l'ultima volta, nel 1920-30, uomini del medio basso ceto, mercanti di borgo,
piccoli professionisti ed agricoltori dalla vista lunga. Se fossero rivissuti,
gli intermediari del 1800-820 o del 1860-80 avrebbero nel 1920-30 sconsi
gliato i contadini dal comprare, chè gli aumenti nei prezzi dei terreni sareb
bero ad essi, vissuti in tempi nei quali si contrattava in napoleoni d’oro, parsi
stravaganti. A dare consiglio buono bisognava venissero fuori uomini abi
tuati dalla guerra a non credere nella stabilità delle umane cose.
Ad ogni volta, l’opinione pubblica di coloro che, inetti a fare, commen
tano nei caffè, nei circoli e nelle farmacie l’operato altrui, disse che gli
uomini nuovi facevano parte della ‘ banda nera ’. E di bande e di mano
nere si discorse poi nelle inchieste e si narrerà nelle storie. Lo storico forse
ricorderà il detto di quel relatore dell’inchiesta Lorenzoni che li definì ‘ male
necessario ’. Perchè ‘ male ’ se fu necessario e se a questa gente nuova è
dovuta in parte la grande rivoluzione agraria accaduta in Italia tra il 1920
ed il 1930?
Lu i g i Ei n a u d i,
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N O T E E R A S S E G N E
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TEM A PER GLI STORICI DELL’ ECONOM IA
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egli investimenti di capitali è preferibile il fumo o l'
arrosto?
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awrence N .B
loomberg:
T h e in v e s tm e n t v a in e o f g o o d w il l ( N . 3 della LVIserie dei « T h e Johns Hopkins University Studies in Historical and Politicai Sciences »). T he Johns H opkins Press, Baltimore, 1938, pp. 70. Prezzo dol lari 0,75.
1. — Il saggio del Bloomberg, condotto a termine nel seminario economico diretto dall' Hollander nella università Johns H opkins di Baltimora, merita qui ricordo, come esempio ed incitamento del modo col quale sarebbe augurabile fossero condotte ricerche somiglianti nel nostro paese. Il quesito può essere riassunto cosi : hanno maggiori probabilità di successo economico le imprese a costituire il cui capitale azionario ha parte notevole la valutazione del fattore materiale « avviamento » ovvero quelle nelle quali l’intiero o quasi l’intiero capitale è dato da fattori materiali, come terreni, fabbricati, impianti, macchinari, scorte e simili? L’avviamento del quale si discute non è quello che potrebbe dirsi « industriale » nascente dai buoni rapporti fra dirigenti e personale, nè quello « finanziario » che riposa sui buoni rapporti col mercato finanziario e con le banche per la fornitura dei capitali stabili e circolanti; bensì è 1'avviamento « commerciale » derivato dal favore della clientela.
2. — D opo varii e vani tentativi di classificazione sulla base di indizi oggettivi prestabiliti, l ’autore si decise a classificare le società anonime assunte a oggetto dei suoi studi nelle due categorie delle società « ad avviamento » (thè « goodw ill » group) e delle società ad « attività reali » (thè physical » group) sulla base dello studio
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individuale, ad una ad una delle società medesime. A d includere una società nel primo gruppo giovò poter rispondere affermativamente ai seguenti quesiti : fornisce servizi piuttostochè merci materiali? vende prodotti speciali o tutelati da marchio? fa notevole affidamento sulla pubblicità? All'altro gruppo furono ascritte le im prese le quali avevano investito notabile parte del loro capitale in fattori naturali della produzione (acque, miniere, terre ecc.) o producevano macchinari od impianti o prodotti di serie aventi valore di mercato o di costo su preventivi. Ad esempio, la « United States Steel Corporation » forse gode di un qualche avviamento, ma la sua clientela compra su preventivi, al prezzo più basso corrente (perciò essa fu collocata nel gruppo « ad attività reali » ) ; laddove 1’« American Tobacco Company » ha clientela affezionata a certi tipi di sigarette, da essa accreditate con intensa pubblicità (perciò gruppo « ad avviamento »). D allo studio furono escluse le società esercenti servizi pubblici (tranvie, gas, luce, ferrovie ecc.) perchè per esse scarsa è la facoltà di scelta dei clienti. N el gruppo delle società « ad avviamento » predominano le imprese produttrici di beni diretti di consumo; laddove nell’altro sono numerose le società produttrici di beni strumentali; ma le due classificazioni non coincidono in tutto.
3. — Il Bloomberg nell’accingersi all’indagine si trovò dinnanzi alla grossa difficoltà del numero grande delle società le cui azioni erano quotate nei momenti scelti nella Borsa di N ew Y ork; troppo grande per le possibilità di lavoro di un privato studioso. Il problema fu risolto ricorrendo alla sorte o, dove necessario, ad espedienti automatici come lo sceglier, a dettame della sorte, la terza, la sesta, la nona ecc., ovvero la quinta, la decima, la quindicesima ecc. società nella lista ufficiale delle società le cui azioni erano quotate alla Borsa, non tenendo conto, nel conteggio, delle società esercenti servizi pubblici.
4. — Ad evitare che la sorte fosse troppo cieca o la data d ’inizio del calcolo esercitasse un’influenza eccessiva, le serie costrutte furono cinque, che io, allo scopo di abbreviare la esposizione, enuncierò in un ordine alquanto diverso da quello accolto
dal Bloomberg :
S e r ie I : periodo lungo dal 1912 al 1937. Punto d’origine nei primi quattro
giorni del 1912, momento « n o r m a le » per attività e livello di prezzi rispetto al periodo 1907-914. La serie è suddivisa, per quanto riguarda le società « ad attività
reali », in due sottoserie a e b , l’autore avendo ritenuto opportuno di ripetere, ad
evitare arbitrii, due volte l'estrazione a sorte delle 13 società componenti il gruppo.
S e rie I I : periodo breve, dal 1927 al 1937. A llo scopo di accertare se i risultati
ottenuti per la prima serie fossero dovuti alla scelta del punto di origine, si assunsero
fra le società (e per il gruppo « ad attività reali » quelle I
a)
appartenenti alla serie I,tutte quelle le quali erano ancora vive e le cui azioni erano sopravissute nei primi cinque giorni del 1927 ; e se ne studiò la storia sino alla fine del 1937.
S e r ie I I I : periodo breve, pure dal 1927 al 1937. Qui, di nuovo, come per
la I serie, la scelta fu fatta col metodo della sorte. Punto di partenza le società le cui azioni erano quotate nei primi cinque giorni di borsa del 1927; momento di stabilità, con numeri indici degli affari leggermente superiori al normale.
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