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B.3 Ethereum

C.1.5 Sfide principali dei DEXs

User experience

La user experience6(UX), cioè l’esperienza che ha un utente quando utilizza un prodotto o un servizio, dei DEXs (e della maggior parte delle dApps in generale) è tuttora in

fase di sviluppo e miglioramento, in quanto le problematiche nella facilità d’uso sono

ancora molte. Fra queste si può citare il fatto che gli utenti sono obbligati a gestire

le operazioni di investimento attraverso il proprio wallet, piuttosto che utilizzare un

account, la latenza associata alle transazioni on-chain rende ancora il tutto macchinoso

e altro ancora. Gli exchanges centralizzati, infatti, hanno un interfaccia familiare e

relativemente facile da utilizzare, mentre molti DEXs hanno un’interfaccia confusa e la

user experience non è delle migliori.

Bugs negli smart contracts

Le DApp di Ethereum e i loro relativi smart contracts sono sviluppati utilizzando il

linguaggio Solidity; tuttavia, è generalmente riconosciuto che Solidity presenta una

serie di difetti strutturali e una forte mancanza di strumenti per testare e verificare gli

smart contracts. Ciò comporta che sia presente il rischio di errori nello sviluppo degli

smart contract, mettendo potenzialmente repentaglio i fondi degli utenti.

Funzionalità cross-blockchainI DEXs basati su Ethereum offrono la possibilità di uti- lizzare solamente i token ERC-20 e/o i token ERC-721 [https://eips.ethereum.org/erc], e non offrono alcuna possibilità di effettuare transazioni fra diverse blockchains. I cosiddetti *atomic swap* cross-blockchain [https://arxiv.org/pdf/1801.09515.pdf], cioè gli scambi istantanei di cryptovalute che non sono sulla stessa blockchain, sono una

tecnologia sviluppata recentemente e che potrebbe risolvere tale mancanza nei DEXs. Tuttavia, i DEXs attuale si sono dimostrati riluttanti nell’offrire tale servizio. Infine, i

6Per esperienza d’uso (più nota come User Experience o UX) s’intende ciò che una persona prova

quando utilizza un prodotto, un sistema o un servizio. L’esperienza d’uso concerne gli aspetti esperienziali, affettivi, l’attribuzione di senso e di valore collegati al possesso di un prodotto e all’interazione con esso, ma include anche le percezioni personali su aspetti quali l’utilità, la semplicità d’utilizzo e l’efficienza del sistema.

DEXs non offrono una metodo semplice e diretto per la conversione delle valute fiat in criptovalute; così, gli utenti sono obbligati a convertire il proprio denaro in ETH per poi

convertirli nei token presenti sul DEX.

Attacchi DDos e DNS

Stando alla teoria, uno dei maggiori vantaggi delle dApps che vengono eseguite su

blockchain è il fatto che hanno un downtime7 pari a zero. Tuttavia, la presenza di una componente centralizzata comporta la perdita di tale vantaggio; più la struttura di un DEX risulta centralizzata, più alto sarà anche il rischio che essa sia target di

un attacco DDos (Distributed Denial of Service) o di un attacco DNS (Domain Name

Service) sul suo server centrale (questo però è un rischio presente anche negli exchange

centralizzati). Un attacco DDoS avviene nel momento in cui il server viene sovracaricato di traffico proveniente da diverse fonti: ciò rende i servizi online non più disponibili. Un attacco DNS invece accade quando un aggressore prende il controllo del server

DNS di un sito internet e reindirizza i visitatori ad un altro sito, controllato anch’esso

dall’hacker, con l’intenzione di compromettere le informazioni e i fondi degli utenti8. Regolamentazione

Quando i primi DEX iniziarono ad operare, le persone assunsero che i benefici include- vano anche la possibilità di non effettuare il KYC e che tali piattaforme eliminassero la possibilità di censura. Tuttavia, se una componente dei DEX può essere centralizzata,

allora può essere anche sottoposta a regolamentazione. I legislatori hanno recentemente

dimostrato che anche i DEXs che sono completamente decentralizzati potrebbero es-

sere soggetti a regolamentazione se l’autorità di vigilanza ritiene che essi facilitino lo

scambio di strumenti finanziari, fra cui anche opzioni o strumenti derivati, sottoforma

7Il termine downtime (traducibile in «tempo di fermo»), denota lo stato di un sistema che non è

operativo oppure l’intervallo di tempo in cui un sistema è in tale stato, che può essere dovuto ad un guasto, a manutenzione o altre cause.

