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COMUNE DI VITTORIA PROVINCIA DI RAGUSA

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Academic year: 2022

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(1)

PROGETTISTI COMMITTENTE:

ELABORATO

Ing. Laura Cilia Arch. Laura Baragiola Ing. Giovanni Burrometo

Solar Italy XIX S.r.l.

Galleria San Babila, 4/B MILANO (MI) - 20122 P.IVA 10727620964

PROGETTO DI UN IMPIANTO FOTOVOLTAICO SU SUOLO GRID-CONNECTED DELLA POTENZA NOMINALE PARI A 949,185 kWp, DENOMINATO "DIRILLO", DA REALIZZARE SUI TERRENI AGRICOLI SITI IN C.DA POZZO RIBAUDO s.n.c. NEL COMUNE DI VITTORIA (RG),

CENSITI AL C.T. AL FG. 197 PART.LLE 14-15-46-51.

PROVINCIA DI RAGUSA

PROGETTO DEFINITIVO

209892553

livello prog. GOAL Tipo documento N° elaborato N° foglio tot. fogli Nome file Data Scala

10/09/2019 -

PD

REV. DATA DESCRIZIONE

REVISIONI

ESEGUITO VERIFICATO APPROVATO

-

P.A.S. - PROCEDURA ABILITATIVA SEMPLIFICATA - art. 6 D.Lgs.03/03/2011, n.28 come recepito dal D.P. Regionale Sicilia 18/07/2012 n. 48 E DELL'ART. 111 DEL R.D. N. 1775/1933

SOCIETA' DI SVILUPPO:

Lineanove S.r.l.

Via G. Falcone 109 RAGUSA (RG) - 97100 P.IVA 01693080887

Relazione Tecnica Elettrica

8 - -

REL

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(3)

1

COMUNE DI VITTORIA PROVINCIA DI RAGUSA

OGGETTO: PROGETTO IMPIANTO DI UN IMPIANTO DI PRODUZIONE SOLARE FOTOVOLTAICO GRID- CONNECTED TIPO RETROFIT, DENOMINATO "DIRILLO" DELLA POTENZA NOMINALE IN IMMISSIONE PARI A 850 kWp (POTENZA DI PRODUZIONE PARI A 949,185 kW) DA REALIZZARE PRESSO CONTRADA POZZO RIBAUDO, s.n., NEL COMUNE DI VITTORIA (RG), NEI TERRENI CENSITI AL C.T. AL FG. 197 PART.LLE 14-15-46-51

Codice di rintracciabilità: 209892553

RELAZIONE TECNICA

SOCIETÀ:

Solar Italy XIX S.r.l.

Galleria San Babila 4/B

MILANO (MI) - 20122

P.IVA 10727620964

(4)
(5)

2

INDICE

1. PREMESSE ... 4

2. DEFINIZIONI ... 5

2.1 RETE ELETTRICA ... 5

2.2 IMPIANTO FOTOVOLTAICO ... 6

3. UBICAZIONE DELL’IMPIANTO ... 9

4. DESCRIZIONE TECNICA DELL’IMPIANTO FOTOVOLTAICO... 10

4.1 GENERALITÀ ...10

4.2 MODULI FOTOVOLTAICI ...11

4.3 STRUTTURE DI SOSTEGNO ...14

4.4 INVERTER ...17

4.5 QUADRI DI PARALLELO STRINGHE ...20

4.6 CABINA TRASFORMAZIONE ...22

4.7 CABINA UTENTE ...22

4.8 COLLEGAMENTI ELETTRICI ...24

4.9 SERVIZI AUSILIARI ...25

4.10 STRUMENTI DI MISURA ...26

5. DESCRIZIONE TECNICA DELL’IMPIANTO DI RETE PER LA CONNESSIONE ... 27

5.1 GENERALITÀ ...27

5.2 CABINA DI CONSEGNA ...30

5.3 CAVO MT ...34

5.4 CONDIZIONI DI POSA DI CAVI MT E INTERFERENZE SOTTOSERVIZI ...37

5.5 IMPIANTO DI UTENZA PER LA CONNESSIONE ...39

6. PROVVEDIMENTI PER LA PROTEZIONE ... 40

6.1 PROTEZIONE CONTRO I CONTATTI DIRETTI ...40

6.2 PROTEZIONE CONTRO I CONTATTI INDIRETTI ...40

(6)

3 7. IMPIANTO DI TERRA ... 41 8. NORMATIVA TECNICA DI RIFERIMENTO ... 42

(7)

4 1.

PREMESSE

La Società “SOLAR ITALY XIX S.R.L.” rappresentata dal Sig. Ravaccia Ezio in qualità di Legale Rappresentante, residente per la carica presso la sede legale sita in Galleria San Babila n. 4/B, CAP 20122 Milano (MI), P. IVA 10727620964, intende realizzare un impianto per la produzione di energia elettrica da fonte solare fotovoltaica, da allocare sui terreni agricoli siti in Pozzo Ribaudo nel comune di Vittoria, in provincia di Ragusa, in adempimento alle disposizioni di legge del D. Lgs.

n°387 del 29/12/2003 e delle Delibere AEEG n°90/07 e n°99/08 (TICA) e s.m.i.

In relazione a quanto sopra la Società LINEANOVE S.r.l. con sede in Ragusa, via Mario Leggio n. 8, P. IVA 01693080887, PEC: lineanove@pec.it, avvalendosi di professionisti esterni, ha svolto la progettazione preliminare e definitiva dell’impianto solare fotovoltaico, della potenza nominale di 949,185 kWp compresi gli adempimenti tecnico – amministrativi necessari alla sua realizzazione.

L’impianto in progetto attuerà la cessione dell’energia elettrica in rete secondo cui l'energia prodotta, misurata all'uscita del gruppo di conversione della corrente continua in corrente alternata, verrà interamente immessa in rete al netto di quella necessaria per i servizi di centrale.

Il progetto rientra nella tipologia di opere sottoposte a procedura di Verifica di Assoggettabilità, ai sensi dell’art. 20 D. Lgs. n°4 del 16/01/2008, recante “Ulteriori disposizioni correttive ed integrative del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, recante norme in materia ambientale”, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Regione Sicilia n°24 del 29/01/2008.

La progettazione dell’impianto fotovoltaico e delle opere connesse alla costruzione ed all’esercizio dell’impianto è stata condotta prevedendo in particolare l’attuazione di misure di mitigazione ambientale, consistenti nella realizzazione di una fascia perimetrale a verde, costituita da specie arboree autoctone e/o storicizzate poste a schermatura dell’impianto.

(8)

5 2.

DEFINIZIONI

2.1 RETE ELETTRICA

• Distributore: Persona fisica o giuridica responsabile dello svolgimento di attività e procedure di distribuzione di cui è proprietaria.

• Punto di consegna: Il punto di confine tra la rete del distributore e la rete di utente, dove l’energia scambiata con la rete del distributore viene contabilizzata e dove avviene la separazione funzionale tra rete del distributore e la rete di utente.

