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Servizi, interventi e progetti a sostegno di bambini, ragazzi, giovani e famiglie

Nel documento REGIONE FRIULI VENEZIA GIULIA (pagine 26-0)

4. Obiettivi e priorità

4.1 STABILIZZAZIONE/CONSOLIDAMENTO DEI LIVELLI DI PRESTAZIONE (OB. 3.2)

4.1.5 Servizi, interventi e progetti a sostegno di bambini, ragazzi, giovani e famiglie

I servizi, gli interventi e i progetti a sostegno di bambini, ragazzi, giovani e famiglie, anch’essi concorrenti alla costituzione ed allo sviluppo del sistema locale della domiciliarità, perseguono le seguenti finalità:

- garantire a bambini, ragazzi, giovani la permanenza nella propria famiglia e nel proprio ambiente, in condizioni di benessere;

- sostenere i nuclei familiari in difficoltà;

- affiancare bambini, ragazzi, giovani nei processi di crescita e maturazione, superando situazioni di solitudine o di mancanza di stimoli culturali che possano invalidare il loro percorso formativo, tutelando il diritto all’educazione scolastica, alla socializzazione, all’interazione positiva nel contesto territoriale;

- sviluppare in bambini, ragazzi, giovani la consapevolezza delle proprie risorse e la fiducia in se stessi, la capacità di progettare il proprio futuro, di comunicare, relazionarsi con gli altri e partecipare alla vita sociale;

- contrastare le situazioni di maltrattamento;

- prevenire le situazioni a rischio o di devianza.

Il Servizio Socio-Educativo Territoriale (S.S.E.T.), il Servizio Socio-Educativo Territoriale per l’Handicap (S.S.E.T.H.) e il Servizio socio-assistenziale/educativo scolastico per l’handicap (S.A.S.H., S.E.S.H.) si rivolgono alle famiglie con figli minorenni oppure, in relazione a specifiche progettualità, fino ai 21 anni. Possono essere svolti a domicilio o in altri luoghi funzionali al raggiungimento degli obiettivi definiti nel progetto personalizzato. Le attività possono essere individuali o di gruppo, a seconda dei bisogni riscontrati e delle finalità del progetto personalizzato e perseguono obiettivi educativo-relazionali (favorire lo sviluppo personale e relazionale all’interno del nucleo familiare e/o nel contesto extra-familiare); di sostegno genitoriale (favorire lo svolgimento positivo e il rafforzamento delle funzioni e dei compiti educativi e di cura da parte dei genitori o degli esercenti la responsabilità genitoriale e dei familiari); di protezione e tutela (sostenere e tutelare il minore destinatario di provvedimenti dell’Autorità Giudiziaria). Accessorie al SSET ed al SSETH sono le attività che si svolgono in gruppo durante il periodo estivo.

Il Centro diurno per bambini, ragazzi e giovani, che costituisce un’offerta peculiare dell’ambito territoriale non presente in altre zone della Regione, è una struttura che mira al recupero dei minori in carico al Servizio sociale dei Comuni con problemi di socializzazione e/o esposti al rischio di emarginazione e/o di devianza attraverso la realizzazione di un programma di attività e servizi socio-educativi, culturali e ricreativi. Il centro, inoltre, offre sostegno e supporto alle famiglie. Esso opera in stretto collegamento con le realtà culturali, formative e di socializzazione del territorio.

Il Servizio Socio-Assistenziale Scolastico Handicap si svolge in ambito scolastico a supporto della persona diversamente abile al fine di favorirne il diritto allo studio e la partecipazione alle attività extrascolastiche; valorizzarne l’autonomia e favorirne la crescita; stimolarne la socializzazione e promuoverne il benessere e l’integrazione.

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L’affidamento familiare rappresenta uno strumento prioritario di aiuto al minore e alla sua famiglia qualora quest’ultima si trovi in una situazione di grave difficoltà. Gli obiettivi che esso persegue sono il benessere del minore e la salvaguardia del suo diritto di vivere in famiglia, la rimozione delle cause e degli ostacoli che hanno determinato la disfunzionalità familiare, il ricongiungimento del minore con il proprio nucleo familiare. L’affidamento familiare è una valida e significativa alternativa all’istituzionalizzazione.

