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Impariamo a comportarci come il minore

SAPETE RISPONDERE?

Cosa pu `

o aiutarci a coltivare l’atteggiamento del minore?

S otto quali aspetti il minore `

e “grande”?

Come possiamo manifestare umilt `

a nel matrimonio, nella congregazione e nei rapporti con gli altri?

modo paziente ma fermo, Ges `

u aiuta gli apostoli a capire la necessit `

a di essere umili.

2 L’esortazione di Ges `

u a comportarsi come il minore rispec-chiava forse i valori della societ`

a ebraica del I secolo? No. Anzi, andava nella direzione opposta. Descrivendo i costumi sociali dell’epoca, il Grande Lessico del Nuovo Testamento spiega:

“In ogni rapporto, sorgeva continuamente la questione: chi fos-se il primo; e la valutazione dell’onore che spettava a ciascuno era una faccenda di cui ci si occupava di continuo e che era considerata di grande importanza”.1 Ges`

u stava dunque esor-tando gli apostoli a essere diversi dalle persone in generale.

3 La parola greca resa “minore” si riferisce a chi `

e modesto, umile, insignificante, di poco conto o scarsamente influente.

Ges `

u si serv`

ı di un bambino per far capire agli apostoli che do-vevano essere umili e modesti. Questo invito `

e valido per i cri-stiani di oggi esattamente come lo era per quelli del I secolo.

Forse non ci `

e facile comportarci come il minore, almeno in certi casi. La tendenza umana all’orgoglio pu `

o spingerci a cer-care la preminenza. L’ambiente competitivo in cui viviamo e lo

1 G. Kittel, continuato da G. Friedrich, ed. italiana a cura di F. Monta-gnini, G. Scarpat e O. Soffritti, Paideia, Brescia, 1971, vol. VII, col. 241, nt. 33.

3. (a) Cosa significa comportarsi come il minore, e perch´ e pu`

o non es-sere facile? (b) Quali domande sorgono circa il comportarsi come il mi-nore?

spirito del mondo possono portarci a essere egocentrici e ag-gressivi, o potrebbero indurci a cercare di controllare gli altri.

Cosa pu `

o aiutarci a coltivare l’atteggiamento del minore? Sot-to quali aspetti chi si comporta come il minore `

e “grande”? E in quali campi dobbiamo cercare di manifestare umilt`

a?

“O PROFONDIT `

A DELLA RICCHEZZA

E DELLA SAPIENZA E DELLA CONO SCENZA DI DIO!”

4 Un modo in cui possiamo coltivare l’umilt` a `

e quello di ri-flettere sulla grandezza di Geova in paragone con noi. Si pu `

o davvero affermare che “il suo intendimento `

e imperscrutabile”.

(Isa. 40:28) A proposito di alcuni aspetti della magnificenza di Geova, l’apostolo Paolo scrisse: “O profondit `

a della ricchezza e della sapienza e della conoscenza di Dio! Come sono imper-scrutabili i suoi giudizi e impenetrabili le sue vie!” (Rom.

11:33) Sebbene la conoscenza umana in molti campi sia au-mentata enormemente da quando Paolo scrisse queste parole, circa duemila anni fa, esse sono vere ancora oggi. Riconosce-re che, a pRiconosce-rescindeRiconosce-re da quanto sappiamo, non c’`

e limite a quel-lo che possiamo imparare su Geova, sulle sue opere e sui suoi pensieri dovrebbe renderci umili.

5 Capire che gli esseri umani non sono in grado di arrivare a conoscere completamente la creazione di Geova insegn `

o a

4, 5. Cosa pu `

o aiutarci a coltivare l’umilt`

a? Fate un esempio.

Leo1 a considerarsi il minore. Da giovane era affascinato dal-la scienza, e volendo capire il pi `

u possibile dell’universo studi ` o astrofisica. Giunse cos`

ı a un’importante conclusione. “Grazie ai miei studi mi resi conto che le attuali teorie scientifiche da sole non bastano a spiegare l’universo”, dice. “Perci `

o passai agli studi di legge”. Col tempo Leo divent `

o procuratore distrettua-le, e successivamente giudice. Alla fine, lui e sua moglie stu-diarono la Bibbia con i testimoni di Geova, abbracciarono la verit `

a e diventarono dedicati servitori di Dio. Cosa ha aiutato Leo a comportarsi come il minore nonostante il suo bagaglio culturale e professionale? Senza esitare risponde: “La consape-volezza che, indipendentemente da quante cose sappiamo su Geova e sull’universo, ci sar`

a sempre qualcos’altro da impara-re”.

6 Un altro elemento che ci aiuta a essere umili `

e il fatto che Geova stesso lo `

e. Riflettiamo su questo: “Siamo collaboratori di Dio”. (1 Cor. 3:9) `

E meraviglioso che l’Iddio la cui grandez-za non ha uguali ci conceda questo onore dandoci la possibili-t `

a di svolgere il nostro ministero usando la sua Parola, la Bib-bia. Anche se `

e Geova a far crescere i semi che noi piantiamo e innaffiamo, ci concede il privilegio di collaborare con lui.