• Punto di consegna per utenti attivi: Il punto di consegna per gli utenti attivi si trova, dal punto di vista della rete del distributore, a monte dell’impianto di misura: quest’ultimo viene realizzato a carico dell’utente attivo che ne ha la completa responsabilità. Il punto di consegna è costituito dal confine tra impianto di rete per la connessione e impianto di utenza per la connessione. Tale punto è posizionato generalmente in prossimità del confine di proprietà degli impianti. Qualora l’impianto di rete per la connessione preveda sistemi di protezione, comando e controllo, deve essere previsto un fabbricato nel quale trovino posto i sistemi di protezione, comando e controllo delle apparecchiature ed equipaggiamenti funzionali al collegamento. Qualora il suddetto fabbricato sia realizzato in area di proprietà dell’Utente, l’accesso in sicurezza a tale fabbricato da parte del distributore deve essere garantito in ogni momento e senza preavviso.

• Punto di misura: Il punto di misura è il punto in cui è misurata l’energia elettrica immessa e/o prelevata dalla rete.

• Punto di connessione: Punto sulla rete del distributore dal quale, in relazione a parametri riguardanti la qualità del servizio elettrico che deve essere reso o richiesto, è alimentato l’impianto dell’Utente.

• Utente della rete del distributore (o utente): S oggetto che utilizza la rete del distributore per cedere o acquistare energia elettrica.

• Utente attivo: Soggetto che converte l’energia primaria in energia elettrica mediante impianti di produzione allacciati alla Rete di distribuzione.

(9)

6 2.2 IMPIANTO FOTOVOLTAICO

• Angolo di inclinazione (o di tilt): Angolo di inclinazione del piano del dispositivo fotovoltaico rispetto al piano orizzontale (da IEC/TS 61836).

• Angolo di orientazione (o di azimut): L’angolo di orientazione del piano del dispositivo fotovoltaico rispetto al meridiano corrispondente. In pratica, esso misura lo scostamento del piano rispetto all’orientazione verso SUD (per i siti nell’emisfero terrestre settentrionale) o verso NORD (per i siti nell’emisfero meridionale). Valori positivi dell’angolo di azimut indicano un orientamento verso ovest e valori negativi indicano un orientamento verso est (CEI EN 61194).

• Campo fotovoltaico: Insieme di tutte le schiere di moduli fotovoltaici in un sistema dato (CEI EN 61277).

• Cella fotovoltaica: Dispositivo fotovoltaico fondamentale che genera elettricità quando viene esposto alla radiazione solare (CEI EN 60904-3). Si tratta sostanzialmente di un diodo con grande superficie di giunzione, che esposto alla radiazione solare si comporta come un generatore di corrente, di valore proporzionale alla radiazione incidente su di esso.

• Condizioni di Prova Standard (STC): Comprendono le seguenti condizioni di prova normalizzate (CEI EN 60904-3)

o Temperatura di cella: 25 °C ±2 °C;

o Irraggiamento: 1000 W/m2, con distribuzione spettrale di riferimento (massa d’aria AM 1,5).

• Condizioni di utilizzo a temperatura ambiente (NOCT): Comprende le seguenti condizioni ambientali per calcolare l’influenza della temperatura sulla potenza nominale

o Irraggiamento solare: 800 W/m2;

o Temperatura ambiente (dell’aria): 20 °C;

o Velocità dell’aria sul retro del modulo: 1 m/s;

o Modulo funzionante a vuoto.

• Dispositivo di interfaccia: Dispositivo installato nel punto di collegamento della rete di utente in isola alla restante parte di rete del produttore, sul quale agiscono le protezioni d’interfaccia; esso controlla il collegamento elettrico dell’uscita del gruppo di conversione alla rete di utente non in isola e quindi alla rete del distributore. Questo dispositivo permette, in condizioni normali, all’impianto fotovoltaico di funzionare in parallelo con la

(10)

7 rete del distributore e quindi all’energia elettrica generata di fluire verso detta rete; esso comprende un organo di interruzione, sul quale agiscono le protezioni di interfaccia.

• Effetto fotovoltaico: Fenomeno di conversione diretta della radiazione elettromagnetica (generalmente nel campo della luce visibile e, in particolare, della radiazione solare) in energia elettrica mediante formazione di coppie elettrone-lacuna all’interno di semiconduttori, le quali determinano la creazione di una differenza di potenziale e la conseguente circolazione di corrente se collegate ad un circuito esterno.

• Gruppo di conversione della corrente continua in corrente alternata (o inverter):

Apparecchiatura, tipicamente statica, impiegata per la conversione in corrente alternata della corrente continua prodotta dal generatore fotovoltaico.

• Impianto (o Sistema) fotovoltaico: Impianto di produzione di energia elettrica, mediante l’effetto fotovoltaico; esso è composto dall’insieme di moduli fotovoltaici (Campo fotovoltaico) e dagli altri componenti, tali da consentire di produrre energia elettrica e fornirla alle utenze elettriche e/o di immetterla nella rete del distributore.

• Inseguitore della massima potenza (MPPT): Dispositivo di comando dell’inverter tale da far operare il generatore fotovoltaico nel punto di massima potenza. Esso può essere realizzato anche con un convertitore statico separato dall’inverter, specie negli impianti non collegati ad un sistema in c.a.

• Modulo fotovoltaico: Il più piccolo insieme di celle fotovoltaiche interconnesse e protette dall’ambiente circostante (CEI EN 60904-3).

• Potenza nominale (o massima, o di picco, o di targa) di un generatore fotovoltaico: Potenza apparente massima a cui un generatore elettrico o un trasformatore possono funzionare con continuità in condizioni specificate (kVA). Per generatori tradizionali ed eolici, come potenza nominale può essere indicata la potenza attiva del gruppo di generazione a cosφ nominale (turbina, convertitore, ecc.) (kW). Nel caso di generatori FV, la potenza attiva massima erogabile è limitata dalla potenza nominale dell’inverter, qualora questa sia minore della somma delle potenze STC dei moduli FV.

• Potenza effettiva di un generatore fotovoltaico: Potenza di picco del generatore fotovoltaico (espressa in Wp), misurata ai morsetti in corrente continua dello stesso e riportata alle Condizioni di Prova Standard (STC) secondo definite procedure (CEI EN 61829).

• Potenza prodotta da un impianto fotovoltaico: Potenza di un impianto fotovoltaico (espressa in kW) misurata all’uscita dal gruppo di conversione della corrente continua in

(11)

8 corrente alternata, resa disponibile alle utenze elettriche e/o immessa nella rete del distributore.

• Stringa fotovoltaica: Insieme di moduli fotovoltaici collegati elettricamente in serie per ottenere la tensione d’uscita desiderata.

(12)

9 3.

UBICAZIONE DELL’IMPIANTO

Oggetto della presente relazione è la realizzazione di un impianto fotovoltaico della potenza nominale di 949,185 kWp denominato “Dirillo”.

L’area in studio è localizzata nella parte meridionale della Sicilia Sud-Orientale, presso la Contrada Pozzo RIbaudo, in territorio del comune di Vittori, in provincia di Ragusa (RG).

Di seguito vengono riportati i dati identificativi dell’ubicazione:

Tabella 1 – Dati ubicazione sito d’installazione

In particolare, l’impianto verrà ubicato sui terreni agricoli iscritti in Catasto Terreni al Foglio di Mappa 197 del Comune di Vittoria, particelle n. 14-15-46-51.