Il progetto «Adulti e famiglie di supporto» (cfr. l’allegato 2) si configura come un affidamento familiare «leggero» e promuove collaborazioni con adulti e famiglie del territorio nell’ambito delle attività di sostegno educativo a favore di nuclei familiari con bambini, ragazzi e giovani.

Esso offre un supporto educativo temporaneo a utenti del Servizio sociale dei Comuni (in particolare a nuclei familiari che vivono difficoltà di tipo relazionale, emotivo ed affettivo, che hanno scarse reti di supporto e che si trovano in condizione di isolamento sociale), al fine di rispondere a bisogni «lievi» nell’area dell’accudimento e dell’educazione dei figli; favorisce le relazioni tra i bambini, ragazzi, giovani destinatari dell’intervento ed altri bambini, ragazzi, giovani; accompagna/facilita la partecipazione dei destinatari dell’intervento ad attività educative e di socializzazione; offre ai medesimi sostegno nello svolgimento dei compiti ed in altre attività della vita quotidiana.

Qualora, nonostante l’attivazione degli interventi succitati, la famiglia o la rete parentale non siano in grado di provvedere alla crescita e all’educazione dei minori, si applicano gli istituti alternativi previsti dalla normativa tra cui l’inserimento del minore in comunità madre-bambino, socio-educative o terapeutiche.

L’offerta dell’Area Educativa, infine, integra i servizi, gli interventi e i progetti sopra descritti con interventi e progetti di carattere promozionale e preventivo a favore di bambini, ragazzi, giovani e adulti con funzioni educative (interventi educativi e formativi in ambito scolastico, interventi educativi e formativi in ambito extra-scolastico, laboratori, attività di aggregazione e socializzazione, educativa di strada, peer education, ecc.), come meglio specificato al punto 4.1.8.

Nel 2019 si è avviata la sperimentazione di progetti innovativi e di nuove forme di presa in carico correlati alle difficoltà che insorgono durante il percorso di crescita di ragazzi e giovani d’età compresa tra i 14 e i 21 anni e che ne ostacolano il pieno e sereno sviluppo (quali l’abbandono precoce dei percorsi di istruzione e formazione; l’evasione dell’obbligo scolastico, l’isolamento relazionale e sociale, le condotte devianti, ecc.). Nello specifico, le azioni realizzate sono state le seguenti:

> costituzione di un’équipe multiprofessionale per la lettura dei bisogni e la strutturazione di strategie d’intervento (giugno 2019-dicembre 2019)

> avvio di un percorso di gruppo per sette adolescenti volto a far maturare nei ragazzi una riflessione sul “sé” lavorando trasversalmente su:

autostima, individuazione, organizzazione e autonomia personale.

La sperimentazione proseguirà nel 2020.

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INDICATORI PER IL MONITORAGGIO - TRIENNIO 2018-2020 Tempi per il

raggiungimento Standard Indicatore Valore al

31/12/2018

In ogni SSC è presente una figura di responsabile/coordinatore del Servizio socioeducativo, con compiti di gestione operativa

Presente/assente Presente Presente

31/12/2019

SOLO IN CASO DI AFFIDAMENTO ESTERNO DEI SERVIZI: presenza negli uffici del SSC di un elenco

periodicamente aggiornato del personale operante nel servizio con relativa qualifica (teste e FTE)

Presente/assente Presente Presente

Data di aggiornamento Settembre 2018 8 aprile 2019 Indicare cadenza

31/12/2020 In ogni SSC è presente almeno un educatore ogni 2.500 abitanti

N. educatori (teste e FTE)

41 educatori

(standard 1/2.500) 1/2008,63 1/1.563,56

N. ore annuali di servizi

educativi 23.636,65 25.023,37

N. minori beneficiari del servizio per fascia d’età

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anni: 32 giovani 19-22

anni: 8

anni: 39 giovani 19-23

anni: 12 4.1.6 Servizi, interventi e progetti per l’inclusione sociale e l’inserimento socio-lavorativo

Nel 2018, grazie al reclutamento di operatori i cui costi sono sostenuti dal PON Inclusione Avviso 3/2016, è stato possibile dotare il Servizio sociale dei Comuni di un’Area operativa, composta da un assistente sociale e da un educatore, specificatamente dedicata all’utenza adulta.

