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Circolo Didattico di Todi Piazzale degli Atti, 1 Tel Fax

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Academic year: 2022

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1 Circolo Didattico di Todi

Piazzale degli Atti, 1

Tel. 075 8956812 Fax 075 8956863 e-mail PGEE06000L@istruzione.it

www.direzionedidatticatodi.it

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2 I bambini imparano ciò che vivono ... ... pag. 3 Il territorio di riferimento ... ... pag. 4 Organigramma ... ... pag. 5 Figure gestionali ... ... pag. 6 Scelte educative ... ... pag. 8 Finalità ... ...pag.9 Strategie e metodologie educative ... pag. 15 Integrazione alunni stranieri ... ... pag. 17 Bisogni Educativi Speciali... ... pag.18 Disturbi Specifici dell’Apprendimento ... ... pag. 19 Continuità ... ... pag. 20 Valutazione ... pag. 22 Corresponsabilità ... ... pag.28 Formazione ... ... pag.30 Scuole dell’Infanzia e Primarie ... ... pag.31 Guida alle Scuole dell’Infanzia ... ... pag.32 Guida alle Scuole Primarie ... ... pag.44

precisi, mirati e controllati, atti alla formazione di ogni alunno.

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Se un bambino vive nella critica impara a condannare.

Se un bambino vive nell’ostilità impara ad aggredire.

Se un bambino vive nell’ironia impara ad essere timido.

Se un bambino vive nella vergogna impara a sentirsi colpevole.

Se un bambino vive nella tolleranza impara ad essere paziente.

Se un bambino vive nell’incoraggiamento impara ad avere fiducia.

Se un bambino vive nella lealtà impara la giustizia.

Se un bambino vive nella disponibilità impara ad avere fede.

Se un bambino vive nell’approvazione impara ad accettarsi.

Se un bambino vive nell’accettazione e nell’amicizia impara a trovare l’AMORE del mondo.

Dorot’s Law Nolte

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4 Todi è un comune della provincia di Perugia di circa 17.000 abitanti. Il suo territorio si estende nella Media Valle del Tevere, lungo la E45 tra le città di Perugia e Terni, per una superficie è di circa 223 Kmq.

Il Comune, dopo il picco demografico degli anni ’40 del secolo scorso ed il repentino decremento del decennio immediatamente successivo, vede adesso una sostanziale stasi nel numero di abitanti. Il bilancio demografico risulta comunque negativo e, in questo momento, i flussi migratori non riescono a compensare una crescita naturale negativa.1

I residenti stranieri rappresentano il 10.6%2 della popolazione con provenienze da tutto il mondo anche se prevalentemente riconducibili all’Est Europa e al Nord Africa3. Si registra anche un lieve incremento (0,8%) della presenza di cittadini stranieri nel comune di Todi dal 2009 al 2013. Tra gli stranieri, oltre il 19% è costituito da minorenni4

La popolazione di età compresa tra 0 e 14 anni rappresenta quasi il 12% del totale, e i ragazzi provengono prevalentemente da contesti familiari di tipo tradizionale.5

Il reddito medio dei dichiaranti (che costituiscono poco più del 55% della popolazione totale) è di quasi 21.000 €6, ma va da sé che le condizioni economiche ed il tenore di vita delle famiglie non è così uniforme come le statistiche possono far tendere a credere.

Todi affonda le sue radici nelle civiltà prima umbra, poi romana e successivamente medievale. Ha una lunga storia, testimoniata da antiche cinte murarie, cisterne sotterranee, reperti museali e splendidi edifici civili e religiosi: costituisce pertanto fecondo retroterra culturale per i Tuderti e meta turistica di numerosi visitatori. I beni artistici non rappresentano tuttavia l’unica attrattiva: Todi è una cittadina immersa nelle bellezze naturalistiche del paesaggio umbro; insieme con Orvieto, è sede vescovile e il santuario di Collevalenza attrae anche consistenti flussi per turismo di tipo religioso. Per il resto, le colline e i piani lungo il Tevere si prestano a numerose attività riconducibili al settore primario (agricoltura, allevamento, ma anche agriturismo e ristorazione legata alle produzioni tipiche locali). Abbastanza sviluppati sono pure il commercio e la piccola e media impresa, anche se la recessione di questi ultimi anni ha messo in seria crisi numerose attività e generato disoccupazione.

Il territorio comunale racchiude nei suoi confini numerose località e frazioni, altrettanto caratteristiche e a loro modo suggestive. Tra queste, alcune sono sede di plessi scolastici di scuola dell’infanzia e del primo ciclo di istruzione. Le scuole del secondo ciclo (licei, istituiti tecnici e istituti professionali) si trovano invece tutte nel capoluogo.

Nel Comune è presente un presidio ospedaliero (a Pantalla) e un Distretto Socio Sanitario (a Todi) e sono anche attive numerose associazioni: culturali, sportive, politiche, religiose e di promozione locale.

Il Circolo Didattico di Todi opera, per quanto di sua competenza, ponendosi in continuità con le altre istituzioni, con il territorio, e con le sue vocazioni storiche, artistiche, culturali, associazionistiche e imprenditoriali.

1 Fonte: www.Comuni-Italiani.it - Dati provenienti da indagini effettuate presso gli Uffici di Anagrafe. Elaborazione su dati Istat

2 Fonte: www.Comuni-Italiani.it - Elaborazioni su dati Istat 2013

3 Fonte: www.Comuni-Italiani.it - Elaborazioni su dati Istat 2013

4 Fonte: www.Comuni-Italiani.it - Elaborazioni su dati Istat 2009

5 Fonte: www.Comuni-Italiani.it - Elaborazioni su dati Istat 2015

6 Fonte: www.Comuni-Italiani.it - Elaborazione su dati del Ministero dell'Economia e delle Finanze relativi all'anno d'imposta 2011

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5 VERTICE

STRATEGICO PIANIFICAZIONE

PROGETTAZIONE VERIFICA E VALUTAZIONE

SERVIZIO SCOLASTICO

SUPPORTO ORGANIZZAZIONE

Dirigente scolastico Consiglio di circolo Collaboratori del

D.S.

Dirigente Scolastico D.S.G.A.

Collegio dei docenti Consiglio di

Circolo

Giunta esecutiva Consigli di

intersezione e di interclasse Funzioni

strumentali R.S.U.

Dirigente Scolastico Collegio dei

docenti Consiglio di

intersezione e di interclasse Funzioni

Strumentali Collaboratori del

D.S.

Commissioni di lavoro e referenti dei progetti

Personale A.T.A.

Coordinatori di plesso

Referenti alla sicurezza R.S.U.

Fornitori di beni e servizi

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6 DIRIGENTE

SCOLASTICO

Assicura il funzionamento dell’istituzione assegnata secondo criteri di efficienza e efficacia; promuove e valorizza le risorse umane e professionali; promuove iniziative e interventi tesi a favorire il successo formativo; assicura il raccordo e l’interazione tra le componenti scolastiche; promuove la collaborazione tra le risorse culturali, professionali sociali ed economiche del territorio interagendo con gli EE.LL.

PRIMO

COLLABORATORE

Fornisce supporto organizzativo e gestionale all'operato del DS per quanto riguarda la scuola primaria, cura la documentazione didattico- educativa della scuola primaria, coordina il lavoro delle commissioni, sostituisce il DS in caso di assenza.

