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2 Traduzione delle filastrocche con testo a fronte

2.6 La nostra sezione

La filastrocca fornisce un esempio di ciò che veniva definito pionerskaja literatura (letteratura pionieristica), ovvero quella letteratura dedicata all’educazione dei ragazzi sovietici pronti a servire il paese.

Nel 1918 era stato istituito il KOMSOMOL, l'Unione della Gioventù Comunista Leninista di tutta l'Unione, che diventò presto un’organizzazione di massa per i giovani fino ai 28 anni, sotto il totale controllo del partito. Tale organizzazione era appunto volta all’educazione dei giovani in conformità con l’ideologia del governo; ogni sezione (formata da 4- 5 circoli di una decina di pionieri ciascuno), o otrjad, possedeva distintivo, uniforme, slogan, bandiere, insegne, in generale quindi era dotata di

49 Consultabile all’indirizzo: https://fotki.yandex.ru/next/users/maximtaviev/album/470485/view/1573801.

50 Per un interessante studio sulla fiaba russa durante il periodo sovietico cfr. Isakovskaja, Alla Jur’evna (2012). Detskaja

skazka v russkoj sovetskoj literature [dissertacija]. http://cheloveknauka.com/detskaya-skazka-v-russkoy-sovetskoy-

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una serie di caratteristiche di riconoscimento. Gli elementi fondamentali della formazione erano l’insegnamento delle dottrine marxiste, leniniste, la lotta contro l’analfabetismo, l’addestramento paramilitare e l’estensione dell’istruzione alle ragazze. Anche la letteratura aveva un ruolo molto importante nell’inserimento dei giovani in un contesto sociale, affine alle direttive del partito; il

Pionerskij Žurnal fu uno dei periodici più importanti del periodo e trattò vari argomenti legati alla

vita dei pionieri, alla scuola e ai problemi quotidiani. In linea con le direttive di Gor’kij veniva fatta anche una continua ricerca sulla forma più interessante ed accattivante da proporre al lettore; la letteratura doveva quindi prendere parte attivamente all’educazione della nuova gioventù. Una delle prerogative delle decisioni prese al XIII Congresso di partito del 1924 fu infatti quella di indirizzare una parte della letteratura d’infanzia al rafforzamento di “un progetto educativo riguardante i concetti di classe, internazionalismo e lavoro” (“Dekret soveta narodnych komissarov: O pečati”, p. 113).51 Il KOMSOMOL si fece infatti carico dell’addestramento della gioventù che

avrebbe presto servito l’Armata Rossa; si pose come compito quello di addestrare fin da subito le giovani generazioni mediante l’educazione fisica e l’addestramento premilitare. L’esercizio e la disciplina facevano parte dell’opera di convincimento ideologico, che educava i giovani all’adempimento dei propri doveri per il bene del partito. Stalin si avvalse di questo strumento per rafforzare il suo governo contro i presunti sabotatori; egli affermò: “Il primo e vero compito di formazione del KOMSOMOL è la necessità di scovare e riconoscere il nemico, che deve poi essere tolto energicamente di mezzo, con sistemi di pressione economica, di isolamento politico- organizzativo, e di distruzione fisica”. Per questo chiedeva ai giovani un'opera di vigilanza e di denuncia, spesso anche contro i propri genitori e amici.

I pionieri svolgevano un ruolo di primaria importanza all’interno dell’Unione Sovietica, in quanto giovani da istruire per la futura società sovietica; per questa ragione gli incentivi provenienti dal governo per la formazione di questi cittadini sovietici furono numerose: furono istituiti dei lager’, vennero fondate delle riviste, e apparve addirittura la pionierskaja literatura come genere letterario a se stante; una buona parte della propaganda venne inoltre utilizzata per educare i pionieri nel rispetto delle regole e dell’ideologia di partito.

Tra le riviste per pionieri più importanti degli anni Venti possiamo ricordare Junye tovarišči (‘giovani compagni’), Baraban (‘tamburo’), Pioner (‘pioniere’), Junye stroiteli (‘giovani costruttori’) (dedicate per lo più ai pionieri dai 9 ai 13 anni). È interessante soffermare l’attenzione sui fondatori e i collaboratori di queste riviste: inizialmente, la maggior parte era formata da giovani membri del KOMSOMOL, che raccontavano eventi quotidiani riguardanti gli avvenimenti scolastici; a causa della scarsa utilità pedagogica si passò presto alla pubblicazione di testi scientifico-divulgativi e di autori emergenti. L’idea di fondo era comunque prendere attivamente parte alla costruzione del socialismo, opponendosi a coloro che ostacolavano questo processo. La rivista Pioner aveva uno scopo più su larga scala, poiché si prefiggeva di attirare nuovi giovani tra le fila dei pionieri e cercava quindi di trovare delle linee di interesse comune tra tutti i giovani. Per intensificare le attività pioneristiche, nel 1925 vennero organizzati dei lager’ per pionieri, dove i bambini non andavano solamente in vacanza, bensì lavoravano nelle campagne a stretto contatto con i contadini, con lo scopo di portare ad una futura formazione di nuove otrjady (‘sezioni’) anche tra la popolazione