L’Area Adulti si occupa di persone di età compresa tra i 18 e i 64 anni che manifestano la necessità di un accompagnamento in percorsi di inclusione sociale e/o lavorativa, orientamento, formazione e inserimento o reinserimento lavorativo e che fruiscono di misure di sostegno al reddito statali, regionali o locali. I principali obiettivi che essa persegue sono:

- individuare e valorizzare le capacità, le abilità e le conoscenze delle persone in carico;

- accompagnare le persone verso una graduale attenuazione e/o superamento delle lacune e delle fragilità;

- accompagnare le persone in un percorso di inserimento o reinserimento sociale e/o occupazionale;

- definire le competenze e le possibilità di miglioramento degli adulti in rapporto alle richieste del mondo del lavoro.

Nel 2018 l’Area Adulti ha messo in atto le azioni di seguito descritte.

> Progettazioni personalizzate

La presa in carico degli adulti fragili prevede la definizione di un progetto personalizzato costruito a partire dalla condivisione degli obiettivi con la persona e il suo nucleo familiare, qualora presente. Il progetto personalizzato individua gli obiettivi da perseguire, definisce azioni, risultati attesi, indicatori, tempi e ruoli.

> Formazione congiunta per operatori e volontari sul tema della povertà

Gli operatori dell’Area Adulti hanno ideato, organizzato e condotto un percorso formativo rivolto a operatori sociali, operatori sanitari, rappresentanti dell’associazionismo e del volontariato, volto a promuovere un confronto finalizzato ad individuare e sperimentare risposte innovative alle situazioni di povertà e a rafforzare la collaborazione fra le realtà istituzionali e non istituzionali attive nel campo della povertà e della fragilità.

> Costruzione di uno strumento valutativo

In seguito ad un confronto con il team Orienta Lavoro del Servizio sociale dei Comuni dell’UTI del Noncello, che da anni opera nell’ambito dell’inclusione sociale, della formazione e dell’inserimento lavorativo, l’Area Adulti ha creato uno strumento valutativo, denominato

«ORAFO» (Orientamento Risorse Autonomie Formazione e Occupabilità) che, andando ad indagare il contesto familiare e sociale, le condizioni di salute, la formazione, le competenze personali, la situazione lavorativa, permette di delineare un profilo della persona, del suo nucleo familiare e del suo contesto di appartenenza, per mettere in atto le azioni più adeguate per fronteggiare e, se possibile, superare, le

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situazioni di fragilità.

> Interventi formativi in favore di adulti fragili

Attraverso una collaborazione con il privato sociale, l’Area Adulti ha progettato due percorsi formativi finalizzati ad accrescere le life skills dei partecipanti e a permettere agli operatori del Servizio sociale di rilevare/valutare i loro prerequisiti lavorativi.

> Attivazione e conduzione di un Tavolo tematico, di concertazione e co-progettazione con gli enti formativi

L’Area Adulti ha inoltre attivato un Tavolo tematico, di concertazione e di co-progettazione con gli enti formativi operanti sul territorio di competenza del Servizio sociale dei Comuni fine di progettare e realizzare eventi formativi sempre più aderenti ai bisogni delle persone in carico e garantire un’offerta formativa territoriale maggiormente diversificata e senza soluzione di continuità.

> Collaborazioni

L’Area Adulti ha intensificato, infine, le collaborazioni che il Servizio sociale dei Comuni ha avviato da tempo con il volontariato locale, in particolare con l’Associazione Volontari San Martino di Artegna, AUSER Alto Friuli, AVULSS di Gemona del Friuli, la Caritas parrocchiale di Gemona del Friuli, il Centro di riuso «Maistrassâ», l’Emporio Amico «Di man in man», il Gruppo di volontariato «San Vincenzo» di Gemona del Friuli. Tali realtà si configurano anche come un contesto nel quale realizzare inserimenti di persone fragili allo scopo di favorirne l’inserimento/reinserimento e/o l’inclusione sociale.

Nel 2019 perseguendo i medesimi obiettivi indicati più sopra, l’Area Adulti ha realizzato le azioni di seguito descritte.

