dei protocolli sperimentali.
2.9 Selezione dei pazienti:
I principali criteri dello studio includevano: Criteri di inclusione
127 Malattia metastatica misurabile (criteri RECIST)
Malattia metastatica non resecabile (valutata da team multidisciplinari comprendenti sia chirurghi, sia oncologi)
Età > 18 anni e < 75 anni
ECOG performance status < 2 per pazienti di età < 70 anni
ECOG performance status = 0 per pazienti di età compresa tra 71 e 75 anni Attesa di vita superiore a 3 mesi
Adeguata funzionalità renale: creatininemia < 1.25 x VN
Adeguata funzionalità epatica: bilirubinemia < 1.5 mg/dl, fosfatasi alcalina, SGOT e SGPT < 3 x VN (in caso di metastasi epatiche: SGOT e SGPT < 5 x VN)
Adeguata funzionalità midollare: emoglobina > 10 g/dl, neutrofili > 2.0 x 109/L, piastrine > 150 x 109/L
Chemioterapia adiuvante con fluoropirimidine o inibitori della timidilato sintetasi (raltitrexed) terminata da oltre 6 mesi
Radioterapia o chirurgia eseguite da oltre 4 settimane Consenso informato scritto
Criteri di esclusione:
Diagnosi di altre neoplasie maligne negli ultimi 10 anni eccetto il carcinoma in situ della cervice uterina ed il basalioma o spinalioma cutaneo adeguatamente trattati
Gravidanza o allattamento in corso
Precedente chemioterapia per malattia metastatica
Precedente terapia con oxaliplatino, CPT-11 o Bevacizumab
128 Colectomia totale o ileostomia
Occlusione o subocclusione intestinale
Malattie metaboliche scompensate o infezioni in atto Aritmie cardiache o cardiopatia ischemica non controllate Infarto acuto del miocardio negli ultimi 2 anni
Impossibilità ad eseguire un adeguato follow up.
Neuropatia periferica sintomatica (> grado 2 secondo i criteri NCIC-CTC v3.0)
Trattamento :
il trattamento chemioterapico utilizzato nello studio preso in considerazione prevedeva l‘utilizzo della schedula di terapia FOLFOXIRI secondo i seguenti dosaggi :
-CPT-11 165 mg/mq in 250 cc di soluzione fisiologica in infusione endovenosa di 1 ora al giorno 1
-Oxaliplatino 85 mg/mq in 250 cc di soluzione glucosata al 5% in infusione endovenosa di 2 ore al giorno 1
-Acido Folinico 200 mg/mq in 250 cc di soluzione fisiologica in infusione endovenosa di 2 ore in doppia via con l‘Oxaliplatino
-5-Fluorouracile 3200 mg/mq in infusione endovenosa continua di 48 ore con cicli ripetuti ogni 14 giorni per un totale di 12 somministrazioni oppure fino ad evidenza di progressione di malattia, tossicità inaccettabile o rifiuto da parte del paziente.
2.10 Valutazioni prima, durante e dopo il trattamento
La valutazione pre-trattamento includeva:
129
esame emocromocitometrico completo con formula leucocitaria e piastrine, profilo biochimico completo (creatininemia, glicemia, elettroliti, LDH, SGOT, SGPT, -GT, fosfatasi alcalina, bilirubina totale, proteine totali con elettroforesi), dosaggio di CEA e Ca19.9, esame urine
esami strumentali: elettrocardiogramma, Rx, TC torace/addome, RMN (non è consentito l‘utilizzo della sola ecografia come metodica di valutazione delle sedi di malattia)
non resecabilità iniziale delle metastasi stabilita per ogni paziente tramite la valutazione multidisciplinare di un team che includeva chirurghi e oncologi medici facenti parte dell‘istituto promotore degli studi
Durante il trattamento l‘esame obiettivo è stato effettuato ogni due settimane, prima di ogni ciclo di terapia, infatti, i pazienti dovevano eseguire:
l‘emocromo con formula leucocitaria e piastrine ogni settimana il profilo biochimico completo e l‘esame urine ogni due settimane
le tossicità sono state esaminate ogni settimana e valutate secondo i criteri NCI (National Cancer Institute-Common Toxicity Criteria versione 2).