IMPIANTO FOTOVOLTAICO “DIRILLO”

Regione SICILIA

Provincia RAGUSA

Comune VITTORIA

Indirizzo CONTRADA POZZO RIBAUDO s.n.c.

Coord. geografiche Lat. 36° 58' 52'' N Long. 14° 27' 19'' E Altitudine 125 mt s.l.m.

Superficie Ha 4 13 50 (41.350 mq)

(13)

10 4.

DESCRIZIONE TECNICA DELL’IMPIANTO FOTOVOLTAICO

4.1 GENERALITÀ

La presente relazione descrive le scelte progettuali previste per la realizzazione di un impianto fotovoltaico grid – connected di tipo retrofit ad inseguimento automatico su un asse, della potenza nominale di picco di circa 949,185 KWp.

Lo stesso avrà le seguenti caratteristiche tecniche (vedi elaborato - Planimetria dell’impianto fotovoltaico e recinzione metallica perimetrale).

La consistenza dell’impianto in oggetto si può sintetizzare nei seguenti sistemi:

• Sistema di generazione o campo fotovoltaico (moduli e strutture di sostegno)

• Sistema di conversione (inverter) e trasformazione;

• Sistema d’interfaccia tra l’impianto fotovoltaico e la Rete (Cabina di consegna e cabina utente).

L’impianto sarà costituito da 89 stringhe da 27 moduli ciascuna, per un numero complessivo di n°2403 moduli fotovoltaici del tipo JA SOLAR “JAM72S01-395/PR” con una potenza nominale di picco pari a 395 Wp e pertanto si avrà una potenza nominale di picco pari a 949,185 kWp.

Le predette stringhe, saranno posizionate su strutture ad inseguimento mono-assiale, distanziate le une dalle altre, in direzione Est-Ovest, di circa 5 m (interasse strutture).

Si riporta di seguito una sintesi dei principali dati del progetto:

DATI IMPIANTO FV

POTENZA NOMINALE DI PICCO 949,185kWp

NUMERO STRUTTURE AD INSEGUIMENTO AUTOMATICO SU UN ASSE 89

NUMERO DI MODULI FOTOVOLTAICI PER STRUTTURA 27

NUMERO TOTALE DEI MODULI FOTOVOLTAICI 2403

POTENZA NOMINALE MODULO FOTOVOLTAICO 395 Wp

NUMERO DI INVERTER 6

NUMERO DI QUADRI PARALLELO STRINGHE 6

Tabella 2 – Dati configurazione elettrica impianto

(14)

11 In fase esecutiva la marca e la tipologia dei moduli fotovoltaici potranno variare in relazione alla disponibilità nel mercato, fermo restando che non verrà apportata alcuna variazione alla potenza nominale di picco del generatore fotovoltaico.

La conversione della forma d’onda elettrica, da continua in alternata, verrà effettuata per mezzo di inverter di tipo SMA Sunny Highpower 150-20, che saranno disposti in modo idoneo ad assicurare il miglior funzionamento relativo all’accoppiamento inverter-stringa.

In fase esecutiva la marca e la tipologia degli inverter potranno variare in relazione alla disponibilità nel mercato, fermo restando che non verrà apportata alcuna variazione alla potenza nominale di picco del generatore fotovoltaico.

Infine, verrà effettuata la connessione degli inverter alla propria cabina utente, la quale sarà a sua volta collegata alla propria cabina di consegna prevista da E-distribuzione, che permetterà l’immissione dell’energia prodotta dall’impianto fotovoltaico nella rete del distributore.

4.2 MODULI FOTOVOLTAICI

I moduli fotovoltaici, costituenti il generatore fotovoltaico, sono delle apparecchiature contenenti una serie di celle fotovoltaiche in silicio mono-cristallino che costituiscono gli elementi sensibili alla luce nei quali avviene la conversione elementare di energia.

Tali celle, con i relativi collegamenti elettrici, sono assemblate (all’interno del modulo) su un supporto rigido in vetro solare temprato ad alta trasparenza con trattamento di superficie antiriflesso (vetro anteriore del modulo) avente la funzione di proteggere le celle stesse, oltre che di trasmettere la radiazione incidente alle celle con un’elevata trasmittanza.

Sul bordo del modulo è poi presente una cornice in alluminio anodizzato preforata, incollata con gomma siliconica; tale cornice è indispensabile per un’ulteriore protezione meccanica dei moduli e per fissare quest’ultimi, mediante bullonatura, alle strutture metalliche di sostegno.

In questa fase di progetto, verranno presi in considerazione i moduli monocristallini del produttore JA SOLAR.

In particolare, verrà utilizzato il modello JAM72S01-395/PR della potenza di nominale di picco pari a 395 Wp, con dimensioni di 1960 x 991 x 40 mm ed un peso di 22 kg circa.

Riepilogando l’impianto fotovoltaico avrà una potenza nominale di picco pari a 949,185 kW.

In fase esecutiva la marca e la tipologia dei moduli fotovoltaici potranno variare in relazione alla disponibilità nel mercato, fermo restando che non verrà apportata alcuna variazione alla potenza nominale di picco del generatore fotovoltaico.

(15)

12 Le caratteristiche tecniche dei moduli fotovoltaici previsti in progetto sono riportate nelle seguenti figure:

Fig. 1 - Caratteristiche tecniche moduli fotovoltaici

(16)

13 Fig. 2 - Caratteristiche tecniche moduli fotovoltaici

(17)

14 4.3 STRUTTURE DI SOSTEGNO

Per struttura di sostegno di un generatore fotovoltaico, si intende un sistema costituito dall’assemblaggio di profili metallici, in grado di sostenere e ancorare al suolo una struttura raggruppante un insieme di moduli fotovoltaici, nonché di ottimizzare l’esposizione di quest’ultimi nei confronti della radiazione solare.

In particolare, i moduli fotovoltaici verranno montati su strutture di sostegno ad inseguimento automatico su un asse (tracker monoassiali) del produttore SOLTIGUA modello iTracker e verranno ancorate al terreno mediante paletti di fondazione infissi nel terreno naturale esistente sino ad una profondità di 1,6 m circa.

Le strutture di sostegno saranno distanziate con un interasse, le une dalle altre, in direzione est- ovest, di circa 5 m in modo da evitare fenomeni di ombreggiamento reciproco, che si manifestano nelle primissime ore e nelle ultime ore della giornata.

iTracker è un inseguitore orizzontale ad asse singolo (nord-sud), a fila singola; può contenere 1 modulo fotovoltaico in verticale o 2 moduli in configurazione orizzontale ed in particolare verrà utilizzata la modalità con singolo modulo in verticale.

Fig. 3 - Inseguitore mono-assiale “SOLTIGUA - iTracker”

(18)

15 Ogni tracker si muove indipendentemente dagli altri, guidati dal proprio sistema di guida; le seguenti figure mostrano le posizioni estreme, la posizione assunta al mezzogiorno solare e gli intervalli di rotazione.