> Progettazioni personalizzate

La presa in carico degli adulti fragili, come precedentemente indicato, prevede la definizione di un progetto personalizzato costruito a partire dalla condivisione degli obiettivi con la persona e il suo nucleo familiare, qualora presente. Sulla base dell’esperienza maturata, a partire dal modello di progetto personalizzato esistente, l’Area Adulti ha elaborato una scheda progetto più funzionale a definire risorse e problemi delle persone, aree prioritarie di intervento, obiettivi da perseguire e azioni da realizzare.

> Laboratori formativi in favore di giovani adulti e genitori

Attraverso una collaborazione con il privato sociale, a seguito dell’affidamento del progetto «Percorsi formativi per giovani, giovani adulti e genitori sul tema della motivazione e incontri di informazione e orientamento per genitori» l’Area Adulti ha progettato, programmato e realizzato:

- un laboratorio formativo per giovani dal titolo «Empowerment. Alla scoperta delle proprie risorse» volto al potenziamento delle risorse personali e delle competenze trasversali utili alla definizione di un obiettivo formativo e/o professionale;

- eventi formativi e informativi per adulti (genitori, insegnanti, volontari, ecc.) dal titolo «La scelta giusta! Accompagnare i giovani al lavoro» atti a offrire strumenti utili ad accompagnare i giovani nelle loro scelte professionali e lavorative;

- un focus group, costituito da genitori, insegnanti, operatori del sociale, rappresentanti delle amministrazioni comunali e referenti di

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alcune realtà associative locali, con l’obiettivo di raccogliere i bisogni dei giovani che si apprestano ad entrare nel mondo degli adulti, del lavoro, ma anche della partecipazione civica e sociale, e di riflettere sul ruolo che la comunità adulta può assumere nei loro confronti per supportarli e accompagnarli in questa delicata fase di transizione.

> Progetti individuali e di gruppo nell’ambito del Programma Specifico n. 18/18 «Formazione a favore di persone svantaggiate, a rischio di esclusione, marginalità, discriminazione»

Nell’ambito del succitato Programma Specifico Regionale, in collaborazione con alcuni dei principali Enti formativi ingaggiati sul territorio di competenza, l’Area Adulti ha progettato, programmato, promosso e realizzato:

- percorsi individuali che miravano allo sviluppo dell’autonomia personale, delle competenze personali e atti a favorire l’attivazione delle persona nella ricerca di un’occupazione;

- un percorso di gruppo dal titolo «Gestire le risorse personali per l’inserimento lavorativo» atto ad effettuare un’analisi del proprio bagaglio di competenze, individuando i propri punti di forza e di debolezza, a riconoscere le opportunità sociali e lavorative presenti sul territorio e a orientarsi nella ricerca del lavoro.

Gli operatori dell’Area Adulti hanno agevolato la partecipazione degli interessati garantendo accompagnamento (supporto motivazionale, rilettura dell’esperienza, ecc.) e, se necessario, trasporto, dal domicilio alla sede di svolgimento dell’attività.

> Laboratori espressivi volti al potenziamento delle life skills indispensabili per il mondo del lavoro Sono stati realizzati:

- nel periodo giugno-luglio, un ciclo di cinque incontri durante i quali, grazie all’utilizzo della Biomusica, si è lavorato sullo sviluppo e sul potenziamento delle capacità di adattamento, interazione all’interno di un gruppo, sperimentazione in ambiti e contesti nuovi, gestione della propria sfera emotiva, problem solving;

- a settembre, un laboratorio di tre incontri dal titolo «Comunicare» atto ad accrescere le competenze comunicative dei partecipanti fornendo alcune conoscenze di base sulla comunicazione e facendo sperimentare tecniche utilizzabili in contesti interpersonali, di gruppo e lavorativi.

> Prosecuzione e ampliamento del Tavolo tematico, di concertazione e co-progettazione con gli enti formativi

Durante il 2019 sono proseguiti gli incontri del Tavolo, durante i quali la riflessione è stata ampliata anche al tema dei tirocini inclusivi, di cui gli enti formativi possono essere promotori. Nel 2019 il Tavolo si è allargato ai servizi specialistici dell’Azienda per l’Assistenza Sanitaria n. 3

«Alto Friuli, Collinare, Medio Friuli», ai CPI e al COR. Sempre nel 2019 esso ha altresì redatto un Protocollo d’intesa denominato «Protocollo d’Intesa per la promozione dell’inclusione delle persone in condizione di fragilità», al fine di dare una cornice formale alle collaborazioni in atto.