SECONDO COLLABORATORE

Fornisce supporto organizzativo e gestionale all'operato del DS per quanto riguarda la scuola dell'infanzia, cura la documentazione didattico educativa della scuola dell'infanzia, coordina il lavoro delle commissioni, sostituisce il DS in caso di assenza.

FUNZIONI STRUMENTALI

Si occupa di specifici settori dell'organizzazione scolastica per i quali ha ottenuto l'incarico, favorisce formazione e innovazione. la sua azione è indirizzata a garantire la realizzane del POF e il suo arricchimento anche in relazione con enti e istituzioni esterne.

FIDUCIARIO DI PLESSO

Coordina le attività didattiche, l’organizzazione, l’utilizzo delle risorse strumentali, dei laboratori e dei sussidi didattici; in collaborazione con il personale di Segreteria gestisce il piano delle sostituzioni di Docenti per assenze brevi; cura la diffusione delle informazioni e delle circolari nel plesso; cura i rapporti con le famiglie e con EELL/associazioni con i quali la scuola collabora.

REFERENTE PER LA SICUREZZA

Segnala tempestivamente le emergenze e le problematiche inerenti le condizioni di sicurezza dei vari plessi; partecipa a specifiche azioni di formazione.

STAFF DI ISTITUTO

E' composto, dai collaboratori, dalle funzioni strumentali e dai fiduciari di plesso. Collabora con il DS nell’organizzazione e nella gestione degli aspetti organizzativi ed educativi dell'istituto.

DIRETTORE DEI SERVIZI GENERALI ED AMMINISTRATIVI

Sovrintende ai servizi amministrativo-contabili e ne cura l’organizzazione. Ha autonomia operativa e responsabilità diretta nella definizione ed esecuzione degli atti amministrativo-contabili, di ragioneria e di economato, anche con rilevanza esterna.

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Dirigente Scolastico Dott.ssa Silvana Raggetti

DSGA Dott.ssa Galloni Elisabetta

Docenti scuola primaria 46

Docenti scuola dell’infanzia 24

Docenti di sostegno 8

Docenti specialisti di L2 2

Docenti IRC 5

Assistenti amministrativi 5

Collaboratori scolastici 11

Richiesta Organico Potenziato (L.107/2015)*

8

Docenti utilizzati in altre mansioni (ex art. 17 del CCNL/07 e CCNI del 25/06/2008)

2

*3 docenti Potenziamento umanistico (lettera “l”) 3 docenti Potenziamento linguistico (lettera “p”)

1 docenti Potenziamento artistico-musicale (lettera “c”) 1 docente Potenziamento motorio (lettera “g”)

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8 Sviluppo di competenze:

cognitive

comunicative ed espressive psicomotorie affettivo-relazionali tecnico-operative

Sviluppo dell’identità personale:

Conoscenza di sé Integrazione nel proprio ambiente di vita

Autostima Sicurezza e autonomia

Sviluppo di interazioni sociali positive con l’altro e l’ambiente:

Superamento dell’egocentrismo Gestione dei conflitti Educazione alla pace Senso della legalità SAPERE

 Padronanza delle abilità e delle conoscenze fondamentali dei linguaggi comunicativi e delle singole discipline.

SAPER FARE

 Interiorizzazione delle modalità di indagine, essenziale alla

comprensione del mondo e dell’ambiente

SAPER ESSERE

 Maturazione delle capacità di azione, di esplorazione, di progettazione, per capire ad operare responsabilmente nel contesto della scuola, della famiglia e della società.

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FINALITÀ GENERALI

Il Circolo Didattico di Todi, in quanto segmento del primo ciclo dell’istruzione obbligatoria, fa proprie le finalità generali espresse nelle “Indicazioni per il curricolo” (2007) e ribadite nelle nuove “Indicazioni nazionali” (2012): “Nella consapevolezza della relazione che unisce cultura, scuola e persona, la finalità generale nella scuola è lo sviluppo armonico e integrale della persona, all’interno dei principi della Costituzione italiana e della tradizione culturale europea, nella promozione della conoscenza e nel rispetto e nella valorizzazione delle diversità individuali, con il coinvolgimento attivo degli studenti e delle famiglie…L’azione della scuola si esplica attraverso la collaborazione con la famiglia, nel reciproco rispetto dei diversi ruoli e ambiti educativi, nonché con le altre formazioni sociali ove si svolge la personalità di ciascuno”.

Il nostro Circolo, nell’ambito delle norme generali stabilite dallo Stato e alle quali tutte le scuole devono attenersi, esercita la propria autonomia funzionale, sancita con L. 59/1997 e successivo DPR 275/1999 (Regolamento recante norme in materia di autonomia delle istituzioni scolastiche), elaborando il Curricolo di Istituto che si esplicita nel Piano dell’ Offerta Formativa e nelle Unità di Apprendimento delle singole classi della scuola primaria e sezioni della scuola dell’infanzia (che costituiscono peraltro parte integrante del POF stesso).

“Il sistema scolastico italiano (e quindi anche il nostro Circolo Didattico) assume come orizzonte di riferimento verso cui tendere il quadro delle competenze-chiave per l’apprendimento permanente definite dal Parlamento europeo e dal Consiglio dell’Unione Europea (Raccomandazione del 18 dicembre 2006), che sono:

1) comunicazione nella madrelingua;

2) comunicazione nelle lingue straniere;

3) competenza matematica e competenze di base in scienza e tecnologia;

4) competenza digitale;

5) imparare ad imparare;

6) competenze sociali e civiche;

7) spirito di iniziativa e imprenditorialità;

8) consapevolezza ed espressione culturale.”

(Indicazioni Nazionali per il Curricolo della scuola dell’infanzia e del primo ciclo d’istruzione 2012)

Queste sono il punto di arrivo odierno e l’orizzonte verso cui tendere e proiettarsi al fine di fornire ai nostri studenti di oggi le strumentalità necessarie per un sereno proseguimento degli studi e, ai cittadini di domani, i mezzi necessari alla piena espressione delle proprie potenzialità individuali e sociali lungo tutto l’arco della vita.

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FINALITÀ SCUOLA DELL’INFANZIA

La scuola dell’infanzia, nel rivolgersi a tutte le bambine e i bambini dai tre ai sei anni di età risponde al loro diritto all’educazione e alla cura, in coerenza con i principi di pluralismo culturale ed istituzionale presenti nella Costituzione della Repubblica, nella Convenzione sui Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza e nei documenti dell’Unione Europea.

Le quattro finalità di questo ordine di scuola, declinate dalle Indicazioni Nazionali 2012 (consolidare l’identità; sviluppare l’autonomia, acquisire competenze, vivere le prime esperienze di cittadinanza), sono da considerarsi come assi portanti dei Campi di Esperienza e dei loro Traguardi di Sviluppo verso un profilo evolutivo unitario del bambino dai tre ai sei anni che cresce nella costruzione di sé, nel rapporto con gli altri, nelle conoscenze e nelle abilità e nella dimensione etico-sociale.

