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Santa Cristina di Paulilatino

Santa Cristina Località: Puttu de Santa Cristina Comune: Paulilatino Provincia Oristano Coordinate Geo.: 40°3'37"N 8°43'51"E Contesto geografico: Pianura Altitudine: 200 l.m.s. Estensione dell’area archeologica:

Risorse idriche nel raggio di un km: Tirso 4,2 km. Tipologia sito:

Santuario-villaggio

Fase cronologica: FaseI XII-X secolo a. C.; Fase II IX metà-VIII

secolo a.C.

75 Foto presa da Ardu A., Castangia G., Mulargia M., Panico B. 2012, Al riparo dai venti: identità

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Giovanni Piredda, Los Bronces Antropomorfos de la Cerdeña Nurágica, Tesi di Dottorato in História, Universitat Pompeu Fabra-Barcelona, e “Storia, Letterature e Culture del Mediterraneo”, Università degli Studi di Sassari.

Fig. 74: Carta I.G.M. 10000 dell'area a Sud di Paulilatino

Fig. 75:Cartina del territorio di Paulilatino (Spano G. 1867)

Descrizione del sito:

L’area archeologica è composta da due settori distinti, il pozzo con strutture annesse e il villaggio con il nuraghe, distanti tra di loro all’incirca 250 m. Il tempio a pozzo di Santa Cristina è uno dei più mirabili esempi di raffinata tecnica edilizia, nel genere cultuale, del periodo nuragico. La struttura nuragica è composta da un vestibolo (dromos), da un vano scala e da una camera ipogeica con copertura a "tholos"; il tutto è circoscritto da una cinta muraria perimetrale (themenos). I paramenti murari del vano scala e del vano ipogeico sono realizzati con conci di basalto alcalino finemente lavorati. Fra i templi a pozzo conosciuti nell′Isola, quello di Santa Cristina può essere sicuramente definito come il più rappresentativo.

Attorno al tempio sono stati identificati i resti di numerose strutture di forma circolare e sub-rettangolare. Tra queste l’edificio più rilevante è la "capanna delle riunioni", dotata di un sedile in pietra dall′andamento

Cronologia degli interventi di scavo: Atzeni E. 1957; 1967- 1973; 1977- 1983. Bernardini P. 1989-90 Bibliografia: (Della

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circolare. A poca distanza dalla capanna delle riunioni un recinto sub- circolare. Tra il 1980 ed il 1983 furono condote una serie di indagini di scavo stratigrafico presso alcune capanne del nucleo di edifici posto a nord- est del Pozzo Sacro. (ambienti A1-A5). Le ceramiche rinvenute sono attribuili al BF e PF.

A circa m. 250 dalla chiesa, attraverso un sentiero, si giunge al nuraghe Santa Cristina, di forma semplice, circolare, monotorre (XVI sec. a.C.). Il nuraghe, attualmente residua in altezza m.6, si presenta con un breve corridoio che introduce nell′ambiente principale, di forma circolare, coperto a cupola (tholos), in cui si aprono tre celle o spazi sussidiari. Attorno al nuraghe insistono i resti di un vasto villaggio di varie epoche dal quale emergono due capanne di forma allungata: una, lunga 14 metri, si presenta integra, l′altra manca della copertura basaltica di lastre orizzontali. Entrambe risalgono ad epoca storica.

Marmora 1857; G Spano 1857; 1867; Atzeni 1977; Moravetti 2003); Taramelli 1909; 1910; 1911

Fig. 76:a,d) Foto aerea del sito di S. Cristina b) pianta villaggio (Mackenzie 1913); c) pianta settore di scavo 1980/83; e) pianta area pozzo sacro

Reperti: 5 Bronzo ( 4 statuine; 1 tripode; 29 fr ceramica)

Area Pozzo sacro: Pozzo: 4 statuine antr. Ambiente A1 (settore nord-est dal pozzo): 29 fr ceramica (5 fr. scodelle a prof. Angolare (vd. 337scod 125-338 Scod126);10 fr. ciotole carenate con diametro all’orlo superiore a profilo lievemente concavo/decisamente concavo (vd. 428 Cio77 e 429 Cio78: p 304; 433 Cio82A: pp. 305-306), 5fr. di olle con orlo ingrossato a sezione triangolare, sub-rettangolare con risega esterna e corpo globulare o ovoide, 1 fr. vaso calefattoio, 1 fr. di ansa a bastoncello, 2 fr. di collo troncoconico; 4 fr. di anse nastriformi o ellittiche con decorazioni a cerchielli semplici, a punti impressi, a piccoli punti allineati e a taccheggiature oblique; 1 fr. di probabile vaso a calefattoio.

