• Non ci sono risultati.

SERVIZI AUSILIARI

Nel documento COMUNE DI VITTORIA PROVINCIA DI RAGUSA (pagine 28-42)

Configurazione Elettrica Dirillo 949,185 kWp

4.9 SERVIZI AUSILIARI

L'impianto avrà anche dei servizi ausiliari composti essenzialmente dalle apparecchiature elettriche proprie alle cabine, quelle necessarie alla sorveglianza e al monitoraggio del parco stesso.

Le principali apparecchiature da alimentare nelle cabine sono: illuminazione, monitoraggio impianto, ventilazione trasformatori, UPS, servizi inverter, telecamera per tvcc, sensori antifumo, antiallagamento e antintrusione.

Per quanto riguarda la sorveglianza verranno installate diverse telecamere fisse che sorvegliano il perimetro dell'impianto, su ogni telecamera verrà installato un faro nella direzione della stessa che si accende solo in presenza di un allarme.

Inoltre, si valuterà l’ipotesi di installare telecamere di tipo DOM a sorveglianza dell'intero impianto.

La protezione perimetrale include anche sistema antintrusione con sensori a micro-onde e infrarosso (opzionale) o eventuali altri sistemi con tecnologie diverse.

Verranno valutate eventuali installazioni di stazioni meteo, composte da: un tacoanemometro (misura della velocità del vento), un gonioanemometro (misura la direzione e velocità del vento), un barometro elettronico, un sensore temperatura-umidità, due piranometri di classe “secondary standard” in piano, un piranometro inclinato, un sensore di radiazione diffusa secondary standard in piano, due celle di riferimento, un datalogger.

Tutti i servizi ausiliari, per ciascun lotto, verranno alimentati da un trasformatore da 20kVA installato nella rispettiva cabina ausiliari appositamente dedicata.

26 4.10 STRUMENTI DI MISURA

Un impianto fotovoltaico collegato deve avere uno o più gruppi di misura per contabilizzare l’energia scambiata (sia prelevata, sia immessa) con la rete del Distributore.

Nel caso in cui il cliente produttore richieda che l’attività d’installazione e manutenzione del sistema di misura dell’energia elettrica scambiata con la rete sia svolta dall’Ente Distributore, verranno utilizzati i componenti unificati dell’ente stesso.

In particolare, in parallelo alla rete è necessario misurare:

• Energia fotovoltaica prodotta;

• Energia fotovoltaica immessa in rete;

Al fine di rilevamento dell’energia prodotta dall’impianto fotovoltaico e della ulteriore valorizzazione, relativa alla vendita, sarà necessario installare dei misuratori in grado di rilevare tali grandezze all’interno delle cabine inverter.

Invece, il gruppo di misura necessario al rilevamento dell’energia sia immessa che prelevata dalla rete si troverà nel vano misure della cabina di consegna di E-distribuzione e quindi nel punto di confine tra l’impianto di proprietà del produttore e la rete del distributore (E-distribuzione).

Altri gruppi di misura potranno essere inseriti a discrezione del produttore in base alle esigenze di monitoraggio e controllo dell’impianto stesso.

Nella cabina utente verrà installato un gruppo di misura di classe 0,2 per la misura dell'energia prodotta dall'intero impianto, oltre che i contatori UTF per il controllo del consumo del trasformatore dei servizi ausiliari.

27 5.

DESCRIZIONE TECNICA DELL’IMPIANTO DI RETE PER LA CONNESSIONE

5.1 GENERALITÀ

L’impianto fotovoltaico in progetto funzionerà in parallelo alla Rete del Distributore e sarà allacciato a questa in corrispondenza del punto di consegna dell’energia in media tensione, secondo quanto indicato nel Preventivo di connessione rilasciato da e-distribuzione S.p.A. con Nota prot. n. (ED-08-05-2019 P0268761), Codice di rintracciabilità: 209892553, ai sensi del Testo Integrato delle Connessioni Attive (TICA), di cui all’Allegato A della delibera 99/08 e sue successive modificazioni ed integrazioni.