Ecco allora che la scuola dell’infanzia ha il compito di “accompagnare i bambini nell’avventura della conoscenza” e “creare le basi”, con “tante possibilità di crescita, emotiva e cognitiva insieme”, per far evolvere le potenzialità di tutti e di ciascuno. (Indicazioni Nazionali per il Curricolo della scuola dell’infanzia e del primo ciclo d’istruzione 2012)

Il bambino che esce dalla Scuola dell’infanzia è “competente” perché: “…ha messo le mani sulla terra, l’ha osservata e si è fatto un’idea di essa, ha annusato i fiori, li ha sfiorati e strappati e ha espresso curiosità ottenendo informazioni; ha ascoltato le storie lette ed ha scoperto il piacere della narrazione e il valore dei segni grafici; giocando ha condiviso, si è strattonato con altri, ha imparato a negoziare e ha fatto sue le dinamiche sociali; ha provato paura, rabbia, gioia; ha conosciuto le emozioni dentro di lui ne ha fatto pennarelli per colorare le sue esperienze, si è visto perduto-abbandonato ed ha sperimentato rassicurazione per affrontare nuove esperienze, ha provato il dispiacere di separarsi per ritrovare e ritrovarsi protagonista di legami affettivi importanti”. (Paola Vassuri, pedagogista).

FINALITÀ SCUOLA PRIMARIA

Vivendo in un mondo sempre più mutevole, complesso e difficile, la società contemporanea si lascia dominare dal potere scientifico e tecnologico, perdendo di vista gli aspetti affettivo-emotivi, relazionali, culturali e creativi che danno quel tocco di originalità alle conquiste realizzate. Jacques Monod sostiene: “ l’uomo contemporaneo è uno zingaro disorientato in un universo frantumato…..”ecco dunque l’importanza della scuola nella società contemporanea, a partire dalla scuola dell’Infanzia che costituisce il necessario ponte tra la famiglia e la scuola Primaria e il primo ambiente extra-familiare, dove i bambini dai tre ai sei anni possono imparare a stare con gli altri, a socializzare e ad apprendere attraverso

“percorsi formativi” attuati tenendo conto sia delle caratteristiche psicologiche che delle reali esigenze affettive, cognitive e sociali di ciascun bambino che vive nella nostra società.

La nostra scuola primaria si propone di :

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 dialogare e collaborare con le famiglie e con le altre istituzioni per attuare in modo concreto una autentica centralità educativa del bambino;

 proporre un ambiente educativo capace di offrire risposte al bisogno di cure e apprendimento;

 realizzare un progetto educativo che renda concreta l’irrinunciabilità delle diverse dimensioni della formazione sensoriale, corporea, artistico - espressiva, cognitiva, psicologica, etica, sociale, emotiva e affettiva;

 realizzare una scuola come luogo scientifico per interventi finalizzati alla piena attuazione delle pari opportunità;

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Nel progettare il percorso didattico e formativo, i docenti fanno riferimento all'alunno e al gruppo classe con il quale si trovano ad interagire. “Lo studente è posto al centro dell’azione educativa in tutti i suoi aspetti: cognitivo, affettivo, relazionale, corporeo, estetico, etico, spirituale, religioso. In questa prospettiva, i docenti dovranno pensare e realizzare i loro progetti educativi e didattici non per individui astratti, ma per persone che vivono qui e ora, che sollevano precise domande esistenziali, che vanno alla ricerca di orizzonti di significato.” (Indicazioni nazionali, 2012).

STRATEGIE DIDATTICHE

Lavori guidati, individuali e di gruppo Lezioni frontali

Attività laboratoriali

Interventi individualizzati e personalizzati Ricerche guidate

Incremento delle TIC e della didattica attraverso l’uso delle TIC Attività progettuali

Attività di recupero, consolidamento e sviluppo Iniziative di sostegno

Visite e viaggi di istruzione

Partecipazione a spettacoli teatrali, manifestazioni sportive e concorsi

CRITERI METODOLIGICI

La scelta del metodo e degli strumenti che calano l’alunno nella realtà dipende:

dalla realtà della classe (anche dal punto di vista affettivo- relazionale);

dagli obiettivi previsti e dalle competenze che si intendono promuovere;

dai ritmi d’apprendimento dei singoli allievi.

Nell’adozione di un metodo di lavoro finalizzato al conseguimento di un obiettivo è necessario individuare le abilità minime che permettono di proseguire in altre fasi di lavoro. Il mancato raggiungimento di tali abilità minime comporta la revisione del metodo adottato e/o eventuali interventi di recupero/rinforzo individualizzati. È importante creare occasioni di insegnamento-apprendimento tese a mettere tutti gli

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alunni, e non solo alcuni, in grado di imparare e sviluppare le loro capacità. Per questo è preferibile una modalità di rapporto interpersonale e di svolgimento delle lezioni e delle attività che metta al centro del lavoro dei docenti la persona dell’alunno con tutti i suoi bisogni.

Le linee metodologiche generali possono essere così sintetizzate:

Attuazione di interventi didattici ed educativi il più possibile condivisi da tutti i docenti, in modo da non creare negli allievi disorientamenti e perplessità.

Ricerca di continuità educativo-metodologica, tra il nido comunale, la scuola dell’infanzia, quella primaria e la scuola secondaria di primo grado Cocchi Aosta, attraverso incontri di raccordo tra docenti e tra alunni frequentanti scuole di diverso grado.

Creazione di rapporti di collaborazione interpersonale fra alunni e docenti.

Valorizzazione del gioco. L’attività ludica è il momento per eccellenza del bambino che risponde alle sue esigenze più profonde. Il gioco, l’azione, il movimento, caratterizzano l’universo infantile: “Il mio corpo è un io corporeo” (Winnicott). Il gioco favorisce rapporti attivi e creativi sul terreno sia cognitivo sia relazionale, consente al bambino di trasformare la realtà secondo le sue esigenze interiori, di realizzare le sue potenzialità e di rivelarsi a se stesso e agli altri in una molteplicità di aspetti, di desideri e di funzioni.

Utilizzo frequente di linguaggi espressivi e multimediali come mezzo di comunicazione, nelle varie forme possibili: iconica (disegni, immagini, audiovisivi), verbale (lezioni espositive, letture, conversazioni, discussioni), grafica (relazioni, test liberi, composizioni, rielaborazioni, interpretazioni), corporea, musicale, etc.

Coinvolgimento personale degli allievi. È importante infatti privilegiare la loro partecipazione attiva alle esperienze e il coinvolgimento diretto nelle attività perché attraverso il “fare”, l’alunno sperimenta e individua problemi che permettono la formulazione di ipotesi e di soluzioni, nel rispetto dei ritmi individuali di maturazione e dei propri stili cognitivi di apprendimento.

Utilizzo di metodologie didattiche che facilitano l’acquisizione di abilità sociali e promuovano climi relazionali positivi (cooperative learning, problem solving, circle time, etc).

Avvio degli alunni alla conoscenza dei fondamenti delle singole discipline e dei relativi linguaggi.

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Adozione della metodologia della ricerca e della sperimentazione, tenendo conto delle reali situazioni delle singole classi, del livello culturale dei ragazzi e della effettiva disponibilità dei mezzi necessari.

Adesione ad iniziative proposte da enti, associazioni, etc., quando le attività saranno ritenute proficue, valide e “in sintonia” con le scelte educative dell’istituzione scolastica e con quanto proposto e condiviso dai Consigli di Intersezione/Interclasse.

Nelle “Indicazioni Nazionali” si ribadisce che la scelta dell’educazione interculturale per le scuole è inevitabile e al tempo stesso ricca di possibilità: “Una molteplicità di lingue e culture sono entrate nella scuola. L’intercultura è già oggi il modello che permette a tutti i bambini e ragazzi il riconoscimento reciproco e dell’identità di ciascuno”. Recenti sono le “Linee guida per l'accoglienza e l'integrazione degli alunni stranieri” (febbraio 2014) che seguono quelle emanate nel 2006. La presenza di alunni stranieri ha avuto, nel nostro Paese, un fortissimo tasso di crescita da 100 a oltre 800 mila alunni nell’arco di dieci anni, con frequenza significativa nella scuola dell’infanzia, nella primaria e secondaria di primo grado.