1 I nomi sono stati cambiati.

6, 7. (a) Quale eccezionale esempio di umilt ` a ci d `

a Geova? (b) In che senso l’umilt`

a di Geova fa ‘grandi’?

(1 Cor. 3:6, 7) Non `

e forse un eccezionale esempio di umilt` a da parte sua? L’umilt `

a di Geova `

e sicuramente per ognuno di noi un grande incentivo a comportarci come il minore.

7 L’esempio di umilt`

a dato da Geova influ`

ı profondamente sul salmista Davide, che gli si rivolse cos`

ı: “Mi darai il tuo scu-do di salvezza, ed `

e la tua umilt `

a che mi fa grande”. (2 Sam.

22:36) Davide attribu`

ı il merito di qualsiasi onore avesse in Israele all’umilt `

a divina, al fatto che Geova accondiscendesse, o si umiliasse, a rivolgergli la sua attenzione. (Sal. 113:5-7) Lo stesso vale anche per noi: quando si tratta di qualit`

a, capacit ` a o privilegi, c’`

e forse qualcosa che ‘non abbiamo ricevuto’ da Geova? (1 Cor. 4:7) Chi si comporta come il minore `

e “gran-de” nel senso che diventa pi `

u prezioso come servitore di Geo-va. (Luca 9:48) Vediamo perch ´

e si pu `

o fare questa afferma-zione.

IL MINORE DIVENTA “GRANDE”

8 Se vogliamo essere felici nell’organizzazione teocratica di Dio e cooperare con le disposizioni esistenti nella congregazio-ne, l’umilt`

a ci `

e indispensabile. Prendiamo il caso di Petra, una ragazza cresciuta in una famiglia di Testimoni. Petra voleva fare le cose di testa sua, per cui si allontan `

o dalla congregazione.

8. In che modo l’umilt `

a influisce sul nostro atteggiamento verso l’orga-nizzazione di Geova?

Torn `

o a frequentarla alcuni anni dopo, e ora `

e felice di far par-te dell’organizzazione di Geova e ne sostiene di cuore le dispo-sizioni. Cos’ `

e cambiato? “Le due qualit ` a pi `

u importanti che ho dovuto imparare per sentirmi a casa nell’organizzazione di Dio”, scrive Petra, “sono l’umilt`

a e la modestia”.

9 Chi `

e umile `

e sinceramente grato per tutto ci `

o che Geova gli provvede, incluso il cibo spirituale. Perci `

o `

e un attento stu-dioso della Bibbia e un avido lettore della Torre di Guardia e di Svegliatevi! Come molti altri fedeli servitori di Geova, pro-babilmente ha l’abitudine di leggere ogni nuova pubblicazione prima di riporla in uno scaffale della propria biblioteca perso-nale. Quando ci dimostriamo umili e grati leggendo e studian-do le nostre pubblicazioni bibliche progrediamo spiritualmen-te, e Geova pu `

o impiegarci maggiormente nel suo servizio.

— Ebr. 5:13, 14.

10 Chi si comporta come il minore `

e “grande” anche sotto un altro aspetto. In ogni congregazione ci sono uomini quali-ficati che sono stati scelti sotto la guida dello spirito santo per servire come anziani. Questi uomini organizzano attivit `

a spiri-tuali come le adunanze, il servizio di campo e l’opera

pastora-9. Come considera il cibo spirituale la persona umile, e perch´

e questo la rende pi `

u preziosa?

10. In che modo possiamo comportarci come il minore nella congrega-zione?

le. Quando manifestiamo l’atteggiamento del minore collabo-rando di buon grado con le loro disposizioni, contribuiamo alla gioia, alla pace e all’unit`

a della congregazione. (Leggi Ebrei 13:7, 17). Se siamo anziani o servitori di ministero, dimostria-mo la nostra umilt`

a essendo grati a Geova per averci affidato questo privilegio di servizio?

11 Chi si comporta come il minore `

e “grande”, cio ` e `

e pi `

u pre-zioso per l’organizzazione di Geova, perch´

e la sua umilt`

a ne fa un valido servitore di Dio. Ges `

u dovette raccomandare ai suoi discepoli di comportarsi come il minore perch ´

e alcuni di loro si erano fatti influenzare dalla mentalit`

a allora comune. “Sor-se . . . fra loro un ragionamento su chi di essi fos“Sor-se il pi `

u gran-de”, si legge in Luca 9:46. `

E possibile che anche noi comincia-mo a pensare di essere in qualche comincia-modo migliori dei nostri compagni di fede o della gente in generale? Nel mondo che ci circonda la maggioranza delle persone `

e animata da orgoglio ed egoismo. Prendiamo le distanze da chi `

e orgoglioso com-portandoci con umilt`

a. Quando lo facciamo e diamo la priori-t`

a alla volont`

a di Geova diventiamo una presenza ristoratrice per i nostri fratelli.