51 Il testo del decreto “O pečati” (‘sulla stampa’), emanato dal Consiglio dei Commissari del Popolo il 27 aprile 1917, è

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contadina, che si trovava in condizioni di arretratezza e ad un livello inferiore di istruzione ed era ancora molto legata al pregiudizio. Fin da subito viene dedicata una grande attenzione alla spiegazione degli eventi storici, sempre in linea con le credenze del partito; nelle storie vi erano raffigurazioni di bambini che compivano gesta eroiche (teoricamente al di fuori della loro portata), in virtù di una visione romantica della guerra. Come in La nostra sezione i bambini non vengono raffigurati come degli adulti, bensì rimangono all’interno della loro dimensione infantile e organizzano dei giochi che evocano comunque delle atmosfere belliche. Per quanto riguarda la politica sovietica dell’internazionalismo, Svetlana Leont’eva Gennadevna (2006)52 individua tre fasi

di affermazione: la prima all’inizio del XX secolo fu esplicitamente internazionalista e favorì i contatti con altri paesi e un avvicinamento degli standard russi a quelli europei; la seconda fase iniziò circa nel 1932 ed ebbe come scopo principale quello di mettere in guardia i bambini nei confronti di possibili attacchi nemici, essi venivano anche incitati a smascherare le spie che volevano sabotare il governo sovietico e a denunciarle; la terza fase invece si sviluppò negli anni Cinquanta e mantenne elementi di entrambe le fasi precedenti.

La letteratura per pionieri è comunque parte della letteratura per l’infanzia, seppur con le sue peculiarità. L’autrice fa un’osservazione interessante per quanto riguarda le differenze tra le due tipologie letterarie e passa poi ad un’analisi in cui si sofferma sui cambiamenti avvenuti tra gli anni Venti e gli anni Trenta; l’autrice si sofferma in particolare sull’utilizzo del lessico, notando che negli anni Venti i termini utilizzati appartenevano principalmente al campo semantico del movimento (verbi di moto in particolare) e vi erano termini che esaltavano l’appartenenza ad un gruppo sociale, termini come ‘squadra’, ‘amicizia’, ‘lavoro’; negli anni Trenta invece il focus era sui soggetti che compivano le azioni descritte, quasi come ad incitare un my (‘noi’, un gruppo, una squadra) ad agire in maniera concreta per la costruzione del socialismo. L’autrice cita Razin53 per una definizione di

questo tipo di letteratura:

La letteratura per pionieri individua solamente quella tipologia di letteratura che funge da guida come movimento dei pionieri e altri singoli tipi di lavoro da pionieri. Allo stesso tempo, talvolta, con questo termine si intende tutta la letteratura edita per bambini in età da pionieri. In realtà tutto il resto (ciò che non possiede un ruolo dirigenziale) dovrebbe essere indicato con letteratura per bambini.

La filastrocca di Maršak esalta dunque le virtù dei pionieri, pronti a difendere la patria. L’asilo diventa dunque un campo di battaglia, vi sono autoblindati, squadriglie di aerei, mitragliatori, paracadutisti e guardie di frontiera; la sezione dei pionieri sembra essere sotto il comando di Vorošilov, uno dei primi Marescialli dell’Unione Sovietica, che viene citato al v. 8. Vorošilov è anche il nome di un carro armato che verrà utilizzato dall’Armata Rossa durante la seconda guerra

52 Autrice dell’opera Literatura pionerskoj organizacii: ideologija i poetika.

53 Cfr. Razin, I. (1926), p. 7. Di seguito il testo in russo: “‘пионерская’ литература определяет только ту литературу,

которая обслуживает руководство пионердвижением и отдельные виды пионерской работы. Меж тем, подчас, под этим словом подразумевается вся литература, издаваемая для детей пионерского возраста. В действительности всю остальную (не руководящего характера) литературу следует отнести к «детской» литературе”.

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mondiale, il nome gli venne attribuito in onore del generale, che fu ministro della difesa dell’URSS dal 1925 al 1940.54

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