PBS 1x = soluzione salina preparata per diluizione di PBS 10x, la cui composizione è la seguente:
• NaH2PO4 x H2O 18,6 mM
• Na2HPO4 x H2O 74,6 mM
• NaCl 1,5 M
Paraformaldeide 4% = preparata per diluizione con PBS 1x di paraformalideide 32%.
STE = Buffer di isolamento costituito da: • Saccarosio 250 mM
• Tris 5 mM • EGTA 1 mM
39
40
41
42
RISUTATI E DISCUSSIONE
Evidenze epidemiologiche dimostrano la stretta correlazione tra l’assunzione di vegetali della famiglia delle Brassicaceae e il miglioramento dei parametri indicativi del rischio cardiovascolare, in particolare tali risultati sono stati ottenuti considerando vegetali quali la Brassica oleracea (cavolo) ed evidenze precliniche sulla Moringa oleifera (moringa) o glucosinolati isolati, quali soprattutto la glucorafanina.
A nostra conoscenza, non sono disponibili in letteratura indicazioni riguardo gli effetti nutraceutici posseduti da Eruca sativa, ovvero la rucola, nella condizione di sindrome metabolica; pertanto, questa tesi di Laurea si prefissa l’obiettivo di valutare l’effetto di un estratto ottenuto dai semi di Eruca sativa in vivo su animali in cui è stata riprodotta una condizione molto simile alla sindrome metabolica nell’uomo attraverso un’alimentazione HF.
Tale tipologia di alimentazione protratta per 10 settimane influenza l’incremento del peso corporeo generando una crescita pari al 27,0±2,17% alla decima settimana, a confronto con l’incremento di 13,27±2,06 % di peso che si osserva nel gruppo standard. Tale differenza, statisticamente significativa, viene contenuta dall’aggiunta dell’estratto di eruca al mangime HF (incremento di 20,69±1,36%). D’altra parte, anche l’aggiunta dell’estratto di eruca all’alimentazione standard influenza in modo significativo l’incremento del peso rispetto allo standard (Std+ES = 9,04±1,08%) (Figura 9).
0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 0 5 10 15 20 25 30 35 HF Std HF + ES Std + ES §§ *** # # weeks we ig h t in c re a s e ( % )
Figura 9. Incremento percentuale di peso nei topi alimentati con dieta standard (Std),
standard+estratto di eruca sativa, HF ed HF+estratto di eruca sativa osservato nella durata del trattamento, di 10 settimane. Valore di p<0,05 è considerato statisticamente
43
significativo. * indica significatività tra standard e HF. § indica significatività tra HF e HF+ES. # indica significatività tra standard e standard+ES.
Questo effetto sul peso corporeo si riflette sul parametro del BMI e della circonferenza addominale; in entrambi i casi, infatti, l’alimentazione con la dieta HF determina un significativo incremento del BMI e della circonferenza addominale. D’altra parte, l’aggiunta dell’estratto di eruca all’alimentazione HF contiene l’incremento di entrambi i parametri. Questo risultato è in linea con quanto osservato sul peso corporeo (Figura
10A e 10B). A B Std Std + E. S. HF HF + E.S. 0.00 0.25 0.30 0.35 0.40
**
§ g /c m 2 Std HF HF + E.S. 0.0 7.0 7.5 8.0 8.5 9.0*
cmFigura 10. A) Negli istogrammi vediamo il valore di BMI per i gruppi standard,
standard+estratto di eruca sativa, HF e HF+estratto di eruca sativa. B) Gli istogrammi mostrano i valori della circonferenza addominale per i gruppi standard, HF e HF+estratto di eruca sativa. Valore di p<0,05 è considerato statisticamente significativo. * indica significatività tra standard e HF. § indica significatività tra HF e HF+ES. # indica significatività tra standard e standard+ES.
Il peso degli organi è un altro parametro che è stato preso in considerazione, tuttavia né il peso del fegato né del cuore subiscono una riduzione significativa in relazione alla condizione alimentare (dati non mostrati). Tuttavia, l’analisi macroscopica dei fegati evidenzia un marcato accumulo di grasso nei fegati trattati con alimentazione HF, suggerendo che, in linea coi dati riportati in letteratura, tale tipo di alimentazione innesca processi steatosici, che non subiscono una regressione, almeno dal punto di vista qualitativo, in seguito all’aggiunta dell’estratto di eruca (Figura 11).