12 L’esortazione di Ges `

u a comportarsi come il minore ` e

11, 12. Quale atteggiamento ci render` a pi `

u utili all’organizzazione di Geova, e perch´

e?

davvero un potente incentivo, e dovremmo seguirla in ogni aspetto della vita. Concentriamoci in particolare su tre campi.

SFORZIAMO CI DI COMPORTARCI COME IL MINORE

13 Nel matrimonio. Oggi molti danno un’enorme importan-za ai propri diritti, ma non si curano di quelli degli altri. Chi si comporta come il minore, invece, manifesta l’atteggiamento raccomandato da Paolo nella lettera ai Romani: “Perseguiamo le cose che contribuiscono alla pace e le cose che sono recipro-camente edificanti”. (Rom. 14:19) La persona che si compor-ta come il minore persegue la pace con tutti, ma soprattutto con il proprio coniuge.

14 Prendiamo ad esempio l’uso del tempo libero. Marito e moglie potrebbero non avere gli stessi gusti in questo campo:

magari a lui piace starsene tranquillo a casa a leggere un bel libro, mentre lei preferisce andare a cena fuori o passare una serata con gli amici. Non `

e forse vero che per una moglie ` e pi `

u facile rispettare suo marito se lui, invece di curarsi solo delle proprie preferenze, `

e umile e ha sinceramente a cuore anche quelle di lei? Analogamente, un marito apprezzer`

a e amer ` a sua moglie constatando che lei non cerca sempre di averla vinta ma tiene in considerazione i desideri di lui. Quando entrambi i

co-13, 14. Cosa possono fare marito e moglie per comportarsi come il mi-nore, e che effetto avr`

a questo sul matrimonio?

niugi si comportano come il minore, il vincolo matrimoniale si rafforza. — Leggi Filippesi 2:1-4.

15 Nella congregazione. Molti nel mondo vivono in funzio-ne del soddisfacimento immediato dei propri desideri. Non san-no cosa sia la pazienza e san-non concepiscosan-no l’idea di dover aspettare. Coltivare l’atteggiamento del minore, invece, ci inse-gna ad aspettare Geova. (Leggi Salmo 131:1-3). Essere umi-li e aspettare Geova reca benedizioni: fa provare sicurezza, con-forto e soddisfazione. Non c’`

e da meravigliarsi che Davide incoraggiasse gli altri israeliti ad aspettare pazientemente il loro Dio!

16 Anche noi, come Davide, possiamo trovare conforto se aspettiamo umilmente Geova. (Sal. 42:5) Prendiamo per esem-pio chi “desidera un’opera eccellente” e quindi “aspira all’in-carico di sorvegliante”. (1 Tim. 3:1-7) `

E chiaro che deve fare tutto ci `

o che gli `

e ragionevolmente possibile per permettere allo spirito santo di produrre in lui le qualit`

a di cui un sorveglian-te ha bisogno. Ma che dire se dovesse atsorveglian-tendere pi `

u a lungo di quanto hanno atteso altri? Chi ha la mentalit`

a del minore aspetter`

a pazientemente il privilegio di servizio a cui aspira, e nel frattempo continuer `

a a servire Geova con gioia, contento di qualsiasi incarico gli venga affidato.

15, 16. Quale atteggiamento raccomand `

o Davide nel Salmo 131, e come ci comporteremo nella congregazione se lo faremo nostro?

www.jw.org 17 Nei rapporti con gli altri. La maggioranza delle persone ha difficolt `

a a chiedere scusa. I servitori di Dio, per `

o, si sfor-zano di comportarsi come il minore ammettendo i propri er-rori e scusandosi, e sono pronti a perdonare gli sbagli degli al-tri. Mentre l’orgoglio alimenta divisioni e litigi, il perdono promuove la pace con i compagni di fede.

18 Pu`

o darsi che dobbiamo ‘umiliarci’ chiedendo sinceramen-te scusa nel caso in cui, per motivi che non dipendono da noi, non riusciamo a onorare un impegno preso. Anche quando la responsabilit `

a dell’accaduto non `

e soltanto sua, il cristiano umile si preoccupa dei propri sbagli ed `

e disposto ad ammet-terli. — Leggi Proverbi 6:1-5.

19 Siamo davvero grati dell’incoraggiamento scritturale a comportarci come il minore. Per quanto seguirlo non sia sem-pre facile, avendo il giusto concetto di noi stessi in paragone con il nostro Creatore e apprezzando la sua umilt `

a saremo mo-tivati a essere umili a nostra volta. Cos`

ı facendo acquisteremo maggior valore come servitori di Geova. Accogliamo dunque l’invito a comportarci come il minore!

17, 18. (a) Quali benef`

ıci si hanno quando si `

e disposti a chiedere scu-sa e a perdonare gli errori altrui? (b) Coscu-sa ci esorta a fare Proverbi 6:

1-5 se, per motivi che non dipendono da noi, non riusciamo a onorare un impegno preso?

19. Quali ragioni abbiamo per essere grati dell’incoraggiamento scrittu-rale a comportarci come il minore?

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