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Un ruolo fondamentale all’interno della filiera vitivinicola, lo giocano le esportazioni. Il vino, nell’anno 2013, è stato il genere alimentare venduto maggiormente all’estero55. Dato che va a confermare quanto sia importante e apprezzato il prodotto italiano nel mondo. Nel 2013 le esportazioni hanno toccato il valore record dei 5 miliardi di euro56, segnando una crescita del +27% su 200857. Inoltre il dato assume maggior importanza, considerando la diminuzione di ettolitri esportati (1 milione), notiamo come questa variazione positiva si avvenuta grazie ad un incremento del valore medio unitario, ponendo quindi l’accento alla qualità del prodotto vinicolo esportato, richiesto a un maggior prezzo.

                                                                                                               

54 Camilla Conti, http://www.ilfattoquotidiano.it/2014/09/13/russia-lembargo-di-putin-soffoca-lexport-

alimentare-ma-ce-modo-di-aggirarlo/1118122/, 13 Settembre 2014.

55 Giuliano De Risi, http://www.ilghirlandaio.com/giuliano-de-risi-imprenditori-di-gusto/104928/vinitaly-a-

verona-l-edizione-dei-primati-l-export-supera-per-la-prima-volta-5-miliardi/

56 http://www.inumeridelvino.it/2014/04/le-esportazioni-di-vino-nel-mondo-aggiornamento-2013.html 57 http://www.ismea.it/flex/cm/pages/ServeBLOB.php/L/IT/IDPagina/8857

Tabella 1.8: Principali Paesi destinatari delle esportazioni di vino italiano, periodo dal

2007 al 2013.

Dalla tabella esposta vediamo che il paese che apprezza maggiormente il prodotto vinicolo italiano sono gli Stati Uniti d’America dove le esportazioni superano abbondantemente il miliardo di €. Le esportazioni di vino italiano negli USA sono cresciute anche rispetto all’anno precedente, dove il valore si era fermato alla soglia del miliardo di €, registrando una variazione del +7,1%, nell’arco 2012-2013. Sul secondo e terzo gradino del podio troviamo rispettivamente Germania e Regno Unito, la Germania supera il miliardo di € registrando anche una variazione positiva del 6,4% rispetto al 2012, mentre il valore delle esportazioni di vino italiano nel Regno Unito si attestano a 618,1 milioni di euro, territorio dove il vino italiano fa registrare una variazione del +15,4% in un solo anno. Mi sono posto l’onere di redigere tale elaborato, in quanto il settore vitivinicolo nazionale rappresenta un punto di forza del Made in Italy e il nostro paese non si può permettere di tralasciare una risorsa così importante. Purtroppo all’interno del settore vitivinicolo italiano si sta assistendo a un costante aumento del tasso di urbanizzazione, il quale porta inevitabilmente a due conseguenze, in cui se dovesse continuare il trend, potrebbero risultare disastrose, un primo fattore negativo si concretizza nella superficie media coltivata a vite, fattore che potrebbe nuocere sulla qualità dell’uva prodotta, dall’altro lato la conseguenza più diretta quale la corrispondente minor quantità di vino prodotto58. Sia le imprese multinazionali sia

le strutture di medio-grandi dimensioni sono in numero molto limitato 59, con

un’abbondanza di piccoli produttori. Nello scenario attuale, una soluzione per la risoluzione dei problemi presentati, data anche la difficoltà presentata dal nostro paese nell’uscire dalla situazione economica attuale, potrebbe avvenire attraverso processi di acquisizioni e fusione tra imprese, in modo da aumentare le dimensioni medie aziendali e potenziare i canali distributivi anche in territorio estero. L’analisi che ho portato a termine si pone l’obiettivo di andare a studiare quelle aziende vitivinicole, presenti nell’ambiente italiano, le quali si distinguono per un elevato livello di fatturato prodotto all’estero, che realizzano elevati risultati in termini di performance realizzate appunto tramite le esportazioni, evidenziando come questo fattore sia trainante, e contribuisca ad aumentare il fatturato                                                                                                                

58  Report economico finanziario, REF 2011, con aspetti civilistico-amministrativi, fiscali e previdenziali,

ISMEA, IPSOA, pag. 241.  

totale delle imprese. Come abbiamo visto il settore all’interno del territorio nazionale sta passando un momento di crisi, e a oggi le esportazioni possono davvero dare una boccata d’ossigeno al settore, visto il successo del prodotto vinicolo italiano oltreconfine.