Fig. 4 - Tracker monoassiali “SOLTIGUA - iTracker” - posizioni

Fig. 5 - Tracker monoassiali “SOLTIGUA - iTracker” - intervalli di rotazione (le misure riportate in figure sono indicative)

L'intervallo di rotazione esteso di iTracker è 110 ° (-55 °; + 55 °) e consente rendimenti energetici più elevati rispetto all'indice di riferimento del settore (-45 °; + 45 °).

iTrackerTM massimizza la densità di potenza sull'area di terra disponibile, aumentando la capacità di picco installabile fino al 14% rispetto ad altri inseguitori.

(19)

16 Fig. 6 - Simulazione di funzionamento

Tali strutture verranno fissate su pali di fondazione denominati “pali battuti”; il loro dimensionamento verrà calcolato, dal punto di vista statico, in base al progetto e sarà stabilito definitivamente a seconda delle condizioni del suolo e dell’ubicazione. La profondità d’infissione di tali strutture verrà accuratamente valutata mediante prove dirette condotte in situ mediante dinamometro; tali prove consisteranno nella valutazione delle condizioni di rottura per taglio del terreno di sedime, raggiunte applicando una forza orizzontale in testa all’elemento e nella verifica allo sfilamento.

L’utilizzo dei “pali battuti” consente l’ancoraggio delle strutture di sostegno dei moduli, determinando un impatto trascurabile sul terreno rispetto alle strutture di fondazione convenzionali (plinti in c.a.).

Questa tecnica presenta numerosi vantaggi, quali:

 l’immediata utilizzazione dell’opera, che potrà essere direttamente sottoposta al carico;

 la stabilità e durevolezza dell’intervento, grazie alle operazioni di ancoraggio;

 l’economicità e compatibilità ambientale dell’intervento, riducendo al minimo il disturbo e l’occupazione del suolo, rispetto alle strutture di fondazione convenzionali (plinti e platee di fondazione);

(20)

17 4.4 INVERTER

Il gruppo di conversione della corrente continua in corrente alternata (o inverter) effettua la conversione della forma d’onda elettrica, da continua in alternata, trasferendo la potenza del generatore fotovoltaico alla rete del distributore.

L’inverter scelto in progetto è del produttore SMA modello Sunny Highpower 150-20, complessivamente verranno utilizzati un totale di 6 inverter.

Fig. 7 - Sunny Highpower 150-20

Gli inverter utilizzati sono in grado di seguire il punto di massima potenza del proprio campo fotovoltaico sulla curva I-V caratteristica (funzione MPPT) e costruiscono l’onda sinusoidale in uscita con la tecnica PWM, così da ottenere l’ampiezza delle armoniche entro valori stabiliti dalle norme.

Tali inverter sono idonei a trasformare la corrente continua prodotta dalle celle solari in corrente alternata utilizzabile e compatibile con la rete, in conformità ai requisiti normativi tecnici e di sicurezza applicabili.

I valori della tensione e della corrente di ingresso di queste apparecchiature sono compatibili con quelli dei rispettivi campi fotovoltaici. Di seguito si riportano le tabelle con le configurazioni elettriche:

(21)

18

Configurazione Elettrica Dirillo 949,185 kWp

INVERTER 1 INVERTER 2 INVERTER 3

Marca SMA Marca SMA Marca SMA

Modello highpower

peak3 150

Modello highpower

peak3 150

Modello highpower

peak3 150

N° stringhe 14 N° stringhe 15 N° stringhe 15

Potenza DC (W) 149310 Potenza DC (W) 159975 Potenza DC (W) 159975 N° Quadri parallelo

stringa 1

N° Quadri parallelo

stringa 1

N° Quadri parallelo

stringa 1

Suddivisione ingressi quadri Suddivisione ingressi quadri Suddivisione ingressi quadri N° Quadri

Ingressi N° Quadri

Ingressi N° Quadri

Ingressi

1 14 1 15 1 15

Totale stringhe 14 Totale stringhe 15 Totale stringhe 15

INVERTER 4 INVERTER 5 INVERTER 6

Marca SMA Marca SMA Marca SMA

Modello highpower

peak3 150

Modello highpower

peak3 150

Modello highpower

peak3 150

N° stringhe 15 N° stringhe 15 N° stringhe 15

Potenza DC (W) 159975 Potenza DC (W) 159975 Potenza DC (W) 159975 N° Quadri parallelo

stringa 1

N° Quadri parallelo

stringa 1

N° Quadri parallelo

stringa 1

Suddivisione ingressi quadri Suddivisione ingressi quadri Suddivisione ingressi quadri N° Quadri

Ingressi N° Quadri

Ingressi N° Quadri

Ingressi

1 15 1 15 1 15

Totale stringhe 15 Totale stringhe 15 Totale stringhe 15

Tabella 3 - Suddivisione stringhe DC - Quadri di Parallelo Stringhe Inverter

(22)

19 Nella seguente figura si riporta la scheda tecnica degli inverter che verranno utilizzati:

Fig. 8 - Scheda tecnica inverter

(23)

20 I gruppi di conversione appena descritti verranno connessi ad un unico trasformatore, i cui valori della tensione e della frequenza in uscita sono compatibili con quelli della rete alla quale viene connesso l’impianto, in questo caso quelli della rete di distribuzione gestita da E-Distribuzione.

4.5 QUADRI DI PARALLELO STRINGHE

La realizzazione dell’impianto prevede l’installazione di quadri elettrici che effettuano il parallelo delle stringhe, ciascuno contenente le apparecchiature di manovra e protezione (sezionatori sotto carico, fusibili, scaricatori di tensione). Tale quadro, detto anche DC Combiner, ha la funzione di proteggere e sezionare le stringhe dei moduli installati e viene realizzato con grado di protezione non inferiore a IP54, adatto per essere posizionato all’esterno.

Fig. 9 – Quadro di parallelo stringhe (DC Combiner)

(24)

21 Come detto, i quadri sono posizionati all’esterno, in prossimità delle strutture di sostegno, in maniera baricentrica rispetto alle stringhe raccolte. Per l’impianto verranno utilizzati quadri da 16 ingressi ed in particolare sono previsti in totale n. 6 quadri DC combiner.

Fig. 10 - Scheda tecnica quadro di parallelo stringhe

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22 4.6 CABINA TRASFORMAZIONE

La cabina di trasformazione realizza il parallelo tra gli inverter e mediante un trasformatore MT/BT la rende disponibile per essere immessa nella rete del distributore.

Gli inverter, distribuiti nel campo, vengono connessi al quadro di parallelo inverter, presente all’interno della cabina di trasformazione. Tale quadro oltre ad effettuare il parallelo degli inverter ha il compito di proteggere e sezionare le apparecchiature elettriche.

L’uscita del quadro di parallelo inverter verrà collegata al trasformatore MT/BT che eleverà la tensione al valore della tensione presente nel punto di consegna (20 kV).

A valle del trasformatore, sarà presente un quadro MT con funzione di protezione e sezionamento che collegherà la cabina trasformazione alla cabina utente. Per il dimensionamento degli elementi e le connessioni elettriche si rimanda allo schema elettrico allegato.

4.7 CABINA UTENTE

La cabina utente realizza l’interfaccia tra la linea in MT proveniente dal campo fotovoltaico ed i dispositivi di manovra e sezionamento dell’ente distributore, collegati alla rete di distribuzione in MT.

In ciascun locale sono installati i dispositivi di interruzione e sezionamento previsti dalla norma CEI 0-16 e lo scomparto atto ad alimentare i servizi ausiliari, tramite un trasformatore che si trova nella cabina ausiliari.