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Busto di figurina nuda

Codice: SCRI1

Descrizione: Stile. La testa sferica, il viso è

caratterizzato da sopracciglia ad arco con bordo a parete, orbite oculari depresse all’interno delle quale si inscrivono due piccoli bulbi globulari. La bocca è un sottile solco orizzontale poco sopra il mento a punta. Il busto della figurina è molto schematico, privo di dettagli anatomici. Il braccio sinistro, piegato verso l’alto, è amputato all’altezza del polso. La mano destra appoggiata sul capo ha forma di fettuccia.

Stato di conservazione: il busto di statuina

antropomorfa.

Dimensioni: H. 4,2 cm, sp. 0,4 cm;

Osservazioni: secondo Bernardini rientra nel

gruppo dei “Bronzi Fenici” della Sardegna (vedi osservazioni figurina di Santagiusta).

Luogo di conservazione

Bibliografia: (Tore 1981, p.15, no. 14;

Barreca 1986, p.134, no. 4, 10,4; Bernardini & Botto 2010, p.52, fig. 22, no. 1).

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Figura nuda che incede in avanti

Codice: SCRI2

Descrizione: Tipo figurativo. La figura nuda

è stante in posizione frontale con la gamba sinistra avanzata braccia entrambe protese in avanti, il destro con palmo aperto in avanti, il sinistro teso.

Stile. La testa ha una forma troncoconica, il viso ovale con mento a punta, dilatato lateralmente. I lineamenti sono caratterizzati in maniera sommaria: si scorge il naso, la linea delle sopracciglia con bordo a parete, due depressioni oculari prive dei bulbi e due grandi padiglioni auricolari. Sul mento si intravvedono i segni della barba. Le braccia sono protese in avanti, molto corte: il braccio destro accenna un piegamento verso l’alto dal quale si può dedurre il gesto consueto con palmo della mano aperto in avanti.

Abbigliamento e attributi caratterizzanti il personaggio. La figurina appare nuda e non presenta segni di caratterizzazione anatomica. Sulla testa indossa un copricapo a calotta

Stato di conservazione: la statuina ha le

gambe spezzate sotto le ginocchia.

Dimensioni: H 8,36, spessore del busto 1,3

cm.

Osservazioni: secondo Bernardini rientra nel

gruppo dei “Bronzi Fenici” della Sardegna (vedi osservazioni figurina di Santagiusta).

Fig. 78:Figura incedente

Bibliografia di reperto: (Tore 1983, p.451

455–456; Barreca 1986, p.134 n. 3, fig. 10.3; Bernardini & Botto 2010, p.28).

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Figura seduta

Codice: SCRI3

Descrizione: Tipo figurativo. La figura si

presenta in posizione seduta con braccia in avanti chiuse ad anello e gambe unite e piedi aderenti alla placchetta.

Stile. La statuina ha una struttura molto esile e filiforme. La testa ha una forma sferica sormontata da una cresta ed il viso è segnato da due grandi e profonde cavità orbitali. Abbigliamento e attributi caratterizzanti il personaggio. Sulla testa indossa un copricapo lacunoso. Dal del collo scende un monile molto simile a quello portato dalla figurina proveniente da Mandas.

Dimensioni:

Osservazioni: secondo Bernardini rientra nel

gruppo dei “Bronzi Fenici” della Sardegna (vedi osservazioni figurina di Santagiusta).

Luogo di conservazione:

Bibliografia di reperto: (Bernardini & Botto

2010, p.37 fig.11, no. 1).

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Figurina stante

Codice: SCRI4

Descrizione: Tipo figurativo. Figura stante in

posizione frontale, incedente verso avanti con la gamba sinistra, avambraccio alzato.

Stile. L’insieme è modellato grossolanamente

senza una particolare impostazione

schematica alla base. La testa sferica conserva un volto dove appena si percepiscono i tratti somatici. Il piccolo collo da seguito alle spalle larghe. Le ascelle sono ampie e arcuate. Le braccia sono fortemente staccate dal corpo. L’esile braccio destro si piega. Il bacino è basso e le gambe sono esili e divaricate. I piedi, piccoli e ben differenziati dagli arti, poggiano su una placchetta di bronzo.

Abbigliamento e attributi caratterizzanti il personaggio. La figurina veste una tunica molto aderente al corpo e un gonnellino corto.

Stato di conservazione: la statuina è senza la

mano destra e il braccio sinistro spezzato sotto l’omero.

Dimensioni: H. 11,5 cm.; spessore del busto

cm 1,2/1,3,

Osservazioni: secondo Bernardini rientra nel

gruppo dei “Bronzi Fenici” della Sardegna (vedi osservazioni figurina di Santagiusta).

Luogo di conservazione

Bibliografia: (Tore 1983, p. 455–456;

Barreca 1986, p.134 n. 2, fig. 10.2; Bernardini & Botto 2010, p.37, Fig. 6, no.2).

Fig. 80:Figura incedente

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