In un’ottica di ampliamento delle collaborazioni e dell’offerta a favore degli adulti, a novembre 2019 il Servizio sociale ha preso contatti con il nuovo dirigente scolastico del Centro Provinciale per l’Istruzione degli Adulti (CPIA) di Udine, istituzione scolastica statale che realizza

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un’offerta formativa per adulti e giovani adulti, in un’ottica di lifelong learning e di promozione dell’integrazione e della cittadinanza attiva, al fine di conoscere la proposta formativa nel territorio dell’AAS n. 3, nonché di valutare la sua eventuale partecipazione al Tavolo.

Nel 2020 proseguiranno le attività dell’Area e le progettazioni ad essa in capo. In particolare si realizzeranno:

- percorsi individuali e di gruppo nell’ambito del Programma Specifico n. 18/19 «Formazione a favore di persone svantaggiate, a rischio di esclusione, marginalità, discriminazione» pensati sia come occasione formativa che come propedeutica alle esperienze di tirocinio inclusivo;

- tirocini inclusivi;

- laboratori sulla comunicazione (livello base e livello avanzato);

- laboratori di sviluppo delle competenze trasversali tramite l’utilizzo della Biomusica;

- incontri, percorsi o progetti per lo sviluppo delle competenze trasversali in collaborazione con l’associazionismo e il volontariato del territorio;

- sperimentazione di attività di gruppo nelle quali gli adulti in carico all’Area assumano un ruolo attivo, mettendo a disposizione degli altri le proprie conoscenze, competenze, risorse e peculiarità.

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INDICATORI PER IL MONITORAGGIO - TRIENNIO 2018-2020 Tempi per il

raggiungimento Standard Indicatore Valore al 31/12/2018 Valore al 31/12/2019 Valore al

31/12/2020

31/12/2019

Istituzione di un tavolo per l’inclusione sociale con funzioni di consultazione e co-progettazione di interventi, servizi, progetti

Presente/assente Presente Presente

N. riunioni nel corso dell’anno

3 riunioni più un percorso formativo di 5

incontri denominato

«Buone prassi, esperienze innovative,

sperimentazioni nell’ambito del supporto

alle persone fragili»

2 riunioni più la partecipazione in qualità

di relatori al corso base per il volontariato

sociosanitario organizzato dall’AVULSS finalizzato a presentare i bisogni del territorio e i

progetti del SSC per l’inclusione sociale

Indicare i componenti il tavolo 30 circa 15 circa

31/12/2019

Partecipazione ai tavoli territoriali per le politiche abitative (art. 8, LR 1/2016)

Si/no Non sono stati convocati

incontri da parte del titolare del tavolo N. riunioni nel corso dell’anno 6 riunioni

31/12/2019 In ogni SSC sono presenti équipe ETO

Presente/assente Presente Presente

N. equipe ETO 29 1

N. componenti di ogni équipe

ETO ed ente di appartenenza SSC: 2 SSC: 7

CPI: 4 N. ETO/n. beneficiari REI-MIA con

profilo che necessita valutazione da parte di ETO

22/22 8/8

N. beneficiari REI-MIA valutati in ETO entro il termine previsto dalla norma nazionale tra domanda e valutazione in ETO

22 8

34 31/12/2019

In ogni SSC è presente un servizio di intermediazione sociale per l’abitare, con coordinamento sovra territoriale, anche integrato dello Sportello risposta casa

Presente/assente

N. di pratiche evase positivamente

(che hanno trovato una casa) // //

31/12/2020

In ogni SSC è presente un servizio di tutoraggio economico

Presente/assente Assente Assente

N. beneficiari di contributi economici

(fonte CSI) 336 34

N. beneficiari del servizio di

tutoraggio economico // //

N. beneficiari del servizio di

tutoraggio economico/N. beneficiari di contributi economici

// //

31/12/2020

Predisposizione di un progetto di sviluppo di comunità con durata non inferiore a 3 anni

Presente/assente Presente Presente

Descrivere il progetto e indicare i soggetti coinvolti

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4.1.7 Servizi, interventi e progetti per la tutela e la protezione sociale

A molti servizi, interventi e progetti per la tutela e la protezione sociale si è già fatto e si farà cenno in altre parti del documento.