L’impianto effettuerà la cessione totale dell’energia prodotta, a meno di quella impiegata per i servizi ausiliari, necessari al funzionamento di alcuni dispositivi (illuminazione, allarme, idropompe, etc..) per i quali è stato riservato un apposito montante per effettuare il prelievo di energia dal punto di connessione.

Il quadro di MT è composto da:

• n° 1 scomparto per il sezionamento e protezione del montante dell’impianto fotovoltaico (DM 1);

• n° 1 scomparto per il sezionamento e protezione del montante relativo ai servizi ausiliari (DM 2);

• n° 1 scomparto per la derivazione di una terna di TV protetti con un IMS combinato con fusibili;

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23 Il montante dell’impianto fotovoltaico (DM 1) serve per connettere la cabina di trasformazione, che a sua volta è costituita da un quadro MT con le seguenti apparecchiature:

• n° 1 scomparto contente il sezionatore generale dell’impianto fotovoltaico con funzione di protezione trafo;

• Trasformatore MT/BT, 20000/600 V, di potenza 850 kVA, Vcc 6%;

Riassumendo, riguardo ai collegamenti elettrici, le uscite AC in media tensione verranno collegate ai quadri elettrici di media tensione appartenenti alla cabina utente.

Per maggiori dettagli e la descrizione dei componenti costituenti gli scomparti vedasi lo schema elettrico.

In tale cabina sono presenti oltre ai dispositivi di sezionamento ed interruzione, anche i sistemi di protezione previsti dalla norma CEI 0-16 che devono contribuire alla sicura individuazione degli elementi guasti del sistema elettrico ed alla loro conseguente esclusione.

L’utente deve quindi installare il sistema di protezione associato a ciascuno dei due Dispositivi di Montante (DM1 e DM2), che prende il nome di Sistema di Protezione Generale (SPG) che è composto da:

-Trasduttori di corrente di fase e di terra -Relè di protezione con relativa alimentazione -Circuiti di apertura dell’interruttore

I valori di regolazione minimi vengono impostati dall’utente sulla base di quanto comunicato dal Distributore.

Inoltre, essendo un impianto di produzione, deve essere presente sul montante DM1, un Dispositivo Di Interfaccia (DDI) che sia in grado di assicurare la separazione dell’impianto dell’utente in caso di perdita di rete.

A tale dispositivo è associato il Sistema di Protezione d’Interfaccia (SPI) che agendo sull’interruttore, separa l’impianto FV dalla rete in caso di mancanza dell’alimentazione sulla rete o in caso di guasto sulla linea MT.

L’uscita del quadro MT, presente in cabina utente, è collegata con lo scomparto utente presente nel vano E-distribuzione della cabina di consegna, dove si trova il punto di consegna E-Distribuzione così come previsto nella STMG.

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24 La cabina utente e la cabina di consegna E-Distribuzione sono poste a ridosso della recinzione;

mentre le altre cabine di trasformazione/conversione, sono poste all’interno del campo, in modo da minimizzare le perdite di corrente.

4.8 COLLEGAMENTI ELETTRICI

La tensione nominale dei cavi elettrici impiegati deve essere superiore alla tensione del sistema elettrico, nel caso specifico deve essere superiore alla tensione massima del generatore FV, per la parte in continua e 12/20 kV per la parte in media tensione.

I cavi del tipo “solare”, H1Z2Z2-K, possono essere impiegati per impianti fino a 1500 V c.c.

La massima tensione del generatore FV è pari a 1479 V (sistema isolato da terra), corrispondente alla massima tensione di stringa; la Voc dei moduli presa in considerazione per il calcolo è quella riferita alla minima temperatura ( -10 °C).

I cavi H1Z2Z2-K sono progettati per l’impiego e l’interconnessione dei vari elementi in impianti fotovoltaici per la produzione di energia. Possono essere installati sia all’interno che all’esterno in posa fissa o mobile (non gravosa), senza protezione. Posa possibile anche in canaline e tubazioni in vista o incassate. Adatti anche per posa direttamente interrata o in tubi interrati secondo le prescrizioni della norma CEI 11-17.

I cavi impiegati per il collegamento tra i moduli di stringa, posati nella parte posteriore dei moduli stessi, tengono conto che la temperatura del cavo può raggiungere anche 70 °C.

Tali cavi, che formano la singola stringa, verranno quindi raccolti nei quadri di parallelo stringa posizionati in prossimità delle strutture in posizione baricentrica.

L’uscita di tali quadri invece, verrà connessa, utilizzando cavi del tipo ARG16R16 0,6/1 kV posati in cavidotti interrati, all’ingresso dei rispettivi inverter di stringa. Tutti i cavi saranno a norma CEI 20-13, CEI EN 60332-1-2, marchiatura I.M.Q., colorazione delle anime secondo norme UNEL.

Inoltre, i cavi impiegati per il collegamento tra gli inverter ed il quadro di parallelo inverter, saranno anch’essi del tipo ARG16R16 0,6/1 kV posati in cavidotti interrati. Infine, i cavi che collegano la cabina trasformazione alla cabina utente, saranno del tipo ARE4H5EX ad elica visibile, con isolamento 12/20 kV. Anche questi cavi saranno posati in cavidotti interrati. Le sezioni dei cavi utilizzati sono riportate nello schema elettrico.

(28)

25 Per non compromettere la sicurezza di chi opera sull’impianto durante la verifica o l’adeguamento o la manutenzione, i conduttori avranno la seguente colorazione:

• Conduttori di protezione: giallo-verde (obbligatorio)

• Conduttore di neutro: blu chiaro (obbligatorio)

• Conduttore di fase: grigio / marrone / nero

• Conduttori per circuiti in c.c: rosso-nero

4.9 SERVIZI AUSILIARI

L'impianto avrà anche dei servizi ausiliari composti essenzialmente dalle apparecchiature elettriche proprie alle cabine, quelle necessarie alla sorveglianza e al monitoraggio del parco stesso.

Le principali apparecchiature da alimentare nelle cabine sono: illuminazione, monitoraggio impianto, ventilazione trasformatori, UPS, servizi inverter, telecamera per tvcc, sensori antifumo, antiallagamento e antintrusione.

Per quanto riguarda la sorveglianza verranno installate diverse telecamere fisse che sorvegliano il perimetro dell'impianto, su ogni telecamera verrà installato un faro nella direzione della stessa che si accende solo in presenza di un allarme.

Inoltre, si valuterà l’ipotesi di installare telecamere di tipo DOM a sorveglianza dell'intero impianto.

La protezione perimetrale include anche sistema antintrusione con sensori a micro-onde e infrarosso (opzionale) o eventuali altri sistemi con tecnologie diverse.

Verranno valutate eventuali installazioni di stazioni meteo, composte da: un tacoanemometro (misura della velocità del vento), un gonioanemometro (misura la direzione e velocità del vento), un barometro elettronico, un sensore temperatura-umidità, due piranometri di classe “secondary standard” in piano, un piranometro inclinato, un sensore di radiazione diffusa secondary standard in piano, due celle di riferimento, un datalogger.

