• Non ci sono risultati.

Sogno senza segni di Gian Paolo Caprettini

GEROLAMO CARDANO, Sul sonno e sul

sognare, a cura di Mauro Mancia e

Agnese Grieco, Marsilio, Venezia 1989, pp. 233, Lit 28.000.

La verità dipende da una tecnica? Almeno per i sogni, secondo Girola-mo Cardano (1501-76), parrebbe di sì. Si tratta di creare le condizioni per avere sogni veritieri, allontanan-do "l'incontinenza e il disordine ero-tico, i tormenti, le alterazioni del-l'animo, i fastidi e specialmente il vi-no" (p. 50): soltanto così potremo accedere all'insegnamento dei sogni, cioè etimologicamente alla loro signi-ficazione. Ma le "cose nascoste" che i sogni ci indicano sono di due tipi: quelle esposte "in maniera diretta", per cui i sogni fungono semplicemen-te da meccanismi indicatori, e quelle presentate nella maniera "onirica" vera e propria, in ragione della quale possiamo a tutti gli effetti parlare di sogni o visioni oniriche: le cose so-gnate significano qualcosa di diffe-rente da quello che ci fanno vedere. Nasce così l'interpretazione come una tecnica che si propone di ridurre la arbitrarietà del linguaggio onirico col dar vita a un dizionario di corri-spondenze fra le "cose mostrate dai sogni" e quelle del mondo della ve-glia. Vedremo allora che "i monti in-dicano uomini potenti, affari diffici-li, ma anche una vita infelice, benché tranquilla" (p. 95), che il legno "rap-presenta la materia delle azioni e de-gli affari, tanto quanto è un materia-le usato dagli artigiani" (p. 108), che "la città significa abitazione, affari e vita" (p. 191). Accanto al lessico avremo anche un repertorio dei pos-sibili programmi narrativi, secondo i quali si può trovare una corrispon-denza tra racconto onirico e vita del sognatore: "vivere la vita in paradiso significa essere senza moglie, perché chi è vedovo e celibe crede di essere beato, ma a torto" (p. 191); "il cervo rappresenta un uomo instabile e ti-mido, e un uomo che ha una moglie adultera... Chi crede di essere un cer-vo ed è celibe, vivrà a lungo in ansia e timore" (p. 122). Immaginate dun-que la tragedia di chi sognerà d'esse-re un cervo in paradiso.

I meccanismi di significazione in-dicati da Cardano rispondono a una logica retorica di vario genere. Ecco un esempio del tipo metaforico: "la febbre significa guadagni ingiusti poiché brucia l'uomo. Significa an-che bollori dell'animo..." (p. 194); e uno del tipo metonimico: "le labbra significano parole, poiché da esse vengono proferite" (p. 63).

Tutto ciò che abbiamo mostrato finora non faccia però pensare che Cardano creda a un sistema di corri-spondenze biunivoche, come se l'in-determinazione dei simboli non esi-stesse e quindi come se il compito di un interprete fosse quello di un appa-rato decifappa-ratore da controspionag-gio. Per lo scienziato-mago, profes-sore di medicina, astrologo e fisico, autore con l'Ars magna di un capitolo fondamentale nella storia dell'alge-bra, estensore per di più del De

sub-tilitate rerum, è impossibile pensare a

qualsiasi forma di determinismo che non sia quella apparente che potreb-be ricavare un lettore disattento alle prese col volume di cui stiamo par-lando, traduzione del libro primo dei

Synesiorum somniorum omnis generis insomnia explicantes libri III.

Carda-no invita invece alla cautela, perché "tutti i sogni provengono da una co-noscenza imperfetta, dalla trasposi-zione e dalla commistione delle cose viste" (p. 31), tanto che si può parla-re non di verità assoluta ma di "gra-do di verità", sia per le difficoltà con cut il materiale della vita emerge nel sogno, sia perché "il medesimo

so-gno non ha Io stesso significato per tutti in base alle cose specifiche che appaiono in esso" (p. 45). Si tratta dunque non soltanto di conoscere il sogno, ma soprattutto di conoscere il sognatore.

Possiamo dunque ricavare dalla lettura di questo volume importanti suggestioni, oltre a quelle ben moti-vate che i curatori espongono nel-l'introduzione. Ad esempio: riuscia-mo davvero a sognare qualcosa che non abbiamo mai visto o di cui non

disperso e riscritto perché possa nelle ore del dì essere ritrovato, ovvero an-cora sede di quella attività religiosa (nel senso etimologico del termine) in cui pazientemente vengono rimes-se insieme le parti del giorno? Man-cia, lo sappiamo, nel suo libro II so-gno come religione della mente

(Later-za 1987) aveva argomentato in favo-re di quest'ultima tesi. Tesi che si potrebbe illustrare con l'immagine di Penelope che pazientemente, di not-te, disfa ciò che di giorno aveva cuci-to, ma cosi facendo dimostra che la saggezza e l'astuzia sono in fondo co-se da notte, sì, ma proprie di chi resta sveglio.

