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Fondi Strutturali Europei – PON “Per la scuola- competenze e ambienti per l’apprendimento”

SCUOLA PRIMARIA

La valutazione è un elemento pedagogico fondamentale delle programmazioni didattiche, senza cui non si potrebbero seguire i progressi dell’alunno rispetto agli obiettivi ed ai fini da raggiungere durante la sua permanenza a scuola.

“ La valutazione precede, accompagna e segue i percorsi curricolari. Attiva le azioni da intraprendere, regola quelle avviate, promuove il bilancio critico su quelle condotte a termine. Assume una preminente funzione formativa, di accompagnamento dei processi di apprendimento e di stimolo al miglioramento continuo.” (Indicazioni Nazionali per il Curricolo della scuola dell’infanzia e del primo ciclo d’istruzione, 2012)

Agli insegnanti competono la responsabilità della valutazione e la cura della documentazione, nonché la scelta dei relativi strumenti, nel quadro dei criteri deliberati dagli organi collegiali. Le verifiche intermedie e le valutazioni periodiche e finali devono essere coerenti con gli obiettivi e i traguardi previsti dalle Indicazioni e declinati nel curricolo.

Tra questi vi sono: l’acquisizione e la trasmissione dei contenuti disciplinari, il sapere; la capacità di trasformare in azione i contenuti acquisiti, il saper fare; e la capacità di interagire e di tradurre le conoscenze e le abilità in razionali comportamenti, saper essere.

La scuola finalizza il curricolo alla maturazione delle competenze previste nel profilo dello studente al termine del primo ciclo, fondamentali per la crescita personale e per la partecipazione sociale, e che saranno oggetto di certificazione.

Al termine della scuola primaria, solo a seguito di una regolare osservazione, documentazione e valutazione delle competenze è possibile una prima loro certificazione.

“La valutazione è una ricerca continua di un giusto equilibrio tra promozione, cura, attenzione ai bisogni degli allievi e valorizzazione del loro impegno, capacità e meriti” (Cerini)

Accanto alla valutazione degli apprendimenti dell’alunno pertanto si colloca la valutazione per l’apprendimento, una valutazione che sappia tener conto dell’ambito socio-culturale, della sfera affettivo-emozionale, alla motivazione e della volontà dell’alunno.

Nella nostra istituzione

Il processo di valutazione interna, che discende dal Nuovo Curricolo per Competenze (in adozione dal corrente A.S.) e dalle Unità di Apprendimento che ne conseguiranno, consta di tre momenti:

1) La valutazione iniziale, che serve a individuare, attraverso l’osservazione (occasionale e sistematica) e la somministrazione di prove d’ingresso, i livelli iniziali di competenza degli alunni; ad accertare il possesso dei prerequisiti, delle conoscenze e delle abilità e a predisporre i piani di lavoro (Unità di Apprendimento), ed eventuali attività di recupero, sulla base delle priorità autentiche individuate.

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2) La valutazione in itinere, che è finalizzata a cogliere informazioni analitiche e continue sul processo di apprendimento. Essa favorisce l’autovalutazione da parte degli studenti e fornisce ai docenti indicazioni per attivare eventuali correttivi all’azione didattica o predisporre interventi di rinforzo/recupero/potenziamento.

3) la valutazione complessiva, che consente un giudizio sulle conoscenze, abilità e competenze acquisite dallo studente al termine dell’anno scolastico. dall’alunno; mentre la valutazione del “comportamento” è confermata con giudizio sintetico o analitico. Nell’ambito del circolo didattico al fine di ottenere omogeneità nelle valutazioni disciplinari e di rendere trasparente l’azione valutativa della scuola e di avviare gli alunni alla consapevolezza del significato attribuito al voto espresso in decimi, i docenti della stessa disciplina e della stessa classe concordano ad inizio dell’anno scolastico i diversi tipi di verifiche (prove d’ingresso, primo e secondo quadrimestre) e i criteri di valutazione delle prove stesse sulla base di indicatori e descrittori condivisi, informando gli alunni.