L’impianto sarà allacciato alla Rete di Distribuzione tramite realizzazione di una nuova cabina di consegna, collegata in antenna e derivata dalla cabina secondaria MT esistente, denominata

“PERCIATA M” (D4302648931), installando un nuovo interruttore MT in cabina. In particolare, per la connessione dell’impianto alla rete esistente, la soluzione fornita, prevede:

• Predisposizione di un nuovo scomparto interruttore MT, nonché opportuni componenti elettromeccanici e sbarre di rame, per il collegamento alla barratura esistente della cabina secondaria “Perciata M”;

• Realizzazione di una linea MT a 20 kV in cavo interrato in Al 3x185 (mt 150), posato su strada asfaltata con riempimenti in inerte naturale e ripristini, per alimentare in antenna la cabina di consegna;

• Posa di nuova Cabina di consegna in conformità agli standard di E-DISTRIBUZIONE;

• Allestimento dei montaggi elettromeccanici della cabina di consegna con n° 1 scomparto linea e n°1 scomparto Utente di consegna all’utente (per il collegamento al DG);

• Allestimento di UP per l’eventuale telecomando degli “IMS” della cabina di consegna.

28 Fig. 11 – Schema elettrico della cabina di consegna

Nella Cabina di consegna è individuato l’impianto di rete per la consegna costituito da apparecchiature, organi di manovra necessari al collegamento dell’impianto utente alla rete del Distributore installati tra il punto di arrivo della linea e il punto di consegna dell’energia.

Il Punto di consegna corrisponde al punto in cui si attestano i terminali del cavo di collegamento a valle del dispositivo di sezionamento del Distributore.

Nella figura seguente è rappresentato uno stralcio della CTR della zona su cui sono riportati:

• Area Impianto;

• Tracciato Elettrodotto interrato di connessione;

• Punto di consegna;

• Punto di connessione;

29 Fig. 12 –Stralcio CTR con indicazione del punto di connessione, del punto di consegna e del

cavidotto interrato di connessione

30 5.2 CABINA DI CONSEGNA

La cabina di consegna Ente Distributore è ubicata all’esterno della recinzione delimitante il sito, nel punto stabilito dalla STMG.

Richiamando quanto riportato nella STMG di E-DISTRIBUZIONE la connessione avverrà tramite la realizzazione di una nuova cabina di consegna (Specifica DG- 2092-ed. 3).

La predetta cabina sarà composta da un vano misure ed un vano ente distributore (E-DISTRIBUZIONE SpA), in quest’ultimo vano, il cui utilizzo sarà esclusivo di E-(E-DISTRIBUZIONE SpA fino a quando sarà attivo l’impianto ad esso collegato, e verrà effettuato il collegamento tramite la connessione in antenna con la cabina secondaria MT/BT FV Babila.

Tale cabina è prevista per essere installata nelle situazioni di impianto in cui la rete di alimentazione è in cavo interrato. È provvista di una vasca di fondazione che consente il passaggio dei cavi MT, sopra la quale viene posizionato il box prefabbricato in c.a.v. come riportato nella seguente figura:

Fig. 13 – Cabina di consegna

Il box scelto, inoltre, è dotato di un accesso diretto ed indipendente da strada pubblica, sia per il personale che per eventuali mezzi dell’ente distributore.

Le aperture garantiscono un grado di protezione e una ventilazione adeguati a circolazione naturale di aria tramite finestre e aspiratore eolico.

Le tubazioni di ingresso dei cavi verranno sigillate onde impedire la propagazione o l’infiltrazione di fluidi liquidi e gassosi. La struttura sarà adeguatamente impermeabilizzata, al fine di evitare

31 allagamenti ed infiltrazioni di acqua.

Il box scelto, di dimensioni 6,70 x 2,50 x 2,66 metri, conterrà un vano “Locale E-distribuzione” ed un vano “Locale Misure” (vedi elaborato cabine piante e prospetti).

Il vano “E-Distribuzione”, che costituisce il “Punto di consegna”, verrà equipaggiato con 2 moduli MT di cui uno del tipo “Arrivo Linea” (DY 800/116 - vedi figura seguente), e un modulo “consegna”

per la consegna utente (DY803M/316– vedi figura seguente) per il collegamento in cavo, (Cu 95 mm2) dal Distributore al cliente (Dispositivo Generale).

