• Non ci sono risultati.

SCHEMA DEI MUTAMENTI STRATEGICI DEL «SISTEMA» NAVALE ITALIANO DALLA FINE DELLA SECONDA GUERRA MONDIALE

Nel documento della Marina Militare (pagine 159-164)

A OGGI

Per concludere questo breve testo sui mutamenti della strategia marittima nazionale si offre al Lettore uno schema in cui si sintetizzano i cambiamenti occorsi dal 1945 a oggi.

Dal 1945 al 1949

L’avversario: la Jugoslavia.

Il Teatro operativo principale: L’Adriatico.

Tipo di strategia marittima: Seacontrol - Sea Denial.

Strategia dei mezzi: rimessa in servizio di motovedette, dragamine veloci, ex motosilu-ranti anche alleate (GIS).

Strategia del personale: riapertura degli Istituti d’istruzione per gli Ufficiali (Accademia a Livorno, IGM), costituzione Scuole CEMM anche a bordo delle grandi navi.

Strategia dell’organizzazione: ripresa dell’attività arsenalizia, ricostruzione delle basi, riorganizzazione degli organi centrali.

Dal 1949 al 1960

L’avversario: l’Unione Sovietica e i suoi alleati.

Il Teatro operativo principale: Il Mediterraneo Centrale (NATO).

Tipo di strategia marittima: Seacontrol.

Strategia dei mezzi: l’arrivo delle navi ex Stati Uniti (2 «Aviere», 3 «Aldebaran», 6 «Ma-stino», gli MSC, i sommergibili), riarmamento con materiali ex statunitensi delle unità effi-cienti di costruzione nazionale (incrociatori, CCTT, Torpediniere); costruzione di nuove uni-tà con assistenza economica degli Stati Uniti (MDAP) (2 «San Marco», 2 «Indomito», 4

«Centauro», 3 «Albatros»).

Strategia del personale: Invio di molto personale ai corsi negli Stati Uniti, costituzione dei Centri Addestramento, ripresa della Scuola Comando (con 20 corvette).

Strategia dell’organizzazione: Costituzione del Comando Dragaggio (sino a 100 dragami-ne), Squadra Navale su 2 divisioni (Nord, Sud), assunzione del comando del Mediterraneo Centrale a Napoli (COMEDCENT).

Dal 1960 al 1974

L’avversario: l’Unione Sovietica e i suoi alleati.

Teatro operativo principale: l’intero Mediterraneo geografico (NAVSOUTH).

Tipo di strategia marittima: Seacontrol.

Strategia dei mezzi: Nuovi programmi navali con riusciti prototipi nazionali sfruttando la nuova tecnologia (cannoni, elicotteri, apparati motori a gas). Marina di prototipi (Alpino, Doria, Toti, Sparviero, Lupo). Progetto Garibaldi (Polaris) riuscito, progetti nucleari (Fermi, Marconi) non portati avanti.

Strategia del personale: Unificazione dei centri addestramento (M/CENTADD).

Strategia dell’organizzazione: Costituzione della 3aDivisione Navale (Brindisi, anfibi e mezzi costieri). Centralizzazione del comando Squadra a Santa Rosa (CINCNAV/COMED-CENT). Assunzione dell’incarico di COMNAVSOUTH a Napoli da parte di un Ammiraglio italiano.

Dal 1974 al 1986

L’avversario: l’Unione Sovietica e i suoi alleati.

Teatro operativo principale: il Mediterraneo «allargato».

Tipo di strategia marittima: Seacontrol, naval presence, power projection ashore.

Strategia dei mezzi: La Legge Navale e i programmi aggiuntivi (Corvette, Pattugliatori), costituzione dell’Aviazione Navale (Garibaldi, AV8B Harrier).

Strategia del personale: Partecipazione spinta ad attività culturali europee e americane.

Strategia dell’organizzazione: Taglio dei «rami secchi», concentrazione delle attività su Taranto, La Spezia, Augusta.

Dal 1986 al 2000

L’avversario: l’Unione Sovietica e i suoi alleati sino all’89, poi «i perturbatori della stabi-lità internazionale».

Teatro operativo principale: oltre il Mediterraneo «allargato» - gli «interessi nazionali».

Tipo di strategia marittima: Seacontrol; naval presence e constabulary role; power projection ashore in forze multinazionali. La nuova formula della «marittimità» (in avanti e in anticipo dal mare e sul mare).

Strategia dei mezzi: I programmi possibili con il bilancio post-guerra fredda (Pattuglia-tori e programmi multinazionali), costruzione della nuova portaerei (Cavour).

Strategia del personale: Partecipazione qualificata ad attività culturali europee, america-ne e mediterraamerica-nee (Simposio di Veamerica-nezia), nuovo iter formativo Ufficiali (laurea), il ruolo Ma-rescialli.

NOTE CAPITOLO VI

(173) Gli Stati Uniti erano presenti con una cospicua e moderna Squadra, che diventerà poi la VI Flotta, e gli Inglesi avevano nel teatro la loro Mediterranean Fleet dotata di portaerei, incrociatori e unità minori moderne ed efficienti.

