SESSIONE 12:
SESSIONE DI RIFLESSIONE - IO COME LEADER
• • Le YW sono in grado di riflettere sul loro sviluppo lungo il corso del programma e di identificare i loro apprendimenti e i loro risultati
• Le YW hanno più fiducia nelle loro capacità di leadership
• Lavagna a fogli mobili o carta
• Pennarelli
• Una “cartolina” dall’Appendice stampata per persona
• Buste e carta da lettera (per essere spedita)
• Stampa del Questionario di Valutazione del programma
1. Sedersi per terra o sulle sedie in cerchio. Stare nel mezzo e dire: “Il sole splende sulle persone che…”. Scegliere qualcosa che possa essere attribuito a più persone inclusa la persona nel centro. Per esempio, hanno gli occhi azzurri, vestono di rosso, hanno fratelli, ecc.
2. Tutte le persone che si riconoscono in quello che viene detto si alzano e cambiano posto, la persona nel centro deve cercare di prendere uno dei loro posti, lasciando così una nuova persona nel mezzo, che ricomincerà con un nuovo: “Il sole splende sulle persone che…”
3. Dopo qualche giro di prova, chiedere alle YW di creare delle frasi sulla leadership.
Per esempio: il sole splende su chi pensa di essere un buon leader, su chi pensa che le donne possano essere ottimi leader quanto gli uomini, su chi ha sviluppato competenze di comunicazione, su chi ha avuto un impatto positivo sulla propria comunità, ecc.
Domande da chiedere e argomenti di discussione con le YW:
• Come pensi che sia andato il tuo progetto di azione sociale?
• Cosa hai imparato dal prendere parte a questo programma sulla leadership?
• Quali sono le tre cose principali che ti porti a casa da questo programma?
• Come è andato il progetto di azione sociale?
• Cosa è andato bene?
• Cosa non è andato così bene?
• Che cosa hai trovato maggiormente sfidante?
• Come hai superato queste sfide?
• Come hai gestito i fallimenti?
• Se avessi la possiblità di partecipare ancora a questo programma, cosa faresti di diverso?
• Ti senti di aver dato il tuo contributo?
Se le YW hanno utilizzato degli strumenti per misurare il successo del loro progetto, riflettere e discuterne.
OBIETTIVI
RISORSE
1. ESERCIZIO
ROMPIGHIACCIO (5 minuti)
2. DISCUSSIONE DI RIFLESSIONE (15 minuti)
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1. Chiedere alle YW di mappare le competenze e qualità che hanno sviluppato durante il programma. Scrivere ciascuna competenza / qualità al centro di un foglio di carta e nel caso raggrupparle su massimo 8 pezzi di carta.
Per esempio: problem-solving, teamwork, capacità di essere un facilitatore, comunicazione (persuasione, parlare in pubblico, negoziazione, ascoltare), empatia, creatività, cittadinanza attiva, gestione del tempo, passione, flessibilità / adattabilità, onestà, integrità, umiltà, ecc.
2. Chiedere alle YW di far circolare i fogli nella stanza, aggiungendo esempi di occasioni in cui hanno praticato quella determinata competenza durante il programma, come se fosse una mappa concettuale.
3. Quando ciascuna ha scritto gli esempi in ogni foglio, chiedere alle YW di condividere col gruppo qualche caso che hanno scritto / vissuto.
1. Liberare lo spazio in modo tale che si possa camminare su tutta la superficie della stanza. Chiedere alle YW di stare nel mezzo della stanza e nel momento in cui si leggerà una frase, loro possono scegliere a che distanza posizionarsi dal centro, in base a quanto sono o meno d’accordo. Più distanti sono, meno d’accordo saranno.
2. Dopo ciascuna frase, chiedere a una o due YW di spiegare la motivazione della loro scelta di posizione. Le altre del gruppo, dopo aver sentito la motivazione, potranno cambiare posizione se desiderano.
Frasi da proporre:
• Ho acquistato consapevolezza delle mie capacità di leader
• Ho una buona autostima
• Sento che posso fare la differenza
• Sono appassionata di questioni sociali
• Sono determinata a creare cambiamento all’interno della mia comunità
• Ho imparato a riflettere su miei punti di forza e debolezza
Per questa attività, le YW possono seguire il quaderno di lavoro e potranno qui riflettere sui loro punti di forza.
3. MAPPA
1. Di fianco a “Io so”, le YW possono scrivere le loro conoscenze, non solo sulla leadership ma anche di vita personale. Per esempio: so molto di moda, politica, salute mentale, diversi paesi, animali, calico, ecc.
2. Di fianco a “Io vedo”, scriveranno i problemi che riscontrano. Per esempio: vedo i terribili effetti della criminalità organizzata nelle nostre comunità, l’impatto della disoccupazione, la solitudine e l’isolamento delle persone anziane, l’inquinamento che causa malattie nelle nostre città, ecc.
3. Di fianco a “Io sento”, scriveranno le cose a cui sono appassionate, focalizzandosi sul positivo e sulle possibili soluzioni. Per esempio, sento che si dovrebbe fare di più per le nostre comunità al fine di aumentare la consapevolezza, il rispetto e l’empatia gli uni verso gli altri, creando un senso di comunità, sento che ogni donna ha diritto alla propria educazione, ecc.