8EtherDelta è stato soggetto di un attacco DNS nel Dicembre del 2017 [92]: gli hacker non riuscirono ad

entrare in controllo degli smart contracts che permettono all’exchange di funzionare, ma furono comunque in grado di rendere inutilizzabile il server DNS per diverse ore; inoltre, molti utenti del sito, durante l’attacco, mandarono inconsapevolmente i propri fondi all’indirizzo degli hackers. Si stima che circa $250’000 in ETH e una somma ancora sconosciuta di altri token ERC-20 siano stati inviati a questi aggressori.

C.1. Background 161

di tokens. Nel novembre 2018, la SEC ha accusato il CEO di EtherDelta di aver violato

la regolamentazione federale sugli strumenti finanziari (Exchange Act Section 5) per aver

avviato un exchange non registrato. In accordo con la SEC, EtherDelta è stato qualifica-

to come mercato regolamentato in quanto operava come marketplace che permette di

aggregare gli ordini di acquisto e di vendita in tokens considerati alla pari di strumenti

finanziari[93]. Nonostante ciò, la mancanza di una regolamentazione precisa in questo

ambito, ha portato la SEC a considerare ad intermittenza i token come strumenti fi- nanziari ufficiali, lasciando quindi ancora offuscata la loro legalità. Alcuni DEXs infatti stanno evitando di quotare gli assets che i regolatori considerano strumenti finanzia-

ri, in modo tale da non dover registrare la piattaforma come un mercato finanziario; altrimenti, nel caso in cui un DEX offra strumenti finanziari riconosciuti dall’autorità di vigilanza, l’unico modo per continuare ad operare sarebbe quello di essere registrati

come Alternative Trading System (ATS) [94]. Se un DEX ha una struttura completa- mente decentralizzata (orderbook completamente on-chain e non-custodial) e offre dei tokens considerati strumenti finanziari, risulterà molto difficile per l’autorità di vigilan- za imporre una regolamentazione in quanto non c’è un’autorità centrale come punto di riferimento. Questo comporta, per la parte legata alla regolamentazione dei DEXs,

un cambiamento nelle metodologie legislative per poter comprendere anche una logica

completamente decentralizzata. Altri DEXs invece hanno utilizzato un approccio più

proattivo, implementando il KYC e il AML (Anti Money Laundering [95]) per poter

risultare conformi con la regolamentazione attuale dei mercati finanziari. Un esempio

di questi exchanges è IDEX [96], di cui parleremo nei prossimi paragrafi. 0x, inoltre, ha

dichiarato che i relayers hanno la possibilità di limitare lo scambio di determinati tokens

(chiamati "permissioned tokens" [97]) ai soli utenti che hanno completato un processo di KYC/AML off-chain attraverso entità come le già citate Harbor e Polymath.

Esecuzione e cancellazione on-chain

decidono di utilizzare una struttura con esecuzione e cancellazione degli ordini com-

pletamente on-chain. Le limitazioni attuali comportano l’impossibilità di implementare

delle funzionalità aggiuntive per gli exchange e lasciano aperte ulteriori opportunità

per gli investitori. Fra queste possiamo trovare:

• Strategie di trading: molti DExs non supportano ancora le sofisticate funzioni delle piattaforme di trading "tradizionali" come il margin trading, gli ordini stop-

loss, l’high frequency trading o altre strategie di investimento in quanto limitati

dalla lenta esecuzione e cancellazione degli ordini on-chain. IDEX risolve questo

problema tenendo l’esecuzione e la cancellazione separata dalla registrazione delle

operazioni on-chain.

• Arbitraggio: i DEXs con cancellazione degli ordini on-chain sono più esposti ad avere opportunità di arbitraggio in quanto gli utenti non possono cancellare

velocemente gli ordini in risposta alle fluttuazioni del mercato.

• Race conditions: l’esecuzione e/o la cancellazione on-chain degli ordini espone gli utenti anche al rischio di frontrunning, trade collision o maker griefing [98]

Liquidità

I DExs hanno, attualmente (nel 2019), una liquidità inadeguata e sono impelagati in un

classico circolo vizioso che non porta benefici a nessuna delle parti: i traders sono attratti dalle piattaforme che offrono liquidità ma le piattaforme hanno bisogno di traders per aggregare la liquidità. Ad inizio febbraio 2019, i primi cinque DEXs hanno accumulato

un volume di circa $2’175’000 contro i $3’558’900’000 in volume aggregato per i primi

cinque exchange centralizzati. Tuttavia, i DEXs sono degli strumenti ancora in fase di

sviluppo, e potrebbero incrementare la loro liquidità risolvendo le varie sfide elencate nei precedenti paragrafi.