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Sicurezza dei cittadini

Nel documento Affari Istituzionali (pagine 72-80)

santemente sulla stessa qualità della vita degli operatori e delle loro famiglie”.

“LA RELAZIONE ANNUALE DELLA DIREZIO-NE NAZIONALE ANTIMAFIA E ANTITERRO-RISMO RAPPRESENTA UNO SPRONE A PRO-SEGUIRE SULLA STRADA TRACCIATA CON SEMPRE MAGGIORE DETERMINAZIONE” - NOTA DI LEONELLI (PD)

Giacomo Leonelli, presidente della Commissione d’inchiesta sulla criminalità organizzata di Palaz-zo Cesaroni ,afferma “quanto sia indispensabile che il territorio abbia la capacità, nelle sue diver-se componenti – politico-istituzionale, imprendi-toria, società civile – di far fronte comune rispet-to all’azione pervasiva delle organizzazioni crimi-nali e ricorda i passi già compiuti in tal senso dalla Commissione stessa”.

Perugia, 23 giugno 2017 – “Sono preoccupanti i dati che emergono nella relazione annuale della Direzione Nazionale Antimafia e Antiterrorismo, che evidenziano come l’Umbria rientri in quell’elenco di regioni in cui si registra una forte presenza di sodalizi di ‘ndrangheta, con un peri-coloso trend evolutivo, e come la nostra regione abbia assunto un ruolo centrale nei reati legati al traffico di sostanze stupefacenti, sia sotto il profi-lo di piazza di spaccio al minuto sia come luogo di incrocio di traffici nazionali e internazionali.

Dati che non possono che spronarci sulla strada della conoscenza di tali fenomeni e del loro con-trasto con sempre maggiore determinazione”.

Lo dice Giacomo Leonelli, presidente della Com-missione d’inchiesta sulla criminalità organizzata di Palazzo Cesaroni che prosegue: “Come ho già avuto modo di dichiarare in molte occasioni, è necessario che il territorio regionale abbia la ca-pacità, nelle sue diverse componenti – politico-istituzionale, imprenditoria, società civile –, di far fronte comune rispetto all’azione pervasiva delle organizzazioni criminali e proprio in questa dire-zione la Commissione che presiedo ha indirizzato sin qui tutti i suoi sforzi”.

“Siamo consapevoli, infatti, che laddove la crimi-nalità organizzata non è solita compiere atti ecla-tanti – prosegue Leonelli – essa ha l’interesse a mantenere le acque tranquille per far proliferare le sue attività economiche e, quindi, il primissimo atto che abbiamo compiuto è stato quello di sol-lecitare alla Giunta regionale la costituzione di parte civile nel processo 'Quarto passo', per po-ter valutare da vicino gli atti del primo dibatti-mento di questa importanza contro le attività mafiose nella nostra regione”.

“Abbiamo poi compiuto – conclude Leonelli - tutti i passi necessari dell’iter per l’istituzione di un Osservatorio sulle attività criminali organizzate inclusivo del mondo imprenditoriale, sindacale, del credito e delle associazioni ambientaliste, che ha eletto alla sua presidenza Walter Cardinali, presidente di Libera Umbria, e abbiamo svolto audizioni anche con il Procuratore Generale pres-so la Corte d’Appello di Perugia Fausto Cardella.

Nell’ambito dei compiti e delle funzioni che essa

può svolgere, la Commissione d’inchiesta sulla criminalità organizzata si batterà sempre al fian-co delle forze di polizia e della magistratura per la diffusione della cultura della legalità, perse-guendo tale obiettivo attraverso l’approfondimento della conoscenza degli stru-menti che la criminalità utilizza per infiltrarsi nel tessuto economico sano e quindi per delinquere”.