44
Figura 11. Foto dei fegati: standard, HF e HF+estratto di Eruca sativa.
L’analisi ponderale del tessuto adiposo rivela, invece, un marcato incremento in seguito al trattamento con dieta HF, mentre l’aggiunta dell’estratto di eruca svolge un effetto di modulazione. Infatti, sebbene il dato non sia significativo, sia negli animali con alimentazione standard con l’estratto che con alimentazione HF con l’estratto si osserva una tendenza alla riduzione nell’accumulo di grasso viscerale rispetto al peso dell’animale (Figura 12). Std Std + E. S. HF HF + E.S. 0 20 40 60 80
**
a d ip o s e t is s u e ( g )/ a n im a l we ig h t (k g )Figura 12. Gli istogrammi mostrano il rapporto del peso in grammi del tessuto adiposo
rispetto al peso in chilogrammi dell'animale per ciascun gruppo (standard, standard+ES, HF e HF+ES). Valore di p<0,05 è considerato statisticamente significativo. * indica significatività tra standard e HF. § indica significatività tra HF e HF+ES. # indica significatività tra standard e standard+ES.
45
Questo è il primo risultato interessante che emerge da questa tesi di Laurea e che è in linea con quanto riportato negli altri studi preclinici con altri estratti di Brassicaceae (Jaja-Chimedza et al. 2018).
L’analisi del profilo lipidico e glicemico evidenzia che il trattamento con alimentazione HF influenza i parametri soprattutto lipidici ed in particolare i livelli di colesterolo totale; infatti, i suoi livelli risultano essere pari a 142,7±5,3 mg/dL negli animali con alimentazione HF e tale valore è significativamente superiore rispetto a quelli con alimentazione standard (Figura 13, Tabella 3).
Std Std + E. S. HF HF + E.S. 0 50 100 150 200
p=0.068
***
#
m g /d lFigura 13. Gli istogrammi mostrano il colesterolo totale per i gruppi standard,
standard+estratto ES, HF e HF+estratto ES. Valore di p<0,05 è considerato statisticamente significativo. * indica significatività tra standard e HF. § indica significatività tra HF e HF+ES. # indica significatività tra standard e standard+ES.
L’aggiunta dell’estratto ai due tipi di alimentazione genera una riduzione dei livelli di colesterolo ai limiti della significatività se confrontati coi rispettivi gruppi di controllo.
Tabella 3. Valori di colesterolo totale ottenuto per ciascun gruppo.
Trattamento Colesterolo totale
Standard 77,3±8,2 mg/dL
HF 142,7±5,3 mg/dL
Standard + E.S. 53,0±1,5 mg/dL
46
Sul profilo glicemico, sebbene non osserviamo una condizione di iperglicemia con l’alimentazione HF, tuttavia osserviamo un incremento nei livelli di emoglobina glicata (HbA1C), parametro prognostico di alterato metabolismo glicemico, e comunque l’aggiunta dell’estratto di eruca genera una riduzione marcata della glicemia sia nel gruppo standard che nel gruppo HF. A questo effetto ipoglicemico si aggiunge anche una riduzione nei livelli di emoglobina glicata (Figura 14A e 14B).
Std Std + E. S. HF HF + E.S. 0 40 60 80 100 §§§ p=0.090 m g /d l A Std Std + E. S. HF HF + E.S. 0 20 22 24 26 28 30 §§ m m o l/ m o l B
Figura 14. A) Gli istogrammi indicano la glicemia venosa per i gruppi standard,
standard+ES, HF e HF+ES. B) Gli istogrammi mostrano i valori di emoglobina glicata per ciascun gruppo. Valore di p<0,05 è considerato statisticamente significativo. * indica significatività tra standard e HF. § indica significatività tra HF e HF+ES. # indica significatività tra standard e standard+ES.
