5 Prospettive di realizzazione di simulatori avanzati in contesto internazionale 73
5.3 Simulatore di un reattore a Pb liquido Gen IV LMR 85
Simulatore per reattore ALFRED
Lo sviluppo dei reattori LFR di quarta generazione è attualmente arrivato, per i progetti a stadio più avanzato quale MYRRHA, alla fase di progettazione ingegneristica “front-‐end”, dove vengono fatte le scelte d’impianto che verranno applicate nella realizzazione vera e propria. L’altro progetto principale in campo europeo, ALFRED, è ancora in una fase precedente (progettazione pre-‐concettuale) dove varie alternative vengono vagliate e prese in considerazione.
In questa fase, e per quelle successive, è fondamentale avere a disposizione un simulatore ingegneristico flessibile, da usare anche in fase di progettazione, che sia in grado di dare informazioni relative alla risposta dinamica e al sistema di controllo. In particolare questo tipo di simulatori vengono sempre più diffusamente utilizzati per la messa a punto dei sistemi di controllo, per la valutazione delle loro prestazioni e per l’addestramento degli operatori su simulazioni in tempo reale.
Una possibile scelta modellistica può ricadere sul linguaggio di programmazione Modelica, sviluppato dalla Modelica Association, un’organizzazione no profit con sede a Linköping, Svezia [40]. È un linguaggio orientato agli oggetti per la modellazione e la simulazione dinamica di sistemi complessi, che consente la rappresentazione di più fisiche nello stesso modello (aspetti meccanici, termodinamici, idraulici, etc…). Tra le caratteristiche del linguaggio Modelica la più importante è l’approccio acausale nella risoluzione delle equazioni costitutive che consente un elevato riutilizzo di oggetti già sviluppati in altri contesti [41], [42]. Il linguaggio di programmazione Modelica necessita di un ambiente di modellazione e simulazione che consenta una facile e veloce definizione dei modelli, con una interfaccia grafica intuitiva da utilizzare. A questo scopo sono disponibili sia soluzioni “open-‐source” quali OpenModelica, JModelica, SCICOS, SimForge sia soluzioni “commerciali” come Dymola, MathModelica, MapleSim, SimulationX, AMESim [43],[44],[45]. Il più avanzato e conosciuto è Dymola (Dynamic Modeling Laboratory), sviluppato sin dal 1992 dalla compagnia svedese Dynasim AB, poi acquistata dalla francese Dassult Systèmes nel 2006. Tra gli altri vantaggi, Dymola presenta la possibilità di essere interfacciato con altri programmi quali CATIA, Simulink ed Excel.
Il binomio Modelica/Dymola è già ampiamente utilizzato in ambito nucleare da EDF, l’azienda che gestisce diversi reattori ad acqua pressurizzata in Francia ma anche in altri campi quali l’industria automobilistica (Ford, Toyota, BMW), aerea (Saab), alimentare (Tetra Pak).
Figura 50. Ambiente di simulazione Dymola.
Nell’ambito del progetto LEADER, finanziato dal settimo programma quadro dell’Unione Europea, il cui scopo è la concettualizzazione del reattore dimostrativo ALFRED (Advanced Lead Fast Reactor European Demonstrator) rappresentativo della tecnologia LFR, è stato sviluppato al Politecnico di Milano un simulatore allo scopo di progettare e verificare le prestazioni di un possibile sistema di controllo da adattare a questo reattore. Il simulatore è stato sviluppato in linguaggio Modelica e ambiente di simulazione Dymola, utilizzando alcune librerie tra cui la Nukomp [45] e la ThermoPower 46,47, già precedentemente sviluppate. Considerando l’obiettivo principale del simulatore che consiste nel fornire uno strumento utile per la progettazione del sistema di controllo, alcuni miglioramenti e modifiche rispetto alle librerie precedenti sono state effettuate per poter rappresentare il comportamento del reattore nelle fasi cruciali dell’azione di controllo, in particolare l’avviamento del reattore.
