Capitolo V - AZIONI AMBIENTALI
5.3. Azione C.3 Trasporto combinato
5.3.1 Sostituzione parziale o totale del trasporto su gomma col trasporto ferroviario o
Media €/1.000 sementi dotate di
resistenze genetiche
Media €/1.000 sementi prive di
resistenze genetiche
Differenza
€/1.000 semi
Risparmi
€/1.000 semi
Maggiori oneri
€/1.000 semi (Importo forfettario)
Peperone 210,17 84,14 126,03 4,12 121,91
Pomodoro industria lungo 24,98 13,24 11,74 2,20 9,54
Pomodoro industria tondo 13,95 8,61 5,34 2,20 3,14
Zucchino 116,5 88,42 28,08 4,12 23,96
Pomodoro mensa grappolo 293,74 197,84 95,9 4,12 91,78
Pomodoro mensa bacca
singola 225,81 159,67 66,14 4,12 62,02
Lattuga 21,25 16,48 4,77 0,82 3,95
L’aiuto è riconosciuto solo per le specie orticole indicate nella scheda, per le quali la OP è riconosciuta e l'azienda agricola che attiva l’intervento vi aderisce.
Gli importi sopra definiti si applicano indistintamente all’acquisto di sementi resistenti o piantine da esse derivate.
L’importo complessivo da riconoscere è funzione dell’investimento effettivamente realizzato.
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5.3. Azione C.3 Trasporto combinato
5.3.1 Sostituzione parziale o totale del trasporto su gomma col trasporto ferroviario o marittimo/fluviale
5.3.1.1 Trasporto combinato gomma/ferrovia
Considerato che di norma non viene utilizzato il trasporto ferroviario dei prodotti ortofrutticoli per tratte inferiori ai 400-500 Km, l'analisi prende in esame solo tratte di lunghezza superiore, sia su spostamenti nazionali che europei, assumendo come punto di partenza la città di Bologna, che
del combinato, sono compresi anche gli spostamenti di raggio di 100 km su gommato dai punti di interscambio, sia in partenza che in arrivo.
Il confronto dei costi è stato inoltre eseguito prendendo come base di calcolo il trasporto di un carico da 25 tonnellate.
I costi per il trasporto gommato, riportati nella tabella sottostante, sono stati ricavati sulla base delle modalità di calcolo definite dalla Legge 6 agosto 2008 n. 133 (art. 83 bis- Tutela della sicurezza stradale e della regolarità del mercato dell'autotrasporto di cose per conto di terzi) per la determinazione del costo medio del carburante e del costo medio di esercizio dei mezzi di trasporto pesante.
I costi del trasporto combinato sono stati definiti sulla base:
delle tariffe di Trenitalia Sezione Cargo per le tratte ferroviarie italiane;
delle tariffe desunte dalle “Disposizioni e prezzi di trasporto per l’inoltro delle merci tra Francia ed Italia” come da accordo siglato fra Société Nationale des Chemins de fer français (SNCF) e Trenitalia SpA Sezione Cargo (FS) per il trasporto combinato verso la Francia;
dalle tariffe riportate nel listino “Tariffa diretta a carro italo-germanica /paesi bassi via Austria” sulla base dell’accordo sottoscritto fra Railion Deutschland AG (Railion DE), Railion Nederland N.V. (Railion NL), Trenitalia SpA (FS), alcune ferrovie secondarie e private italiane, Rail Cargo Austria AG (RCA).
I valori indicati sono stati determinati sulla base dei costi di trasporto su strada sostenuti nel 2008 e dei tariffari per il trasporto ferroviario in vigore dal 1° gennaio 2009.
Costi differenziali espressi in €/ton/km
Bologna – Bari km 670
combinato gommato
0,0798 0,0497
delta 0,030 km percorsi 670
Bologna – Catania km 1.170
combinato gommato
0,0673 0,0458
delta 0,022 km percorsi 1.170
Bologna – Palermo km 1.315
combinato gommato
0,0624 0,0453
delta 0,017 km percorsi 1.315
Bologna – Monaco km 550
combinato gommato
0,1159 0,0517
delta 0,064 km percorsi 550
Bologna – Berlino km 1.150
combinato gommato
0,0796 0,0459
delta 0,034 km percorsi 1.150
Bologna – Amburgo km 1.310
combinato gommato
0,0745 0,0453
delta 0,029 km percorsi 1.310
Bologna – Parigi km 1.080
combinato gommato
0,0987 0,0463
delta 0,052 km percorsi 1.080
Importo unitario del sostegno al trasporto combinato
Totale km x Delta = 236,8 = 0,03269 €/ton/km (importo forfettario) Totale tratte in km 7.245
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5.3.1.2 Trasporto combinato gomma/nave
A – Situazione tradizionale
La distribuzione del prodotto ortofrutticolo verso i mercati del Centro-Nord Italia ed il continente europeo privilegia tradizionalmente il trasporto terrestre per giungere verso i
ortofrutticole si fa riferimento al sistema logistico siciliano per il quale il trasporto alternativo via nave può rappresentare una soluzione altrettanto valida. In particolare per il trasporto terrestre si considera come punto di partenza il porto di Palermo che può considerarsi rappresentativo e in quanto vi confluiscono anche le merci provenienti dai limitrofi bacini produttivi. L’analisi dei costi che ne deriva può comunque ritenersi rappresentativa anche per le tratte che utilizzano come porto di partenza quello di Catania. Luogo di destinazione è stato scelto Verona che rappresenta uno dei principali nodi di distribuzione del nord Italia. La quantificazione del costo unitario del trasporto terrestre è stato effettuato considerando come riferimento l’utilizzo di veicoli di massa complessiva non superiore a 26 tonnellate, con un pieno carico di 33 Europallet (dimensioni 80*120 cm).