Nella nostra istituzione scolastica significativa è la presenza degli alunni stranieri che si aggira intorno al 10%. Negli anni, l’apposita commissione ha messo a punto un Protocollo di accoglienza e integrazione che ha come obiettivi:

Accogliere e inserire nelle classi gli alunni di origine straniera, facilitandone l’ingresso nel sistema educativo e riducendone, per quanto possibile, le crisi di adattamento.

Comunicare alle famiglie degli alunni stranieri un clima positivo di accoglienza, apertura e disponibilità, che contribuisca a vincere timori e diffidenze.

Promuovere il successo formativo degli alunni.

Negli ultimi anni scolastici sono stati avviati e verranno riproposti i seguenti progetti:

“LA SCUOLA A PORTE APERTE", coordinato dall'associazione Onlus

"Seconda stella a destra", che ha interessato sia la scuola dell'infanzia che primaria in orario scolastico ed extrascolastico.

I progetti "ARIANNA" e “INTERVENTO DI SOSTEGNO LINGUISTICO” per la scuola primaria in orario scolastico, coordinati dalle cooperative sociali:

Frontiera Lavoro e “ONDA” Società Cooperativa Sociale, finanziati dalla Regione Umbria.

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La Società Cooperativa “ONDA” ha inoltre attuato il Progetto “SOSTEGNO SISTEMICO ALLA FAMIGLIA: CRESCIAMO INSIEME” ed ha operato in orario extrascolastico presso l’ISTITUTO AGRARIO CIUFFELLI, due pomeriggi a settimana.

Il "PROGETTO ANTEAS" è stato svolto da insegnanti volontari in quiescenza ed ha interessato la scuola primaria, in orario scolastico.

Il progetto ex art. 9 CCNL 2006-2009 “Impariamo accogliendo” che sarà svolto nel plesso di scuola dell'infanzia del Broglino e di scuola primaria di Pantalla..

LA VALUTAZIONE DEGLI ALUNNI CON DISABILITA'

La valutazione degli alunni con disabilità si basa su tre principi chiave:

a) la valutazione è un diritto

Il diritto all'educazione e all'istruzione è sancito per gli alunni con disabilità dalla L.104/92: "E' garantito il diritto all'educazione e all'istruzione della persona handicappata nelle sezioni di scuola materna, nelle classi comuni delle istituzioni scolastiche di ogni ordine e grado e nelle istituzioni universitarie ( art. 12/2)."

La valutazione degli apprendimenti è una componente indispensabile di qualsiasi attività di insegnamento intenzionale e questo vale certamente anche in caso di disabilità. Per questo è importante sottolineare che ogni alunno, anche con disabilità grave, e la sua famiglia hanno diritto a vedere seriamente valutati i risultati dell'azione educativa e didattica svolta a scuola.

b) la valutazione degli alunni con disabilità è riferita al loro PEI

La valutazione degli apprendimenti per i soggetti con disabilità va riferita sempre alle potenzialità della persona e alla situazione di partenza definiti nella individualizzazione dei percorsi formativi e di apprendimento. Si useranno pertanto per loro delle scale valutative riferite non a profili standard, ma a quanto predisposto nel Piano Educativo Individualizzato. Può succedere che il PEI preveda gli stessi obiettivi della classe, eventualmente raggiunti o valutati in modo diverso.

c) la valutazione è compito di tutti gli insegnanti

Tutti gli insegnanti titolari della classe/sezione dell'alunno con disabilità sono corresponsabili dell'attuazione del PEI ed hanno quindi il compito di valutare i risultati dell'azione didattico-educativa.

LA VALUTAZIONE DEGLI ALUNNI CON BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI

Con la sigla B.E.S. si fa riferimento ai Bisogni Educativi Speciali e, in modo particolare, a tutti quegli alunni che presentano delle difficoltà che richiedono interventi individualizzati. Avere bisogni educativi speciali non significa

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obbligatoriamente avere una diagnosi medica e/o psicologica, ma essere in una situazione di difficoltà e ricorrere ad un intervento mirato, personalizzato. La valutazione dei BES non deve essere discriminante perché fa riferimento ad un panorama di bisogni molto ampio, non si riferisce solo a cause specifiche ed infine indica che il bisogno o i bisogni non sono stabili nel tempo, ma possono venire meno o essere superati.

Ai sensi della C.M.n.8 del Marzo 2013 (D.M. 27 Dicembre 2012), le decisioni collegiali in merito alle strategie di intervento più idonee e i criteri di valutazione degli apprendimenti sono contenuti nel Piano Didattico Personalizzato, per la Scuola Primaria; per la Scuola dell’Infanzia sono invece previsti progetti di potenziamento e recupero.

Nell’anno scolastico 2014-15 è stato approvato il Piano Annuale d’Inclusione ed istituita la Commissione BES.

La commissione BES si pone come obiettivo il superamento degli ostacoli di apprendimento e di partecipazione per i bambini in situazione di svantaggio a partire dalla scuola dell’infanzia. Per poter far fronte a tali bisogni è necessario l’impegno calibrato dei cinque pilastri dell’inclusività:

Individualizzazione (percorsi differenziati per obiettivi comuni)

Personalizzazione (percorsi ed obiettivi differenziati)

Strumenti compensativi

Misure dispensative

Impiego funzionale delle risorse umane, finanziarie, strumentali e materiali.

La richiesta di organico potenziato fatta dalla scuola sarà, se concessa, per la maggior parte utilizzata per la realizzazione di percorsi individualizzati e personalizzati

LA VALUTAZIONE DEGLI ALUNNI CON DISTURBI SPECIFICI DELL’APPRENDIMENTO (DSA)

I Disturbi Specifici dell’ Apprendimento interessano alcune specifiche abilità dell’apprendimento scolastico, in un contesto di funzionamento intellettivo adeguato all’età anagrafica. Sono coinvolte in tali disturbi: l’abilità di lettura, di scrittura, di fare calcoli. Sulla base dell’abilità interessata dal disturbo, i DSA assumono una denominazione specifica: dislessia (lettura), disgrafia e disortografia (scrittura), discalculia (calcolo).

La Legge 170/2010 dispone che le istituzioni scolastiche garantiscano “l’uso di una didattica individualizzata e personalizzata, con forme efficaci e flessibili di lavoro scolastico che tengano conto anche di caratteristiche peculiari del soggetto, quali il bilinguismo, adottando una metodologia e una strategia educativa adeguate”.

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Le attività di recupero individualizzato, le modalità didattiche personalizzate, nonché gli strumenti compensativi e le misure dispensative dovranno essere dalle istituzioni scolastiche esplicitate e formalizzate.

A questo riguardo, la scuola predispone, nelle forme ritenute idonee e in tempi che non superino il primo trimestre scolastico il Piano Didattico Personalizzato, un documento che dovrà contenere almeno le seguenti voci, articolato per le discipline coinvolte dal disturbo:

 dati anagrafici dell’alunno;

 tipologia di disturbo;

 attività didattiche individualizzate;

 attività didattiche personalizzate;

 strumenti compensativi utilizzati;

 misure dispensative adottate;

 forme di verifica e valutazione personalizzate.