4. Di fianco a “Io posso”, scriveranno le azioni concrete che possono fare per cambiare qualcuna delle situazioni menzionate sopra. Meglio se sono azioni il più realistiche possibili. Per esempio, posso fermarmi dai vicini anziani una volta a settimana dal momento che sono soli, posso evitare di prendere i mezzi al fine di ridurre l’inquinamento, ecc.
5. In piccoli gruppi si può condividere e discutere alcuni esempi. Chiedere infine alle YW come si sono sentite durante questa attività.
1. Chiedere alle YW di scrivere la propria definizione di leadership nei loro quaderni di lavoro.
2. In seguito chieder loro di completare l’attività dell’albero nei loro quaderni di lavoro: dopo aver osservato le figure, possono colorare quella con cui si identificano, relativamente al loro sentirsi leader. Scriveranno poi parole, sentimenti, frasi relative alla figura scelta. Per esempio, potente, con autostima, determinata a creare
cambiamento, non ancora sicura di me stessa come leader, ecc.
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3. Chiedere poi alle YW di trovare la definizione di leadership della loro prima sessione, confrontando definizione e figura colorata con quelle di oggi.
Domande:
• Cosa è cambiato?
• Sono sorpresa / felice / non soddisfatta di questo cambiamento?
4. Chiedere alle YW di riassumere il percorso di sviluppo delle loro competenze di leadership nei loro quaderni di lavoro.
1. Spiegare che la fine di questo programma non è la fine del percorso di leadership che loro possono continuare a fare su se stesse dal momento che ogni buon leader deve continuare a svilupparsi come tale e crescere bene e sempre meglio.
2. Chiedere alle YW di porsi due o tre obiettivi per continuare questo percorso e farli loro scrivere sulla carta da lettera.
Per esempio: lavorerò sulle mie capacità communicative, farò la volontaria per supportare le persone giovani, parlerò se qualcuno farà battute sessiste e spiegherò l’impatto delle loro parole, ecc.
3. Far scrivere il loro indirizzo sulla busta e spiegare che la lettera verrà loro inviata tra due mesi in modo tale che si possano ricordare i loro obiettivi e valutare a che punto sono nel conseguirli.
Distribuire il Questionario di Valutazione del programma e farlo compilare alle YW.
Possono scrivere gli obiettivi che hanno scritto sulla carta da lettera.
7. PORSI DEGLI OBIETTIVI (10 minuti)
8. QUESTIONARIO DI VALUTAZIONE (5 minuti)
N.B.
Non dimenticarsi di ritirare le buste a fine sessione.
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02. Appendice
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Sentirsi a proprio agio in situazioni di gruppo. Gli estroversi non hanno problemi a prendere la parola quando in gruppo e a creare relazioni e amicizie. Queste caratteristiche sono un potente strumento all’interno di situazioni lavorative, soprattutto se queste richiedono di incontrare nuovi clienti quotidianamente.
Prendere decisioni velocemente. Decidere velocemente è spesso necessario nel mondo del lavoro. La maggioranza degli estroverti riescono a non perdere tanto tempo e si spazientiscono con chi non ha il loro stesso approccio celere.
Vataggio di essere visti come leader semplicemente a motivo della loro personalità.
Generalmente si pensa che gli estroversi siano leader migliori. È una credenza
commune e non avrebbe nulla di male, se fosse vera. Il punto infatti è che la leadership non c’entra con l’essere introversi o estroversi.
La passione e la personalità degli estroversi possono essere usati come strumenti di leadership. Quali risorse personali possono essere utilizzate per la leadership?
Alcuni leader possono utilizzare la loro esperienza, la loro conoscenza, ecc. Come dice un articolo di Wharton, gli estroversi possono beneficiare della loro passione e della loro personalità. Gli estroversi infatti hanno un atteggiamento appassionato (sia positivamente che negativamente) e un fascino personale tutto loro. Questi tratti permettono loro di ottenere un alto grado di riconoscimento e presenza nel mondo del lavoro.
Possono trascurare/sottovalutare i bisogni e il modo di lavorare degli introversi.
Gli introversi e gli estroversi hanno bisogni sociali diversi. Gli estroversi tendono ad accumulare energia dall’esterno e dall’essere circondati da persone, cercando così di essere coinvolti spesso in incontri, discussioni, momenti di confronto.
Queste attività possono mettere in difficoltà gli introversi, dal momento che in queste condizioni tenderanno a chiudersi e tacere. Gli introversi accumulano energia in momenti di riflessione, piccoli incontri di gruppo, tempo speso da soli.
Gli introversi possono lavorare bene da remoto e ottengono maggiori risultati spendendo tempo da soli. Gli estroversi possono non rendersi conto che ci sono in effetti persone che lavorano meglio in un modo diverso da loro e tendere quindi a sottovalutarne i vantaggi.
Difficoltà nell’accettare l’intervento di altre persone durante incontri o discussioni di gruppo. Gli estroversi sono spesso molto bravi a parlare. All’interno del gruppo, è facile che prendano la parola e continuino a parlare, lasciando poco spazio agli altri.
Fanno fatica ad accettare il silenzio come strumento utile e tendono pertanto ad evitarlo. Questo modo di fare può limitare il contributo di persone più riservate, che invece hanno bisogno di tempo per entrare nella conversazione. Parlare non è un male VANTAGGI DEGLI
ESTROVERSI
SVANTAGGI DEGLI ESTROVERSI
Estratto da: ‘Are the Best Managers Introverts, Extroverts, or Somewhere In-between?’, di Daniel Threlfall, 11 febbraio 2019