Figura 51. Simulatore del reattore ALFRED.
Il simulatore è composto principalmente dal modulo del core, dal generatore di vapore, da altri componenti del primario quali pompa, riscaldatori e piscina e infine dal lato secondario (turbine, preriscaldatori, ecc..). Il modello del core è formato a sua volta dall’oggetto Kinetics che descrive, tramite una cinetica puntiforme a sei gruppi di precursori, l’evoluzione della popolazione neutronica e gli effetti di retroazione dovuti alle temperature del combustibile e del termovettore. La modellazione, modificata specificatamente per affrontare il problema del controllo, consente di rappresentare anche la fase iniziale di avviamento del reattore (moltiplicazione sottocritica con sorgente) e l’inserzione di reattività dovuta sia alle barre di sicurezza sia a quelle di controllo; l’effetto di quest’ultime è stato rappresentato attraverso una curva di calibrazione differenziale ottenuta attraverso calcoli Monte Carlo. Il modello termico FuelRods utilizza l’equazione di Fourier tempo dipendente (in geometria cilindrica) discretizzata in cinque diverse regioni: tre per il combustibile, uno per il gap e uno per la guaina. Il componente LeadTube rappresenta il piombo che scorre negli elementi di combustibile: è un modello termo-‐idraulico monodimensionale e monofase in cui lo scambio termico è stabilito dalle condizioni al contorno che vengono date dal modello termico delle barrette, con proprietà fisiche dipendenti dalle temperature. L’approccio è basato su equazioni di conservazione di massa, energia e quantità di moto, discretizzate utilizzando il metodo dei volumi finiti. Come risulta evidente dalla Figura 52, l’elemento di combustibile è stato suddiviso in più zone (oltre alla zona attiva) per tener conto del reale tragitto del piombo e delle perdite di carico di competenza di quel segmento. Inoltre, è stata inclusa nel modello la possibilità di avere una portata di bypass, ovvero una determinata portata che non viene direttamente scaldata dagli elementi di combustibile (ad esempio quella che scorre negli elementi che fungono da riflettore).
Figura 52. Modello del nocciolo di ALFRED
Per quanto riguarda il modello del generatore di vapore, si è optato per una trattazione semplificata della geometria a baionetta basata su diversi modelli di tubi connessi tra di loro, sia per il fluido primario (piombo) che per quello secondario (acqua), in una configurazione controcorrente. Per quanto riguarda il lato acqua, è stato utilizzato un modello che descrive il fluido bifase come una miscela omogenea, adottando per il fluido monofase la correlazione di scambio termico di Dittus-‐Boelter, mentre per il bifase la correlazione proposta da Kandlikar. Per il lato piombo il modello è lo stesso utilizzato per il nocciolo.
I componenti che rappresentano il piombo contenuto nel vessel interno e nel vessel esterno (cold and hot pool) sono state modellizzate attraverso bilanci di massa ed energia in modo da tener conto sia dell’inerzia termica sia della loro influenza sul campo di pressione all’interno del circuito primario.
Per quanto riguarda il lato secondario si possono distinguere due linee: quella di bypass e quella del vapore che va in turbina. Questa diversificazione è stata resa necessaria per simulare il comportamento del circuito secondario durante la fase di startup, in cui il vapore prodotto non è ancora di qualità sufficiente da esser mandato in turbina. Un componente che funge da attemperatore è stato aggiunto per il controllo della temperatura del vapore in ingresso turbina. Infine la turbina, fondamentale per tenere in considerazione l’effettiva potenza elettrica prodotta dall’impianto, viene modellata come un turbina a due stadi (alta e bassa pressione) con differenti costanti di tempo. Inoltre viene assunta una condizione di blocco sonico del flusso del vapore.
Il simulatore così realizzato risulta essere flessibile, semplice e computazionalmente veloce: tutte queste sono caratteristiche richieste ad un simulatore ingegneristico ideato per la progettazione e la validazione della strategia di controllo di un reattore.