“STIPULARE UNA CONVENZIONE CON TRE-NITALIA PER IL TRASPORTO GRATUITO DELLE FORZE DI POLIZIA” - NEVI (FI) IN-TERROGA, ASSESSORE PAPARELLI RISPON-DE: “LAVORARE A BOZZA DI ACCORDO”

Perugia, 27 giugno 2017 – Nella seduta di que-stion time dell'Assemblea legislativa dell'Umbria il consigliere regionale Raffaele Nevi (Forza Ita-lia) ha illustrato la propria interrogazione a rispo-sta immediata relativa alla possibilità di “stipula-re una convenzione con T“stipula-renitalia per i trasporti gratuiti delle forze di polizia”. Nevi ha evidenziato che “Toscana, Lazio, Abruzzo e Molise hanno già provveduto in questo senso, dato che la presen-za dei compienti delle forze dell'ordine, sia in divisa che in abiti civili, incrementa notevolmente la protezione e la sicurezza dei passeggeri di Trenitalia, anche a livello di percezione. Inoltre per Trenitalia la presenza a bordo dei propri con-vogli ferroviari incrementa notevolmente l'offerta qualitativa del servizio trasporto”.

L'assessore Fabio Paparelli ha risposto spiegando che “il personale delle forze dell'ordine spesso non è in divisa e non comunica la propria pre-senza bordo al capotreno o all'autista dell'auto-bus. La legge regionale n.15 del 2004 prevede che sia prevista la circolazione gratuita per Poli-zia, Carabinieri, Guardia di finanza, polizia Muni-cipale e Vigili del fuoco. La legge non contiene però risorse finanziarie. Alcune Regioni hanno deciso per una parziale gratuità, viste le difficoltà di bilancio. Si può prevedere una convenzione che stabilisca obblighi e benefici a carico del per-sonale delle forze dell'ordine, che dovrebbe quindi presentarsi all'inizio del viaggio, ponendo-si a dispoponendo-sizione in caso di necesponendo-sità”.

Nevi ha replicato definendo “positiva la risposta dell'assessore. Si possono trovare modi e forme per stipulare un accordo che sia utile per le forze dell'ordine quanto per i cittadini, che si sentiran-no più sicuri nel prendere il tresentiran-no e potrebbero essere incentivati ad usarlo”.

COMMISSIONE ANTIMAFIA: SÌ AD INTE-GRAZIONE COMPONENTI DELL'OSSERVA-TORIO SULL'ILLEGALITÀ” - LA SODDISFA-ZIONE DEL PRESIDENTE LEONELLI PER IL VOTO UNANIME SULLA PROPOSTA DI MO-DIFICA LEGISLATIVA

Con voto unanime dei presenti, la Commissione Antimafia, su indicazione del presidente Giacomo Leonelli, ha dato il via libera ad una ulteriore proposta di modifica della legge '16/2012' che consentirà di integrare i componenti

dell'Osser-vatorio regionale sulla 'criminalità organizzata e l'illegalità', richiedendo ulteriori designazioni,

“per una sola volta”, alle organizzazioni sindacali maggiormente rappresentative a livello regionale ed altre associazioni di categoria e di impresa.

Perugia, 29 giugno 2017 – Con voto unanime dei presenti, la Commissione d'inchiesta 'Analisi e studi sulla criminalità organizzata, infiltrazioni mafiose, tossico-dipendenze, sicurezza e qualità della vita', su indicazione del presidente Giacomo Leonelli, ha dato il via libera ad una ulteriore proposta di modifica della legge '16/2012' che consentirà di integrare i componenti dell'Osser-vatorio regionale sulla 'criminalità organizzata e l'illegalità' (istituito con precedente modifica legi-slativa lo scorso 22 novembre), richiedendo ulte-riori designazioni, “per una sola volta”, alle orga-nizzazioni sindacali maggiormente rappresentati-ve a lirappresentati-vello regionale ed altre associazioni di ca-tegoria e di impresa. La proposta di legge di mo-difica sarà quindi firmata da tutti i componenti ed inizierà l'iter per la discussione e approvazione in Prima Commissione e in Aula.

Soddisfatto di quanto deciso unitariamente dalla Commissione, il presidente Leonelli poiché a ri-dosso dell'insediamento dell'Osservatorio, nello scorso mese di aprile, i sindacati confederali Cgil, Cisl e Uil denunciarono la loro esclusione a diffe-renza della Cisal, con lo stesso Leonelli che pre-cisò tuttavia che né lui, né gli Uffici preposti ave-vano ricevuto alcuna designazione da parte loro.