Forme adeguate di verifica e di valutazione.

La valutazione deve concretizzarsi in una prassi che espliciti concretamente le modalità di differenziazione a seconda della disciplina e del tipo di compito, discriminando fra ciò che è espressione diretta del disturbo e ciò che esprime l’impegno dell’allievo e le conoscenze effettivamente acquisite.”

(Linee Guida per il diritto allo studio degli alunni e degli studenti con disturbi specifici di apprendimento)

“La scuola italiana svolge l’insostituibile funzione pubblica assegnatale dalla Costituzione della Repubblica per la formazione di ogni persona e la crescita civile e sociale del Paese.” (Indicazioni per il Curricolo 2012)

L’azione della scuola si realizza attraverso la collaborazione con la famiglia (art.30) nel reciproco rispetto dei diversi ruoli e ambiti educativi nonché con le altre formazioni sociali dove si svolge la personalità di ciascuno (art.2).”

La scuola dell’infanzia, la scuola primaria e la scuola secondaria di primo grado costituiscono il primo segmento del percorso scolastico e contribuiscono in modo determinante all’elevazione culturale sociale ed economica del Paese e ne rappresentano un fattore decisivo di sviluppo e innovazione.

La continuità del processo educativo è una condizione essenziale per assicurare e garantire agli alunni il positivo conseguimento delle finalità dell’istruzione.

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Garantire la continuità del processo educativo tra scuola dell’infanzia, scuola primaria e scuola secondaria di primo grado è da intendersi come percorso formativo, integrale e unitario.

A tale proposito, le “Nuove Indicazioni (2012) forniscono gli elementi di base con i quali comporre e contestualizzare il curricolo verticale.

Gli apprendimenti disciplinari valgono solo se si collocano all’interno dei processi di sviluppo dove contano la spinta alla crescita personale e sociale, la maturazione di motivazioni positive verso l’apprendimento, la curiosità per la ricerca culturale.

Negli anni dell’infanzia la scuola accoglie, promuove e arricchisce l’esperienza vissuta dei bambini in una prospettiva evolutiva, nella scuola del primo ciclo la progettazione didattica è finalizzata a guidare i ragazzi lungo percorsi di conoscenza progressivamente orientati alle discipline e alla ricerca delle connessioni tra i diversi saperi .

La continuità del processo educativo tra scuole diverse viene garantita come percorso formativo unitario al quale contribuisce con pari dignità educativa l’azione di ciascuna scuola, nella dinamica degli specifici ruoli e obiettivi, secondo una logica di sviluppo organico e coerente.

Da alcuni anni facciamo parte di “Una rete per l’apprendimento”, nella quale sono inserite tutte le scuole del territorio tuderte. Questa è risultata una preziosa risorsa che ha favorito l’incontro–confronto tra insegnanti dei vari ordini.

In particolare siamo riusciti a creare molte occasioni d’incontro tra docenti della scuola primaria e della scuola secondaria di primo grado per confrontarsi e approfondire temi e problemi proprio a partire dalla riflessione comune su quanto nella scuola si realizza a livello formativo e didattico.

Molte le iniziative create insieme:

 Istituzione di dipartimenti disciplinari per la ricerca e l’approfondimento di aspetti disciplinari, didattici metodologici e operativi;

 Progetto Continuità Scuola Infanzia – Scuola Primaria che prevede incontri tra docenti dei due gradi scolastici per la condivisione di obiettivi, attività e metodologie e tra alunni;

 Sperimentazione di “percorsi curriculari” su tematiche condivise (“Rete forme magiche”);

 Elaborazione di materiali didattici e formativi prodotti nei percorsi di formazione;

 Attività laboratoriali per gli alunni delle classi quinte (Scienze, musica geografia, tecnologia, matematica…) concordate e tenute dagli insegnanti della scuola secondaria;

 Costituzione di un gruppo di lavoro per la valutazione;

 Incontri tra i docenti dei due gradi di scuola per concordare un sistema comune di verifica e valutazione;

 Screening valutazione tra gli anni ponte in correlazione con le prove INVALS;.

 Condivisione di protocolli (D.S.A).

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 Consigli di Classe congiunti (maggio/settembre) per alunni con disabilità, D.S.A. e B.E.S.

 G.L.I. congiunti per gli alunni nel corso dell’ultimo anno della scuola primaria

 Compartecipazione alle attività didattiche delle insegnanti delle classi iniziali e terminali con particolare attenzione agli alunni con disabilità.

 Percorsi di formazione condivisi (Indicazione Nazionali per il curricolo, Matematica…)

 Percorsi progettuali condivisi (Intercultura-Legalità-Sicurezza-Recupero…)

Fondi Strutturali Europei – PON “Per la scuola- competenze e ambienti per l’apprendimento” 2014- 2020

La scuola ha partecipato all’Avviso prot. N. 9035 del 13/07/2015 FESR- Ampliamento delle infrastrutture di rete LAN/WLAN e partecipa all’Avviso prot. N. 12810 del 15/10/2015 FESR-Realizzazione di ambienti digitali.

SCUOLA DELL’INFANZIA

La valutazione nella scuola dell’infanzia si caratterizza per una propria specificità, precede, accompagna e segue i percorsi curricolari con il fine di valutare il livello di competenza raggiunto La valutazione è un processo attivo, aperto, e continuo strumento di riflessione che consente di riprogettare l’azione didattica adeguata alle reali necessità.

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SCUOLA PRIMARIA

La valutazione è un elemento pedagogico fondamentale delle programmazioni didattiche, senza cui non si potrebbero seguire i progressi dell’alunno rispetto agli obiettivi ed ai fini da raggiungere durante la sua permanenza a scuola.

“ La valutazione precede, accompagna e segue i percorsi curricolari. Attiva le azioni da intraprendere, regola quelle avviate, promuove il bilancio critico su quelle condotte a termine. Assume una preminente funzione formativa, di accompagnamento dei processi di apprendimento e di stimolo al miglioramento continuo.” (Indicazioni Nazionali per il Curricolo della scuola dell’infanzia e del primo ciclo d’istruzione, 2012)

Agli insegnanti competono la responsabilità della valutazione e la cura della documentazione, nonché la scelta dei relativi strumenti, nel quadro dei criteri deliberati dagli organi collegiali. Le verifiche intermedie e le valutazioni periodiche e finali devono essere coerenti con gli obiettivi e i traguardi previsti dalle Indicazioni e declinati nel curricolo.

Tra questi vi sono: l’acquisizione e la trasmissione dei contenuti disciplinari, il sapere; la capacità di trasformare in azione i contenuti acquisiti, il saper fare; e la capacità di interagire e di tradurre le conoscenze e le abilità in razionali comportamenti, saper essere.

La scuola finalizza il curricolo alla maturazione delle competenze previste nel profilo dello studente al termine del primo ciclo, fondamentali per la crescita personale e per la partecipazione sociale, e che saranno oggetto di certificazione.

Al termine della scuola primaria, solo a seguito di una regolare osservazione, documentazione e valutazione delle competenze è possibile una prima loro certificazione.

“La valutazione è una ricerca continua di un giusto equilibrio tra promozione, cura, attenzione ai bisogni degli allievi e valorizzazione del loro impegno, capacità e meriti” (Cerini)

Accanto alla valutazione degli apprendimenti dell’alunno pertanto si colloca la valutazione per l’apprendimento, una valutazione che sappia tener conto dell’ambito socio-culturale, della sfera affettivo-emozionale, alla motivazione e della volontà dell’alunno.

