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Capitolo III Il finanziamento delle PMI italiane in relazione agli specifici fabbisogn

3.2 Suddivisione per i singoli settori

3.2.4 Settore terziario Il settore dei servizi destinati alla vendita

3.2.4.3 Settore dell’alloggio e del ristoro

Le imprese che operano nel settore dell’alloggio e del ristoro, terzo settore della nostra analisi, sono imprese caratterizzate, a differenza di quelle appena osservate, da una predominanza dell’attivo immobilizzato. Solitamente questa posta di bilancio pesa sul totale attivo per il 63%. L’attivo corrente presenta percentuali di media pari al 36% del totale attivo.

Il settore della ristorazione e dell’alloggio è condizionato, in un’ottica finanziaria, alle condizioni di pagamento delle forniture e della politica commerciale: questi aspetti condizionano la stabilità finanziaria delle imprese sia di breve che di medio-lungo termine.

Le imprese di piccole dimensioni, prevalenti in questo comparto, soddisfano il proprio fabbisogno finanziario ricorrendo o a fonti interne (autofinanziamento), o a fonti esterne informali (famiglia, amici), o alle banche.112

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Nel ricorrere al credito bancario le imprese, prima di richiedere il finanziamento, selezionano l’istituto attraverso specifici aspetti. Questo perché il numero dei rapporti con le banche è molto limitato e dunque la scelta è ponderata.

Gli aspetti particolarmente apprezzati nella scelta delle banche sono:

• la rapidità nella concessione dei finanziamenti a breve termine, 113

• i bassi tassi di interesse applicati agli scoperti di conto corrente, 114

• la disponibilità di finanziamenti dedicati per investimenti in macchinari ed attrezzature e per ristrutturazioni, 115

• le relazioni con il personale di agenzia, 116

• le minori garanzie personali e reali richieste.117

Ritornando all’analisi della struttura finanziaria delle imprese in questo settore, si riscontra che sono caratterizzate da sottocapitalizzazione, infatti il 27% del totale passivo, in media, corrisponde al patrimonio netto.

Continuando l’analisi del lato passivo, si rileva nella media una predominanza di debiti a breve termine, la cui percentuale è circa del 40% sul totale passivo, ma si riscontra, all’interno dei debiti la presenza del 12% dei debiti verso banche oltre l’esercizio (rispetto al 7% dei debiti verso banche entro l’esercizio).

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struttura finanziaria delle imprese di ristorazione e la valutazione del merito creditizio.

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La media dell’indice di liquidità nel 2019 in questo settore ha un valore positivo, 1,21, medesima considerazione viene effettuata per l’indice di copertura delle immobilizzazioni, il quale presenta come media un valore di 4,25 (mediana 0,97).

L’indice che non fornisce un valore soddisfacente in questo settore è il CCN, il quale ha risultato negativo (<0), sintono di un passivo corrente superiore all’attivo corrente.

Il settore risulta avere alcuni elementi adeguati al mantenimento dell’equilibrio, ma indubbiamente sono presenti alcune difficoltà che dovranno essere sistemate, in quanto non è corretto che una parte dei debiti a breve sia, metaforicamente, affiancata agli impieghi strutturali.

Tabella 3.7 Stato patrimoniale a macro-aree settore del ristoro e dell’alloggio

Discostandoci dall’analisi singola di ogni settore ed avvicinandosi ad un’analisi tra le tipologie di attività prese in considerazione, si riscontra che le attività di trasporto e di assicurazione le possiamo avvicinare ad una visione da imprese grossiste, in quanto possono effettuare dilazioni di pagamento e caratterizzarsi come “banche” per i loro clienti, questo lo si riconosce anche dall’elevata percentuale di crediti. Invece, il settore della ristorazione e dell’alloggio è maggiormente assimilabile ad imprese retail, in

Totale Totale Attivo immobilizzato immobiliz. materiali: terreni e fabbricati; atrezzature industriali Attivo circolante: rimanenze (materie prime);

crediti; disponibilità liquide Impieghi Fonti Patrimonio Netto Passività a medio/lungo termine Passività a breve termine: vs banche e commerciali

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quanto l’incasso della prestazione avviene “contemporaneamente” alla fruizione di questa.

Da quanto analizzato, si è riscontrata una prevalenza di debito a breve per il settore delle assicurazioni e del trasporto, questo lo possiamo ritenere un elemento in grado di farci intuire che il fabbisogno finanziario presente è un fabbisogno finanziario corrente.

Diversamente accade per il settore dell’alloggio e del ristoro, il quale presenta una prevalenza di debiti finanziari a medio lungo termine, identificandoli come la necessità di soddisfare fabbisogni finanziari prevalentemente strutturali.

Effettuando una considerazione generale sulla struttura finanziaria delle imprese che operano in questo settore (considerando il settore dei servizi destinati alla vendita) si può dire che, oltre alla sottocapitalizzazione comune in tutti i settori, il ricorso al debito di terzi, e ancora più nello specifico del debito finanziario, è lo strumento prediletto dalle imprese. Inoltre, negli anni si è prodotto un aumento di questo proprio per permettere il soddisfacimento dei fabbisogni finanziari che aumentavano e non potevano essere soddisfatti con l’autofinanziamento a causa del calo dei ricavi e conseguentemente degli utili. Quando si parla di fonti di finanziamento le imprese in questo settore si appoggiano prevalentemente al settore bancario, ma elevati debiti li hanno anche verso i fornitori. Questo non significa che i fornitori forniscono strumenti finanziari, ma che attraverso la dilazione di pagamento le imprese riescono a gestire il proprio ciclo monetario in modo tale da ricorrere il meno possibile al debito finanziario ed avere così minori oneri.

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