Secondo quanto prescritto dalla “Guida per le connessioni alla rete elettrica di E-Distribuzione” e dalle norme a cui essa fa riferimento, gli standard tecnici delle apparecchiature elettriche di manovra e sezionamento in media tensione prevedono apparecchiature elettriche di tipo prefabbricato con involucro metallico collegato a terra. Le distanze e la tenuta dell’isolamento sono dimensionati con riferimento alla tensione nominale di 20 kV e tensione massima 24 kV per i componenti del sistema.

Le apparecchiature scelte sono cosi definite:

• n° 1 scomparto arrivo linea distributore costituito da un interruttore isolato in vuoto, con comando elettrico motorizzato ed un sezionatore isolato in SF6, conforme alla specifica E-Distribuzione DY 800/116;

• n° 1 scomparto consegna utente, con IMS isolato in SF6, comando motorizzato e TA e TV di misura, conforme alla specifica E-Distribuzione DY803M/316 per il sezionamento sottocarico della linea di alimentazione del cliente (DG).

Il collegamento tra gli scomparti verrà effettuato con le sbarre in dotazione agli stessi e forniti dal produttore ed inoltre tali scomparti verranno dotati di resistenze di riscaldamento (scaldiglie).

32 Fig. 14 – Specifiche E-Distribuzione scomparto DY 800/116

Fig. 15 – Schema elettrico scomparto DY 803M/316

33 I dispositivi TV (riduttori di tensione) e TA (riduttori di corrente) associati al gruppo di misura fiscale dell’energia saranno installati ed eventualmente manutenzionati, secondo quanto indicato nella richiesta di connessione, a cura di E-DISTRIBUZIONE.

Nella cabina di consegna occorrerà installare L’Unità Periferica di Telecontrollo (UP) che è un apparato installato nelle Cabine Secondarie equipaggiate per il Telecomando e l’RGDAT (Rivelatore di guasto direzionale e di assenza tensione).

Le caratteristiche principali sono la comunicazione e rilevazione dello stato degli IMS e degli interventi dei dispositivi rilevatori di guasto installati in corrispondenza delle linee da monitorizzare per renderli disponibili all’Unità Centrale.

Tutte le apparecchiature installate nella cabina secondaria (UP, IMS e Rilevatori di guasto) sono alimentate da un’apposita Stazione di energia a 24Vcc contenuta all’interno dell’UP.

Verrà quindi installata n° 1 UP che deve essere posizionata a muro, in posizione idonea per eventuali interventi di configurazione ed in modo da non pregiudicare interventi di manutenzione, sostituzione o ampliamento dei quadri MT, inoltre deve essere collegata all’impianto di terra della cabina tramite l’apposito bullone.

Di seguito le figure rappresentative dei dispositivi sopra descritti da installare ovvero:

Fig. 16 – Unità Periferica di telecontrollo

34 5.3 CAVO MT

Per la scelta delle caratteristiche dei cavi di collegamento si fa riferimento alla STMG riportata in allegato, che prevede l’interramento di cavo MT del tipo tripolare ad elica visibile con conduttori in alluminio aventi isolamento estruso (XLPE), con schermo in nastro di alluminio avvolto a cilindro longitudinale, impiegato per linee interrate entro tubo (vedi Figura seguente).

Fig. 17 - Cavo utilizzato per linea elettrica interrata entro tubo

La sezione, (come descritto nella STMG), risulta pari a 185 mm2 ed avrà le caratteristiche elettriche e meccaniche riportate nella seguente tabella.

Caratteristiche meccaniche cavo normalizzato in alluminio; Il cavo scelto è:

• CAVO ARE4H5EX 12/20 kV 3x(1x185)

Il tracciato del cavo interrato, si estende dalla cabina secondaria “Perciata M” fino alla nuova cabina di consegna “FV Babila”, per cui si prevedono complessivamente circa 150 m di cavo.

