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4. Le sfide delle emiratine al lavoro: un’analisi delle esperienze

4.1 Settore pubblico

Che le donne preferiscano lavorare nel settore pubblico non è una peculiarità degli Emirati, ma dell’area MONA in generale.191 I dati OCSE attestano che nel 2010 ben l’80% di donne dell’area MONA si trovava nel settore pubblico e costituiva il 66% della forza lavoro totale.192 Negli EAU, secondo un rapporto del 2013, le donne costituivano il 66% del settore pubblico, con il 30% in posti di alto grado.193 Uno studio dell’azienda di consulenza Booz&Co. indica che il 42% delle emiratine presenti nella forza lavoro nel 2012 era alle dipendenze del governo federale e il 39,5% nei governi dei singoli Emirati.194

L’impiego nel settore pubblico negli ultimi decenni è stato considerato dalla popolazione emiratina quasi un diritto, in quanto per ogni cittadino si sarebbe trovato un impiego nel governo o nella burocrazia, e alquanto remote, se non inesistenti, erano le possibilità di essere licenziati. In passato, effettivamente, lo stato federale era in grado di offrire tali garanzie. Tuttavia, attualmente, con l’aumento del numero di laureati (che in passato era notevolmente inferiore), a causa delle riforme volte a ridurre la spesa pubblica,195 e in ragione della saturazione di alcuni segmenti del settore pubblico,196 allo stato emiratino non risulta più possibile assicurare un’occupazione a tutti i cittadini.

Oltre alla convinzione che “un impiego nel settore pubblico è per sempre”, vi sono altri motivi che rendono questo settore estremamente attrattivo. Innanzitutto, esso offre migliori condizioni di lavoro e salari più elevati del settore privato (tabella 4.1). Tra il settore pubblico di tipo federale e quello facente capo ad ogni Emirato, i salari più importanti si trovano nel primo.

In secondo luogo, il settore pubblico richiama un’idea di sicurezza all’interno dei luoghi di lavoro, aspetto importante soprattutto per le donne. Secondo Al-Oraimi, molte famiglie preferiscono che le figlie lavorino nel pubblico perché gli spazi di lavoro sono segregati per genere197 e, pertanto, non

191 OECD/CAWTAR, op. cit. 192Ibidem.

193 UAE Yearbook 2013, p. 169. 194

Ivi, p. 170.

195Si veda il primo capitolo.

196Williams, Alison, Joe Wallis, and Paul Williams. "Emirati women and public sector employment: the implicit patriarchal bargain." International Journal of Public Administration 36.2 (2013), pp. 137-149.

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pongono il problema della promiscuità tra uomo e donna, non mettono a repentaglio il loro onore e sono al riparo da eventuali molestie.

Nel 2013, a questo riguardo, è stato pubblicato uno studio sulla relazione tra le donne, la famiglia e la scelta dell’impiego. Secondo i ricercatori, le donne emiratine sono enormemente influenzate dal parere dei loro padri. Questi ultimi, dapprima incoraggiano le figlie a perseguire alti livelli di istruzione e, successivamente, impongono restrizioni sulle loro scelte di carriera, che devono essere effettuate tenendo in considerazione gli orari di lavoro, il tipo di lavoro, il luogo di lavoro, il mantenimento dell’onore della famiglia, il grado di interazione con la clientela, l’utilizzo o meno di veicoli e la distanza dal luogo di residenza. La presa in considerazione di questi fattori porta le donne a scegliere il settore pubblico per accondiscendere ai propri padri, oltre che per ottenere i benefici che esso propone.198

Un’ulteriore caratteristica del settore pubblico che attrae le donne emiratine sono gli orari di lavoro: è richiesto un numero inferiore di ore al giorno e di giorni alla settimana. Di norma, la settimana lavorativa comprende cinque giorni su sette e sono offerti novantasei giorni liberi all’anno, oltre i trenta giorni di ferie. Nel privato, invece, i giorni lavorativi a settimana sono sei e i giorni liberi annuali sono quarantotto. In alcuni casi, come in occasione della giornata di festa nazionale (al-

yawm al-waṭanī al-’imārātī), nel settore pubblico si ha diritto a due giorni festivi, mentre nel

privato ne è concesso solamente uno.199 Il notevole divario tra i due settori, in materia di tempo libero disponibile, aumenta la propensione delle donne per il settore pubblico, poiché esse trovano nel suddetto la possibilità di dedicare maggior tempo alla sfera privata. Stando al rapporto OCSE del 2014, la conciliazione dei tempi di cura è una delle principali ragioni per cui il settore pubblico viene scelto dalle donne dell’area MONA.200

