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La lingua inglese, generalmente, richiede frasi brevi e una struttura semplice, basata quasi sempre sull’ordine S-V-O (subject – verb – object). L’italiano, invece, ha di norma un struttura della frase più complessa e richiede frasi più lunghe, oltre ad avere maggiore libertà e flessibilità nell’ordine dei costituenti della frase. Quando si traduce dall’inglese all’italiano, infatti,

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come dovrebbe essere scritto un certo testo in prosa, l’astrazione di quel testo dunque, prevale sulla concretezza del testo in prosa che si ha davanti. (Cavagnoli, 2010, p. 24)

Nonostante le divergenze tra l’inglese e l’italiano, quindi, il traduttore deve comunque ricordarsi di rispettare la volontà dell’autore, cercando, per quanto possibile, di mantenere lo stesso ritmo del testo originale, perché la mancanza di fluidità o altre caratteristiche, come l’assenza o presenza di paratassi e ipotassi, potrebbero far parte della strategia narrativa seguita dall’autore.

Tuttavia, la tendenza alla “razionalizzazione” di cui abbiamo parlato precedentemente, secondo Cavagnoli (2010, pp. 28-29)

Ha conseguenze anche sulla punteggiatura, che spesso in traduzione italiana si allontana in modo del tutto gratuito da quella del testo fonte. Se in parte ciò dipende dal fatto che in italiano la punteggiatura “si situa in una zona della lingua con debole statuto normativo” (Serianni 2006: 120), è anche vero che i segni di interpunzione sono spesso trascurati nella formazione scolastica e vengono usati in modo molto libero nella nostra lingua. […] Uno dei segni di interpunzione a subirne maggiormente le conseguenze è il punto e virgola, che pare destinato a scomparire forse del tutto dalla prosa in italiano. […] Il punto e virgola, invece, gode di ottima saluta nella letteratura di lingua inglese.

Per quanto riguarda la traduzione di The Escape of Princess Madeline, ho cercato di mantenere il più possibile la struttura originale del testo, anche se talvolta ho ritenuto necessario unire più frasi per evitare l’effetto poco naturale della troppa frammentazione delle frasi in inglese. Tuttavia, durante la traduzione, si sono presentati anche dei casi in cui ho dovuto modificare la struttura della frase, laddove la punteggiatura utilizzata nella frase in inglese ostacolava la fluidità della frase tradotta in italiano. Alcuni di questi casi riguardano proprio frasi in cui in inglese era presente il punto e virgola: considerando che ormai il

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punto e virgola in italiano tende ad essere utilizzato molto poco, ho preferito eliminarlo e inserire, secondo l’occorrenza, il punto, la virgola o la congiunzione

e, per rendere più naturale il testo. Alcuni esempi:

Capitolo 5

Her father was embarrassed at that; at this, he would be outraged.

Quella volta aveva mortificato suo padre. Stavolta, era un vero e proprio scandalo.

Capitolo 8

The knights with the longest service to the king spread north of the Kingdom, braving the chance of dragons; some to the south, the western forest and the surrounding village.

I cavalieri al servizio del re da più tempo andarono a nord del regno, sfidando la presenza dei draghi. Altri si avviarono verso sud, nella foresta a ovest e nei villaggi circostanti.

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Barely any light was coming through to the ground; everything seemed blankened in a cloud of gray.

C’era pochissima luce che filtrava tra la vegetazione e tutto sembrava ricoperto da una nube grigia

Nel testo in inglese l’autrice fa anche uso del cosiddetto em dash, segno di interpunzione molto usato in inglese ma assente nella lingua italiana. In The

Escape of Princess Madeline, l’em dash viene usato spesso per indicare che il

parlante è stato interrotto da qualcosa o ha deciso di interrompere in tronco l’enunciazione della frase. Inoltre, è spesso utilizzato durante la narrazione per approfondire e spiegare alcune frasi.

Nella traduzione in italiano ho preferito evitare l’utilizzo dell’em dash, in quanto non comune nella nostra lingua, cercando di naturalizzare il più possibile la struttura della frase. Nel caso delle parti dialogate, ho sostituito l’em dash con i puntini di sospensione, mentre nel caso della narrazione ho preferito sciogliere gli incisi utilizzando la virgola o il punto. Alcuni esempi:

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Prologo

You saw this coming – the death of my wife, your queen – and you did nothing.

Avevate previsto tutto questo, la morte di mia moglie, la tua regina, e non avete fatto niente.

Capitolo 2

Sunsets in Soron were a sight to see. The way the colors melted together – the reds, oranges, yellows – made it look as if the sky were on fire, melting the sunlight into the darkness.

I tramonti a Soron erano uno spettacolo da non perdere. Il modo in cui le tonalità di rosso, arancione e giallo si fondevano insieme faceva sembrare il cielo in fiamme, e così la luce si dissolveva nel buio.

Capitolo 18

“You deserve all that and more, Princess. I know he just wants the best for you. I mean, when he thought you were dead –”

“Vi meritate tutto questo e anche di più, Principessa. So che il re vuole solo il meglio per voi. Voglio dire, quando pensava che foste morta…”

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father?” she asked quickly.

Non aveva tempo per placare lo stupore o dare spiegazioni. “Il re… dov’è mio padre?” chiese in fretta.

Negli ultimi due esempi, ho preferito inserire in italiano i puntini di sospensione al posto dell’em dash. Nonostante creino più un effetto di sospensione che di interruzione, ritengo che siano più familiari e più naturali per il lettore italiano.

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