4. Svolgimento dell’indagine
4.3 Implementazione dell’investigazione
4.3.2 Scelta dei temi di valutazione e sviluppo del pensiero critico
Nello scegliere i temi da affrontare per valutare il livello di pensiero critico iniziale e da usare come argomento di dibattito, ho dovuto operare una scelta cruciale per lo svolgimento dell’indagine, potendo decidere fra due opzioni. Da una parte, quella di utilizzare un unico tema; dall’altra, quella di usare due temi distinti e distanti fra loro. Per la mia investigazione, ho scelto di aderire al secondo approccio. La motivazione di questa scelta fa perno sulla natura trasversale e multidisciplinare del pensiero critico. Mediante un “allenamento” del pensiero critico su uno specifico tema e una valutazione successiva della sua eventuale crescita su un altro tema, ho potuto verificare se fosse avvenuto l’auspicato transfert di padronanza di competenze cognitive afferenti al pensiero critico da un tema all’altro. Al contrario, se avessi optato per un unico tema, sarebbe stato difficile distinguere una variazione di punteggi nella rubrica valutativa dovuta semplicemente alla trattazione più approfondita dell’argomento da parte della classe di sperimentazione rispetto a quella di controllo.
In particolare ho scelto la migrazione come tema di valutazione dello spirito critico, l’Unione Europea come tema di sviluppo dello spirito critico e l’ingresso della Svizzera nell’Unione Europea come questione socialmente viva su cui organizzare il dibattito.
Ho scelto il tema delle migrazioni in quanto estremamente attuale e di cui, pertanto, gli allievi avranno già sentito parlare a casa, o letto sui giornali. Di conseguenza questa scelta mi dà la possibilità di valutare il pensiero critico degli allievi su un argomento intorno a cui hanno molte informazioni e punti di vista (anche discordanti) a cui attingere dopo averle propriamente processate e filtrate.
L’allegato 1 riporta l’itinerario didattico incentrato sulle migrazioni che ho preparato per le due classi: esso studia come sono cambiate le migrazioni europee nel corso dei secoli fino ad arrivare ad un’analisi approfondita delle recenti migrazioni.
L’itinerario didattico relativo all’Unione Europea, riportato nell’allegato 4, prevede un’analisi approfondita dell’UE, della sua storia, delle sue istituzioni e del processo di adesione all’UE. La preparazione al dibattito è stata, infine, basata sulla ricerca di argomentazioni favorevoli o contrarie all’adesione della Svizzera nell’UE. Ho selezionato quindi alcuni articoli di giornale (allegato 6) che gli allievi avrebbero dovuto leggere e dai quali avrebbero dovuto estrapolare gli argomenti pro e contro l’adesione della Svizzera all’Ue, completando una tabella riassuntiva (allegato 7). Come suggerito da Healey (2012), i ragazzi lavoreranno sugli articoli prima
29 comune alla lavagna dove ogni gruppo esporrà gli elementi a favore o contrari che avrà trovato nei suoi testi. Così facendo si completerà una tabella riassuntiva che raccoglie le argomentazioni di ogni gruppo.
Una volta completata la tabella riassuntiva i ragazzi avranno il compito di studiare le argomentazioni e prepararsi al dibattito. Gli allievi non sapevano quale posizione avrebbero dovuto difendere e sono stati perciò invitati a studiare entrambe le parti, anche approfondendo grazie a ulteriori articoli e siti internet da me forniti.
Il giorno del dibattito ho estratto a sorte i ruoli che gli allievi avrebbero dovuto ricoprire: 7 a favore dell’entrata della Svizzera in UE, 7 contrari e 7 facenti parte del “pubblico”. La funzione del pubblico è stata duplice: da una parte, ha fatto domande alle due fazioni; dall’altra, osservando la sua reazione, ho potuto giudicare l’impatto delle argomentazioni dei due schieramenti su degli allievi imparziali. Il dibattito, come già descritto e argomentato nella sezione di Quadro Metologico, è stato organizzato secondo il modello proposto da Lupatini. L’allegato 8 riporta la sua suddivisione dettagliata in fasi.
Alla fine del dibattito, prima della conclusione della lezione, tutti i ragazzi sono stati chiamati a scrivere un lavoro di riflessione individuale per illustrare la presa di posizione finale motivata da quando sentito nel dibattito.
4.3.3 Scelta delle domande per la valutazione dello spirito critico
Un’altra scelta naturalmente cruciale che ho operato è stata quella relativa alle domande da proporre agli allievi per misurare il loro pensiero critico a inizio e fine esperimento. Ho infine optato per l’implementazione del seguente approccio: ho preso come riferimento un testo di un professore universitario che propone due visioni antitetiche sull’immigrazione, chiedendo agli allievi di commentarla in due fasi. Nella fase di valutazione iniziale dello spirito critico ho riportato alla classe di controllo la frase che esprime un giudizio positivo (allegato 2) e alla classe di sperimentazione la frase che esprime un giudizio negativo (allegato 3), e ho chiesto loro di commentarle. Nella fase di valutazione finale, ho riportato a entrambe le classi la frase completa (allegato 9). Questa tecnica rappresenta una variazione di una proposta di Lupatini (Lupatini, 2015), volta a giudicare lo spirito critico degli allievi mediante la valutazione della loro capacità di commentare un testo di un illustre e rispettabile autore senza lasciarsi influenzare dalla sua posizione di esperto. La scelta di proporre due stralci di testo dai contenuti antitetici è atta a
Controversie e dibattito: un modo per educare allo spirito critico?
verificare se il bias espresso dagli studenti a favore della posizione dell’esperto sia in effetti solo in funzione della sua posizione di luminare, e indipendente dal contenuto del testo riportato.
In seguito ho proposto agli allievi una seconda fase, in cui viene finalmente rivelato per intero il pensiero (neutrale) del professore e viene chiesto di commentarlo nella sua completa formulazione. Questa seconda fase, secondo me, permette di verificare chi fra gli allievi ha sviluppato pensiero critico, riuscendo ad analizzare senza contraddizioni e in maniera attiva la nuova frase, e chi, invece, non lo ha sviluppato, proponendo argomentazioni senza logica o semplicemente adeguandosi al nuovo pensiero dell’Autore.
Specificamente, la frase scelta per valutare lo spirito critico è presa dal libro Exceptional People:
How Migration Shaped Our World and Will Define Our Future (Princeton University Press. 2012.)
di Ian Goldin, considerato un esperto del tema trattato, e recita:
Viviamo in un'epoca in cui coesistono due punti di vista contrastanti. Il primo, secondo cui i migranti che attraversano i nostri confini sottraggono posti di lavoro ed erodono il tessuto sociale del nostro paese. Il secondo, viceversa, secondo cui nonostante disagi trascurabili a breve termine, i flussi migratori internazionali costituiscono un vantaggio poiché generano innovazione e dinamismo favorendo la crescita economica a lungo termine.
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