La non resecabilità iniziale delle metastasi è stata stabilita per ogni paziente tramite la valutazione multidisciplinare di un team che includeva chirurghi e oncologi medici facenti parte dell‘istituto promotore degli studi. I criteri di non resecabilità, sebbene non specificatamente pre-definiti, includevano: localizzazione non favorevole, grandezza e numero delle metastasi epatiche e presenza di metastasi extra-epatiche. La resecabilità è stata valutata dallo stesso team di chirurghi prima e dopo la somministrazione della chemioterapia. Le sedi di malattia metastatica sono state rivalutate ogni 8 settimane (4 cicli). Le risposte sono state valutate secondo il Response Evaluation Criteria in Solid Tumors. La misurazione
130
delle lesioni è stata effettuata primariamente dagli sperimentatori e, per i pazienti arruolati nello studio di fase III, è stata confermata da un radiologo indipendente esterno allo studio. Il criterio utilizzato per classificare la regressione tumorale si è basato sull‘ area percentuale di fibrosi nel tessuto neoplastico residuo è stato quello proposto da Dworak et al.: esso utilizza 5 gradi così suddivisi:
-Grado 0: non presente regressione
-Grado 1: massa tumorale dominante con evidente fibrosi e vasculopatia
-Grado 2: evidenti cambiamenti fibrotici con poche cellule tumorali o gruppi di cellule (facilmente rilevabili)
-Grado 3: poche cellule tumorali (difficilmente rilevabili al microscopio) in un tessuto completamente fibrotico con o senza sostanza mucosa
-Grado 4: nessuna cellula tumorale, soltanto massa fibrotica (regressione totale o risposta completa)
Il grado di risposta infiammatoria è stato caratterizzato secondo 3 gradi: -Grado 0: nessuna risposta infiammatoria.
-Grado 1: leggero infiltrato infiammatorio caratterizzato dalla presenza di una percentuale di cellule infiammatorie <10% per campo.
-Grado 2: moderato o marcato infiltrato infiammatorio caratterizzato dalla presenza di ≥10% di cellule infiammatorie attorno al tessuto tumorale.
La valutazione della necrosi tumorale è stata effettuata valutando una gradazione comprendente tre gradi:
-Grado 0: necrosi assente -Grado 1: necrosi presente -Grado: necrosi massiva
131 esame fisico completo
esami di laboratorio: emocromo con formula e piastrine, creatininemia, glicemia, elettroliti, LDH, SGOT, SGPT, -GT, fosfatasi alcalina, bilirubina totale, proteine totali con elettroforesi, CEA, CA19.9
esami strumentali di valutazione delle sedi di malattia: Rx, TAC, RMN Al termine del trattamento ogni 2 mesi, venivano eseguiti i seguenti controlli:
esame fisico completo, valutazione dei segni vitali (inclusi pressione sanguigna, polso, temperatura corporea, altezza e peso corporeo) , ECOG performance status e terapie concomitanti
esami di laboratorio: emocromo con formula e piastrine, creatininemia, glicemia, elettroliti, LDH, SGOT, SGPT, -GT, fosfatasi alcalina, bilirubina totale, proteine totali con elettroforesi, CEA, CA19.9
esami strumentali di valutazione delle sedi di malattia: Rx, TAC, RMN
2.11 Valutazione chirurgica delle metastasi e trattamento postoperatorio
La resezione chirurgica delle metastasi è stata riconsiderata durante la chemioterapia ed
indicata quando tecnicamente possibile a scopo potenzialmente curativo. Nei pazienti con metastasi epatiche è stata raccomandata una esplorazione completa dell‘addome con inclusa l‘ecografia intra-operatoria. Per eseguire la resezione delle metastasi sono state utilizzate diverse tecniche chirurgiche. L‘ablazione con radiofrequenze (RFA) intraoperatoria è stata utilizzata solo in associazione con la chirurgia per un trattamento completo in pazienti con piccole (meno di 3 cm) e molteplici (tre o più) metastasi altrimenti non resecabili.
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Dopo la resezione, il paziente riprendeva il trattamento sperimentale non prima di 4 settimane dalla chirurgia per ricevere 12 cicli di chemioterapia inclusi quelli somministrati prima della chirurgia.
La chemioterapia postoperatoria non è stata pianificata, ma era comunque permessa a discrezione dell‘investigatore.
Dopo il trattamento chirurgico il follow-up è stato eseguito ogni due mesi con esame obiettivo, profilo ematochimico completo, marcatori tumorali e TC del torace e dell‘addome.
2.12 Valutazione dei parametri di sopravvivenza
La sopravvivenza libera da progressione (PFS) è stata calcolata come il periodo fra l‘inizio della chemioterapia e la prima osservazione di progressione della malattia o morte del paziente indipendentemente dalla causa.
Il tempo al fallimento della strategia (TFS) è stato calcolato come il periodo compreso fra l‘inizio della terapia ed il momento in cui il paziente è stato considerato definitivamente non resecabile.
La sopravvivenza globale (OS) è stata calcolata come il periodo fra l‘inizio della chemioterapia e la morte per ogni causa o fino alla data dell‘ultimo follow-up disponibile.
Le curve di sopravvivenza sono state calcolate secondo il metodo di Kaplan-Meyer e i confronti sono stati eseguiti utilizzando il log-rank test.
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