Tutti i servizi ausiliari, per ciascun lotto, verranno alimentati da un trasformatore da 20kVA installato nella rispettiva cabina ausiliari appositamente dedicata.

(29)

26 4.10 STRUMENTI DI MISURA

Un impianto fotovoltaico collegato deve avere uno o più gruppi di misura per contabilizzare l’energia scambiata (sia prelevata, sia immessa) con la rete del Distributore.

Nel caso in cui il cliente produttore richieda che l’attività d’installazione e manutenzione del sistema di misura dell’energia elettrica scambiata con la rete sia svolta dall’Ente Distributore, verranno utilizzati i componenti unificati dell’ente stesso.

In particolare, in parallelo alla rete è necessario misurare:

• Energia fotovoltaica prodotta;

• Energia fotovoltaica immessa in rete;

Al fine di rilevamento dell’energia prodotta dall’impianto fotovoltaico e della ulteriore valorizzazione, relativa alla vendita, sarà necessario installare dei misuratori in grado di rilevare tali grandezze all’interno delle cabine inverter.

Invece, il gruppo di misura necessario al rilevamento dell’energia sia immessa che prelevata dalla rete si troverà nel vano misure della cabina di consegna di E-distribuzione e quindi nel punto di confine tra l’impianto di proprietà del produttore e la rete del distributore (E-distribuzione).

Altri gruppi di misura potranno essere inseriti a discrezione del produttore in base alle esigenze di monitoraggio e controllo dell’impianto stesso.

Nella cabina utente verrà installato un gruppo di misura di classe 0,2 per la misura dell'energia prodotta dall'intero impianto, oltre che i contatori UTF per il controllo del consumo del trasformatore dei servizi ausiliari.

(30)

27 5.

DESCRIZIONE TECNICA DELL’IMPIANTO DI RETE PER LA CONNESSIONE

5.1 GENERALITÀ

L’impianto fotovoltaico in progetto funzionerà in parallelo alla Rete del Distributore e sarà allacciato a questa in corrispondenza del punto di consegna dell’energia in media tensione, secondo quanto indicato nel Preventivo di connessione rilasciato da e-distribuzione S.p.A. con Nota prot. n. (ED-08- 05-2019 P0268761), Codice di rintracciabilità: 209892553, ai sensi del Testo Integrato delle Connessioni Attive (TICA), di cui all’Allegato A della delibera 99/08 e sue successive modificazioni ed integrazioni.

L’impianto sarà allacciato alla Rete di Distribuzione tramite realizzazione di una nuova cabina di consegna, collegata in antenna e derivata dalla cabina secondaria MT esistente, denominata

“PERCIATA M” (D4302648931), installando un nuovo interruttore MT in cabina. In particolare, per la connessione dell’impianto alla rete esistente, la soluzione fornita, prevede:

• Predisposizione di un nuovo scomparto interruttore MT, nonché opportuni componenti elettromeccanici e sbarre di rame, per il collegamento alla barratura esistente della cabina secondaria “Perciata M”;

• Realizzazione di una linea MT a 20 kV in cavo interrato in Al 3x185 (mt 150), posato su strada asfaltata con riempimenti in inerte naturale e ripristini, per alimentare in antenna la cabina di consegna;

• Posa di nuova Cabina di consegna in conformità agli standard di E-DISTRIBUZIONE;

• Allestimento dei montaggi elettromeccanici della cabina di consegna con n° 1 scomparto linea e n°1 scomparto Utente di consegna all’utente (per il collegamento al DG);

• Allestimento di UP per l’eventuale telecomando degli “IMS” della cabina di consegna.

(31)

28 Fig. 11 – Schema elettrico della cabina di consegna

Nella Cabina di consegna è individuato l’impianto di rete per la consegna costituito da apparecchiature, organi di manovra necessari al collegamento dell’impianto utente alla rete del Distributore installati tra il punto di arrivo della linea e il punto di consegna dell’energia.

Il Punto di consegna corrisponde al punto in cui si attestano i terminali del cavo di collegamento a valle del dispositivo di sezionamento del Distributore.

Nella figura seguente è rappresentato uno stralcio della CTR della zona su cui sono riportati:

• Area Impianto;

• Tracciato Elettrodotto interrato di connessione;

• Punto di consegna;

• Punto di connessione;

(32)

29 Fig. 12 –Stralcio CTR con indicazione del punto di connessione, del punto di consegna e del

cavidotto interrato di connessione

(33)

30 5.2 CABINA DI CONSEGNA

La cabina di consegna Ente Distributore è ubicata all’esterno della recinzione delimitante il sito, nel punto stabilito dalla STMG.

Richiamando quanto riportato nella STMG di E-DISTRIBUZIONE la connessione avverrà tramite la realizzazione di una nuova cabina di consegna (Specifica DG- 2092-ed. 3).

La predetta cabina sarà composta da un vano misure ed un vano ente distributore (E- DISTRIBUZIONE SpA), in quest’ultimo vano, il cui utilizzo sarà esclusivo di E-DISTRIBUZIONE SpA fino a quando sarà attivo l’impianto ad esso collegato, e verrà effettuato il collegamento tramite la connessione in antenna con la cabina secondaria MT/BT FV Babila.

Tale cabina è prevista per essere installata nelle situazioni di impianto in cui la rete di alimentazione è in cavo interrato. È provvista di una vasca di fondazione che consente il passaggio dei cavi MT, sopra la quale viene posizionato il box prefabbricato in c.a.v. come riportato nella seguente figura:

Fig. 13 – Cabina di consegna

Il box scelto, inoltre, è dotato di un accesso diretto ed indipendente da strada pubblica, sia per il personale che per eventuali mezzi dell’ente distributore.

Le aperture garantiscono un grado di protezione e una ventilazione adeguati a circolazione naturale di aria tramite finestre e aspiratore eolico.

Le tubazioni di ingresso dei cavi verranno sigillate onde impedire la propagazione o l’infiltrazione di fluidi liquidi e gassosi. La struttura sarà adeguatamente impermeabilizzata, al fine di evitare

(34)

31 allagamenti ed infiltrazioni di acqua.

Il box scelto, di dimensioni 6,70 x 2,50 x 2,66 metri, conterrà un vano “Locale E-distribuzione” ed un vano “Locale Misure” (vedi elaborato cabine piante e prospetti).

Il vano “E-Distribuzione”, che costituisce il “Punto di consegna”, verrà equipaggiato con 2 moduli MT di cui uno del tipo “Arrivo Linea” (DY 800/116 - vedi figura seguente), e un modulo “consegna”

per la consegna utente (DY803M/316– vedi figura seguente) per il collegamento in cavo, (Cu 95 mm2) dal Distributore al cliente (Dispositivo Generale).

Secondo quanto prescritto dalla “Guida per le connessioni alla rete elettrica di E-Distribuzione” e dalle norme a cui essa fa riferimento, gli standard tecnici delle apparecchiature elettriche di manovra e sezionamento in media tensione prevedono apparecchiature elettriche di tipo prefabbricato con involucro metallico collegato a terra. Le distanze e la tenuta dell’isolamento sono dimensionati con riferimento alla tensione nominale di 20 kV e tensione massima 24 kV per i componenti del sistema.