Inoltre, il settore pubblico concede un maggior numero di garanzie alle madri lavoratrici. A livello pratico, esso fornisce apposite strutture nido dove le lavoratrici possono portare i propri figli.201 Chi lavora nel pubblico si sente maggiormente tutelato anche rispetto i diritti di maternità. Un’impresa pubblica, ad esempio, non può in alcun modo licenziare una donna incinta, né tanto meno negarle il tempo per allattare il neonato.

Tuttavia, all’interno del settore pubblico le donne sono vittime di due forme di discriminazione: la segregazione orizzontale e quella verticale. Per segregazione occupazionale orizzontale si intende un fenomeno sociale per cui si verifica una concentrazione di donne all’interno di determinati

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Williams, e al., Emirati women…, op. cit.

199Bassma Al Jandaly, “Large gap between perks of UAE public and private sector”, Gulf News, 16/3/2013 (consultato il 22/04/2016).

200 OCDE/CAWTAR, Women in public…, op. cit. 201

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settori e di uomini in altri.202 Come visto nei capitoli precedenti, le donne negli EAU scelgono discipline di studio considerate più “femminili” e ciò ha portato non solo ad una maggiore presenza di donne in precisi settori del sapere, ma, di conseguenza, anche ad una femminilizzazione di determinati luoghi di lavoro (si veda il capitolo 3). A causa di stereotipi di genere prevalenti nella società, molte donne evitano di lavorare in ambienti reputati socialmente inappropriati, come l’industria e l’assistenza sanitaria.203

La segregazione verticale, invece, si riferisce a delle barriere invisibili ma al contempo percepibili, incredibilmente resistenti, che ostacolano l’accesso delle donne alle posizioni di grado più elevato (il già citato “glass ceiling”). Si parla di segregazione verticale quando “gli uomini dominano il livello più elevato con salari più importanti, e quando sono promossi nella loro carriera”.204 Per Hakim, l’esempio più rappresentativo è quello della scuola, dove le donne sono in maggioranza insegnanti e gli uomini presidi.205 A causa della discriminazione verticale, le donne nel settore pubblico emiratino hanno meno opportunità di carriera dei colleghi uomini e restano bloccate nella stessa posizione lavorativa per anni senza avere possibilità di avanzare.206

Oltre alle barriere poste da dirigenti e selezionatori, vi sono quelle auto-imposte dalle lavoratrici stesse. Secondo alcuni studi, molte donne non aspirano e non si candidano a posizioni di leadership a causa di limitazioni sociali o culturali (fenomeno definito dal concetto inglese di “sticky

floor”).207

Ancora una volta, la cultura emiratina, di stampo tradizionalista e patriarcale, ha una forte influenza sulle donne, che reputano migliore la scelta di tirarsi indietro da ruoli direzionali e manageriali nel settore pubblico per timore che mansioni di alta responsabilità compromettano il tempo libero da dedicare al lavoro di cura.

202Hakim, Catherine. Key issues in women's work: Female heterogeneity and the polarisation of women's employment. Vol. 4. A&C Black (1996).

203 In contrasto con le tendenze mondiali nel settore medico-sanitario, negli EAU solo il 3% del totale degli infermieri è di sesso femminile. Cfr. Shallal, Job satisfaction…, op. cit.; Nelson, UAE national women…, op. cit.

204 Hakim, Key issues…, op. cit., p. 149. 205

Ibidem.

206 Krause, Gender and participation…, op.cit.; US Department of State, United Arab Emirates, disponibile su: http://www.state.gov/documents/organization/160079.pdf, (consultato il 25/4/2016).

207 International Labour Organization. Women in business and management: gaining momentum in the Middle East and North Africa: regional report. Beirut (2016).

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Tabella 4.1. Sintesi delle caratteristiche del settore pubblico rispetto le donne emiratine.

Fattori di vantaggio Fattori di svantaggio

Salario elevato Segregazione occupazionale orizzontale Ferie numerose Segregazione verticale (glassceiling) Orari di lavoro ridotti

Benefici offerti

Garanzia congedo di maternità e diritti Sicurezza del luogo di lavoro

Fonte: Tabella da me elaborata sulla base degli studi citati nel testo.