Le Società di Mutuo Soccorso maschile
e femminile di Camerino
143 L’avv. Ercole Marsili Feliciangeli, Presidente della Mutua dal 1957 al 1973, affermato professionista, di vasta cultura giuridica, brillante oratore, infaticabile organizzatore, era nato il 24 maggio del 1894 a Camerino, la nobile Città del Ducato dei Da Varano, nella quale l’11 febbraio 1862 aveva visto la luce la Società maschile di Mutuo Soccorso, una tra le prime delle Marche.67
La Società di Camerino era stata fondata da un gruppo di cittadini di estrazione borghese, tra i quali il cav. Giuseppe Parisani, Alessandro Savini, Felice Fabi, Flaminio Napoleoni e Torquato Sartori, con il triplice scopo di
“promuovere e diffondere la moralità, provvedere ed incoraggiare l’istru-zione, assicurare il benessere individuale con l’aiutarsi scambievolmente”.
Dalla lettura dello Statuto si apprende: i soci effettivi dovevano avere un’età tra i 17 e i 50 anni, la quota di ammissione era di due lire e quella mensile di 15 centesimi; in caso di malattia era previsto un sussidio di una lira al giorno nei limiti di 100 lire annue; il socio divenuto inabile al lavoro per infermità o vecchiezza aveva diritto, dopo dieci anni di continuato pagamento, ad una pensione mensile proporzionata ai fondi della cassa. Inoltre: l’espulsione del socio, per mancato versamento delle quote, immoralità o reati, era comminata dal Consiglio generale, con diritto di appello all’Assemblea generale; il fondo cassa era depositato presso la Cassa di Risparmio in un conto cointestato alla Società e al Sindaco della Città; il vessillo sociale era rappresentato da due liste verdi ed una bianca, simbolo di concordia e speranza, con in mezzo due mani congiunte, simbolo della solidarietà, e la scritta “Società Operaia di Camerino”; ogni anno, la prima domenica di febbraio, veniva festeg-giata la fondazione della Società.
67 Detto Statuto è conservato, con l’intero archivio della Società, presso l’Archivio di Stato di Camerino; fu ivi stampato nel 1862 con i tipi di Giuseppe Marchi.
Il testo è preceduto dallo “Statuto Fondamentale della Monarchia Rappresen-tativa degli Stati di Sardegna Regio Editto 4 marzo 1848”, da un appello del socio Bonci al “probo operaio”, ai benestanti e al Clero affinché si associassero con spirito di fratellanza. La biblioteca della Società è invece conservata presso la Biblioteca Valentiniana di Camerino.
Nel 1867, cinque anni dopo quella maschile, veniva costituita la Società femminile di Mutuo Soccorso, la cui prima Presidente è stata Caterina Pigorini Beri, la quale nel 1906 ebbe la vice-presidenza del Congresso Regionale marchigiano fra le Società di Mutuo Soccorso, tenuto a Camerino nelle giornate del 26, 27 e 28 maggio. Il Congresso, che aveva all’ordine del giorno l’iscrizione dei soci alla Cassa nazionale di Previdenza, da poco istituita, la costituzione di una Federazione marchi-giana, l’erogazione di una parte delle rendite a beneficio dell’istruzione primaria, fu particolarmente vivace ed ebbe risonanza ben oltre le mura cittadine ed il territorio Piceno. Il dibattito fu infatti caratterizzato dalla contrapposizione da un lato tra i fautori e gli avversari dell’indipendenza economica e politica, dall’altro tra i clericali e gli anticlericali intellettuali e borghesi.68 Merita evidenziare che nei Congressi la rappresentanza dei lavoratori, pur di gran lunga maggioritari nelle società mutualistiche, era minoritaria rispetto ai borghesi e ai nobili che nei Sodalizi rivesti-vano cariche direttive e venirivesti-vano delegati in virtù della loro cultura e delle capacità dialettiche.
Da una nobile famiglia di Camerino discendeva l’on. Pietro Pericoli (1823-1885), avvocato in Roma, finanziere, deputato per quattro legi-slature, sensibile ai problemi dei lavoratori, il quale il 30 novembre 1878 in Parlamento, presente il Ministro Agostino Depretis, lesse ed illustrò la sua proposta di legge “diretta a garantire gli interessi degli operai nelle costruzioni di fabbriche, nelle miniere e negli opifici”, invocando una legge speciale volta ad assicurare il risarcimento alle famiglie dei lavora-tori vittime di infortuni sul lavoro e, in mancanza di discendenti, “alla Società operaia di mutuo soccorso dell’arte che esercitava il defunto”.
Va aggiunto che nel 1972 egli era stato eletto membro della Direzione dal Congresso generale delle SMS svolto a Roma, città in cui rivestiva importanti incarichi.
68 Sul Congresso cfr. La Società operaia maschile in Camerino, Atti del Congresso Regionale marchigiano fra le SOMS tenuto in Camerino il 27-28-29 maggio 1906, Camerino, Savini, 1906 .
145 La Società di Mutuo Soccorso di Camerino è stata sempre un rife-rimento per la vita cittadina e ad essa va il merito di essersi impegnata, oltre che nel perseguimento degli scopi statutari, in atti di concreta soli-darietà in occasione di calamità naturali e nel sostegno di interessi comuni collettivi, come la costruzione della linea tranviaria per la Stazione di Castelraimondo, inaugurata nel 1906, l’illuminazione pubblica, per la costituzione di una Biblioteca circolante, per il mantenimento dell’antica Università e del Tribunale, già all’epoca periodicamente minacciati di soppressione.69 Si aggiunga il programma per la creazione di una Cassa Operaia, di un magazzino di cereali, di una Società Cooperativa per la costruzione di case operaie, di scuole serali.
Il Presidente Marsili, il quale sicuramente aveva ereditato amore e passione per il mutuo soccorso dalla nobile città che gli aveva dato i natali, ha sempre coltivato, nonostante i suoi impegni professionali, i rapporti con Camerino, partecipando, anche con delegazioni della Mutua, alle manifestazioni dell’Associazione dei Camerinesi residenti nella Capitale, derivata dalla “Nazione dei Camerinesi”, associazione preesistente all’Unità d’Italia.
Va anche ricordata la dotta e applaudita orazione ufficiale che egli fece il 12 giugno del 1968 al Teatro Marchetti di Camerino, in occa-sione della celebrazione del Centenario della locale Società Femminile di Mutuo Soccorso.
69 La Società, in virtù della sua meritoria attività, ha ottenuto vari riconoscimen-ti, tra i quali una medaglia di bronzo nella Esposizione Operaia di Torino del 1890, una medaglia d’oro nella Esposizione Internazionale di Milano del 1906, una medaglia d’oro per altissima benemerenza civile dal Comune di Came-rino nel 1922, una medaglia d’oro dalla Federazione Italiana Mutualità al II Congresso di Milano del 1961. Camerino, nella sua lunga e importante storia, ha condiviso con Fermo, nei secoli passati, molti eventi, non sempre pacifici:
nel 1329 i Da Varano si scontrarono con i Fermani, che furono sconfitti e assoggettati. Nel 1505 Camilla Battista (1458-1524), figlia di Giulio Cesare Da Varano, nota come Suor Battista, religiosa mistica e umanista, canonizzata nel 2010, per sfuggire alla violenze di Cesare Borgia, detto il Valentino, trovò rifugio a Fermo, dove fondò un Monastero delle Clarisse.
Statuto della SMS maschile di Camerino, 1862
Il logo delle Società di M. S. maschile e femminile di Camerino