In questa sezione si segnala soltanto il Protocollo «Promuovere il benessere di bambini, ragazzi e giovani».

Tale Protocollo, giunto oltre al decimo anno di applicazione, definisce i contenuti e le modalità delle collaborazioni tra Asili nido, Istituti scolastici e Servizi socio-sanitari nell’area della promozione del benessere e nell’area del disagio di bambini, ragazzi e giovani. La stipula e l’applicazione del protocollo facilitano i rapporti con le scuole nel lavoro quotidiano di segnalazione e gestione della casistica e di co-progettazione, programmazione, realizzazione, monitoraggio, verifica e valutazione dei progetti.

Il Protocollo viene automaticamente prorogato a fine anno scolastico, salvo la necessità di modifiche sostanziali evidenziate di concerto dalle parti o resesi necessarie a fronte di modifiche legislative.

Attualmente i suoi sottoscrittori sono:

- Asili Nido dell’Alto Friuli;

- Istituti Scolastici statali, paritari e privati dell’Alto Friuli;

- Servizio sociale dei Comuni dell’Ambito distrettuali n. 3.1 “Gemonese, Canal del Ferro, Val Canale”;

- Servizi socio-sanitari dell’Azienda per i Servizi Sanitari n. 3 “Alto Friuli” (Area Materno-Infantile e dell’Età Evolutiva del Distretto Socio-sanitario n. 1, Dipartimento di Prevenzione, Dipartimento per le Dipendenze);

- Centro di Orientamento dell’Alto Friuli (Direzione centrale lavoro, formazione, istruzione, pari opportunità, politiche giovanili e ricerca - Servizio istruzione, diritto allo studio, alta formazione e ricerca).

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INDICATORI PER IL MONITORAGGIO - TRIENNIO 2018-2020 Tempi per il

raggiungimento Standard Indicatore Valore al 31/12/2018 Valore al 31/12/2019 Valore al 31/12/2020

31/12/2019

Per ogni minore in affido viene predisposto un progetto di presa in carico conforme a quello definito dalle Linee Guida regionali

N. minori in affido

(fonte CSI) 4 minori in affido 6 minori in affido

N. minori in affido con progetto secondo le Linee Guida regionali

2 minori in affido con progetto secondo le Linee

Guida regionali

6 minori in affido con progetto secondo le Linee

Guida regionali N. minori in affido per

più di due anni (fonte

N. minori in affido con progetto secondo le Linee Guida

regionali/N. minori in affido

2/4=50% 6/6= 100%

N. minori in affido per più di due anni/N. N. di sportelli presenti - orari di apertura settimanali N. di accessi N. di soggetti amministrati

Presente

1 sportello a Gemona del Friuli

con 7 ore di apertura settimanale (il martedì dalle 9.30 alle 12.30 e il

giovedì dalle 13.30 alle 17.30).

399 contatti pari a 118 persone che hanno avuto

accesso allo sportello.

20 soggetti amministrati

Presente

1 sportello a Gemona del Friuli

con 7 ore di apertura settimanale (il martedì dalle 9.30 alle 12.30 e il giovedì dalle 13.30 alle

17.30).

37 31/12/2019

In ogni SSC è presente almeno un

accordo/protocollo /progettualità tra SSC e istituzioni scolastiche del territorio per una condivisione degli interventi e una presa in carico precoce il benessere di bambini, ragazzi, giovani» il benessere di bambini, ragazzi, giovani» (Protocollo

N. studenti coinvolti 4.379 Circa 4.000

31/12/2019

In ogni SSC è presente almeno un

accordo/protocollo/

progettualità tra SSC e Ater e/o altre agenzie deputate per la ricerca di soluzioni abitative dedicate a situazioni di sfratto esecutivo

Presente/assente Assente Assente

N.

accordi/protocolli/pro

getti attivati con l’Ater // //

N.

accordi/protocolli/pro getti attivati con altre agenzie (indicare

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In ogni SSC è presente la mappatura

aggiornata dei soggetti istituzionali e non che erogano beni e servizi per i cittadini in

aggiornata dei soggetti istituzionali e non che erogano beni e servizi per i cittadini in

Nel documento REGIONE FRIULI VENEZIA GIULIA (pagine 26-0)