Allo scopo di garantire a tutti l’acquisizione di “obiettivi minimi” sono stati stabiliti traguardi essenziali per ogni disciplina e per ogni classe.

Il Collegio dei Docenti ha deliberato quanto segue:

 di informare i genitori sull’andamento didattico generale dell’alunno nel corso dei colloqui bimestrali. I genitori, qualora impossibilitati nelle date stabilite, potranno chiedere ed ottenere di parlare con gli insegnanti in orario extrascolastico.

 di informare costantemente genitori ed alunni in merito agli esiti delle verifiche anche tramite la pubblicazione dei voti sul registro elettronico.

Il voto di comportamento si stabilisce in base all'acquisizione o meno di abilità sociali che favoriscono il successo scolastico. Queste abilità si osservano in rapporto alle relazioni che gli alunni hanno rispetto a se stessi, agli altri e all'ambiente.

Gli elementi nella valutazione del comportamento degli alunni in ambito scolastico sono:

impegno e partecipazione alle proposte didattiche;

collaborazione verso compagni e adulti;

rispetto nei confronti delle persone e dell'ambiente scolastico.

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INDICATORI DEL COMPORTAMENTO VOTO

a) sempre corretto e ottimo rispetto delle regole b) comportamento partecipe e collaborativo

c) vivace interesse ed originale partecipazione alle proposte

d) regolare e proficuo svolgimento delle consegne scolastiche

e) ruolo propositivo all'interno della classe

Eccellente

a) buon rispetto delle regole b) comportamento collaborativo

c) buoni interesse e partecipazione alle proposte d) regolare svolgimento delle consegne scolastiche e) ruolo positivo all'interno della classe

Ottimo

a) buono rispetto delle regole

b) comportamento prevalentemente collaborativo c) adeguati interesse e partecipazione alle proposte d) generalmente regolare svolgimento delle consegne scolastiche

e) ruolo in genere positivo all'interno della classe

Distinto

a) sufficiente rispetto delle regole b) comportamento discontinuo

c) incostante interesse e partecipazione alle proposte d) generalmente incerto svolgimento delle consegne scolastiche

e) ruolo in genere problematico all'interno della classe

Buono

a) faticoso o mancato rispetto delle regole b) comportamento inadeguato

c) scarsi interesse e partecipazione alle proposte d) incerto o mancato svolgimento delle consegne scolastiche

e) ruolo problematico all'interno della classe

Sufficiente

Considerato il DPR 122/2009 art. 7 comma 2 il Collegio Docenti delibera di non utilizzare il “non sufficiente” per la valutazione del comportamento.

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Per le classi seconda e quinta è prevista la somministrazione delle prove INVALSI. Si tratta di prove oggettive volte ad accertare i livelli di competenza in italiano e matematica.

I test propongono una vasta gamma di quesiti, i cui obiettivi fanno riferimento ai processi individuati a livello nazionale e internazionale.

Le prove INVALSI rappresentano quindi una delle possibili forme di valutazione degli apprendimenti. Rispetto alle tradizionali prove “interne” alla scuola, esse puntano a offrire maggiore scientificità, attendibilità e trasparenza.

AUTOVALUTAZIONE DI ISTITUTO : viene effettuata attraverso la lettura, l’interpretazione e la pubblicazione dei risultati di un monitoraggio effettuato tramite un questionario distribuito in forma anonima a genitori (a campione), alunni (a campione) e personale scolastico (monitoraggio per l’autovalutazione di istituto). I dati che emergono da questo questionario servono come spunto di analisi e riflessione sulle eventuali modifiche da apportare per potenziare l’offerta formativa della nostra Istituzione scolastica.

“Non basta mandare i figli a scuola, bisogna accompagnarli sulla via degli studi, bisogna costruire giorno per giorno in essi la consapevolezza che a scuola si va non per conquistare un titolo, ma per prepararsi alla vita”

(Giovanni Leone)

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