(174) La consistenza della Flotta alla fine del 1946 era assai superiore a quella poi concessa dal Trattato di Pace. Il pa-ragone tra i due numeri è indicativo di quanto il Diktat sia stato punitivo e penalizzante il ruolo politico della Marina.

(175) Il Trattato di Pace, arrivato quasi improvviso dopo anni di stretta collaborazione navale con gli Alleati, fu difatti estremamente punitivo per il nostro Paese, che privato delle colonie, di parti del territorio nazionale e soprattutto di una Marina e di una Aviazione consistenti, si trovò a essere declassato a Potenza di terzo rango con una intrinseca impossibilità di adottare un programma di «ricostruzione» militare, in parallelo alla ricostruzione delle infrastrutture industriali, che potesse nel tempo fargli riprendere, nel contesto mondiale, un ruolo di protagonista.

(176) Giorgerini G., Da Matapan al Golfo Persico, Milano 1989, pag. 598.

(177) Con il termine GIS (Galleggiante inseguimento siluri) si venne di fatto a coprire una nostra quasi violazione alle clausole armistiziali, in quanto delle «motosiluranti», nazionali, ex tedesche ed ex alleate venivano rimesse in servizio per l’utilizzo in Adriatico per compiti di vigilanza, pattugliamento e sea control.

(178) Supplemento al Notiziario della Marina, n. 5, maggio 1984. Cfr. Giorgerini G., Da Matapan al Golfo Persico, Milano 1989, pag.603.

(179) Greenbacker J. E., «Do we still need the sixth fleet?», USNI Naval Review 1966.

(180) NATO Ufficio Informazioni e stampa, Manuale della NATO, ed. 1993.

(181) Giorgerini G., «Cenni di storia e politica navale russa», Rivista Marittima 1986.

(182) Fantoni G., La flotta sovietica nel mediterraneo, LUISS, Giugno 1993.

(183) Con questo acronimo la NATO indicava il complesso delle forze navali sovietiche schierate in Mediterraneo.

(184) Vedi Fantoni, op. cit.

(184) Fantoni, op.cit. e Vego M., «Soviet naval presence in the mediterranean sice 1973», Navy International, July 1983.

(185) Tornetta V., «La politica marittima dell’URSS», Affari Esteri, Estate 1983.

(186) Luns J., Conseguenze politico-militari dell’espansione navale sovietica, Notizie Nato, 1982.

(187) La composizione della Squadra nei suoi vari mutamenti organici è stata ricavata da appunti e documenti dell’ar-chivio dell’A.

(188) Colliva, op. cit., p. 194. Cfr. C. De Risio, Navi di ferro, teste di legno. La Marina italiana, Ciarrapico, Roma 1976.

(189) La legge prevede che i mezzi aerei siano dell’Aeronautica Militare, ma sotto il controllo operativo della Marina e con equipaggi misti.

(190) L’ammiraglio Spigai fu Comandante dell’Istituto di Guerra Marittima di Livorno, Consigliere del Presidente del-la Repubblica e infine Capo di Stato Maggiore deldel-la Marina.

(191) V. Spigai, Il problema navale italiano, Milano 1963, p. 141.

(192) Ibidem, p. 185.

(193) Colliva, op.cit., p. 194.

(194) G. De Giorgi, Intervento al convegno «La presenza marittima dell’Italia nel Mediterraneo», in Rivista Marittima, giugno 1975, p.9.

(195) Ibidem, p 10.

(196) SMM, Libro Bianco. Prospettive e orientamenti di massima della Marina Militare nel periodo 1974-1984, Supple-mento alla Rivista Marittima, aprile 1974.

(197) G. De Giorgi, op. cit., p. 11.

(198) Ibidem, p. 12.

(199) Libro Bianco, op. cit., p.18.

(200) Ibidem, p.21.

(201) Cfr. Marina Militare: Missione Golfo, Supplemento al n. 11, novembre 1988, della Rivista Italiana di Difesa.

(202) Cfr. Mariani A., La connotazione marittima dello strumento militare, Supplemento Rivista Marittima n. 7, Luglio 1995.

RIVISTA MARITTIMA Mensile della Marina dal 1868

Editore Ministero della Difesa Direzione e Redazione Via Taormina, 4 - 00135 Roma Tel.: 06 36807 248-54 Telefax: 06 36807 249 Internet: www.marina.difesa.it/conosciamoci/

editoria/marivista/Pagine/default.aspx email redazione: rivistamarittima@marina.difesa.it

Direttore responsabile Capitano di Vascello

Daniele Sapienza Redazione

Capitano di fregata Diego Serrani Sottotenente di vascello Raffaella Angelino

Secondo Capo Scelto Gianlorenzo Pesola Ufficio Abbonamenti e Servizio clienti

Tel.: 06 36807251-48

e-mail abbonamenti: rivista.abbonamenti@marina.difesa.it Segreteria amministrativa

Tel.: 06 36807254 Codice fiscale: 80234970582

Partita IVA: 02135411003 Fotolito e stampa

Str Press S.r.l.

Piazza Cola di Rienzo, 85 - 00192 Roma Tel. 06 36004142

info@essetr.it

Nel documento della Marina Militare (pagine 159-164)