Nella nostra istituzione

Il processo di valutazione interna, che discende dal Nuovo Curricolo per Competenze (in adozione dal corrente A.S.) e dalle Unità di Apprendimento che ne conseguiranno, consta di tre momenti:

1) La valutazione iniziale, che serve a individuare, attraverso l’osservazione (occasionale e sistematica) e la somministrazione di prove d’ingresso, i livelli iniziali di competenza degli alunni; ad accertare il possesso dei prerequisiti, delle conoscenze e delle abilità e a predisporre i piani di lavoro (Unità di Apprendimento), ed eventuali attività di recupero, sulla base delle priorità autentiche individuate.

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2) La valutazione in itinere, che è finalizzata a cogliere informazioni analitiche e continue sul processo di apprendimento. Essa favorisce l’autovalutazione da parte degli studenti e fornisce ai docenti indicazioni per attivare eventuali correttivi all’azione didattica o predisporre interventi di rinforzo/recupero/potenziamento.

3) la valutazione complessiva, che consente un giudizio sulle conoscenze, abilità e competenze acquisite dallo studente al termine dell’anno scolastico.

La valutazione è un processo dinamico molto complesso, il cui fine principale deve essere quello di favorire la promozione umana e sociale dell’alunno, la stima verso di sé, la sua capacità di auto valutarsi e di scoprire i punti di forza e i punti di debolezza, di auto orientare i suoi comportamenti e le sue scelte future.

La valutazione relativa alle discipline, nella scuola primaria, è espressa in decimi, ma è accompagnata da un giudizio globale sulla maturazione raggiunta dall’alunno; mentre la valutazione del “comportamento” è confermata con giudizio sintetico o analitico. Nell’ambito del circolo didattico al fine di ottenere omogeneità nelle valutazioni disciplinari e di rendere trasparente l’azione valutativa della scuola e di avviare gli alunni alla consapevolezza del significato attribuito al voto espresso in decimi, i docenti della stessa disciplina e della stessa classe concordano ad inizio dell’anno scolastico i diversi tipi di verifiche (prove d’ingresso, primo e secondo quadrimestre) e i criteri di valutazione delle prove stesse sulla base di indicatori e descrittori condivisi, informando gli alunni.

Allo scopo di garantire a tutti l’acquisizione di “obiettivi minimi” sono stati stabiliti traguardi essenziali per ogni disciplina e per ogni classe.

Il Collegio dei Docenti ha deliberato quanto segue:

 di informare i genitori sull’andamento didattico generale dell’alunno nel corso dei colloqui bimestrali. I genitori, qualora impossibilitati nelle date stabilite, potranno chiedere ed ottenere di parlare con gli insegnanti in orario extrascolastico.

 di informare costantemente genitori ed alunni in merito agli esiti delle verifiche anche tramite la pubblicazione dei voti sul registro elettronico.

Il voto di comportamento si stabilisce in base all'acquisizione o meno di abilità sociali che favoriscono il successo scolastico. Queste abilità si osservano in rapporto alle relazioni che gli alunni hanno rispetto a se stessi, agli altri e all'ambiente.

Gli elementi nella valutazione del comportamento degli alunni in ambito scolastico sono:

impegno e partecipazione alle proposte didattiche;

collaborazione verso compagni e adulti;

rispetto nei confronti delle persone e dell'ambiente scolastico.

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INDICATORI DEL COMPORTAMENTO VOTO

a) sempre corretto e ottimo rispetto delle regole b) comportamento partecipe e collaborativo

c) vivace interesse ed originale partecipazione alle proposte

d) regolare e proficuo svolgimento delle consegne scolastiche

e) ruolo propositivo all'interno della classe

Eccellente

a) buon rispetto delle regole b) comportamento collaborativo

c) buoni interesse e partecipazione alle proposte d) regolare svolgimento delle consegne scolastiche e) ruolo positivo all'interno della classe

Ottimo

a) buono rispetto delle regole

b) comportamento prevalentemente collaborativo c) adeguati interesse e partecipazione alle proposte d) generalmente regolare svolgimento delle consegne scolastiche

e) ruolo in genere positivo all'interno della classe

Distinto

a) sufficiente rispetto delle regole b) comportamento discontinuo

c) incostante interesse e partecipazione alle proposte d) generalmente incerto svolgimento delle consegne scolastiche

e) ruolo in genere problematico all'interno della classe

Buono

a) faticoso o mancato rispetto delle regole b) comportamento inadeguato

c) scarsi interesse e partecipazione alle proposte d) incerto o mancato svolgimento delle consegne scolastiche

e) ruolo problematico all'interno della classe

Sufficiente

Considerato il DPR 122/2009 art. 7 comma 2 il Collegio Docenti delibera di non utilizzare il “non sufficiente” per la valutazione del comportamento.

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Per le classi seconda e quinta è prevista la somministrazione delle prove INVALSI. Si tratta di prove oggettive volte ad accertare i livelli di competenza in italiano e matematica.

I test propongono una vasta gamma di quesiti, i cui obiettivi fanno riferimento ai processi individuati a livello nazionale e internazionale.

Le prove INVALSI rappresentano quindi una delle possibili forme di valutazione degli apprendimenti. Rispetto alle tradizionali prove “interne” alla scuola, esse puntano a offrire maggiore scientificità, attendibilità e trasparenza.

AUTOVALUTAZIONE DI ISTITUTO : viene effettuata attraverso la lettura, l’interpretazione e la pubblicazione dei risultati di un monitoraggio effettuato tramite un questionario distribuito in forma anonima a genitori (a campione), alunni (a campione) e personale scolastico (monitoraggio per l’autovalutazione di istituto). I dati che emergono da questo questionario servono come spunto di analisi e riflessione sulle eventuali modifiche da apportare per potenziare l’offerta formativa della nostra Istituzione scolastica.

“Non basta mandare i figli a scuola, bisogna accompagnarli sulla via degli studi, bisogna costruire giorno per giorno in essi la consapevolezza che a scuola si va non per conquistare un titolo, ma per prepararsi alla vita”

(Giovanni Leone)

RAPPORTI SCUOLA-FAMIGLIA

La nostra è una scuola aperta al dialogo, una scuola intesa come luogo di cultura e di benessere. Scopo primario della relazione tra la scuola e la famiglia è il rapporto educativo che i due soggetti instaurano con il bambino/ragazzo. Ciò può avvenire solo nella stima che sottintende il riconoscimento di ruoli e competenze diverse.

L’alunno frequentando la scuola, deve poter riconoscere ruoli diversi, contenuti nuovi, altre modalità relazionali rispetto all’ambito familiare.

La nostra scuola intende rafforzare il rapporto con le famiglie degli alunni affinché gli indirizzi educativi siano il più possibile condivisi. A tal proposito le

“Indicazioni Nazionali (2012) dicono: “La scuola perseguirà costantemente l’obiettivo di costruire un’alleanza educativa con i genitori”. Non si tratta di rapporti da stringere solo in momenti critici, ma di relazioni costanti che riconoscano i reciproci ruoli e che si supportino vicendevolmente nelle comuni finalità educative.

Si ritiene fondamentale il dialogo con i genitori poiché esso consente di creare un percorso educativo realmente condiviso.

