29 1.5 Il contesto economico veneto
1.5.1. Situazione economica del sistema vino
Tabella 1. 1 Dati di produzione di vino in Veneto
Fonte: dati Istat e in neretto dati ufficiali censimento agricolo
Il cambiamento di produzione avvenuto nel distretto del vino veneto ci indica che le imprese hanno saputo superare le avversità e si sono riorganizzate; grazie alle leggi lungimiranti per la valorizzazione delle diverse aree come pure degli investimenti azzeccati le PMI si sono fatte conoscere e apprezzare anche nel panorama internazionale.
Infatti, come si può vedere nella Tabella 1.1, la produzione di vino in Veneto nel 2011 (8,57 milioni di hl) è cresciuta del 2.6% rispetto all’anno precedente (8,35 milioni di hl) e continua a mantenere un’ invidiabile costanza nel tempo dimostrando dal 2000 a oggi un incremento medio dell’1% annuo.
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Questo è un ottimo risultato se si considera il fatto che il Veneto è una delle poche regioni ad andare in controtendenza con la media italiana che ha segnato nel 2011 un calo di ben il 9% della produzione7.
Alcune delle principali ragioni di tale successo vanno sicuramente ricercate nella presenza di operatori relativamente grandi, di una produzione fortemente orientata all’export e infine del grande successo del Prosecco. Nonostante i dati provinciali siano leggermente sfalsati poiché nel 2011 l’Istat ha escluso i mosti dal calcolo della produzione provinciale, i numeri segnano un incremento tra il 5 e il 7 % nelle province di Verona e Treviso
Ciò che invece è possibile evincere dai numeri è che si è assistito al sorpasso di produzione dei vini DOC/DOCG rispetto ai vini IGT. Crescendo infatti del 9.6 % tra il 2010/2011 e del 58% tra il 2008/2011, i vini DOC/DOCG hanno raggiunto i 3,67 milioni di hl mentre i vini IGT, un tempo dominanti, sono scesi a 3,44 milioni di hl con un -3,4% dal 2010/2011 e un -29% dal 2008/2011 (tabella 1.1). Questo è un indice molto significativo perché ci dice dove le imprese stanno maggiormente investendo, infatti l’incremento di produzione di vini di qualità a scapito di vini IGT conferma ciò che si sta ravvisando anche in altri settori manifatturieri italiani e cioè che la qualità è sempre più richiesta dal mercato e all’Italia non resta che riscoprire la grande tradizione di eccellenza che fin dall’antichità l’aveva resa celebre in tutti i mercati.
Non sorprendono dunque il sempre maggiore impegno delle aziende vitivinicole nell’aumentare il posizionamento dei propri vini non solo attraverso la cura maniacale del prodotto ma anche a livello di servizio e comunicazione dei propri valori di tradizione e artigianalità8.
D’altro canto, è rilevante segnalare la crescita del 16,6% tra 2010/2001 dei vini da tavola che hanno raggiunto 1,45 milioni di hl e addirittura dell’85% tra 2008/2011 (tabella 1.1).
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Fonte: dati Istat 2011
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Questi mutamenti, secondo alcuni imprenditori del settore, sono dovuti principalmente al periodo economico sfavorevole che stiamo attraversando in Europa che ha comportato una riduzione del numero di consumatori della classe media.
Questo cambiamento ha comportato alcune difficoltà per quelle aziende che si concentravano nella produzione di vini di fascia media mentre ha fornito una grande opportunità per tutte quelle imprese in grado di produrre vini da tavola con un ottimo rapporto qualità prezzo9.
A conferma di quanto in precedenza affermato si può notare dalle figure 1.1 e 1.2, come le quote del vino in Veneto si sono modificate notevolmente, il DOC cresce dal 30,7% al 42,2%, l’IGT passa invece dal 59,3% al 39,5% e il VDT aumenta di 9 punti percentuale raggiungendo il 16,7% del mercato. Se questo è quanto è accaduto in Veneto, non si può dire lo stesso per i vini italiani che negli ultimi 5 anni hanno perso ogni anno circa il 2,6% del proprio valore.
Dai dati in tabella 1.2 possiamo perciò notare come il Veneto si stia imponendo quale modello industriale nel mondo del vino facendo registrare oltre a una costante e leggera crescita della produzione (+1% medio annuo negli ultimi 10 anni) anche un significativo incremento del valore del proprio vino: nell’ultimo quinquennio è cresciuto alla media del 3,7% annuo.
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Figura 1.1 Produzione vini in veneto per tipologia (hl/1000)
Fonte: dati Istat 2011
Figura 1.2 Suddivisione in % della produzione per tipologia 2011
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Tabella 1.2 : Valore dei prezzi di origine (€/mln)
Fonte: dati Istat 2011
Figura 1.3 : Produzione DOC Veneto nel periodo 2006-10 (hl/1000)
Fonte: elaborazione dati Federdoc e Agea
Anche osservando la composizione delle coltivazioni venete di Denominazione (Doc e Docg) più affermate si nota la crescente rilevanza (+10% produzione 2009-2010) che stanno acquisendo (figura 1.3) (elaborazione dati Federdoc e AGEA).
In particolare il Prosecco e il Conegliano Valdobbiadene mostrano tassi di crescita molto significativi (+34% il primo e +16% il secondo); questi successi sono merito delle nuove leggi introdotte a salvaguardia della qualità e unicità di questi vini che facilitano la creazione di marchi sempre più forti ponendo le
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basi per una importante espansione nei mercati esteri nei quali è assolutamente fondamentale essere riconosciuti per le proprie doti d’eccellenza.
Figura 1.4: Suddivisione della produzione DOC/DOCG 2010
Fonte: elaborazione dati Federdoc e Agea
A riprova del focus del sistema vino veneto nell’innalzamento di posizionamento e valore del proprio prodotto vi sono diversi risultati (figura 1.3 e 1.4):
• incremento del 10% nella produzione 2010 di DOC/DOCG attestandosi a 3,3 milioni di hl;
• 4 DOC venete sono nella classifica italiana tra le prime 10 per produzione;
• 5 DOC fanno l’80% della produzione veneta.
Quest’ultimo dato rafforza ancor di più l’idea di comunicazione che a livello di distretto si vuole “esportare” nel mondo e in Italia e cioè di valorizzare pochi nomi al massimo delle proprie possibilità economiche.
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Dopo aver delineato lo scenario veneto del mondo del vino ed esaminato la produzione, la superficie adibita e le diverse tipologie di vino prodotte si vuole entrare più nello specifico trattando i due distretti più importanti e precisamente quello del prosecco di Conegliano Valdobbiadene e quello del distretto veneto del vino.
In particolare, per ogni distretto, si vuole riportare brevemente la storia che lo ha caratterizzato, il suo rapporto con l’innovazione e la tecnologia e infine si compirà un’analisi economica generale della situazione attuale.
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