47
L’analisi di insulinemia non evidenzia nessuna differenza tra i vari tipi di trattamento, ma d’altra parte questo risultato era attendibile sulla base del fatto che il trattamento con HF non sviluppa una condizione di iperglicemia; probabilmente trattamenti più lunghi sono necessari per mettere in evidenza un’alterazione nell’omeostasi del glucosio (Figura 15). Std Std+ ES HF HF+ ES 0.1 0.2 0.3 0.4 In s u li n aU /m L
Figura 15. Gli istogrammi mostrano i valori di insulinemia per ciascun gruppo. Valore
di p<0,05 è considerato statisticamente significativo. * indica significatività tra standard e HF. § indica significatività tra HF e HF+ES. # indica significatività tra standard e standard+ES.
Considerando questi risultati, il secondo dato interessante della tesi di Laurea è il marcato effetto ipoglicemico che sarà oggetto di futuri approfondimenti.
Quindi, questo lavoro si è focalizzato sull’approfondimento dell’effetto dell’estratto di
Eruca sativa sul metabolismo del tessuto adiposo e a questo proposito la nostra
attenzione si è concentrata sulla valutazione dell’attività dell’enzima citrato sintasi, che è un enzima profondamente coinvolto nell’attività metabolica cellulare e usato come indicatore per valutare l’omeostasi della cellula. Tale attività, in linea con la letteratura (Kim et al. 2019), è significativamente compromessa negli animali HF, ma torna a livelli pressoché sovrapponibili a quelli standard negli animali trattati con HF+ES (Figura 16).
48 Std Std + Er uca HF HF + Eruc a 0.0 0.5 1.0 1.5
§§
*
C it ra te s y n th a s e a c ti v it y (m U / g p ro te in e )Figura 16. Gli istogrammi mostrano i valori dell'attività dell'enzima citrato sintasi per
ciascun gruppo. Valore di p<0,05 è considerato statisticamente significativo. * indica significatività tra standard e HF. § indica significatività tra HF e HF+ES. # indica significatività tra standard e standard+ES.
Infine, il tessuto adiposo è stato oggetto di un’analisi istologica con colorazione di ematossilina/eosina che ha permesso di analizzare il numero e la distribuzione degli adipociti in relazione al trattamento farmacologico/nutraceutico (Figura 17).
Come riportato in Figura 9 osserviamo che l’aggiunta dell’estratto di eruca influenza il numero e la grandezza degli adipociti. Si nota, infatti, negli animali in cui è aggiunto l’estratto di eruca una tendenza all’aumento del numero di adipociti/mm2(Figura 17B).
Considerando la frequenza di distribuzione rispetto all’area si nota inoltre un picco di adipociti di misura medio-alta nel gruppo HF che non compare negli animali trattati con l’estratto di eruca (Figura 17C).
49 A HF HF + ES 0 200 300 400 500 c e ll s /m m 2 B 500100015002000250030003500400045005000550060006500700075008000850090009500 10000 0.0 2.5 5.0 7.5 10.0 12.5 15.0 HF HF + ES Cell size (mm2) % f re q u e n c y d is tr ib u ti o n C
Figura 17. A) Foto al microscopio degli adipociti 100 µm per HF e HF+ES. B) Gli
istogrammi mostrano i valori di adipociti/mm2 per i gruppi HF e HF+ES. C) Frequenza di distribuzione degli adipociti per i gruppi HF e HF+ES.
50
Questi ultimi risultati, ancora preliminari, andranno rafforzati e confrontati con i valori relativi ai gruppi standard, tuttavia sono in linea con i risultati fino adesso ottenuti sul tessuto adiposo.
In conclusione, da questa tesi di Laurea emerge il potenziale ruolo nutraceutico dell’estratto di Eruca sativa nella prevenzione/trattamento della sindrome metabolica e in particolare di due condizioni di comorbidità tipiche, ovvero l’alterazione del metabolismo glicemico e il sovrappeso/obesità.
51
BIBLIOGRAFIA
Abbaoui B, Lucas CR, Riedl KM, Clinton SK, Mortazavi A. 2018. Cruciferous
Vegetables, Isothiocyanates, and Bladder Cancer Prevention. Mol Nutr Food
Res. 62: e1800079.