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Capire meglio ed esaminare insieme le caratteristiche degli alunni permette di affrontare in modo più efficace eventuali criticità. Tale attitudine ha determinato a partire dall’anno scolastico 2014-15, la stesura del “PATTO EDUCATIVO DI CORRESPONSABILITÀ” (D.P.R. n.235/2007), un documento orientato a porre in evidenza il ruolo strategico che può essere svolto dalle famiglie nell’ambito di un’alleanza educativa che coinvolga la scuola, gli alunni e i loro genitori. Si è inteso per “PATTO” lo scambio attivo e partecipe di scelte educative, di forme di collaborazione, di garanzie, di reciproci impegni orientati al conseguimento delle finalità formative e didattiche dichiarate nel POF e nei progetti dei plessi, tesi ad assicurare ad ogni alunno un’esperienza positiva di apprendimento e di socializzazione nell’ambito scolastico.

COLLOQUI

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ASSEMBLEE CON LE FAMIGLIE

Sia per la Scuola dell’Infanzia che per la Scuola Primaria, nel mese di ottobre, in occasione delle elezioni dei rappresentanti di classe/sezione, si svolge un’assemblea rivolta a tutti i genitori, durante la quale si illustrano, in linea generale, le attività didattiche annuali.

Prima dell’inizio di ciascun anno scolastico, si tengono assemblee anche con i genitori degli alunni nuovi iscritti, sia delle scuole dell’infanzia che primarie.

In seguito, gli insegnanti comunicano con i genitori negli incontri loro riservati, e che possono essere individuali (docente-genitore) o collegiali (assemblea di classe/sezione). Tali incontri hanno cadenza bimestrale e/o quadrimestrale, secondo un calendario prestabilito nel piano annuale.

Per la nostra scuola i colloqui con le famiglie rivestono un ruolo fondamentale, perché permettono di conoscere la storia del bambino, le sue abitudini, i suoi interessi, le sue difficoltà, le sue relazioni nell’ambito familiare.

Ascoltare, quindi, è assumere un atteggiamento di apertura, è un impegno attivo ad accogliere le esigenze del bambino in misura tale da consentire all’insegnante di progettare gli interventi che deve compiere nella propria azione educativa.

ATTIVITÀ LABORATORIALI E TEATRALI

A fine anno, ed in altre occasioni, nei vari plessi di scuola dell’infanzia e della scuola primaria del nostro Circolo, vengono organizzate, con modalità diverse, manifestazioni di vario genere (spettacoli, mostre, laboratori, giornate conclusive di attività progettuali), come chiusura dei progetti attuati durante l’anno scolastico.

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"L'istruzione e la formazione sono le armi più potenti che si possono utilizzare

per cambiare il mondo"

Nelson Mandela

L’esercizio della funzione docente comporta non solo l’insegnamento, ma anche la cura del proprio aggiornamento culturale e della propria formazione che ha come obiettivo il miglioramento e la crescita professionale dei docenti .

Nell’ambito dei processi di riforma e innovazione della scuola, la formazione e l’aggiornamento dei docenti costituiscono la chiave di volta della scuola dell’autonomia, la quale potrà assicurare a tutti gli alunni il successo formativo in termini di pieno sviluppo della persona umana.

La nostra istituzione scolastica si impegna al miglioramento continuo della qualità delle proprie attività educative mediante la collaborazione ed il produttivo confronto di tutte le sue componenti. In tale contesto, la scuola favorisce e, coerentemente, sostiene l’aggiornamento in servizio di tutto il personale scolastico come forma di ampliamento, approfondimento, confronto e verifica della propria attività.

Per il corrente anno scolastico il nostro Circolo Didattico ha deliberato di attivarsi per promuovere i seguenti corsi di formazione:

ATTUAZIONE E SPERIMENTAZIONE NUOVO CURRICOLO DI SCUOLA (con formatrice esterna e con personale interno): ha l’obiettivo di tracciare le linee e i criteri per il conseguimento delle finalità formative e degli obiettivi di apprendimento per la scuola dell’infanzia e del primo ciclo.

LA DIDATTICA DELLA MATEMATICA (con formatore esterno): ha l’obiettivo di promuovere e diffondere buone pratiche tra gli insegnanti per una didattica disciplinare maggiormente incisiva ed efficace finalizzata al potenziamento delle competenze logico-matematiche degli alunni.

EDUCAZIONE SOCIO-AFFETTIVA (con personale esterno): ha l’obiettivo di aiutare gli insegnanti a promuovere e creare, all’interno delle classi e delle scuole, un clima relazionale collaborativo e favorevole al benessere della persona e tale da mettere ciascuno nelle migliori condizioni per l’apprendimento.

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LIM (con personale interno): ha l’obiettivo di socializzare e sviluppare tra i docenti, le conoscenze e le competenze per un’efficace integrazione della lavagna multimediale nella didattica.

CORSO DI FORMAZIONE PER DOCENTI DI L2 in seguito alla partecipazione della nostra scuola al progetto europeo Erasmus Plus - CLIL for children.

“L’APPRENDIMENTO DI CONOSCENZE GEOMETRICHE E ABILITA’ VISUOSPAZIALI ATTRAVERSO IL CODING” progetto di ricerca- formazione in collaborazione con l’Università di Perugia (Dipartimento di Filosofia, Scienze Sociali, Umane e della Formazione)

Non ho mai insegnato nulla ai miei studenti;

ho solo cercato di metterli nelle condizioni migliori per imparare"

Albert Einstein

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 BROG LINO

 COLL EV AL ENZ A

 EX VI A CESI A

 P ANT AL L A

 PI AN DI PORT O

 PI AN DI S AN M ART INO

Numero complessivo di alunni: 320

 COLL EV AL ENZ A

 P ANT AL L A

 PO NT E RIO

 PO RT AF R AT T A

 S. FO RT UN ANT O/S. PR ASSEDE

Numero complessivo di alunni: 619

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DATI SULLA SCUOLA

Orario scolastico: dal lunedì al venerdì ore 8.00 – 16.00

Docenti: n. 7

Alunni: n. 82

Sezioni: n. 3

I N S E G N A N T I Antonini Annalisa Donati Francesca Dominici Ivana Lorenzini Loreta

Passagrilli Barbera

Francia Delgado Montserrat

Ins. R.C. : Ricci Linda

Tel. 075 8956 839/840 Largo Aldo Capitini – TODI broglino@dire zione didatticatodi.it

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INSEGNANTE COORDINATRICE: ANTONINI ANNALISA e DOMINICI IVANA

USCITE DIDATTICHE

Da concordare in sede di Consiglio di Intersezione

PROGETTI DIDATTICI

Penso, progetto e creo Progetto Accoglienza Continuità

Accoglienza Progetto Unicef L2

Motoria

Progetto GESENU Orto Bimbo

Recupero e potenziamento

“Impariamo accogliendo” (Art. 9 CCNL 2006/2009 Progetto Integrazione A.S. 2015-16) Facciamo belle le scuole

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DATI SULLA SCUOLA

Orario scolastico: dal lunedì al venerdì ore 8.00 – 16.00

Docenti: n. 5

Alunni: n. 56

Sezioni: n. 2

I N S E G N A N T I Giannoni Elvira Gregori M. Teresa Mecarelli Rosella

Ins. R.C.