Per concludere, dobbiamo saluta-re con piacesaluta-re il lavoro di Mancia e

Grieco, limitandoci a segnalare al-cune rare modernizzazioni nella traduzione (ad esempio il termine "finalizzate" di p. 141) e un refuso che la dice lunga sui sogni ad occhi aperti: a p. 15, per due volte, si legge "mancia" invece di "manca": "se qualcosa mancia all'immagine-ìdo/o confrontata con T'originale' della ve-glia, mancia per difetto e non per 'deformazione'": errore naturalmen-te da valutare con tutta la sorridennaturalmen-te indulgenza del caso.

Le illustrazioni di questo numero sono tratte da: Vittorio Gregotti,

Il disegno del prodotto industriale,

Electa, Milano 1986, pp. 372, Lit 85.000.

Comitato di redazione

Alessandro Baricco, Piergiorgio Battaggia, Gian Luigi Beccaria, Riccardo Bellofiore, Giorgio Bert, Eliana Bouchard (redatto-re capo), Loris Campetti, Eranco Carlini, Cesa(redatto-re Cases, Enrico Caste/nuovo, Guido Castelnuovo, Gianpiero Cavaglià, Anna Chiarloni, Alberto Conte, Sara Cortellazzo, Lidia De Federicis, Achille Erba, Aldo Fasolo, Franco Ferraresi, Delia Frigessi, Anna Elisabetta Galeotti, Claudio Gorlier, Martino Lo Bue, Adalgisa Lugli, Giuliana Maisto, Filippo Maone (direttore re-sponsabile), Diego Marconi, Franco Marenco (vice direttore), Luigi Mazza, Gian Giacomo Migone (direttore), Cesare Piando-la, Dario Puccini, Tullio Regge, Marco Revelli, Gianni Rondo lino, Franco Rositi, Giuseppe Sergi, Lare Terracini, Gian Luigi Vaccarino, Anna Viacava, Dario Voltolini

Redazione

Eliana Bouchard, Lidia De Federicis, Delia Frigessi, Franco Marenco, Gian Giacomo Migone, Luca Rastello, Marco Revelli, Sonia Vittozzi.

Segreteria

Mirvana Pinosa Ricerca iconografica Maria Pensino

Art director

Enrico Maria Radaelli

Progetto grafico

Agenzia Pirella Góttsche

Redazione

Via Andrea Doria, 14, 10123 Torino, tel. 011-346925 fax 543741

Ritratti

Tullio Pericoli

Ufficio pubblicità

Emanuela Merli

ViaS. Giulia 1, 10124 Torino, tel. 011-832255

Sede di Roma

Via Grazioli Lante 15/a, 00195 Roma tel. 06/316665 -fax 311400

Editrice

"L'Indice - Coop. a r.l."

Registrazione Tribunale di Roma n. 369 del 17/10/1984

Abbonamento annuale (10 numeri, corrispondenti a tutti i mesi, tranne agosto e settembre)

Italia: Lit. 50.000. Europa: Lit. 70.000. Paesi extraeuropei: Lit. 110.000 (via aerea) - Lit. 70.000 (via superficie)

Numeri arretrati: Lit. 8.000 a copia; per l'estero Lit. 10.000 a

copia-la assenza di diversa indicazione nelcopia-la causale del versamento, gli abbonamenti vengono messi in corso a partire dal mese suc-cessivo a quello in cui perviene l'ordine. Per una decorrenza anticipata occorre un versamento supplementare di lire 2.000 (sia per l'Italia che per l'estero) per ogni fascicolo arretrato.

Si consiglia il versamento sul conto corrente postale n. 78826005 intestato a L'Indice dei libri del mese - Via Romeo Romei,

27 - 00136 Roma, oppure l'invio di un assegno bancario "non trasferibile" allo stesso indirizzo.

Distribuzione in edicola Distribuzione in libreria Libreria di Milano e Lombardia

SO.DI.P., di Angelo Patuzzì, PDE - viale Manfredo Fanti, 91 Joo - distribuzione e promozione Via Zuretti 25, 20135 Milano. 50137 Firenze - tel. 055/587242 periodici - via Galeazzo Alessi 2

20123 Milano - tel. 02/8377102

Fotocomposizione Stampa

Puntografica, Via Monfalcone 91, 10136 Torino SO.GRA.RO, Via I. Pettinengo 39, 00159 Roma

abbiamo sentito parlare, di cui in-somma non "sappiamo" nulla? E va-lido o non è vava-lido nel campo onirico l'assunto secondo il quale nihil est in

intellectu quod prius non fuerit in sen-su?