Con la modifica legislativa proposta, una volta approvata dall'Aula, sarà possibile dunque inter-venire positivamente sulla richiesta dei sindacati confederali e le altre associazioni di categoria e di impresa che in fase di prima applicazione del-l'Osservatorio avevano avuto delle difficoltà ope-rative nel coordinarsi e nell'inviare le designazio-ni.

A margine della riunione, Leonelli ha tenuto a precisare che “questa è la dimostrazione che non c'è mai stata intenzione di escludere nessuno. La modifica legislativa che ho proposto, poi piena-mente condivisa, va ad aprire nuovapiena-mente le porte a chi vorrà seriamente far parte di un Os-servatorio che non potrà comunque diventare un organismo pletorico, ma rispettare quell'obiettivo di partenza che si basa sulla sua utilità e funzio-nalità al servizio della sicurezza dei cittadini”.

sociale

“POSITIVE LE NUOVE NORME PER L’ACCESSO ALL’EDILIZIA RESIDENZIALE PUBBLICA” - FIORINI (LEGA) SODDISFAT-TO PER LA LEGGE APPROVATA DALL’ASSEMBLEA LEGISLATIVA

Il capogruppo regionale Emanuele Fiorini (Lega nord) torna a sottolineare i punti caratterizzanti della legge che detta le nuove norme per l’accesso all’edilizia residenziale pubblica, di cui il suo gruppo consiliare si è fatto promotore. Tra le principali innovazioni introdotte ci sono i 5 anni di residenza per poter partecipare al bando, l’accesso consentito anche al genitore separato a cui non è stata affidata l’abitazione di famiglia e il limite massimo di 10mila euro di beni mobili e immobili posseduti per partecipare all’assegnazione degli alloggi.

Perugia, 5 giugno 2017 – Il capogruppo della Lega nord a Palazzo Cesaroni, Emanuele Fiorini, torna a sottolineare l'importanza delle modifiche alle “Norme di riordino in materia di edilizia resi-denziale sociale”, approvate nell'ultima seduta dell'Assemblea legislativa, per rimarcare che si tratta di un atto “a cui i consiglieri regionali della Lega nord hanno lavorato, proponendolo alla discussione di Commissione e d'Aula, pensando al momento di forte difficoltà economica che le famiglie umbre stanno vivendo”.

Fiorini spiega la soddisfazione per la legge ap-provata rimarcando che “il perdurare della crisi economica ha spinto molte famiglie umbre, che prima potevano essere identificate nella classe media della società, a richiedere aiuto alle asso-ciazioni di volontariato. Proprio tenendo conto di questo, abbiamo spinto affinché la regolamenta-zione per l'accesso all'edilizia residenziale pubbli-ca venisse modifipubbli-cata, prevedendo tra l'altro:

cinque anni di residenza sul territorio regionale del cittadino richiedente; la possibilità di parteci-pazione a tali bandi ai coniugi separati che non possono più disporre della casa di famiglia; l'e-sclusione dai bandi per coloro che possiedono un patrimonio di beni mobili o immobili superiore a 10mila euro”.

LUDOPATIA: “L'APPROVAZIONE DI MODI-FICA DI LEGGE CONFERMA CHE L'UMBRIA È UNA REGIONE ATTENTA A QUESTA EMER-GENZA SOCIO-SANITARIA” - NOTA DI CA-SCIARI (PD)

Il consigliere regionale Carla Casciari (Pd) espri-me soddisfazione per l'approvazione delle modifi-che, da lei proposte, alla legge regionale riguar-dante le 'Norme per la prevenzione, il contrasto e la riduzione del rischio della dipendenza da gioco d’azzardo patologico'. Tra le novità, l'estensione dell'ambito di applicazione delle limitazioni anche alle sale scommesse, equiparandole così alle sale da gioco. Viene introdotta la formazione obbliga-toria anche per i gestori delle sale scommesse, l'obbligo di rendere pubblici i rischi collegati al

gioco e i servizi di assistenza socio sanitaria per il giocatore patologico.

