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Sovrapposizione dati input e output

RISULTATI

3.1 VALIDAZIONE DATI: as built/as is

3.1.1 Sovrapposizione dati input e output

L’esistenza di disegni CAD come riferimento durante la fase di modellazione, può risultare di grande aiuto in caso di incertezze e conflitti. Le informazioni as designed su livelli, griglie ed elementi invisibili dell’edificio, potrebbero essere molto utili per avviare il processo di modellazione. Inoltre, possono essere utilizzati per estrarre alcune specifiche degli oggetti, inerenti ad esempio al materiale, alla stratigrafia, alla posizione e il numero dei componenti MEP.

La necessità di un rilievo as is nasce sia perché nella maggior parte dei casi il progetto subisce modifiche durante la fase di costruzione, sia perché spesso la documentazione risulta incompleta se non inesistente. I documenti, infatti, raramente vengono aggiornati durante la fase di costruzione, quindi quando si parla di disegni as designed si parla della fase preliminare che non rappresenta lo stato as built dell’edificio.

Oggigiorno, nel campo della progettazione edilizia, la creazione di un modello di un edificio è diventata una necessità: durante la fase di costruzione, si ha un supporto digitale che si evolverà e cambierà divenendo sempre più preciso fino alla realizzazione dell’edificio stesso. In questo modo, nel caso in cui dovessero sorgere delle problematiche, più o meno complesse, la risoluzione si mostrerebbe più semplice e veloce rispetto il metodo tradizionale.

Lo scopo della modellazione di un edificio è la definizione di un aspetto particolare della realtà, attraverso un linguaggio preciso, affinché diventi di chiara comprensione ai fini del lavoro e di eventuali modifiche da apportare.

139 Con quanto discusso nei capitoli precedenti, è possibile affermare che la modellazione BIM non è adoperabile esclusivamente per la progettazione dal nuovo ma, anzi, essa trova vasto impiego anche nel settore dell’edilizia esistente. Le motivazioni che hanno spinto questa nuova tecnologia verso il mondo del costruito sono di svariato interesse, in base a gli obiettivi prefissati: restauro, analisi energetica, analisi strutturale e adeguamento sismico ne sono degli esempi. In questa tesi ci si è soffermati sulla futura gestione e manutenzione della Torre Regione Piemonte, per questo motivo l’accuratezza del modello risulta essere fondamentale.

Dopo un iniziale sopralluogo conoscitivo della porzione di edificio presa in esame il primo passo per la modellazione è stato scremare i file .dwg forniti dalla Direzione Lavori, scegliendo quelli più aggiornati e attendibili organizzandoli in un file Excel in modo da poter mantenere i dati sempre aggiornati.

In una fase successiva al rilievo eseguito attraverso le due metodologie descritte nei capitoli precedenti, è stato necessario eseguire un rilevamento manuale di alcune zone poiché, a causa della presenza di diverse attrezzature meccaniche, i dati restituiti non erano del tutto completi.

Il rilievo architettonico permette di restituire le peculiarità fondamentali di un elemento edilizio in una rappresentazione a due dimensioni.

Analizzando le piante .dwg alle quali sono state successivamente sovrapposte le piante ricavate dal rilievo diretto, è stato possibile notare che tra di essi non si aveva una completa coerenza.

Di seguito verranno riportate per ciascun piano le sovrapposizioni tra i disegni as designed e le piante ricavate dal rilievo laser scanner:

PIANO 43

Nell’immagine riportata in alto è possibile distinguere attraverso colorazioni differenti le due nuvole di punti ottenute dal rilievo: in blu è evidenziata la pianta ricavata dalla nuvola di punti ZEB, mentre in rosso quella estratta dal rilievo Lidar.

Fig.99 Sovrapposizione nuvola di punti LIDAR e ZEB con pianta as built

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Inoltre, come verrà spiegato successivamente, i locali oggetto dell’analisi relativa ai dati Lidar sono inferiori rispetto alla rilevazione ZEB, a causa dell’accesso limitato dei locali a sud dell’edificio.

Le principali discordanze che si possono osservare da questo confronto sono:

- Il differente spessore della muratura portante, la quale al momento del rilievo presentava elementi di finitura non riportati in pianta.

- Il posizionamento e il differente spessore di un muro divisorio posto nella parte centrale del piano

- La segnalazione di un cavedio non realizzato nella parte centrale del piano

- La presenza di tre aperture dedicate agli ascensori di servizio, e due riservate a quelli del personale, non segnati all’interno della pianta

- L’installazione di un corpo scala non disegnato nella locale più a sud

PIANO 44

Facendo riferimento al piano 44 è possibile notare diverse discrepanze.

Molti elementi presenti nei dati di output risultano mancanti in quelli input. Nello specifico è possibile riscontrare che:

- Il corpo scala presenta una lunghezza inferiore rispetto al disegno originale

- Il locale che ospita le attrezzature meccaniche è diviso dal corpo scale da un muro

- Sono presenti più cavedi rispetto quelli disegnati nel progetto iniziale

- Le aperture sul lato ovest sono di dimensioni differenti

- Le UTA non sono perfettamente allineate tra loro, ma sono posizionate in maniera diversa

- L’installazione di un corpo scala e di un cavedio riservato agli impianti nel locale più a sud, non riportati nel documento iniziale

Fig.100 Sovrapposizione nuvola di punti LIDAR e ZEB con pianta as built

141 PIANO 45

Generalmente i componenti MEP nella maggior parte dei casi sono nascosti nei controsoffitti, ed è impossibile eseguirne la scansione, perciò bisogna considerare i disegni di progetto. La problematica principale però è che i disegni as designed sono per lo più inaccurati, in quanto presentano una deviazione elevata in termini di posizione e dimensioni rispetto a quanto realizzato. In questo caso, trattandosi di locali destinati ad ospitare attrezzatura meccanica, gli impianti sono stati rilevati senza particolari difficoltà. L’integrazione con il rilievo effettuato tramite lo strumento MMS ZEB-REVO ha permesso di raggiungere un livello di precisione rispetto alla sola nuvola Lidar.

Le discrepanze che si possono evidenziare in questo caso sono le seguenti:

- Posizionamento differente dei setti portanti, che presentano inoltre spessore differente rispetto a quello effettivamente rilevato

- Collocazione di due setti portanti con funzione divisoria del piano, anziché i muri visibilmente più sottili presenti nella pianta originaria

- Presenza di una separazione irregolare tra i due locali tecnici rilevati tramite lo strumento MMS ZEB-REVO

- Differente forma e posizionamento dell’UTA centrale

- Differente tipologia e quantità di attrezzatura meccanica posta in adiacenza della parete ovest

PIANO 46

Nel piano in questione si sono appurate minori divergenze:

- Posizionamento del setto portante posto a sud leggermente più esterno rispetto al reale

- Dimensioni minori delle UTA nord e sud e conseguente collocazione errata delle due UTA situate in prossimità sella parete est

Fig.101 Sovrapposizione nuvola di punti LIDAR e ZEB con pianta as built

Fig.102 Sovrapposizione nuvola di punti LIDAR e ZEB con pianta as built

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