Il problema forse non sta in ciò che sogniamo, ma in ciò che riuscia-mo a dirne: il che, come si sa, è po-tentemente controllato dall'espe-rienza e irrigidito dalle varie conven-zioni. Che cosa davvero ci sia nel so-gno forse lo sappiamo soltanto mentre sogniamo. Anche se allora non ne sappiamo il significato, per-ché il saperne qualcosa comportereb-be un punto di vista che non sia quel-lo del sogno, ma una mente esterna, un'osservatività che non si può dare. Cardano segue e rafforza la tradi-zione secondo la quale il sogno è ciò che diciamo d'aver sognato: la refe-renza degli oggetti onirici — un ca-vallo, un ponte, un bel palazzo, un pozzo, un pesce, un serpente — è fondata nella veglia non nel sogno; è nella veglia che il sogno assume una denotazione linguistica: il cavallo si-gnifica..., il ponte significa... Signifi-care vuol dire riportare nella veglia, trasferire dal sogno alla vita. Dunque le cose non significano nel sogno ma fuori del sogno, nel discorso che ne parla. Si sogna perché nella veglia... Il sogno, allora, dominio di ciò che sfugge alla coscienza diurna e vigile, ovvero luogo memoriale dove tutto è

Lettere

Caro Indice,

ero a conoscenza di un tuo pro-getto di aprire, sulla facciata della rivista, una "Finestra sull'Italia" accanto alla già esistente "Finestra sul mondo". Vengo a sapere che il progetto è stato abbandonato e non posso che dolermene. Una finestra sull'Italia, ovvero una rassegna dei libri scritti da stranieri aventi per soggetto il bel paese mi sembrava opportuna, anzi, direi proprio ne-cessaria.

Sapere che cosa si scrive all'este-ro intorno alle faccende nazionali è importante infatti non solo a livello informativo ma anche a livello, di-rei, morale. Mi spiego meglio: una buona informazione sulla stampa estera contribuirebbe ad aprirci un po' gli occhi sui problemi nazionali spostando l'interesse dal punto di vista delle beghe intestine a quello di prospettive più vaste; potrebbe insomma aiutarci a guardare un po' più in là del nostro naso, o addirit-tura mostrarci aspetti nuovi dei no-stri problemi che non riusciamo a vedere soffocati come siamo dai vecchi.

Inoltre una buona informazione servirebbe anche — e r i assicuro che questo punto è assai importante

— a smascherare un po' l'arroganza e l'incompetenza che spesso accom-pagnano le pagine che gli osservato-ri esteosservato-ri dedicano al nostro paese. Spesso purtroppo tali pagine vengo-no scritte dopo un soggiorvengo-no di po-chi mesi in Italia, finanziato magari da qualche lucrosa fondazione, con-dotto con modeste conoscenze lin-guistiche e ancor più carenti infor-mazioni culturali.

Oddio, è vero che Tocqueville ha scritto La démocratie en Amérique dopo un soggiorno di pochi mesi nel Nuovo Mondo — e mi sono sempre chiesta come diavolo abbia fatto; ma è anche vero che non tutti sono dei Tocqueville. Così, a dare infor-mazioni sull'Italia provvedono spesso linguisti che non conoscono bene né la grammatica né la sintassi dell'italiano, politologi di seconda mano che non hanno mai letto il te-sto originale della costituzione, giornalisti spocchiosi avidi di effetti sensazionali (a chi me ne chiederà la prova, manderò una significativa campionatura illustrativa).

Insomma, non ti sembrano que-sti dei motivi sufficienti per aprire un po' di spazio all'informazione sull'Italia all'estero? Concludo il mio plaidoyer mandandoti tanti au-guri di buon lavoro e di buona con-tinuazione. Cari saluti

Francesca Rigotti

NOVITÀ -,

Stefania BARIATTI LA DISCIPLINA GIURIDICA DELLA CITTADINANZA ITALIANA p. XII-389, L. 30.000 Mario CALOGERO LA PROCREAZIONE ARTIFICIALE Una ricognizione dei problemi p. X-282, L. 24.000 COMMENTARIO DEL NUOVO CODICE DI PROCEDURA PENALE

Diretto da Ennio Amodio e Oreste Dominioni Volume primo Artt. 1-108 (Libro I)

Commenti di:

E. Amodio, G. Barone, G. Conti, O. Dominioni, G. Frigo, N. Galantini, G. Ichino, A. Macchia, F. Ruggieri, M . T . Sturla p. XCV1-720, L. 70.000 Volume secondo Artt. 109-186 (Libro II)

Commenti di: F. Corbi, N. Galantini, M . T . Sturla, G. Ubertis p. XVI-304, L. 35.000 Francesco DE FAZIO Giovanni BEDUSCHI (a cura di) LA MEDICINA LEGALE ED IL NUOVO CODICE DI PROCEDURA PENALE p. XV-724, L. 58.000 Girolamo LO VERSO Emanuele GIARRIZZO Pasquale GUZZO Marina P A P A (a cura di) LA PSICOTERAPIA NEI SERVIZI PUBBLICI

p. 240, L. 20.000 John R. NEILL David P. KNISKERN (a cura di) DALLA PSICHE AL SISTEMA

L'evolversi della terapia di Cari Wbitaker p. 524, L. 42.000 Fausto POCAR Michele TAMBURINI (a cura di) NORME FONDAMENTALI DELLA COMUNITÀ ECONOMICA EUROPEA p. XII-282, L. 20.000 Egidio TOSATO PERSONA, SOCIETÀ INTERMEDIE E STATO p. XII-324, L. 30.000

Documenti correlati