Perugia, 6 giugno 2017 - “Sono molto soddisfatta dell'approvazione delle modifiche alla legge re-gionale riguardante le 'Norme per la prevenzio-ne, il contrasto e la riduzione del rischio della dipendenza da gioco d’azzardo patologico' da me proposte”. Così il consigliere regionale Carla Ca-sciari (Partito democratico) a margine della sedu-ta odierna dell'Assemblea legislativa.

“È il frutto di un approfondimento – spiega - sul-la recente giurisprudenza in materia e delsul-la rac-colta delle preoccupazioni degli Enti locali, dei rappresentanti della società civile e delle asso-ciazioni del territorio, in particolar modo del Pe-rugino. Ho ritenuto necessario armonizzare il testo normativo regionale vigente (legge '21/2014'), estendendo l'ambito di applicazione delle limitazioni anche alle sale scommesse, e-quiparandole così alle sale da gioco per quanto attiene in particolare il rispetto delle distanze dai luoghi cosiddetti sensibili (minimo 500 metri da scuole, strutture socio sanitarie, luoghi di culto, centri socio ricreativi e sportivi e centri di aggre-gazione) introducendo la formazione obbligatoria anche per i gestori delle sale scommesse, l'obbli-go di pubblicizzare il materiale relativo ai rischi collegati al gioco oltre che dei servizi di assisten-za socio sanitaria per il giocatore patologico”.

“Una sentenza del Consiglio di Stato del dicem-bre 2016 – continua Casciari - ha parificato, in-fatti, l'attività di gestione delle scommesse lecite su competizioni ippiche o sportive o su eventi non sportivi, previste dall'articolo 88 del Testo unico di pubblica sicurezza, a quelle delle sale da gioco. La sentenza ha così riconosciuto che le Regioni e gli Enti locali possono regolamentare anche le attività delle sale scommesse per tute-lare la sanità pubblica così come sancito dall'arti-colo dalla Costituzione e ribadito dal cosiddetto decreto Balduzzi del 2012”.

“Sebbene in Umbria ci siano 358 sale e 1368 esercizi con new slot, per un totale di 9561 ap-parecchi, - rimarca Carla Casciari - sono presenti anche 139 sale scommesse e la raccolta lorda da gioco d'azzardo nella nostra regione vale 1miliardo e 29milioni di euro l'anno, secondo quanto riportato dai dati relativi al 2015 forniti dall'Agenzia delle dogane e dei monopoli. In at-tesa che si compia entro aprile 2018 quanto pre-visto nella legge di stabilità 2016 del Governo – conclude Casciari -, ovvero un taglio del 34 per cento sul numero degli apparecchi, e che l'intesa tra Governo e Regioni fornisca una riforma com-plessiva del settore, l'Umbria si conferma attenta a questa emergenza socio-sanitaria”.

WELFARE: STATO DI ADOZIONE DEI PIANI DI ELIMINAZIONE DELLE BARRIERE ARCHI-TETTONICHE (P.E.B.A.) - INTERROGAZIONE DI CASCIARI (PD)

Perugia, 10 giugno 2017 – La consigliera regio-nale Carla Casciari (PD) ha presentato un'inter-rogazione alla Giunta per sapere “quanti e quali

Comuni umbri hanno provveduto alla predisposi-zione ed alla adopredisposi-zione di piani di eliminapredisposi-zione delle barriere architettoniche (P.E.B.A.), così co-me previsto dalla normativa nazionale”.

Casciari ricorda che “la Regione Umbria ha aderi-to alla Convenzione ONU sui diritti delle persone con disabilità, ratificata con Legge del 3 marzo 2009, n. 18, nella quale si riafferma l'universali-tà, l'indivisibilil'universali-tà, l'interdipendenza e l'interrela-zione di tutti i diritti umani e delle libertà fonda-mentali e la necessità per le persone disabili di poterne godere senza discriminazione. Con tale atto, prevedendo tra l'altro politiche regionali basate su un modello organizzativo che prenda in considerazione i bisogni delle persone con disabilità e dei familiari attraverso anche servizi diversificati e politiche dirette alla piena inclusio-ne sociale, si è deliberata l'adesioinclusio-ne ai principi della Convenzione ONU, l'impegno ad un'attività di sensibilizzazione, informazione e formazione diretto all'inclusione sociale e l'istituzione del-l'Osservatorio regionale sulla condizione delle persone disabili”.