I costi per il trasporto gommato, riportati nella tabella sottostante, sono stati ricavati sulla base del costo chilometrico medio relativo al consumo di gasolio delle imprese di autotrasporto per conto terzi fornito dall’osservatorio sulle attività di autotrasporto, aggiornato con i costi del gasolio a giugno 2017 (dati MISE) con aggiunta del costo relativo alla tariffa autostradale.
Tratta Palermo/Nord Italia (Verona)
B – Situazione prospettata con l’intervento
Il trasporto combinato rappresenta una particolare forma di trasporto intermodale in cui il vettore stradale compie i tragitti iniziali e finali (tra i punti di origine/destinazione delle merci ed i terminali di trasbordo), mentre il vettore marittimo copre la restante parte del tragitto intermedio. Il ricorso al trasporto combinato per l’ortofrutta siciliana non è molto diffuso, anche per le maggiori difficoltà correlate alla pianificazione dei carichi ed alle forniture nei mercati del Nord tuttavia rappresenta un intervento che consente di incidere sugli aspetti ambientali grazie alla riduzione delle emissioni gassose. Il costo mediamente richiesto dagli spedizionieri per un carico effettuato con tale modalità di 33 pallett ammonta ad € 2.000,00 con un’incidenza di 60,60 €/pedana.
C - Risparmi
Il risparmio che deriva dal ricorso al trasporto combinato gomma/nave rispetto al trasporto terrestre è relativo alla tariffa di imbarco Messina/Villa S. Giovanni, in quanto la quantificazione del costo ordinario è stata effettuata sulla distanza chilometrica senza tenere conto dei costi di traghettamento. L’entità del risparmio è stata quantificata in € 115,00, come da tariffa per il traghettamento di automezzi di 13 ML per un incidenza di 3,48 €/pedana.
D - Maggiori guadagni
Non si evidenziano maggiori guadagni.
Costo specifico: (B-A) – (C+D) = 20,60 €/pedana (importo forfettario)
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5.3.1.3 Trasporto combinato gomma/nave Sardegna-Nord Italia
A - Situazione tradizionale
La principale area vocata per le produzioni ortofrutticole sarde è rappresentata dalla pianura del Campidano, che gravita intorno al mercato ortofrutticolo di Cagliari. Gli schemi logistici tradizionali per le spedizioni di partite di prodotto verso il Continente ed il Nord Italia si compongono di un primo tragitto su gomma per lo spostamento delle merci dall’areale di produzione (Cagliari) al porto di Olbia. La scelta di tale porto è legata al fatto che il porto di Cagliari non è funzionale alle attività di carico/scarico delle merci. Per raggiungere, poi, i mercati di riferimento del Nord Italia (Milano, Bologna e Verona) si può ricorrere a diversi approdi portuali (Civitavecchia, Livorno/Piombino, Genova). Quello che prevede la tratta Olbia-Civitavecchia prevede il maggior tragitto su gomma rispetto alle altre opzioni (massima percorrenza su strada - media di 455 km - e la minima su nave), come riportato nelle sezioni dedicate delle tabelle sottostanti dalle quali risulta un costo medio per pedana per la tratta Olbia/Mercati Nord di € 25,21.
B - Situazione prospettata con l’intervento
L’attracco delle merci sui porti di Genova/Livorno determina una minore percorrenza su strada.
Tale soluzione logistica andrebbe incentivata, in quanto ambientalmente meno impattante.
Pertanto, viene di seguito individuato un differenziale di costo per le merci in partenza dalla Sardegna che seguono percorsi via mare più onerosi per raggiungere i mercati del Nord Italia, rispetto al costo che si verrebbe a sostenere percorrendo la tratta Olbia-Civitavecchia.
Quest’ultima è quella presa a riferimento come base per il calcolo del costo specifico (riquadro A).
I costi di seguito riportati si riferiscono al trasporto di un carico di 25 tonnellate riconducibile ad un autoarticolato lunghezza lineare 16.00 metri caricato con 33 europallet (80*120).
Per la quantificazione del costo relativo alla tratta marittima dei tragitti Olbia Civitavecchia e Olbia Livorno/Genova si è fatto riferimento ai costi applicati da primarie compagnie di navigazione che operano su questa tratta. Di seguito i risultati:
tariffe
I costi per il trasporto gommato, riportati nella tabella sottostante, sono stati ricavati sulla base dei costi per il consumo medio di gasolio rapportati al peso che questi rivestono sui costi totali di esercizio fornito dall’osservatorio sulle attività di autotrasporto per le imprese di autotrasporto per conto terzi, aggiornato con i costi minimi del gasolio registrati a luglio 2017
(dati MISE), con aggiunta del costo relativo al pedaggio autostradale.
Mercati nord Italia 11,09 14,12 25,21
B1) Soluzione alternativa Olbia/Livorno/Mercati
Costo specifico: (B - A) - (C+D) = 3,04 €/pedana (importo forfettario)
Tale importo forfettario risulta ammissibile per merci destinate ai mercati del nord Italia che prevedono un porto di approdo diverso da Civitavecchia.
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