non smettere mai di guadagnartela!

Manuela :

I miei testimoni sono tra le persone che considero essere tra le più importanti per me e che fanno parte della mia/nostra quotidianità … Sono due persone che in momenti diversi mi hanno

supportato, aiutato, incoraggiato davanti a vari problemi e difficoltà ma sono state anche le persone con cui ho condiviso molti momenti e periodi belli, gioiosi, divertenti. Nei momenti particolari e/o critici per me e Fabrizio ci hanno sempre sostenuto, incoraggiato e consigliato in maniera giusta per entrambi. A loro affiderei quindi non solo il compito di “testimoniare” alla nostra unione ma anche quello di esserci vicino anche dopo il matrimonio… così come lo sono stati finora. In diversi anni che assistiamo alle messe celebrate da Don Gaetano, non ho mai trovato fuori luogo, inadeguato o eccessivo i discorsi affrontati durante le varie celebrazioni religiose. Anzi, ogni messa ha sempre trasmesso qualcosa in più rispetto alle altre celebrazioni diciamo più “formali” e prettamente

“liturgiche” ed è stata sempre una buona occasione di riflessione. Il matrimonio è un giorno speciale ma io e Fabrizio stiamo cercando proprio di non pianificare eccessivamente quel giorno: le cose più belle ed autentiche sono quelle più spontanee… Quindi sotto questo punto di vista non mi sento di dovere dare raccomandazioni particolari a nessuno né tantomeno al sacerdote che celebrerà il nostro matrimonio… Intendiamo vivere quel giorno importante per noi senza pensare o ricorrere ad eccessive

“sovrastrutture” di nessun tipo!

***

6.

Pierangelo:

Il ruolo dei testimoni è quello di garanti morali della vita matrimoniale, mi auguro che se dovessimo affrontare momenti difficili nella vita di coppia, loro siano presenti e ci sappiano consigliare. Essere testimoni dovrebbe implicare responsabilità maggiori a quella di apporre una semplice firma, pertanto, la scelta dei testimoni non può che ricadere su persone di cui si ha piena fiducia e stima. Non ho alcuna raccomandazione da fare al sacerdote che celebrerà il matrimonio nel caso si trattasse di Don Gaetano in quanto sono sicuro che come di sua abitudine sarà capace di coinvolgere tutti durante il matrimonio.

Sara:

Dato che il nostro matrimonio si celebrerà l’anno prossimo non abbiamo ancora ufficializzato la scelta dei testimoni. Tuttavia ho pensato di scegliere la mia migliore amica in quanto è una persona che conosco da tantissimi anni, abbiamo vissuto dei momenti bellissimi insieme e, pertanto, la vorrei rendere ancora più partecipe nel giorno del mio matrimonio chiedendole di essere la mia testimone.

Credo che il testimone di nozze debba essere una persona fidata e sempre presente nella vita dei coniugi al fine di aiutare la coppia nei momenti difficili. Al sacerdote che celebrerà la messa per ora non ho nessuna raccomandazione da fare perché ho piena fiducia in lui e so che celebrerà un bellissimo matrimonio!

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7.

Luca:

Ai testimoni spetta il compito di garantire la legalità del matrimonio e accompagnare noi sposi in questo passo importante della nostra vita insieme. Il testimone è l’amico, la persona cara che si ha nel cuore e per il mio matrimonio ho scelto due persone che meglio di altri possono comprendere le mie emozioni, persone con cui sono cresciuto e con le quali ho condiviso molti momenti della mia vita:

chi meglio di mia sorella con la quale ho condiviso tutta l’infanzia e l’adolescenza e un amico al quale sono molto legato. Al sacerdote che celebrerà il matrimonio, Padre Francesco, raccomando solo di rendere quel giorno sereno e pieno di gioia.