Abbaoui B, Telu KH, Lucas CR, Thomas-Ahner JM, Schwartz SJ, Clinton SK, Freitas MA, Mortazavi A. 2017. The impact of cruciferous vegetable
isothiocyanates on histone acetylation and histone phosphorylation in bladder cancer. J. Proteomics 156: 94e103
Abe K, Kimura H. 1996. The possible role of hydrogen sulfide as an endogenous
neuromodulator. J Neurosci 16: 1066–1071
Aires A, Mota VR, Saavedra MJ, Monteiro AA, Simoes M, Rosa EAS, Bennett RN. 2009. Initial in vitro evaluations of the antibacterial activities of glucosinolate
enzymatic hydrolysis products against plant pathogenic bacteria. J Appl
Microbiol 106: 2096–2105.
Aires A, Rosa E, Carvalho R. 2006. Effect of nitrogen and sulfur fertilization on
glucosinolates in the leaves and roots of broccoli sprouts (Brassica oleracea var. italica). J. Sci. Food Agric. 86: 1512−1516.
Alberti KG, Zimmet PZ. 1998. Definition, diagnosis and classification of diabetes
mellitus and its complications. Part 1: diagnosis and classification of diabetes mellitus provisional report of a WHO consultation. Diabet Med 15:539–553.
52
Alsanea S, Liu D. 2017. BITC and S-Carvone Restrain High-Fat Diet-Induced Obesity
and Ameliorate Hepatic Steatosis and Insulin Resistance. Pharm Res. 34: 2241-
2249.
An S, Han JI, Kim MJ, Park JS, Han JM, Baek NI, Chung HG, Choi MS, Lee KT, Jeong, TS. 2010. Ethanolic extracts of Brassica campestris spp. rapa roots
prevent high-fat diet-induced obesity via beta(3)-adrenergic regulation of white adipocyte lipolytic activity. J. Med. Food. 13: 406–414.
Angelino D, Dosz EB, Sun J, Hoeflinger JL, Van Tassell ML, Chen P, Harnly JM, Miller MJ, Jeffery EH. 2015. Myrosinase-dependent and -independent
formation and control of isothiocyanate products of glucosinolate hydrolysis.
Front. Plant Sci. 6: 831.
Apridonidze T, Essah PA, Iuorno MJ, Nestler JE. 2005. Prevalence and
characteristics of the metabolic syndrome in women with polycystic ovary syndrome. J Clin Endocrinol Metab. 90:1929–35.
Bai Y, Wang X, Zhao S, Ma C, Cui J, Zheng Y. 2015. Sulforaphane Protects against
Cardiovascular Disease via Nrf2 Activation. Oxid Med Cell Longev. 2015: 407-
580.
Barr LA, Shimizu Y, Lambert JP, Nicholson CK, Calvert JW. 2015. Hydrogen
sulfide attenuates high fat diet-induced cardiac dysfunction via the suppression of endoplasmic reticulum stress. Nitric Oxide. 46: 145-156.
Barness LA, Opitz JM, Gilbert-Barness E. 2007. Obesity: genetic, molecular, and
53
Batra S., Sahu RP, Kandala PK, Srivastava SK. 2010. Benzyl isothiocyanatemediated inhibition of histone deacetylase leads to NF-kappaB turnoff in human pancreatic carcinoma cells. Mol. Cancer Ther. 9:1596e1608.
Beauchamp RO, Bus J S, Popp J A, Boreiko, CJ, Andjelkovich, DA, Leber P. 1984. A Critical Review of the Literature on Hydrogen Sulfide Toxicity. CRC
Critical Reviews in Toxicology, 13: 25–97.
Bell L, Wagstaff C. 2017. Enhancement Of Glucosinolate and Isothiocyanate Profiles
in Brassicaceae Crops: Addressing Challenges in Breeding for Cultivation, Storage, and Consumer-Related Traits. J Agric Food Chem. Nov 1;65: 9379-
9403.
Beltran-Sanchez H, Harhay MO, Harhay MM, McElligott S. 2013. Prevalence and
trends of metabolic syndrome in the adult US population, 1999–2010. J Am Coll
Cardiol 62: 697–703.
Bjorkman M, Klingen I, Birch A NE, Bones AM, Bruce T J A, Johansen T J, Meadow R, Molmann J, Seljasen R, Smart LE, Stewart D. 2011.
Phytochemicals of Brassicaceae in plant protection and human health - Influences of climate, environment and agronomic practice. Phytochemistry 72:
538−556.