Le apparecchiature scelte sono cosi definite:

• n° 1 scomparto arrivo linea distributore costituito da un interruttore isolato in vuoto, con comando elettrico motorizzato ed un sezionatore isolato in SF6, conforme alla specifica E- Distribuzione DY 800/116;

• n° 1 scomparto consegna utente, con IMS isolato in SF6, comando motorizzato e TA e TV di misura, conforme alla specifica E-Distribuzione DY803M/316 per il sezionamento sottocarico della linea di alimentazione del cliente (DG).

Il collegamento tra gli scomparti verrà effettuato con le sbarre in dotazione agli stessi e forniti dal produttore ed inoltre tali scomparti verranno dotati di resistenze di riscaldamento (scaldiglie).

(35)

32 Fig. 14 – Specifiche E-Distribuzione scomparto DY 800/116

Fig. 15 – Schema elettrico scomparto DY 803M/316

(36)

33 I dispositivi TV (riduttori di tensione) e TA (riduttori di corrente) associati al gruppo di misura fiscale dell’energia saranno installati ed eventualmente manutenzionati, secondo quanto indicato nella richiesta di connessione, a cura di E-DISTRIBUZIONE.

Nella cabina di consegna occorrerà installare L’Unità Periferica di Telecontrollo (UP) che è un apparato installato nelle Cabine Secondarie equipaggiate per il Telecomando e l’RGDAT (Rivelatore di guasto direzionale e di assenza tensione).

Le caratteristiche principali sono la comunicazione e rilevazione dello stato degli IMS e degli interventi dei dispositivi rilevatori di guasto installati in corrispondenza delle linee da monitorizzare per renderli disponibili all’Unità Centrale.

Tutte le apparecchiature installate nella cabina secondaria (UP, IMS e Rilevatori di guasto) sono alimentate da un’apposita Stazione di energia a 24Vcc contenuta all’interno dell’UP.

Verrà quindi installata n° 1 UP che deve essere posizionata a muro, in posizione idonea per eventuali interventi di configurazione ed in modo da non pregiudicare interventi di manutenzione, sostituzione o ampliamento dei quadri MT, inoltre deve essere collegata all’impianto di terra della cabina tramite l’apposito bullone.

Di seguito le figure rappresentative dei dispositivi sopra descritti da installare ovvero:

Fig. 16 – Unità Periferica di telecontrollo

(37)

34 5.3 CAVO MT

Per la scelta delle caratteristiche dei cavi di collegamento si fa riferimento alla STMG riportata in allegato, che prevede l’interramento di cavo MT del tipo tripolare ad elica visibile con conduttori in alluminio aventi isolamento estruso (XLPE), con schermo in nastro di alluminio avvolto a cilindro longitudinale, impiegato per linee interrate entro tubo (vedi Figura seguente).

Fig. 17 - Cavo utilizzato per linea elettrica interrata entro tubo

La sezione, (come descritto nella STMG), risulta pari a 185 mm2 ed avrà le caratteristiche elettriche e meccaniche riportate nella seguente tabella.

Caratteristiche meccaniche cavo normalizzato in alluminio; Il cavo scelto è:

• CAVO ARE4H5EX 12/20 kV 3x(1x185)

Il tracciato del cavo interrato, si estende dalla cabina secondaria “Perciata M” fino alla nuova cabina di consegna “FV Babila”, per cui si prevedono complessivamente circa 150 m di cavo.

Per quanto riguarda la scelta delle sezioni dei cavi da utilizzare, questi limiteranno la caduta di tensione lungo la linea al fine di soddisfare il criterio progettuale per cui il cavo avrà una portata Iz uguale o superiore alla corrente di impiego Ib del circuito.

La caduta di tensione industriale percentuale calcolata per linee trifasi è espressa dalla seguente formula:

∆V % = 3 I L (r cos ɸ+x sin ɸ) 100 V

dove:

(38)

35 r è la resistenza chilometrica di una fase della linea in esame;

x è la reattanza chilometrica di una fase della linea in esame;

I è la corrente d’impiego (cautelativamente si considera il valore massimo consentito ovvero 30 A);

V è la tensione nominale, 20 kV;

L è la lunghezza della linea 0,15 km;

Essendo cos ɸ pressoché unitario, si ottiene:

∆V % = 3x 30 x 0,15 (0,164)x100 = 0,006 20000

Nella seguente tabella si riportano le caratteristiche tecniche del cavo utilizzato:

(39)

36 Fig. 18 - Tabella cavi MT tripolari per posa interrata

(40)

37 5.4 CONDIZIONI DI POSA DI CAVI MT E INTERFERENZE SOTTOSERVIZI

La linea in cavo interrata verrà realizzata entro tubo corrugato serie pesante in canalizzazione indipendente.

Il dimensionamento della tubazione tiene conto del criterio generale per cui il diametro interno della stessa, deve essere almeno 1,4 volte il diametro del cerchio circoscritto al fascio di cavi contenuti.

Il cavo da posare ha un diametro esterno massimo di 78 mm per cui bisogna scegliere un cavidotto con diametro interno di almeno 110 mm: consultando la tabella dimensionale (qui sotto riportata) si ricava che è necessario almeno un cavidotto di diametro pari a 125 mm.

Per impiegare i materiali unificati E-Distribuzione favorire ulteriormente le condizioni di posa si sceglie un cavidotto del diametro nominale pari a 160 mm (prescrizione DS 4247).

Fig. 19 - Tabella dimensioni cavidotti

(41)

38 Inoltre, per i cavi interrati le Norme CEI 11-17 prevedono una protezione meccanica che può essere intrinseca al cavo oppure supplementare, a seconda del tipo di cavo e della profondità.

Nel caso in questione, i cavi precedentemente scelti verranno interrati entro tubo tipo 450 N ad una profondità maggiore o uguale a 1 mt dal piano campagna.

Superiormente al tubo deve essere previsto un nastro monitore riportante la scritta “E- DISTRIBUZIONECAVI ELETTRICI”, posato ad almeno 20 cm dalla protezione del cavo ovvero il tubo (prescrizione E-Distribuzione DS 4285).

Nella figura seguente è riportata la sezione di scavo con posa di un tubo corrugato su strada asfaltata.

Fig. 20 – Sezione scavo per posa cavidotto MT su strada asfaltata

(42)

39 ATTRAVERSAMENTI E SOTTOSERVIZI

Non sono previsti attraversamenti di sottoservizi nel tracciato di connessione dell’impianto fotovoltaico.

Nella fase di posa del cavo MT saranno prese tutte le precauzioni possibili per non danneggiare il cavo stesso e le tubazioni dei sottoservizi limitrofi con particolare riferimento al raggio di curvatura, alla temperatura di posa ed alle sollecitazioni a trazione.

La posa del tubo corrugato contenente i cavi MT sarà preceduta dallo stendimento di un adeguato letto di sabbia come illustrato in figura.

Tale letto di sabbia avrà lo scopo di livellare e regolarizzare la posa. Infine, per evitare eventuali danneggiamenti meccanici sul cavo, durante la posa si terrà conto dello sforzo di tiro massimo ammesso dal cavo scelto.

Nella tabella sotto riportata è indicato oltre al tiro massimo anche i raggi di curvatura minimi, limiti da rispettare per evitare deformazioni permanenti al cavo.