Ricci Linda

Petrini Giulietta

INSEGNANTE COORDINATRICE: GIANNONI ELVIRA

Tel. 075 8956 836

V.le Madre Spe ra nza – Collevalenza – TODI colle valen za@d ire zionedidatticatodi.it

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USCITE DIDATTICHE

Da concordare in sede di Consiglio di Intersezione

PROGETTI DIDATTICI

Penso, progetto e creo Progetto Accoglienza Continuità

Accoglienza Progetto Unicef L2

Motoria

Progetto GESENU

Recupero e potenziamento Facciamo belle le scuole

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DATI SULLA SCUOLA

Orario scolastico: dal lunedì al venerdì ore 8.00 – 16.00

Docenti: n. 3

Alunni: n. 24

Sezioni: n. 1

I N S E G N A N T I Berrettoni Rosella Braganse Perla

Ins. R.C.

Ricci Linda

INSEGNANTI COORDINATRICI:BERRETTONI ROSELLA – BRAGANSE PERLA

Tel. 075 8956 870

Via S. Lo ren zo n. 16 – TODI exviace sia@d ire zio nedidattica todi.it

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USCITE DIDATTICHE

Da concordare in sede di Consiglio di Intersezione

PROGETTI DIDATTICI

Penso, progetto e creo Progetto Accoglienza Continuità

Accoglienza Progetto Unicef L2

Motoria

Progetto GESENU Progetto Biblioteca

Recupero e potenziamento Facciamo belle le scuole

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DATI SULLA SCUOLA

Orario scolastico: dal lunedì al venerdì ore 8.00 – 16.00

Docenti: n. 6

Alunni: n. 50

Sezioni: n. 2

I N S E G N A N T I Barbanera Laura Barbera Adele Crispolti Patrizia Mancinelli Marilena

Ins. Sostegno.

Felicini Laura

Ins. R.C.

Ricci Linda

Tel. 075 8956 848 Via Piana – PANTALLA

infanziapanta lla@d ire zionedidattica todi.it

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INSEGNANTI COORDINATRICI: BARBANERA LAURA USCITE DIDATTICHE

Da concordare in sede di Consiglio di Intersezione PROGETTI DIDATTICI

Penso, progetto e creo Progetto Accoglienza Continuità

Accoglienza L2

Motoria

Progetto Unicef Progetto GESENU

Recupero e potenziamento Facciamo belle le scuole

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DATI SULLA SCUOLA

Orario scolastico: dal lunedì al venerdì ore 8.00 – 16.00

Docenti: n. 5

Alunni: n. 52

Sezioni: n. 2

I N S E G N A N T I Battisti Vania Burchi Assunta

Ins. R.C.

Ricci Linda Mezzasoma Mara

Iannone Veronica

INSEGNANTE COORDINATRICE: BURCHI ASSUNTA

Tel. 075 8956 846 Pian di Porto – TODI

piandiporto@direzionedidatticatodi.it

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USCITE DIDATTICHE PREVISTE:

Da concordare in sede di Consiglio di Intersezione

PROGETTI DIDATTICI

Penso, progetto e creo Progetto Accoglienza Continuità

Accoglienza Progetto Unicef L2

Motoria

Progetto GESENU

Recupero e potenziamento Facciamo belle le scuole

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43

e

DATI SULLA SCUOLA

Orario scolastico: dal lunedì al venerdì ore 8.00 – 16.00

Docenti: n. 5

Alunni: n. 56

Sezioni: n. 2

I N S E G N A N T I Brizioli M. Luisa Fabrizi Paola

Farinelli Simona Michelini M. Rita

Ins. R.C.

Ricci Linda

INSEGNANTE COORDINATRICE: BRIZIOLI MARIA LUISA

Tel. 075 8956 844 Pian di San Ma rtin o – TODI

piandisanmartino@ dire zionedidatticatodi.it

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USCITE DIDATTICHE

Da concordare in sede di Consiglio di Intersezione

PROGETTI DIDATTICI

Penso, progetto e creo Progetto Accoglienza Continuità

Accoglienza Biblioteca Orto Bimbo Progetto Unicef L2

Motoria

Progetto educazione alla solidarietà Recupero e potenziamento

Facciamo belle le scuole

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DATI SULLA SCUOLA

Orario scolastico: dal lunedì al venerdì ore 8.10 – 13.10

Sabato ore 8.10 – 12.10

Docenti: n. 8

Alunni: n. 93

Sezioni: n. 1

I N S E G N A N T I Boncio Marisa (part time) Brandimarte Elisa Fabrizi Giuliana Liberati Anna Rita Negro Laura Santini Daniela

Treia Daniela 1 Ins. Sost.

Ins. R.C.

Grotteschi Maria

Ins. di Attività

Alternative alla R.C.

De Rosa Gaia

Tel. 075 8956 8 35

Via Mad re Spe ran za, 67 - 06059 Colle valen za – TODI

colle valen za@d ire zionedidatticatodi.it

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INSEGNANTE COORDINATRICE: SANTINI DANIELA ATTIVITÀ OPZIONALI:

Laboratorio linguistico - espressivo

Laboratorio logico-matematico e scientifico

USCITE DIDATTICHE

Da concordare in sede di Consiglio di Interclasse

PROGETTI DIDATTICI:

Penso, progetto e creo Continuità

Arianna Rugby Trinity

Progetto Unicef Biblioteca

Progetto “Miglioriamo lo stile di vita dei bambini umbri”,

Potenziamento dell’attività motoria in classe prima Matematicamente

Recupero e potenziamento

“Pensiamoci tutti!” Laboratorio di filosofia con i bambini

Frutta nelle scuole

Progetto di realizzazione di un cortometraggio “Crescere creativi 3”

Facciamo belle le scuole

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DATI SULLA SCUOLA Orario scolastico:

Classe 5^: dal lunedì al venerdì ore 8.10 – 13.10

sabato ore 8.10 – 12.10

Classi 1^ , 2^ e 3^, 4^ a tempo pieno: dal lunedì al venerdì, ore 8.10 – 16.10

Docenti: n. 10

Alunni: n. 73

Sezioni: n. 1

Tel. 075 8956 834 Via Borghetto - 060 59

Pantalla – TODI

primariapantalla@d ire zionedidattica todi.it

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I N S E G N A N T I Battisti Gabriela Bruschini Daniela Cavalletti Anna Rita Cipriani Rosanna Corradini Marcella Muzi Carla

Pimpinelli Valentina Ruggini Tania

Todini Teodolinda 1 Ins. Sostegno:

Ins. R.C.:

Patalini Daniela Ins. di Attività

Alternative alla R.C.

De Rosa Gaia

Un operatore ad personam messo a disposizione dall’Ente Locale.

INSEGNANTE COORDINATRICE: CIPRIANI ROSANNA

ATTIVITÀ OPZIONALI:

Laboratorio linguistico - espressivo

Laboratorio logico-matematico e scientifico

USCITE DIDATTICHE PROGRAMMATE:

Da concordare in sede di Consiglio di Interclasse

PROGETTI DIDATTICI:

Penso, progetto e creo Continuità

Rugby Arianna

Progetto Biblioteca Trinity

Scacchi

Progetto Unicef

Progetto “Miglioriamo lo stile di vita dei bambini umbri”,

Potenziamento dell’attività motoria in classe prima

“Pensiamoci tutti!” Laboratorio di filosofia con i bambini

Matematicamente GESENU

Frutta nelle scuole

Recupero e potenziamento

“Impariamo accogliendo” (art. 9 CCLN 2006/09, P. Integrazione A.S. 2015-16)

“Facciamo belle le scuole”

E-Twinning

Riferimenti

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