Da quanto esposto nei capitoli precedenti si evince come nel territorio del Parco di Bracciano- Martignano vi siano quantitativi significativi di biomassa sfruttabili per uso energetico. Sulla base delle considerazioni fatte per il comparto agricolo e per quello forestale, viene di seguito proposta una stima delle biomasse complessivamente disponibile sull‘intero territorio del Parco (Tab. 6.1). Si ricorda che l‘anno a cui la stima si riferisce è il 2005 e che per il comparto agricolo l‘unità di riferimento è l‘intero confine amministrativo, mentre i valori del comparto forestale si riferiscono alle sole utilizzazioni forestali effettuate all‘interno dell‘area protetta.
Tabella 6.1: stima della biomassa complessivamente disponibile nei comuni dell’area Parco
Anguillara 650 Bracciano 6459 Campagnano 203 Manziana 133 Trevignano 2537 Bassano 564 Monterosi 133 Oriolo 1487 Sutri 4200 Totale 16366 Biomassa tot. (t s.s.)
Come mostrato in tabella, il comune in cui si ottiene un maggior quantitativo di biomassa disponibile è Bracciano, seguito da Sutri e Trevignano. La biomassa risulta dunque concentrata principalmente nei comuni situati a nord dei confini del Parco, nella fascia a cavallo tra le due province di Roma e Viterbo. Ovviamente, appare chiara l‘importanza dell‘individuazione di aree omogenee dal punto di vista della disponibilità di biomassa ma anche omogenee per tipologia di biomassa. Infatti sapere dove, come e quale sottoprodotto è reperibile da un‘area, nonché l‘estensione di questa, permette di adoperare giuste misure gestionali fondamentali per un corretto uso delle risorse disponibili (Fig. 6.1).
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131 Il comune che offre la maggior disponibilità di biomassa dal comparto agricolo risulta Sutri con 2340 tonnellate di sostanza secca di biomassa proveniente soprattutto dalla potatura delle colture arboree (nocciolo). Segue il comune di Bracciano con più di 1100 tonnellate di sostanza secca, anche se in questo caso il maggior contributo viene offerto dalle colture erbacee (paglie). Per quanto riguarda il comparto forestale, ancora una volta Bracciano risulta il comune che offre il maggior quantitativo di biomassa sfruttabile. Seguono quindi Trevignano, Sutri e Oriolo, mentre praticamente nullo il contributo per questo settore, degli altri comuni. In questo caso va ricordato che la maggior estensione della superficie vegetazionale si trova proprio nel comune di Bracciano ancora una volta seguito da Sutri. Ancor più interessante per i fini della stima della biomassa sfruttabile energeticamente, interessa conoscere la distribuzione dei boschi cedui, che appunto risultano concentrati nei comuni già menzionati (Tab. 6.2).
Tabella 6.2: estensione superficie vegetazionale all’interno dell’area Parco (dettaglio comunale)
E‘ chiaro che il fattore che determina la stima della biomassa di origine forestale, a parità di calcolo, è proprio la superficie sottoposta al taglio. Poiché la maggior parte della superficie vegetazionale del Parco è ricoperta da boschi governati a ceduo, ne consegue che tale forma di governo gioca un ruolo preponderante per il risultato finale della stima. La variazione annuale della superficie tagliata può portare a fluttuazioni della biomassa forestale disponibile anche consistenti. Infatti dall‘analisi dei tagli eseguiti nel lasso di tempo di 5 anni, sono state riscontrate fluttuazioni fino al 90% di superficie tagliata in un anno rispetto all‘altro (in particolare dal 2003 al 2004). Mediamente all‘interno del Parco viene utilizzato meno del 3%