Bones AM., Rossiter JT. 2006. The enzymic and chemically induced decomposition of
glucosinolates. Phytochemistry 67:1053–1067.
Bonnard C, Durand A, Peyrol S, Chanseaume E, Chauvin MA, Morio B, Vidal H, Rieusset J. 2008. Mitochondrial dysfunction results from oxidative stress in the
skeletal muscle of diet-induced insulin-resistant mice. J Clin Invest. 118:789-
54
Calvert JW, Jha S, Gundewar S, Elrod JW, Ramachandran A, Pattillo CB, Kevil CG, Lefer DJ. 2009. Hydrogen sulfide mediates cardioprotection through
nrf2signaling. Circ. Res. 105: 365–374.
Carballal S, Trujillo M, Cuevasanta E, Bartesaghi S, Möller MN, Folkes LK, García-Bereguiaín MA, Gutiérrez-Merino C, Wardman P, Denicola A, Radi R, Alvarez B. 2011. Reactivity of hydrogen sulfide with peroxynitrite and
other oxidants of biological interest. Free Radic. Biol. Med. Jan 50: 196–205
Cavaiuolo M., Ferrante A. 2014. Nitrates and glucosinolates as strong determinants
of the nutritional quality in rocket leafy salads. Nutrients 6:1519-1538.
Choi KM, Lee YS, Kim W, Kim SJ, Shin KO, Yu JY, Lee MK, Lee YM, Hong JT, Yun YP, Yoo HS. 2014. Sulforaphane attenuates obesity by inhibiting
adipogenesis and activating the AMPK pathway in obese mice. J Nutr Biochem
25:201-207.
Choi KM, Lee YS, Sin DM, Lee S, Lee MK, Lee YM, Hong JT, Yun YP, Yoo HS. 2012. Sulforaphane inhibits mitotic clonal expansion during adipogenesis
through cell cycle arrest. Obesity (Silver Spring) 20:1365-1371.
Citi V, Martelli A, Testai L, Marino A, Breschi MC, Calderone V. 2014. Hydrogen
sulfide releasing capacity of natural isothiocyanates: is it a reliable explanation for the multiple biological effects of Brassicaceae? Planta Med 80: 610-613
Citi V, Calderone V, Martelli A, Breschi MC, Testai L. 2018. Pathophysiological
Role of Mitochondrial Potassium Channels and their Modulation by Drugs. Curr
55
Citi V, Piragine E, Pagnotta E, Ugolini L, Di Cesare Mannelli L, Testai L, Ghelardini C, Lazzeri L, Calderone V, Martelli A. 2019. Anticancer
properties of erucin, an H2 S-releasing isothiocyanate, on human pancreatic adenocarcinoma cells (AsPC-1). Phytother Res. 33: 845-855.
Cohen JH, Kristal AR, Stanford JL. 2000. Fruit and vegetable intakes and prostate
cancer risk. J. Natl. Cancer Inst. 92: 61–68.
Colman RJ, Anderson RM, Johnson SC, Kastman EK, Kosmatka KJ, Beasley TM, Allison DB, Cruzen C, Simmons HA, Kemnitz JW, Weindruch R. 2009.
Caloric restriction delays disease onset and mortality in rhesus monkeys.
Science. 325: 201–204.
Comhaire F. 2014. Nutriceutical approach to the metabolic syndrome. Endocrinol.
Metab. Syndr. 3: 134.
Di Cesare Mannelli L, Lucarini E, Micheli L, Mosca I, Ambrosino P, Soldovieri MV, Martelli A, Testai L, Taglialatela M, Calderone V, Ghelardini C. 2017.
Effects of natural and synthetic isothiocyanate-based H(2)S-releasers against chemotherapy-induced neuropathic pain: Role of Kv7 potassium channels.
Neuropharmacology. Jul 121:49-59.
Dinarello CA. 2009. Immunological and inflammatory functions of the interleukin-1
family. Annu Rev Immunol 27: 519–550
Dinkova-Kostova AT., Kostov RV. 2012. Glucosinolates and isothiocyanates in
56
Dinkova-Kostova AT, Fahey JW, Talalay P. 2004. Chemical structures of inducers of
nicotinamide quinone oxidoreductase 1 (NQO1). Methods in Enzymology. 382:423–448.