“Nel fare propri i suddetti principi – prosegue - la Regione Umbria ha istituito l'Osservatorio sulla condizione delle persone con disabilità presso la Giunta Regionale. Operativo dal 2013, porta a-vanti un impegno costante nell'affermazione dei principi sanciti dalla Convenzione delle Nazioni Unite, oltre a promuovere le azioni previste dal Programma di Azione biennale per la promozione dei diritti e dell'integrazione delle persone con disabilità. Tra i gruppi di lavoro dell'Osservatorio uno è dedicato all'accessibilità nella prospettiva dell''Universal design', detto anche 'Design for All' (metodologia progettuale di moderna conce-zione che ha come obiettivo fondamentale la progettazione e la realizzazione di edifici, prodot-ti ed ambienprodot-ti che siano di per sé accessibili ad ogni categoria di persone, al di là dell'eventuale presenza di una condizione di disabilità). Tra le numerose attività portate avanti, va segnalata l'azione diretta al superamento delle barriere architettoniche presenti sul territorio regionale.

Sulla base della Convenzione, ogni nuovo inter-vento pubblico deve essere progettato mediante il suddetto approccio del 'Design for All', quindi fruibile da chiunque; ogni intervento su quanto già costruito deve essere ispirato ai principi di 'accomodamento ragionevole' (compromesso tra costi e risultati ottenuti). Inoltre – conclude - l'Osservatorio, d'intesa con l'Assessorato regio-nale sulle politiche della Casa e dei Lavori Pubbli-ci, ha promosso, per tramite dell'Anci Umbria, una rilevazione sullo stato dell'arte”.

“SERVONO RISORSE PER LA 'VITA INDI-PENDENTE' PER DARE DIGNITÀ AI CITTA-DINI E CREARE OPPORTUNITÀ DI LAVORO”

- LIBERATI E CARBONARI (M5S) CRITICI SULLE LINEE GUIDA DELLA GIUNTA

Perugia, 14 giugno 2017 - “Sappiamo che le ri-sorse ci sono, ma devono essere indirizzate solo sui progetti, per offrire dignità a un numero

sempre maggiore di cittadini e per creare nuove opportunità di lavoro per operatori che amano crescere e qualificarsi”. Lo affermano i consiglieri regionali del Movimento 5 Stelle, Andrea Liberati e Maria Grazia Carbonari, spiegando che “final-mente, con oltre 20 anni di ritardo sulle altre Regioni e dopo mesi di attesa, sollecitazioni e ammiccamenti, l'assessorato al Welfare e Sanità ha preadottato le linee guida sulla sperimenta-zione dei progetti di vita indipendente”.

“All'interno delle Linee Guida che verranno pre-sentate domani in III commissione dall'assessore Luca Barberini – spiegano – troviamo l'odioso meccanismo del 'chi prima arriva meglio alloggia' per la presentazione dei progetti, mentre nel resto d'Italia si possono attivare questi progetti durante tutto l'anno solare. D'altro canto il finan-ziamento in Umbria non supererà i 1000 euro al mese quando è noto che un assistente costa circa 1400 euro al mese e infatti in Toscana si possono riceve fino a 1800 euro”.

Liberati e Carbonari evidenziano che “la 'Vita indipendente' consiste nella possibilità di intra-prendere un percorso di emancipazione della persona disabile che prevede come momento elettivo la libertà di scegliere e assumere l'assi-stente personale e il luogo dove vivere come qualsiasi altro cittadino. Funzionale a questo processo è la disponibilità di un budget adeguato che consente notevoli risparmi rispetto alla per-manenza in strutture residenziali”.