Anguillara 257,6 66,4 193,3 517,3 Bassano 191,8 152,9 46,1 390,8 Bracciano 1833,1 5,9 126,7 1965,7 Campagnano 66,2 0,6 37,1 103,9 Manziana 46,8 0 35,4 82,2 Monterosi 67,2 0 0 67,2 Oriolo 82,4 136,7 4,9 224 Roma 337,9 0,9 148 486,8 Sutri 701,8 4,9 26,3 733
Ceduo Pascoli, incolti,
veg. ripariale Tot. Fustaia
Superficie (ha) Comune
132 delle superfici forestali totali governate a ceduo. Tale percentuale risulta più alta nel comune di Oriolo (5,8%); si ricorda che tali dati sono stati ricavati sulla base delle informazioni provenienti dai nulla osta rilasciati dall‘Ente a fronte della richiesta di utilizzazione, dati dal 2003 al 2007 (Tab. 6.3). Per contro nei comuni di Bassano e Campagnano non sono stati registrarti tagli per gli anni considerati; ciò denota lo scarso sfruttamento dei boschi in queste aree. Per contro nel comune di Bassano risultano utilizzati i boschi governati a fustaia. Infatti in questo comune si concentra la maggior parte della superficie di fustaia presente totalmente nel Parco, seguito da Oriolo. Queste fustaie ricadono all‘interno del SIC (Faggeta di Oriolo e Monte Raschio). Inoltre va ricordato che all‘interno dei comuni di Bracciano e Sutri si trovano le tre principali aziende agroforestali del Parco. Due tra queste, entrambi presenti nel comune di Bracciano, hanno presentato un proprio piano di assestamento e gestione forestale in vigore per i prossimi anni. Pertanto, per la maggior parte dei boschi presenti sulla superficie di questo comune si conoscono con precisione i valori di biomassa ritraibili nel prossimo futuro. Per tale ragione Bracciano è il comune scelto per effettuare un‘ipotesi di dimensionamento di un piccolo impianto di riscaldamento domestico (cfr. paragrafo 6.2).
Tabella 6.3: superficie al taglio (valore medio annuale; serie storica 2003-2007)
Ceduo Fustaia Ceduo Fustaia Ceduo Fustaia Ceduo Fustaia Ceduo Fustaia Ceduo Fustaia Ceduo Fustaia Ceduo Fustaia Ceduo Fustaia Ceduo Fustaia
14,4 0,0 0,0 0,0 0,4 0,0 4,8 2,8 3,3 0,0 24,5 0,0 6,3 57,6 0,0 0,0 2,6 sup_ al taglio* 6,5 0,0 0,0 1,0 701,9 5,0 458,0 9,3 Trevignano 257,7 66,5 191,9 153,0 1833,1 5,9 66,2 0,6 46,9 0,0 67,2 0,0 82,4 136,8 338,0
Manziana Monterosi Oriolo Roma Sutri
sup_ forestale (ha)
Anguillara Bassano Romano Bracciano Campagnano
*valore annuale medio (ha)
La stima relativa alla biomassa disponibile dal comparto forestale deriva dai dati disponibili circa le reali utilizzazioni effettuate per l‘anno considerato. Sulla base dei valori di volume complessivamente asportato nell‘anno considerato dai boschi cedui, è stata applicata la percentuale di umidità (40%) per ottenere le tonnellate di biomassa secca presente sul territorio. In ultima analisi è possibile ricavare la quota relativa ai soli scarti delle utilizzazioni, valutabili come percentuale sul valore di biomassa totale (15%) (Tab. 6.4).
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Tabella 6.4: biomassa disponibile dal comparto forestale
t s.f. t s.s. scarti t s.s. Anguillara 0 0 0 Bracciano 8900 5340 801 Campagnano 0 0 0 Manziana 0 0 0 Trevignano 4080 2448 367 Bassano 0 0 0 Monterosi 20 12 1,8 Oriolo 2400 1440 216 Sutri 3100 1860 279 Totale 18500 11100 1664,8 Biomassa disponibile comparto forestale
Quindi nella ipotesi che solo le biomasse legnose originate dalle ramaglie e dai cimali siano utilizzabili e senza prevedere alcun aumento delle superfici sottoposte ad utilizzazione nel territorio del Parco vi è un potenziale di oltre 1600 tonnellate di residui che attualmente risultano inutilizzati e che previa cippatura sono disponibili per produrre energia