Dinkova-Kostova AT and Talalay P. 2008. Direct and indirect antioxidant properties
of inducers of cytoprotective proteins. Molecular Nutrition & Food Research.
52: S128–S138.
Dinkova-Kostova AT, Holtzclaw WD, Cole RN, Itoh K, Wakabayashi N, Katoh Y, Yamamoto M, Talalay P. 2002. Direct evidence that sulfhydryl groups of
Keap1 are the sensors regulating induction of phase 2 enzymes that protect against carcinogens andoxidants. ProcNatlAcadSci USA 99: 11908-11913.
Doll R, Peto R. 1981. The cause of cancer: quantitative estimates of avoidable risks of
cancer in the United States. J. Natl. Cancer Inst. 66: 1191–1308.
Elfoul L., Rabot S., Khelifa N., Quinsac A., Duguay A., Rimbault A. 2001.
Formation of allyl isothiocyanate from sinigrin in the digestive tract of rats monoassociated with a human colonic strain of Bacteroides thetaiotaomicron.
Fems Microbiol Lett 197: 99-103.
Engelen-Eigles G, Holden G, Cohen JD, Gardner G. 2006. The effect of temperature,
photoperiod, and light quality on gluconasturti in concentration in watercress (Nasturtium officinale R. Br.). J. Agric. Food Chem. 54: 328−334.
Ferrero-Miliani L, Nielsen OH, Andersen PS, Girardin SE. 2007. Chronic
inflammation: importance of NOD2 and NALP3 in interleukin-1β generation.
57
Franzke A, Lysak MA, Al-Shehbaz IA, Koch MA, Mummenhoff K. 2011. Cabbage
family affairs: the evolutionary history of Brassicaceae. Trends Plant Sci. 16:
108.
Fiorucci S, Distrutti E, Cirino G, Wallace JL. 2006. The emerging roles of hydrogen
sulfide in the gastrointestinal tract and liver. Gastroenterology 131: 259–271
Furne J, Saeed A, Levitt MD. 2008. Whole tissue hydrogen sulfide concentrations are
orders of magnitude lower than presently accepted values. Am. J. Physiol.
Regul. Integr. Comp. Physiol. 295: R1479–R1485
Gao W. 2008. Does the constellation of risk factors with and without abdominal
adiposity associate with different cardiovascular mortality risk? Int J Obes
(Lond) 32: 757–762.
Geng B, Chang L, Pan C, Qi Y, Zhao J, Pang Y, Du J, Tang C. 2004. Endogenous
hydrogen sulfide regulation of myocardial injury induced by isoproterenol.
Biochem Biophys Res Commun 318: 756–763.
Gerhauser C. 2013. Epigenetic impact of dietary isothiocyanates in cancer
chemoprevention. Curr. Opin. Clin. Nutr. Metab. Care 16: 405e410.
Giller K., Huebbe P., Hennig S, Dose J, Pallauf K, Doering F, Rimbach G. 2013.
Beneficial effects of a 6-month dietary restriction are time-dependently abolished within 2 weeks or 6 months of refeeding-genome-wide transcriptome analysis in mouse liver. Free Radical Biology & Medicine. 61: 170–178,
Gilmore TD, Herscovitch M. 2006. Inhibitors of NF-kappaB signaling: 785 and
58
Glueck CJ, Papanna R, Wang P, Goldenberg N, Sieve-Smith L. 2003. Incidence and
treatment of metabolic syndrome in newly referred women with confirmed polycystic ovarian syndrome. Metabolism. 52: 908–915.
Gonzales GF, Gonzales-Castañeda C, Gasco M. 2013. A mixture of extracts from
Peruvian plants (black maca and yacon) improves sperm count and reduced glycemia in mice with streptozotocin-induced diabetes. Toxicol Mech Methods.
23: 509-518
Gründemann C, Huber R. 2018. Chemoprevention with isothiocyanates – From bench
to bedside. Cancer Letters. 414: 26–33.
Gutierrez AD, Balasubramanyam A. 2012. Dysregulation of glucose metabolism in
HIV patients: epidemiology, mechanisms, and management. Endocrine..41: 1–
10.