Tabella 4 – Raggi di curvatura e tiri di traino massimo

5.5 IMPIANTO DI UTENZA PER LA CONNESSIONE

Tale parte comprende la linea elettrica MT che va dal punto di consegna al Dispositivo Generale presente nell’adiacente cabina utente, che sarà costituito secondo quanto prescritto dagli standard tecnici contenuti nella “guida per le connessioni alla rete elettrica di E-Distribuzione”, da una terna di cavi unipolari tipo RG7H1R 12/20 kV di sezione pari a 95 mm2. Tali cavi raggiungeranno la cabina utente tramite il passaggio interrato tra le vasche di fondazione relative alla cabina di consegna e cabina utente stessa ed avranno una lunghezza non superiore a circa 12 m.

(43)

40 6.

PROVVEDIMENTI PER LA PROTEZIONE

6.1 PROTEZIONE CONTRO I CONTATTI DIRETTI

La protezione dai contatti diretti sarà conseguita con l’impiego di materiali e dispositivi idonei a garantire un adeguato isolamento e quindi a minimizzare il rischio di contatto diretto delle persone con parte attive dei circuiti.

È prevista l’adozione di adeguate misure di protezione dai contatti diretti anche per le operazioni di manutenzione dell’impianto, ad esempio con isolamento delle parti attive con idonei schermi o involucri isolanti.

6.2 PROTEZIONE CONTRO I CONTATTI INDIRETTI

La protezione contro i contatti indiretti consiste nel prendere le misure intese a proteggere le persone contro i pericoli risultanti dal contatto con parti conduttrici che possono andare in tensione in caso di cedimento dell'isolamento principale.

I metodi di protezione contro i contatti indiretti sono classificati come segue:

1) protezione mediante interruzione automatica dell'alimentazione;

2) protezione senza interruzione automatica del circuito (doppio isolamento, separazione elettrica, locali isolati, locali equipotenziali);

3) alimentazione a bassissima tensione;

La protezione mediante l’interruzione automatica dell’alimentazione è richiesta quando a causa di un guasto, si possono verificare sulle masse tensioni di contatto di durata e valore tali da rendersi pericolose per le persone.

Le prescrizioni da ottemperare per conseguire la protezione contro i contatti indiretti sono stabilite dalle norme CEI 64-8 per gli impianti elettrici utilizzatori a tensione non superiore a 1000 V in corrente alternata e a 1500 V in corrente continua e dalle Norme CEI 11-8 per gli impianti utilizzatori in media e in alta tensione.

(44)

41 7.

IMPIANTO DI TERRA

Il campo fotovoltaico sarà gestito come sistema IT, ovvero con nessun polo connesso a terra.

Le stringhe sono costituite dalla serie di singoli moduli fotovoltaici e singolarmente sezionabili, provviste di diodo di bypass e di protezioni contro le sovratensioni.

La parte in corrente alternata sarà gestita con un sistema TN-S per cui l’impianto di messa a terra è unico per l’intero impianto, costituito da una treccia di rame nudo interrata di sezione adeguata non inferiore a 35 mmq per la parte in MT.

L’impianto di messa a terra è realizzato in conformità con le seguenti norme: Norma CEI 64-8 per impianti BT e Norma CEI 11-1 per impianti MT.

Per quanto riguarda l’impianto di messa a terra della cabina di consegna, utente e trasformazione, questo è costituito da una parte interna di collegamento fra le diverse installazioni elettromeccaniche e da una parte esterna costituita da elementi disperdenti, anch'essa collegata al rimanente impianto di terra.

Ogni massa presente in cabina, come anche lo schermo dei cavi MT del Distributore deve essere connesso all’impianto di terra. L’impianto di messa a terra delle cabine verrà sviluppato direttamente nell’ambito della realizzazione del manufatto civile.

In ogni caso l’impianto di messa a terra deve essere tale da assicurare il rispetto dei limiti delle tensioni di passo e di contatto previsti dalla norma CEI 11-1.

(45)

42 8.

NORMATIVA TECNICA DI RIFERIMENTO

- Legge 186/68 Disposizione concernente la produzione di materiali, apparecchiature, macchinari, installazioni e impianti elettrici ed elettronici.

- D.M. 37/08 Regolamento di attuazione della legge n.248 del 02/12/2005.

- Dm 16 gennaio 1996 Norme tecniche relative ai criteri generali per la verifica di sicurezza delle costruzioni e dei carichi e sovraccarichi.

- CEI 0-2 Guida per la definizione della documentazione di progetto per impianti elettrici.

- CEI 0-16 edizione 2019: “Regola tecnica di riferimento per la connessione di Utenti attivi e passivi alla reti AT e MT delle imprese distributrici di energia elettrica”;

- CEI EN 61936-1 (Classificazione CEI 99-2): impianti elettrici con tensione superiore a 1 kV in corrente alternata;

- CEI EN 50522 (Classificazione CEI 99-3): Messa a terra degli impianti elettrici a tensione superiore a 1 kV in corrente alternata.

- CEI 11-17: “Impianti di produzione, trasmissione e distribuzione pubblica di energia elettrica – Linee in cavo”

- CEI 11-20 Impianti di produzione di energia elettrica e gruppi di continuità collegati a reti di I e II categoria.

- CEI 20-19 Cavi isolati con gomma con tensione nominale non superiore a 450/750 V.

- CEI 20-20 Cavi isolati con PVC con tensione nominale non superiore a 450/750 V.

- CEI 64-8 Impianti elettrici utilizzatori a tensione nominale non superiore a 1000 V in corrente alternata e a 1500 V in corrente continua.

- CEI 81-10/1/2/3/4 Protezione contro i fulmini.

- CEI 81-3 Valori medi del numero di fulmini a terra per anno e per chilometro quadrato.

- CEI 81-10 Parte 2 Valutazione del rischio.

- CEI EN 60099-1-2 Scaricatori.

- CEI EN 60439-1-2-3 Apparecchiature assiemate di protezione e manovra per bassa tensione.

- CEI EN 60445 Individuazione dei morsetti e degli apparecchi e delle estremità dei conduttori designati e regole generali per un sistema alfanumerico.

- CEI EN 60529 Gradi di protezione degli involucri (codice IP).

- CEI EN 61215 Moduli fotovoltaici in silicio cristallino pere applicazioni terrestri. Qualifica del progetto e omologazione del tipo.

(46)

43 - CEI 82-25 Guida alla realizzazione di sistemi di generazione fotovoltaica collegati alle reti

elettriche di media e bassa tensione.

- “Guida per le Connessioni alla rete elettrica di E-Distribuzione”;

- Norme UNI/ISO: Per le strutture di supporto - Norme CEI/IEC: Per i moduli fotovoltaici

I riferimenti di cui sopra possono non essere esaustivi. Ulteriori disposizioni di legge, norme e deliberazioni in materia, anche se non espressamente richiamati, si considerano applicabili.

Qualora le sopra elencate norme tecniche siano modificate o aggiornate, si applicano le norme più recenti.

Si applicano inoltre per quanto compatibili con le norme elencate, i documenti tecnici emanati dalle società di distribuzione di energia elettrica riportanti disposizioni applicative per la connessione di impianti fotovoltaici collegati alla rete elettrica.

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