I consiglieri regionali di opposizione elencano poi una serie di punti critici riscontrati nelle linee guida: “L'Umbria non sembra ancora voler uscire da quel medioevo assistenziale che la contraddi-stingue. Per la deistituzionalizzazione (uscita da istituti e case famiglia), sono previsti periodi di prova di 6 mesi in gruppi appartamento o altro gestiti da soggetti del Terzo settore che presumi-bilmente vogliono tutto, tranne che partano an-che in Umbria processi an-che portano all'uscita dei disabili dalle realtà residenziali. I disabili, che spesso non lavorano, sempre in base alle scelte della Regione Umbria, dovranno anticipare i fondi per poi venire rimborsati dopo mesi, ma soprat-tutto c'è l'incertezza assoluta sulla disponibilità generale dei fondi e la continuità dei progetti che al momento sembrano finanziati solo per 12, massimo 18 mesi”.

“Altra assurdità – continuano - è la previsione del consulente alla pari (per la cui funzione sono al momento previsti ben 120mila euro), figura che parrebbe essenziale, ma che non è presente nel-le altre Regioni. Un balzello richiesto ai disabili e alle loro famiglie mentre con questi fondi avreb-bero potuto finanziare altri progetti o migliorare gli importi insufficienti per quelli già previsti.

Sappiamo che perfino rappresentanze dei servizi sociali presso i Comuni hanno espresso forti ti-mori e perplessità. Si parla anche di 'Agenzie per la vita indipendente' (Avi), anch'esse pressoché inesistenti e sconosciute agli assessorati al Wel-fare di tutta Italia. Anche in questo caso non è chiaro quante centinaia di migliaia di euro si in-goieranno questi carrozzoni, mentre con assoluta

sociale

sicurezza sappiamo che decine, forse centinaia di cittadini non potranno accedere ai finanziamenti poiché i fondi a loro dedicati avranno preso altre vie”.

Andrea Liberati e Maria Grazia Carbonari rilevano infine che “il tutto si inserisce in un quadro com-plesso e pletorico pieno di condizioni e adempi-menti che creerà una sorta di vessazione ammi-nistrativa e burocratica. Se è vero che è necessa-ria una verifica sull'utilizzo appropnecessa-riato dei fondi pubblici questo non può prescindere da procedu-re improntate alla semplicità che possano aiutaprocedu-re l'emancipazione del disabile, affinché possa esse-re totalmente autonomo anche nello svolgeesse-re le pratiche necessarie. Inoltre le 'Unità di valutazio-ne multidimensionali' hanno tutti i numeri e le competenze per esaminare le richieste, sono già pagate per questo, qualsiasi altro soggetto oltre che non inquadrabile in un contesto legale e or-ganizzativo, rappresenta un appesantimento delle procedure”.

TERZA COMMISSIONE: “GLI OVER 65 SONO UNA RISORSA PER LA SOCIETÀ, CON LE LO-RO CONOSCENZE E L'IMPEGNO NEL VOLON-TARIATO” - APPROVATA LA RELAZIONE SULLA 'VALORIZZAZIONE DELL'INVEC-CHIAMENTO ATTIVO'

La Terza commissione ha approvato a maggio-ranza (favorevoli il presidente Solinas e i consi-glieri del Pd Guasticchi e Casciari, astenuti Car-bonari-M5s e De Vincenzi-Rp) la relazione sulla clausola valutativa riguardante la valorizzazione dell'invecchiamento attivo (legge “14/2012” con-fluita nel Testo Unico in materia di sanità e servi-zi sociali).

Perugia, 15 giugno 2017 – La Terza commissione ha approvato a maggioranza (favorevoli il presi-dente Solinas e i consiglieri del Pd Guasticchi e Casciari, astenuti per la minoranza Carbonari-M5s e De Vincenzi-Rp) la relazione sulla clausola valutativa riguardante la valorizzazione dell'in-vecchiamento attivo (legge “14/2012” confluita nel Testo Unico in materia di sanità e servizi so-ciali).

I progetti messi in campo dal 2012 al 2016

I progetti messi in campo dal 2012 al 2016

Nel documento Affari Istituzionali (pagine 72-80)

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