Halkier BA., Gershenzon J. 2006. Biology and biochemistry of glucosinolates. Annu
Rev Plant Biol 57:303–333.
Halter JB, Musi N, McFarland Horne F, Crandall JP, Goldberg A, Harkless L, Hazzard WR, Huang ES, Kirkman MS, Plutzky J, Schmader KE, Zieman S, High KP. 2014. Diabetes and cardiovascular disease in older adults: current
status and future directions. Diabetes. 63: 2578–2589.
Hanausek M, Walaszek Z, Slaga TJ. 2003. Detoxifying cancer causing agents to
prevent cancer. Integr. Cancer Ther. 2: 139e144.
Hanlon N, Okpara A, Coldham N, Sauer MJ, Ioannides C. 2008. Modulation of rat
59
erucin, an isothiocyanate structurally related to sulforaphane. J. Agric. Food
Chem. 56: 7866e7871.
Hanschen FS, Schreiner M. 2017. Isothiocyanates, Nitriles, and Epithionitriles from
Glucosinolates Are Affected by Genotype and Developmental Stage in Brassica oleracea Varieties. Front. Plant Sci. 8: 1095.
Haslam DW e James WP. 2005. Obesity. Lancet. 366: 1197-1209.
Heiss E, Herhaus C, Klimo K, Bartsch H, Gerhauser C. 2001. Nuclear factor kappa
B is a molecular target for sulforaphane-mediated anti-inflammatory mechanisms. J. Biol. Chem. 276: 32008e32015.
Higashi Y, Kihara Y, Noma K. 2012. Endothelial dysfunction and hypertension in
aging. Hypertension Research. 35: 1039–1047.
Hong F, Freeman ML, Liebler DC. 2005. Identification of sensor cysteines in human
Keap1 modified by the cancer chemopreventive agent sulforaphane. ChemRes
Toxicol. 18: 1917–1926.
Hourihan JM, Kenna JG, Hayes JD. 2013. The gasotransmitter hydrogen
sulfideinduces nrf2-target genes by inactivating the keap1 ubiquitin ligase substrateadaptor through formation of a disulfide bond between cys-226 and cys-613. Antioxid. Redox Signal. 19: 465–481.
Houstis N, Rosen ED, Lander ES. 2006. Reactive oxygen species have a causal role in
multiple forms of insulin resistance. Nature 440: 944-948.
Hu C, Eggler AL, Mesecar AD, van Breemen RB. 2011. Modification of Keap1
60
Hu R, Xu C, Shen G, Jain MR, Khor TO, Gopalkrishnan A, Lin W, Reddy B, Chan JY, Kong AN. 2006. Gene expression profiles induced by cancer
chemopreventive isothiocyanate sulforaphane in the liver of C57BL/6Jmice and C57BL/6J/Nrf2(-/-) mice. CancerLett. 243: 170–192.
Ichihara S. 2013. The pathological roles of environmental and redox stresses in
cardiovascular diseases. Environmental Health and Preventive Medicine. 18:
177–184.
Ishida M., Hara M., Fukino N., Kakizaki T., Morimitsu Y. 2014. Glucosinolate
metabolism, functionality and breeding for the improvement of Brassicaceae vegetables. Breeding Sci. 64: 48.
Jahangir M, Kim HK, Choi YH, Verpoorte R. 2009. Health-affecting compounds in
Brassicaceae. Compr. Rev. Food Sci. Food Saf. 8: 31–43.
Jain SK, Huning L, Micinski D. 2014. Hydrogen Sulfide Upregulates Glutamate–
Cysteine Ligase Catalytic Subunit, Glutamate–Cysteine Ligase Modifier Subunit, and Glutathione and Inhibits Interleukin-1b Secretion in Monocytes Exposed to High Glucose Levels. Metab Syndr Relat Disord. 12: 299–302.
Jaja-Chimedza A, Zhang L, Wolff K, Graf BL, Kuhn P, Moskal K, Carmoucheb R, Newmanb S, Salbaumb JM, Raskin I. 2018. A dietary isothiocyanate-
enriched moringa ( Moringa oleifera ) seed extract improves glucose tolerance in a high-fat-diet mouse model and modulates the gut microbiome. Journal of