Per quanto riguarda la scelta delle sezioni dei cavi da utilizzare, questi limiteranno la caduta di tensione lungo la linea al fine di soddisfare il criterio progettuale per cui il cavo avrà una portata Iz uguale o superiore alla corrente di impiego Ib del circuito.

La caduta di tensione industriale percentuale calcolata per linee trifasi è espressa dalla seguente formula:

∆V % = 3 I L (r cos ɸ+x sin ɸ) 100 V

dove:

35 r è la resistenza chilometrica di una fase della linea in esame;

x è la reattanza chilometrica di una fase della linea in esame;

I è la corrente d’impiego (cautelativamente si considera il valore massimo consentito ovvero 30 A);

V è la tensione nominale, 20 kV;

L è la lunghezza della linea 0,15 km;

Essendo cos ɸ pressoché unitario, si ottiene:

∆V % = 3x 30 x 0,15 (0,164)x100 = 0,006 20000

Nella seguente tabella si riportano le caratteristiche tecniche del cavo utilizzato:

36 Fig. 18 - Tabella cavi MT tripolari per posa interrata

37 5.4 CONDIZIONI DI POSA DI CAVI MT E INTERFERENZE SOTTOSERVIZI

La linea in cavo interrata verrà realizzata entro tubo corrugato serie pesante in canalizzazione indipendente.

Il dimensionamento della tubazione tiene conto del criterio generale per cui il diametro interno della stessa, deve essere almeno 1,4 volte il diametro del cerchio circoscritto al fascio di cavi contenuti.

Il cavo da posare ha un diametro esterno massimo di 78 mm per cui bisogna scegliere un cavidotto con diametro interno di almeno 110 mm: consultando la tabella dimensionale (qui sotto riportata) si ricava che è necessario almeno un cavidotto di diametro pari a 125 mm.

Per impiegare i materiali unificati E-Distribuzione favorire ulteriormente le condizioni di posa si sceglie un cavidotto del diametro nominale pari a 160 mm (prescrizione DS 4247).

Fig. 19 - Tabella dimensioni cavidotti

38 Inoltre, per i cavi interrati le Norme CEI 11-17 prevedono una protezione meccanica che può essere intrinseca al cavo oppure supplementare, a seconda del tipo di cavo e della profondità.

Nel caso in questione, i cavi precedentemente scelti verranno interrati entro tubo tipo 450 N ad una profondità maggiore o uguale a 1 mt dal piano campagna.

Superiormente al tubo deve essere previsto un nastro monitore riportante la scritta “E-DISTRIBUZIONECAVI ELETTRICI”, posato ad almeno 20 cm dalla protezione del cavo ovvero il tubo (prescrizione E-Distribuzione DS 4285).

Nella figura seguente è riportata la sezione di scavo con posa di un tubo corrugato su strada asfaltata.

Fig. 20 – Sezione scavo per posa cavidotto MT su strada asfaltata

39 ATTRAVERSAMENTI E SOTTOSERVIZI

Non sono previsti attraversamenti di sottoservizi nel tracciato di connessione dell’impianto fotovoltaico.

Nella fase di posa del cavo MT saranno prese tutte le precauzioni possibili per non danneggiare il cavo stesso e le tubazioni dei sottoservizi limitrofi con particolare riferimento al raggio di curvatura, alla temperatura di posa ed alle sollecitazioni a trazione.

La posa del tubo corrugato contenente i cavi MT sarà preceduta dallo stendimento di un adeguato letto di sabbia come illustrato in figura.

Tale letto di sabbia avrà lo scopo di livellare e regolarizzare la posa. Infine, per evitare eventuali danneggiamenti meccanici sul cavo, durante la posa si terrà conto dello sforzo di tiro massimo ammesso dal cavo scelto.

Nella tabella sotto riportata è indicato oltre al tiro massimo anche i raggi di curvatura minimi, limiti da rispettare per evitare deformazioni permanenti al cavo.

Tabella 4 – Raggi di curvatura e tiri di traino massimo

Nel documento COMUNE DI VITTORIA PROVINCIA DI RAGUSA (pagine 28-42)

Documenti correlati