1.4 IMPORTAZIONI

Le importazioni di vino in Italia, come ci si può aspettare, sono davvero molto limitate. Nell’ultimo anno si sono attestate attorno ad un valore di circa 300 milioni di euro, contro i 5 miliardi delle esportazioni, e per quanto riguarda la quantità, i milioni di ettolitri di vino importati sono 2.55, contro i 20 milioni di ettolitri esportati, dato che sta a dimostrare l’importanza italiana nel settore vinicolo mondiale60. L’Italia importa solo certe qualità di vino, dalla Francia, Champagne, e qualche vino rosso di qualità come il rinomato Bordeux proveniente dall’omonima regione, qualche vino bianco statunitense, australiano o spagnolo. Se andiamo ad analizzare la diversa composizione delle importazioni, dei 2.55 milioni di ettolitri importati, vediamo che 2.3 milioni di ettolitri sono di vino sfuso, dobbiamo considerare il calo del 19% rispetto all’anno precedente le importazioni di vino imbottigliato, inoltre calano vistosamente, del 40%, quelle di vini spumanti (come lo Champagne)61.

                                                                                                               

60 Bacca, 23 marzo 2014, Fondatore e redattore de I numeri del vino. Analista finanziario.

http://www.inumeridelvino.it/2014/03/le-importazioni-di-vino-in-italia-aggiornamento-2013.html

61 Bacca, 23 marzo 2014, Fondatore e redattore de I numeri del vino. Analista finanziario.

Tabella 1.9: Importazioni di vino italiano.

Fonte:http://www.inumeridelvino.it/2014/03/le-importazioni-di-vino-in-italia-aggiornamento-2013.html Questi dati ci possono indurre a fare rilevanti riflessioni: si cerca sempre di più di avvicinare il pubblico al vino sfuso, ricoprente quasi la totalità del vino importato, la motivazione principale per la quale ci si spinge verso questa direzione è da ritrovare nel particolare momento di crisi, che il paese sta vivendo, se considerata congiuntamente ad altre motivazioni, come il costo della vita molto alto risulta piuttosto facile l’approvazione di questo nuovo trend62. Inoltrecalano le importazioni di vino imbottigliato, e abbiamo una scesa vertiginosa delle importazioni di vini spumanti come lo Champagne, infatti nel nostro Paese è presente un fenomeno molto importante: il prosecco. Questa tipologia di vino prodotta nei vitigni veneti e friulani, sta avendo un enorme successo sia nel mercato interno sia al di fuori dei confini nazionali, tanto che in certi casi viene preferito allo stesso Champagne dato il prezzo alla bottiglia meno elevato63. La crescita dei prezzi all’origine                                                                                                                

62 Alessandro Morichetti, http://www.intravino.com/grande-notizia/5-imprescindibili-regole-per-scegliere-il-

vino-sfuso-ovvero-cose-che-non-avrei-mai-pensato-di-scrivere-in-vita-mia/

63 http://www.federvini.it/index.php/it/news/in-evidenza/420-l-italia-vince-la-sfida-delle-bollicine-il-prosecco-

del prodotto vino non ha colpito solamente le produzioni italiane ma quelle globali. Se andiamo ad analizzare la diversa composizione delle importazioni all’interno del settore, vediamo che si possono suddividere tra vini imbottigliati, spumanti e sfusi, proprio quest’ultima tipologia di vino ora detengono un valore di 0.64 al litro, dato che aumenta le importazioni del 27%, a 147 milioni di euro. L’import di spumante (champagne) si attestano a 113 milioni di euro, -11%, dato che conferma l’importanza sempre più rilevante, anche sotto l’aspetto qualitativo, del nostro vino Prosecco, mentre quelle di vini imbottigliato sono in calo del 4% a 51 milioni di euro. Soprattutto sono gli spagnoli e gli americani, i nostri fornitori precipui. Gli ettolitri importati della Spagna sono 1,4, un numero molto alto ma comunque in calo rispetto agli 1.7 milioni di ettolitri del 2012. Sono aumentate di molto le importazioni di vino proveniente dal Sud-Africa64.