Cristiana:

La scelta dei testimoni è dettata innanzitutto dal cuore e coloro che vengono scelti tra tanti amici e/o parenti li scegliamo perché sappiamo che ci resteranno sempre vicini e che quando ne avremo bisogno saranno pronti ad ascoltarci e darci un consiglio sincero e che soprattutto saranno presenti nel nostro cammino coniugale. Uno dei miei testimoni sarà mio fratello che è una delle persone più importanti della mia vita; nessun tipo di problema potrà mai separarci, abbiamo un ottimo rapporto e con il tempo sta diventando sempre più bello. L’altro testimone è la moglie di mio fratello, ci conosciamo da tanti anni e andiamo d’accordo. Anche per quanto riguarda il sacerdote la nostra scelta è caduta in famiglia, abbiamo deciso con enorme piacere di far celebrare il matrimonio allo zio di Luca. Padre Francesco, il quale riuscirà sicuramente ad emozionarci e quel giorno ci benedirà come una nuova famiglia.

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8.

Marco:

Mi sento di affidare ai testimoni un ruolo importantissimo ovvero quello di osservare l’andamento del nostro matrimonio cioè nel caso in cui sorgano delle divergenze che per qualche motivo non riusciamo ad appianare a loro spetta il compito di aiutarci nel risolvere quei problemi che essendone coinvolti personalmente possono far perdere di vista la cosa più importante cioè amarsi fino in fondo. Ho scelto mio fratello come testimone perché credo che nessuno meglio di lui mi può conoscere o consigliare per il meglio: non ho grandi raccomandazioni per il sacerdote che celebrerà il nostro matrimonio se non quella di pregare per noi e per tutte quelle coppie che come noi intendono seriamente unirsi per tutta la vita.

Simona:

I testimoni sono coloro che ci saranno a fianco in uno dei giorni più importanti della nostra vita e presenti nel mostro cammino coniugale. Ho scelto di dare questo ruolo a mia cugina con la quale sono cresciuta assieme e ho condiviso tutti i momenti belli e brutti della mia adolescenza fino ad oggi e con la quale spero di condividere ancora tanti altri bei momenti, spero sia per me un punto di riferimento. Non ho raccomandazioni da fare al sacerdote se non quella di benedire la nostra unione.

Un ringraziamento particolare a te Don Gaetano che hai reso questo corso avvincente e singolare, per niente noioso e ci hai dato la possibilità di esprimere su carta le nostre emozioni, i nostri dubbi e tutti i nostri pensieri e renderli noti a tutti con l’originalità che ti contraddistingue.

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9.

Alessandro:

Mia sorella voleva avere una parte importante nel nostro matrimonio perché dato che è stata testimone di varie vicissitudini che mi sono accadute in passato, ora voleva esserlo per la nostra nuova vita che iniziamo ad intraprendere, anzi, voleva addirittura farsi fare la delega dal Sindaco per celebrare lei stessa il rito religioso. Mi piacerebbe avere una celebrazione della messa per il matrimonio che sia moderna, giovane ed incoraggiante per il futuro che infonda ottimismo e magari allegria ma non so se il prete polacco che avremo riuscirà ad essere così….

Justyna:

Per testimoni abbiamo scelto persone che sono per noi importanti, mio fratello e la sorella di Alessandro, ai quali affidiamo il ruolo di starci accanto non solo in chiesa ma anche in futuro: loro testimoniano l’amore che proviamo l’uno per l’altra. Per quanto riguarda il sacerdote non ho raccomandazioni da fare in quanto lui sa già cosa fare.

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10.

Alessio :

I testimoni sono per me coloro che devono prendere atto della nostra unione e devono essere partecipi della nostra felicità condividendo anche le nostre emozioni. Caro Don Gaetano dal momento che ci siamo recati nella tua chiesa per affrontare questo passo vuol dire che abbiamo piena fiducia in te. La simpatia che ci manifesti con il tuo dialogo e la tua cordialità è grande. L’unica raccomandazione che posso farti è quella di rimanere sempre la persona che sei. GRAZIE.

Tulena:

Il ruolo che hanno i testimoni secondo me è che stiano a controllare e a “vegliare” sulla

Tulena:

Il ruolo che hanno i testimoni secondo me è che stiano a controllare e a “vegliare” sulla

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